Paolo e Francesca

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Great Cthulhu
00sabato 22 gennaio 2005 14:19
Io non li avrei messi all'inferno!
Sono semrpe del mio parere: l'amore non è peccato, Paolo e Francesca si amavo ed hanno agito di conseguenza. Sono i sentimenti che dovrebbero "comandare" l'uomo, non le assurde regole religiose. Non esiste peccato nell'amore.
Voi che ne pensate?

vbnm

[«Poeta, volontieri
parlerei a quei due che 'nsieme vanno,
e paion sì al vento esser leggieri».

Ed elli a me: «Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor li priega
per quello amor che i mena, ed ei verranno».

Sì tosto come il vento a noi li piega,
mossi la voce: «O anime affannate,
venite a noi parlar, s'altri nol niega!».

Quali colombe dal disio chiamate
con l'ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere, dal voler portate;

cotali uscir de la schiera ov' è Dido,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'affettüoso grido.

«O animal grazïoso e benigno
che visitando vai per l'aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,

se fosse amico il re de l'universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c'hai pietà del nostro mal perverso.

Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
mentre che 'l vento, come fa, ci tace.

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove 'l Po discende
per aver pace co' seguaci sui.

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.

Quand' io intesi quell' anime offense,
china' il viso, e tanto il tenni basso,
fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?».

Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!».

Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno tristo e pio.

Ma dimmi: al tempo d'i dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?».

E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore.

Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».

Mentre che l'uno spirto questo disse,
l'altro piangëa; sì che di pietade
io venni men così com' io morisse.

E caddi come corpo morto cade.]

Arkantos il legionario
00sabato 22 gennaio 2005 16:39
Paolo e Francesca sono gli amanti che Dante narra nella sua "Divina Commedia".
Secondo me il monoteismo Cristiano è molto spesso e volentieri, troppo "anti-amore", moralista,... apparte il fatto che se dovessi seguire le regole Cristiane al completo, dovrei seguire anche le leggi Ebraiche (non mangiare maiale, circoncidersi, non lavorare al sabato, ecc., ...)

Basta guardare questi passi....

Cristo dice
"Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento" (Mt. 5:17).

e dice pure
"io sono stato mandato soltanto per le pecore sperdute d'Israele" (Mc)



Personalmente credo che se è davvero il Dio a volere questo, a rinnegare l'Amore (AMORE CON A MAIUSCOLA!!!!), allora è un Dio che non conosce l'Amore o che non vuole che i suoi fedeli imparino cosa sia per egoismo!
Per fortuna i miei Dèi lo conoscono! [SM=g27994]m17 [SM=g27994]m6: [SM=x511448] tgbvn yhuj
E la mia religione non ha regole! opljyy o meglio una sola regola: niente regole! lokj [SM=g27994]m6: [SM=g27994]m6: m6: m6: m6: m6: m6: m6: m6: m6: m6: m6: m17 m17 m17 m17

Apparte gli scherzi, io non lascio che le convenzioni abbiano la meglio sull'individuo (in questo caso IO), di conseguenza sul mio pensiero e sui miei sentimenti!

[Modificato da Arkantos il legionario 22/01/2005 16.47]

Arkantos il legionario
00sabato 22 gennaio 2005 19:40
Aggiungo
EROS è figlio di AFRODITE, ma AFRODITE è manifestazione di EROS!
Arkantos il legionario
00sabato 22 gennaio 2005 21:28
W L'AMORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
lokj tgyov ascl vbnm tgbvn opljyy lawc lawc fdetr
ClintEastwood82
00mercoledì 22 giugno 2005 18:17
E se per puro caso Dante non li avesse "messi" nell'inferno ma li avesse visti nell'inferno? non è mica da escludere.
LaseRiprova
00giovedì 23 giugno 2005 12:38
Credo che prima ancora di esprimere dei pareri così come richiesto da Great Cthulhu, si dovrebbe formulare e invitare a rispondere alla domanda fondamentale, e cioè: cosa è il peccato o cosa significa concretamente peccare?
Poi riguardo all’amore invece, Arkantos il legionario, forse ci saprebbe spiegare cosa è concretamente, visto che parla di AMORE CON A MAIUSCOLA ?
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