Parlamento e Religione

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00giovedì 4 maggio 2006 21:43
Alla Camera e al Senato sono stati eletti quattro protestanti
È stata eletta per la prima volta una donna di fede evangelica in Parlamento, si tratta della neo-eletta deputata Mercedes Lourdes Frias di Rifondazione comunista. È nata a Santo Domingo, dal 1990 vive e lavora in Italia dove si è occupata di formazione su antirazzismo, di costruzione sociale delle differenze e di mediazione culturale. È attualmente assessore al Comune di Empoli per le deleghe su ambiente, diritti di cittadinanza, pari opportunità e cultura della differenza, e membro attivo della chiesa apostolica italiana di Prato. Dal 1994 al 1997 è stata membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), di cui fa parte appunto anche la piccola chiesa apostolica italiana. L'on. Frias, espressione stessa della "minoranza nella minoranza" - è donna, protestante, di origine straniera e nera - si è detta soddisfatta per la fiducia che le è stata data, "che implica anche una grande responsabilità". Paladina dei diritti umani senza distinzioni, ha spiegato che il suo impegno politico sarà rivolto in primo luogo ai più vulnerabili. "È urgente il riconoscimento della dignità umana per tutti, a cominciare dalle minoranze etniche rom e sinti, e dagli immigrati, che sono soggetti di diritti, anche politici", perché "siamo tutti cittadini e cittadine", ha affermato. Tra le sue priorità vi è la promozione della presenza femminile nei luoghi decisionali a tutti i livelli, anche con l'uso delle quote, e il ritiro delle truppe dall'Iraq.
Sempre nelle file di Rifondazione comunista è stato eletto alla Camera Paolo Ferrero. Per lui - che è stato segretario della Federazione giovanile evangelica italiana (Fgei) negli anni ottanta - un nodo da sciogliere prima possibile è quello inerente alle norme della libertà religiosa: "Oggi una tale legge non solo riguarda il riconoscimento delle varie fedi e tradizioni di culto presenti sul nostro territorio, ma si intreccia con il diritto alla piena cittadinanza degli immigrati nel nostro paese". Per Ferrero, che è membro della chiesa valdese di Pinerolo (TO), sul piano politico, tra i problemi da affrontare subito, figurano il ritiro delle truppe dall'Iraq, la questione della lotta alla precarietà, e il nodo della ridistribuzione del reddito.
L'on. Valdo Spini, membro della chiesa valdese di Firenze e riconfermato alla Camera nelle liste dei Democratici di sinistra, ha già dato il via istituzionale al suo cavallo di battaglia: la libertà religiosa. Infatti, il 28 aprile, giorno dell'insediamento del nuovo Parlamento, ha presentato la sua proposta di legge in merito, a cui è già stata assegnata il numero 134/06. "In quella stessa data ho altresì proposto la reintroduzione della denominazione 'Pubblica Istruzione' per il Ministero dell'Istruzione", ha fatto sapere all'Agenzia stampa Nev.
Al Senato è stato riconfermato Lucio Malan di Forza Italia, membro della chiesa valdese di Luserna San Giovanni (TO), che tra le sue priorità vede l'approfondimento delle relazioni con i giovani; in particolare il suo impegno sarà rivolto a "come migliorare i veicoli della comunicazione tra politica e giovani". E aggiunge: "Siamo ora all'opposizione, l'agenda sarà dettata dalla maggioranza, ma mi pare importante riuscire a portare avanti una legge organica sulla libertà religiosa che tenga conto delle difficoltà oggettive dovute alla presenza dell'islam, che non è tutto moderato".
Adn/Nev

Justeee
00giovedì 15 giugno 2006 18:45
Incontro con i neoeletti di fede evangelica
Mercoledì 14 giugno, su iniziativa della moderatora della Tavola valdese, past. Maria Bonafede, gli esponenti di diverse denominazioni evangeliche si sono incontrati con il Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, con il senatore Lucio Malan, e con i deputati. Valdo Spini e. Mercedes Frias, tutti di fede evangelica. L'incontro, molto cordiale, ha offerto l'occasione per porgere ai neoletti le congratulazioni delle Chiese evangeliche, augurare loro buon lavoro e assicurarli delle preghiere che accompagneranno il loro percorso. Il prof. Paolo Ricca, nel suo messaggio introduttivo, citando Calvino, ha ricordato che è loro responsabilità svolgere un lavoro "onorevole" al servizio di tutti i cittadini. Durante la cena si è potuto parlare di temi molto vicini alla sensibilità evangelica, come l'approvazione delle intese che attendono di essere trasformate in legge, l'adozione di una legge quadro sulla libertà religiosa che sostituisca quella sui culti ammessi, la laicità dello Stato, i problemi inerenti l'immigrazione e i disagi sociali.
Dora Bognandi

Justee
00lunedì 10 luglio 2006 14:49
e te pareva
AEI: "Spazio in Rai anche per gli evangelici"
Inserita il 28/6/2006 alle 14:45 nella categoria: Dall'Italia

ROMA - L'Alleanza evangelica italiana chiede spazio alla Rai: in una lettera di felicitazioni inviata al nuovo direttore generale della tv di stato, il presidente dell'AEI Roberto Mazzeschi rileva «la necessità che anche in Italia l'informazione religiosa non sia appannaggio esclusivo della Chiesa cattolica, delle Comunità israelitiche e della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia».

«Il panorama del Paese - spiega ancora Mazzeschi - è molto più variegato e molti avvertono l'esigenza di un'informazione più plurale che rispecchi la realtà. Da molti anni, invece, a molte comunità religiose, tra cui gli evangelici che si riconoscono nell'AEI, ogni spazio e di qualsiasi tipo è precluso».

«L'Alleanza Evangelica Italiana - conclude l'AEI - non desidera privilegi né trattamenti di favore. Chiede soltanto che, all'interno del servizio pubblico, si dia maggiore attenzione alla vita e al punto di vista delle diverse comunità religiose, tra cui quella evangelica».
Justee
00venerdì 12 gennaio 2007 11:54
Modifica Articoli
Riporto questa notizia credo interessant eper tutti ...

Legislatore del 2006: Delitti contro le confessioni religiose
La Legge 85 del 2006 "Modifiche del codice penale in materia di reati di opinione", intervenendo sul sistema dei delitti in materia di religione, ha apportato delle modifiche. Gli artt. 7 - 10 della Legge 85, preso atto degli orientamenti dalla Corte Costituzionale relativamente ai reati in materia religiosa e in ossequio al dettato della Costituzione, infatti, hanno riformato gli articoli 403, 404, 405 del Codice penale, sostituendo alle parole "religione di Stato", le parole "confessione religiosa" e, alle parole "culto cattolico", le parole "culto di una confessione religiosa". Il legislatore del 2006 ha, inoltre, abrogato l’art. 406 del Codice penale che prevedeva, per i fatti previsti dagli artt. 403, 404 e 405 e commessi contro un culto ammesso nello Stato, una pena di minore entità.

(Data: 12/01/2007 - Autore: Francesca Romanelli)


Justee
00venerdì 12 gennaio 2007 12:04
Luci e ombre sul fronte dei rapporti Chiese e Istituzioni
Il nuovo anno si è aperto offrendoci segnali di un modo nuovo di relazionarsi del Governo nei confronti delle varie Chiese. Una serie di iniziative sanciscono un cambiamento di rotta significativo. Il 9 e il 10 gennaio la I Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati ha convocato gli esponenti delle confessioni religiose presenti in Italia per sentire il loro parere sui disegni di legge Spini e Boato che mirano a sostituire la legge sui culti ammessi del 1929/30, legge che regola la maggioranza delle confessioni religiose presenti in Italia ma che è antecedente alla nostra Costituzione.
Il 10 gennaio, inoltre, esponenti di chiese che operano con la gioventù, si sono incontrati con i ministri Amato e Melandri per dar vita a una Consulta sulle politiche giovanili. Prossimamente ci sarà un incontro, sempre con le confessioni religiose, presso il Ministero degli Interni per dare un contributo alla redazione di una Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione. Il 18 gennaio, invece, la XII Commissione affari sociali della Camera dei deputati ha convocato le varie Chiese a dare un contributo nell’ambito di un’indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie in Italia. Mentre queste iniziative sono in divenire, se ne è già concretizzata un’altra a favore degli organismi che si occupano di lotta al racket e all’usura, infatti sono stati stanziati 70 milioni di euro a tale scopo e gli enti che operano in tale settore hanno già ricevuto i contributi.
Il Presidente dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno, past. Daniele Benini, ha scritto al Presidente del Consiglio, prof. Romano Prodi, per ringraziarlo per queste iniziative. Ecco un passaggio della sua lettera: “Desideriamo manifestarLe il nostro apprezzamento per alcune iniziative che ci hanno fatto estremamente piacere. In particolare, apprezziamo le audizioni in corso cui, come Chiesa con intesa, siamo stati invitati a partecipare prima di adottare provvedimenti definitivi. Ascoltare le varie sensibilità per formulare una legge sulla libertà religiosa o la Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione dimostra saggezza. Apprezziamo pure molto l’indagine conoscitiva sulle condizioni sociali della famiglia, la Consulta per le politiche giovanili e lo stanziamento di fondi per gli organismi che combattono il racket e l’usura. Riteniamo che queste siano iniziative veramente utili e rispettose delle varie componenti della nostra società per arrivare a provvedimenti condivisi”.
Non sempre però tutto è positivo, alcune cose ci hanno lasciti perplessi sul fronte dei rapporti Chiese-Istituzioni. L’iniziativa del sindaco di Roma che il 23 dicembre, mentre era in corso uno sciopero dei mezzi di informazione e nonostante le migliaia di contestazioni manifestate l’anno scorso quando si era ventilato il progetto, ha intestato la stazione Termini a papa Giovanni Paolo II, ci ha dimostrato ancora una volta che non è facile scrollarsi un certo confessionalismo istituzionale che poco giova al vivere pacifico in una società multireligiosa come la nostra. Il direttore del dipartimento della libertà religiosa dell’Unione avventista italiana ha espresso al sindaco rammarico per questa discutibile iniziativa scrivendogli, tra l’altro, quanto segue: “Vi sono dei luoghi che, più di altri, sono il simbolo di una realtà condivisa da tutti i cittadini e che crediamo non debbano essere ‘appaltati’ da nessuna componente specifica, anche se di maggioranza. Il rispetto per tutte le realtà che convivono assieme, e che desideriamo continuino a convivere in pace, ci impone di mantenere le scelte laiche effettuate in passato e di salvaguardare l’equidistanza delle istituzioni nei confronti di tutti”.
Cose vecchie e cose nuove, ombre e luci, con l’augurio che le luci siano sempre maggiori perché il rispetto e la collaborazione prevalgano sul particolarismo e l’opportunismo.
Dora Bognandi

Justeee
00giovedì 15 febbraio 2007 19:46
Intese si riparte
Il 21 febbraio saranno siglate a Palazzo Chigi le intese con l’Unione induista italiana, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, la Chiesa apostolica in Italia, l’Unione buddista italiana, la Chiesa ortodossa e i Testimoni di Geova, e le mini intese con la Tavola valdese e con la Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno.Nel 1986 l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno ha stipulato un'intesa con la Repubblica italiana, divenuta poi la legge 22 novembre 1988, n. 516, in materia di libertà religiosa, matrimoni, ministri di culto. L’articolo 14 dell’intesa prevedeva che agli studenti fossero riconosciuti i diplomi rilasciati dall’Istituto avventista di cultura biblica di Firenze.Dal 1999, anno dopo anno, la Chiesa Avventista si è rivolta ai vari Presidenti del Consiglio per ottenere la modifica dell'art. 14 dell'intesa affinché fossero riconosciute anche le lauree rilasciate dal suddetto Istituto avventista.
Le consultazioni sono state avviate nel 2000, ma si è arrivati alla firma dell'intesa solo nell'aprile 2004. Purtroppo, quando si doveva avviare la discussione parlamentare, si è dovuto prendere atto dell'aggiornamento di alcune normative ministeriali che regolano il settore ed è stato necessario rimodificare il testo dell'intesa. Ora, finalmente, il nuovo Governo ha ripreso la materia e il 21 febbraio sarà siglata, assieme alle altre, anche l'intesa avventista.
Ringraziamo il Governo per la celerità con cui si è mosso in questo settore, e ci auguriamo che l'iter si concluda il più presto possibile.
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