Io la conoscevo bene !
In memoria di una signora scomparsa che ha dedicato gli, ultimi anni della sua vita all'informazione, mettendo la sua triste odissea di madre a disposizione della prevenzione contro la disgregazione delle famiglie. La signora era molto conosciuta e amata anche da vari utenti che leggono questi forum.
Articolo pubblicato sul quotidiano "Il Tirreno" il 20.07.1997
Trascrivo parola per parola l'articolo:
Testimoni di Geova: RIDATEMI MIO FIGLIO
"Sono la mamma di un ragazzo entrato nella Setta dei testimoni di Geova.
Da quel momento la nostra vita si è stravolta completamente.
Mio figlio che all'epoca era minorenne, pervaso da un forte fanatismo era cambiato negativamente nei confronti miei e degli amici.
Cercavo di farlo ragionare ma lui accettava solo le direttive dei suoi maestri di congregazione, rinnegando famiglia e i valori umani.
E' arrivato in momenti di esaltazione religiosa a mettermi più volte le mani addosso, come è documentato dai carabinieri e come sa chiunque ci conosca.
Comunque dopo il diploma (i Testimoni di geova lo sconsigliavano a continuare a studiare, ma io in quel caso ho tenuto duro)sono riuscita a trovargli un lavoro, ma un bel giorno qualcuno di loro lo stimolò a lasciare casa e lavoro per mandarlo a costruire le sale del Regno sparse in Toscana.
Ritornò a casa dopo un anno malato e deperito (premetto che questo lavoro non gli veniva certo retribuito dai testimoni di geova, ma addirittura io gli passavo i frutti di alcuni titoli che dovevano servire ad aiutarlo per il suo avvenire).
Ora dopo averlo curato e aiutato a ritrovare faticosamente un lavoro, sempre gli stessi capi dei Testimoni di geova hanno deciso di rispedirlo e lontano da casa e da me, e questa volta addirittura senza darmi un indirizzo o un recapito.
Chiunque conosca i metodi dei testimoni di Geova può capire come sia autentica la mia storia, perchè ai seguaci si insegna ad odiare parenti e amici se sono contrari ai loro sistemi.
Ho scritto per ben 5 volte alla congregazione locale e di Roma
chiedendo spiegazioni di comportamenti tanto orribili ed inaccettabili, ma come d'abitudine loro non rispondono pensando così di cavarsela a buon mercato.
Ora io chiedo formalmente ai capi di Roma dei testimoni di Geova un colloquio davanti ad autorità al di sopra delle parti (questura, magistrati), perchè io ritengo le dottrine impartite da loro pienamente responsabili del comportamento di mio figlio.
Mi sento avvalorata e fortificata in questa mia tesi, non solo dal fatto che mio figlio prima di conoscere loro era buono e non mentiva, ma anche dal fatto che nella stessa mia situazione sempre a causa dei cattivi insegnamenti di questa associazione si trovano tante famiglie in tutta italia con cui mi sono confrontata e che soffrono come me spaventosamente la perdita di identità dei familiari entrati in quella setta.
So che i capi dei testimoni di Geova butteranno tutta la croce addosso a me. Mio figlio lo addestreranno a scagliarsi contro di me affermando che la scelta è solo sua.
F.C.
Tutto ciò non ha bisogno di ulteriori commenti.