La felicità

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benimussoo
00mercoledì 17 novembre 2004 05:30
La felicità... in un modo o nell'altro gli esseri umani non fanno altro che cercare la felicità, ma non sanno cosa fare per ottenerla e non pensano affatto che per conquistarla ci sia tutto un lavoro da svolgere e una disciplina da seguire. Dal momento che sono sulla terra e che mangiano, bevono, dormono, vanno a spasso, lavorano, si incontrano, fanno figli... pensano automaticamente di dover essere felici. Gli animali fanno però più o meno le stesse cose, e allora? Non basta essere felici. Per essere felici bisogna fare un certo numero di cose... e ce ne sono altre che non bisogna fare!

Se volete la felicità, andate a cercare gli elementi che vi permettono di alimentare il vostro cuore, il vostro intelletto e sopratutto la vostra anima e il vostro spirito. Quando li avrete trovati, avrete una migliore comprensione delle cose, amerete tutti e tutti vi ameranno, potrete finalmente agire e realizzare ogni vostra aspirazione.


a presto[SM=g27994]m2:
Vitale
00mercoledì 17 novembre 2004 16:13
Meditando
00domenica 28 novembre 2004 00:07
Felici a tempo determinato
La felicità è, probabilmente, una condizione, uno stato d’animo soggettivo dato dal raggiungimento di un grado di appropriazione di un concetto, di un’aspirazione largamente desiderata.

Per assurdo può essere felice un ladro quando va bene una rapina o l’assassino quando raggiunge il suo obiettivo omicida. Ognuno è felice in base alle proprie qualità, ai propri desideri e alle modalità di realizzazione di questi desideri.

Il problema della felicità è che si tratta di una condizione inevitabilmente passeggera e destinata a terminare ogni volta che si esaurisce la spinta emozionale che l’ha originata. Nascono allora nuovi impulsi, nuovi bisogni, nuovi desideri i quali danno vita ad un nuovo mondo di crisi, di infelicità dal quale esce nel momento in cui realizza questi nuovi obiettivi raggiungendo una nuova felicità.



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L’intelligente:
insegna a suo figlio più a fare che a credere.
benimussoo
00domenica 28 novembre 2004 16:10
FELICITà DISORDINATA
Quando l'uomo appetisce disordinatamente qualche cosa, diventa inquieto dentro di sè. Il superbo e l'avaro non hanno mai pace; il povero e l'umile di spirito, invece, vivono in grande pace , serenità e felicità.
Chi è debole nello spirito e, in certo modo, tuttora carnale ed incline alle cose sensibili, difficilmente riesce a svincolarsi del tutto dai desideri terreni. E, perciò, spesso sente tristezza, quando riesce a distorgliersene; e facilmente si sdegna, se qualcuno gli si oppone. Se poi, riesce ad ottenere ciò che bramava, è immediatamente oppresso dal rimorso della coscienza: il motivo è che ha assecondatola sua passione, la quale non giova affatto alla pace di cui è andato in cerca. Perciò, la vera felicità, la vera pace del cuore si trova resistendo alle passioni, non già nel farsi schiavo d'esse. Non c'è, dunque, felicità nel cuore dell'uomo carnale; non c'è nell'uomo dedito alle esteriorità, ma solo in quello fervente e spirituale.



a presto [SM=g27994]m1:
Great Cthulhu
00mercoledì 1 dicembre 2004 21:57
La felicità avviene con il raggiungimento dei proprio scopi, con l'avverarsi dei proprio desideri!
benimussoo
00mercoledì 1 dicembre 2004 23:08
GRAZIE DELLA TUA IDEA ...ANCHE SE DIVERSA DALLA MIA!!!


A PRESTOtrobla25
Libero Barbera
00mercoledì 1 dicembre 2004 23:54
Oh! Benito Mussolini democratico!...come fai a dire che resistere ai desideri dia la felicità? Come fa la carne a non desiderarne altra? Lo stomaco a non saziarsi? Gli occhi a non appagarsi ecc...Accontentarsi di quello che si ha, già potrebbe essere più comprensibile ma comunque uno sforzo che non penso dia gioia. L'uomo è una delle poche bestie che razionalmente desidera! Che fa guerre, arte e miracoli per avere ciò che materialmente, magari, non gli serve! Che fa sesso non per istinto (o quasi) ma per piacere...! Insomma "combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma lotterò fino al costo della mia stessa vita perchè tu la possa sempre esprimere liberamente"...ma proprio non la capisco la tua idea[SM=g27994]m22: Sarà che sono un'uomo debole ed incline ai vizi, ma ogni volta che resisto alle mie passioni, non ne ho gioia, ma frustrazione, mentre spesso, cedendo mi appago. Sono epicureista che te devo dì! (erano epicureisti vero?...bho! Secoli fa ne studiai[SM=g27994]m8: )
benimussoo
00giovedì 2 dicembre 2004 19:51
Ognuno si fà un'idea diversa della felicità, a seconda del proprio carattere; uno è felice quando riflette e l'altro quando è senza pensieri e si diverte; uno ha bisogno della vita di famiglia e l'altro preferisce la solitudine e il celibato; uno è spinto ad aiutare il suo prossimo, l'altro è spinto a dominarlo o a distruggerlo, ecc...

In realtà la ricerca è un aspetto della ricerca di Dio,; una ricerca più o meno saggia, più o meno illuminata, ma pur sempre una ricerca di Dio, perchè dietro all'idea che gli esseri umani si fanno della felicità, si cela Dio.

Lui ha messo questa aspirazione alla felicità in loro, affinchè possano alla fine trovarLo e, anche se frattanto Lo cercano segretamente nelle fogne, nelle paludi, nei cimiteri, un giorno capirano che debbono cercarLo nelle regioni superiori, sotto forma di purezza, di luce: allora certamente Lo troveranno e saranno veramente felici.

trobla25
a presto
Libero Barbera
00martedì 7 dicembre 2004 02:06
Re:

Scritto da: benimussoo 02/12/2004 19.51
Ognuno si fà un'idea diversa della felicità, a seconda del proprio carattere; uno è felice quando riflette e l'altro quando è senza pensieri e si diverte; uno ha bisogno della vita di famiglia e l'altro preferisce la solitudine e il celibato; uno è spinto ad aiutare il suo prossimo, l'altro è spinto a dominarlo o a distruggerlo, ecc...

In realtà la ricerca è un aspetto della ricerca di Dio,; una ricerca più o meno saggia, più o meno illuminata, ma pur sempre una ricerca di Dio, perchè dietro all'idea che gli esseri umani si fanno della felicità, si cela Dio.

Lui ha messo questa aspirazione alla felicità in loro, affinchè possano alla fine trovarLo e, anche se frattanto Lo cercano segretamente nelle fogne, nelle paludi, nei cimiteri, un giorno capirano che debbono cercarLo nelle regioni superiori, sotto forma di purezza, di luce: allora certamente Lo troveranno e saranno veramente felici.

trobla25
a presto



Sì, me l'hanno detto pure a me che nelle regioni superiori sono tutti puri e felici.
Dovrei farci un salto uno di questi giorni.[SM=g27994]m16:
Libero Barbera
00martedì 7 dicembre 2004 18:59
Re:
1.Ognuno si fà un'idea diversa della felicità:

Sì, ma non è felice solo quando riflette o solo quando non ha pensieri. Penso che le persone siano molto più articolate, volere una bella famiglia, p.e., non comporta che poi siano tutte rose e fiori. Come chi preferisce rimanere single, ogni tanto potrà provare una profonda solitudine.

2. uno è spinto ad aiutare il suo prossimo, l'altro è spinto a dominarlo o a distruggerlo, ecc...

sì, come no, ci sono i buoni e i cattivi[SM=g27994]m21:

3.In realtà la ricerca è un aspetto della ricerca di Dio,; una ricerca più o meno saggia, più o meno illuminata, ma pur sempre una ricerca di Dio, perchè dietro all'idea che gli esseri umani si fanno della felicità, si cela Dio.

Devo dire che in momenti di grande felicità, mi sono sentito un po' meno ateo. Ho sentito come un mistico impulso a chiedere grazie! Non so a chi, non so a cosa. Ma tanta gioia, non stava tutta dentro di me, non la meritavo e non la contenevo. E' tutto il mio misticismo (che per altro potrei attribuire ad un eccesso di endorfine[SM=g27994]m2: )

4.Lui ha messo questa aspirazione alla felicità in loro, affinchè possano alla fine trovarLo

Ma perchè voi credenti dovete per forza personificare questa umanissima ricerca della felicità?! Perchè, la voglia di felicità-Dio ce l'avrebbe inculcata Dio stesso. E' lui che ha progettato tutto questo, se si voleva far trovare non si nascondeva!

5.e, anche se frattanto Lo cercano segretamente nelle fogne, nelle paludi, nei cimiteri, un giorno capirano che debbono cercarLo nelle regioni superiori, sotto forma di purezza, di luce: allora certamente Lo troveranno e saranno veramente felici.


Non credo un granchè a questa storia che ci sono quelli che si comportano "bene" che sono felici e i balordi infelici. Poi bisogna vedere cosa sia "bene". Diceva il poeta:"dai diamanti non nasce niente/dal letame nascono i fior"


...rispettosamente Libero



benimussoo
00giovedì 9 dicembre 2004 03:15
Re: Libero
Un ortolano possiede diverse qualità di sementi; egli le semina e, senza ombra di dubbio, si può dire che in quel punto crescerà dell'insalata, in quell'altro dei ravanelli, eccetera...Ciò si avvera, perchè si tratta di una conoscenza fondata sullo studio e sull'esperienza. Ora, nelle loro credenze molti assomigliano a un ortolano che si aspetta di raccogliere le verdure senza averle seminate o che semina carote pensando di raccogliere pere. Noi ci aspettiamo cose irrealizzabili perchè non abbiamo nè la conoscenza ne l'asperienza; non dobbiamo farci illusioni: raccoglieremo soltanto quello che avremo seminato. Se collezioniamo fallimenti anzichè i successi che ci eravamo proiettati, è perchè non abbiamo seminato nulla o perchè non abbiamo piantato i semi giusti. Questo avviene in tutti i settori, anche in quello della vita spirituale...

perchè pensate che Gesù abbia usato così spesso l'immagine del seminatore?..

con simpatia
a presto:smi33:
Libero Barbera
00venerdì 10 dicembre 2004 14:52
Re: Re: Libero

Scritto da: benimussoo 09/12/2004 3.15
Un ortolano possiede diverse qualità di sementi; egli le semina e, senza ombra di dubbio, si può dire che in quel punto crescerà dell'insalata, in quell'altro dei ravanelli, eccetera...Ciò si avvera, perchè si tratta di una conoscenza fondata sullo studio e sull'esperienza. Ora, nelle loro credenze molti assomigliano a un ortolano che si aspetta di raccogliere le verdure senza averle seminate o che semina carote pensando di raccogliere pere. Noi ci aspettiamo cose irrealizzabili perchè non abbiamo nè la conoscenza ne l'asperienza; non dobbiamo farci illusioni: raccoglieremo soltanto quello che avremo seminato. Se collezioniamo fallimenti anzichè i successi che ci eravamo proiettati, è perchè non abbiamo seminato nulla o perchè non abbiamo piantato i semi giusti. Questo avviene in tutti i settori, anche in quello della vita spirituale...

perchè pensate che Gesù abbia usato così spesso l'immagine del seminatore?..

con simpatia
a presto:smi33:




Secondo me noi non sappiamo quello che seminiamo. Magari uno studia anni Giurisprudenza, evita le serate con gli amici e cerca di costruirsi un futuro solido, perchè gli hanno detto che così si trova la felicità, e invece si ritrova a cinquant'anni a scoprire che il suo lavoro gli fa schifo e voleva fare il pittore chessò! O viceversa chiaramente. Purtroppo la metafora del seminatore, secondo me, vale fino ad un certo punto. La vita è una sorpresa, costellata di errori e miracoli.
giangi53
00lunedì 13 dicembre 2004 13:31
la felicità
La felicità non è certo uno stato d'animo perenne,ma la gioia ,la srenità,la pace possono essere dei modi di vivere anche di fronte a spine.Non è detto che ci siano i buoni e i cattivi ,l'uomo è un mix di bene e male molto composito.
Ma tu quando hai veramente avvertito questi sentimenti che, per tua stessa ammissione, ti ha fatto dire grazie anche se non sai bene a chi.Prova a soffermarti per riandare a quei momenti, guardati dentro e scoprirai,se sei onesto con te stesso,che c'è solo un modo per essere VERAMENTE felici.

gian
Justee
00lunedì 13 dicembre 2004 15:27
Re: la felicità

Scritto da: giangi53 13/12/2004 13.31
La felicità non è certo uno stato d'animo perenne,ma la gioia ,la srenità,la pace possono essere dei modi di vivere anche di fronte a spine.Non è detto che ci siano i buoni e i cattivi ,l'uomo è un mix di bene e male molto composito.
Ma tu quando hai veramente avvertito questi sentimenti che, per tua stessa ammissione, ti ha fatto dire grazie anche se non sai bene a chi.Prova a soffermarti per riandare a quei momenti, guardati dentro e scoprirai,se sei onesto con te stesso,che c'è solo un modo per essere VERAMENTE felici.

gian



Caro giangi , è necessario presentarsi ti sarei Grato
Grazie Admin
Libero Barbera
00lunedì 13 dicembre 2004 15:45
Re: la felicità

Scritto da: giangi53 13/12/2004 13.31
guardati dentro e scoprirai,se sei onesto con te stesso,che c'è solo un modo per essere VERAMENTE felici.

gian




Oh cielo! E quale sarebbe se è concesso?
giangi53
00lunedì 13 dicembre 2004 18:54
Probabilmente sei un caso disperato se non lo sai trovare,perchè le vie son molte e ognuno ha la sua.Chi cerca trova,basta che non s'arrenda.

gian
giangi53
00lunedì 13 dicembre 2004 19:15
Mi presento
Mi scuso con JUSTEE
Sono un analfabeta di questo sistema di comunicazione e non ne ho compreso le regole,o forse mi è sfuggito qualche cosa.
Sono un vecchio barbagianni anche un po' misogino.
Lavoro da 30 nel servizio sanitario nazionale;amo la poesia come riempitivo del mio tempo.Mi slanguisco di fronte a bella musica o ad un bel quadro.Mi piace la fotografia e la lettura.

gian
Justee
00lunedì 13 dicembre 2004 19:20
Re: Mi presento

Scritto da: giangi53 13/12/2004 19.15
Mi scuso con JUSTEE
Sono un analfabeta di questo sistema di comunicazione e non ne ho compreso le regole,o forse mi è sfuggito qualche cosa.
Sono un vecchio barbagianni anche un po' misogino.
Lavoro da 30 nel servizio sanitario nazionale;amo la poesia come riempitivo del mio tempo.Mi slanguisco di fronte a bella musica o ad un bel quadro.Mi piace la fotografia e la lettura.

gian



Giangi , quello che hai scritto pari pari nella sezione presentazioni , non fa una grinza [SM=g27994]m2:
Admin
Mefisto3
00martedì 14 dicembre 2004 12:51
Ognuno cerca la Propria felicità, per alcuni è entrare in una discussione (forum) e poter esprimere la Propria idea senza essere attaccati o sbranati da chi non li rispetta; per altri è attaccare ed IMPORRE la propria idea su chiunque non la pensi come loro; alcuni la cercano la sera quando entrano in una chat amica per distrarsi, altri solo per ammonire e criticare senza costrutto. La felicità è quella cosa che chiunque trova piacere scambiare due parole, delle opinioni, prendere un caffè senza dover per forza passare da "Orco o Maniaco", il ritrovarsi e ridere, il voler partecipare attivamente ai propri passatempi (hobby), la passeggiata in montagna, il mangiare un Dolce.
Ciascuno di NOI ha la sua felicità, ma non per questo dobbiamo far pesare agli altri che la LORO felicità è sbagliata.
La felicità è quella cosa così astratta ma così vicina a noi che l'uomo moderno rinnega per le proprie frustrazioni, per la carriera, per i soldi, per il danneggiare la terra e Tutti i suoi abitanti, per TUTTI intendo anche i Nostri fratelli animali, vegetali e minerali.
Felicità è anche sentire e leggere che altre persone hanno credenze e religioni diverse, stili di vita e di svago, sistemi operativi che non sono altro che virus allo stato puro e di conseguenza un pericolo per internet a livello mondiale.
Per me questa è la felicità, ma non per questo non accetto la FELICITA' altrui, anzi sono contento che chiunque di noi ricerca la SUA felicità, basta che non sia a scapito degli altri.
Mefisto3
giangi53
00martedì 14 dicembre 2004 13:18
risposta a Mefisto 3
Quale felicità può esserci a far pesare la felicità altrui,
non è più tale.
Sciogli alcuni nodi.

gian
Libero Barbera
00mercoledì 15 dicembre 2004 17:50
La felicità è una bella sensazione. Non si acquista una volta per tutte...a mio modesto parere. Non credo esista la ricetta della felicità. Poi ci sono persone che si considerano fondamentalmente felici ed altre che non sono mai soddisfatte; ma questo penso dipenda più che da un'effettiva "misura" della felicità, dal carattere.
giangi53
00mercoledì 15 dicembre 2004 20:00
LA FELICITA'
Sono veramente contento di aver letto l'ultimo messaggio traspare una nuova luce.

gian
Libero Barbera
00mercoledì 15 dicembre 2004 20:17
Ho cambiato abajour alla mia postazione. Lieto che ti piaccia[SM=g27994]m6: ...a me piaceva anche la precedente devo dire[SM=g27994]m6: [SM=g27994]m6:
elimol
00domenica 21 agosto 2005 14:39
dico la mia anche qui... la felicià è un argomento che mi ha sempre interessato... io sono d'accordo con chi dice che la felicità è un momento che può durare pochi secondi come può durare anni... ma quando si esaurisce quella carica emozionale appunto dalla felicità vera e propria passiamo ad uno stato di star bene. Stiamo bene quando abbiamo appunto un tetto sotto cui dormire, un letto caldo, le persone che amiamo stanno bene e ci sono vicine e così via... si può chiamare contentezza questa più che essere felici... la felicità penso sia qualcosa di più forte che può manifestarsi quando vediamo una persona che amiamo guarire, quando riceviamo una cosa che volevamo tanto, quando facciamo un regalo e sappiamo di fare felice chi la riceve, quando un ragazzo che ci piaceva tanto ci dice che ci ama ecc ecc...

una cosa aggiungo soltanto... che se non conoscessimo la sofferenza non potremmo mai sapere cosa sia la felicità :-)
genyus67
00giovedì 27 ottobre 2005 14:22
LA FELICITà=DIO
ertreyt SI PUò OTTENERE RAGGIUNGENDO I SUOI SCOPI CHE SENZ'ALTRO SARANNO ANCHE I TUOI [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
benimussoo
00mercoledì 22 marzo 2006 13:19
La Felicità è dentro di noi... siamo noi che la soffochiamo da mille schemi infrattati da emozioni negative, siamo noi che gestiamo il potere della felicità, saperla trovare in un sorriso di un bambino, o guardare con ammirazione una margherita in un prato verde...e così via!

Guardarsi dentro non è facile...cancellare le emozioni negative e sorridere alla felicità che abbiamo dentro!

La vita è bella ricca di felicità...ma se ci soffochiamo di sensazioni buie e paure... ecco che l felicità si allontana!
Ciao Dana [SM=x511460]
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