Leggendo Matteo 25 mi è nata una riflessione riguardo la parabola delle vergini sagge e quelle stolte.
Sappiamo benissimo tutti che questo sistema finirà,
o per lo meno lo speriamo, inoltre anche la bibbia ne parla e Dio ce ne ha fatto una promessa.
Ma vediamo che la maggior parte delle persone hanno creduto alle azzardate date, che poi si sono rivelate inesatte, essi stessi credono di essere come le vergini saggie.
A mio avviso invece coloro che si appoggiano a questi predicatori che gridano “Al lupo!” ( conosciamo tutti quella favola) non fanno che rendere vano quest’intento.
Credendo di risvegliare le vergini con le loro grida di pericolo non fanno che illudere le persone ponendo attenzioni particolari, senza insegnare minimamente ad usare la propria coscienza e intelletto essi pretendono di essere ubbiditi ad ogni minima regola e cavillo.
Al lupo! Al lupo! Una due tre volte ed anche di più, bhè certo che a forza di gridare al lupo il giorno che arriva poi diranno “Ecco vedete? Ve l’avevo detto!”
Ma non hanno fatto i calcoli che molte persone non daranno più retta a quelle false grida, non saranno più ascoltate.
E poi quando veramente arriverà il lupo
( o il ladro) molti si addormenteranno.
Molte persone vengono plagiate senza avere il benché minimo sospetto che un Ladro è penetrato nella loro anima e li sta derubando della propria libertà interiore, del saper riconoscere in realtà quando arriverà.
E’ per questo che sostengo che l’esercizio continuo della propria coscienza personale, del proprio discernimento,
col senso critico di una visione globale degli avvenimenti, scevri da contaminazioni religiose frutto dell’ambizione di potere di molti,
ci mantengono svegli, insieme alla preghiera a Dio di darci la Luce illuminante. Proprio come le vergini sagge cerchiamo di usare nel modo migliore il nostro olio, senza illuderci che basti far parte di una religione o di una organizzazione per adagiarci nella nostra ricerca personale della Verità.