I. Il significato dell'indulgenza.
Consiste nella "misericordia di Dio che la Chiesa, forte del mistero della Redenzione di Cristo e della propria Santità, rende accessibile ai credenti. In tal modo essi sperimentano la pienezza del perdono portato fino alle sue estreme conseguenze, per aprirli alla vita nuova".
2. Il cammino di conversione e l'indulgenza.
L’indulgenza non è realtà esteriore o automatica, bensì dono interiore offerto alla nostra libertà. Essa sostiene il cammino di conversione dell’uomo peccatore che ritorna a Dio e che da Lui riceve l’amore che perdona e rinnova. L’indulgenza si innesta in questo stesso cammino di conversione, presupponendolo e richiedendolo.
3. Come celebrare il dono dell'indulgenza.
L'indulgenza, che si riceve nella Chiesa, richiede, per sua natura, una celebrazione comunitaria. Non è tuttavia esclusa una celebrazione individuale, compiuta, però, con spirito ecclesiale.
4. I gesti dell'indulgenza.
Si è chiamati a operare un discernimento tra possibilità diverse:
- il pellegrinaggio alla Chiesa Cattedrale o alle altre Chiese Giubilari, partecipando ad una celebrazione liturgica (Eucaristia, Lodi, Vesperi), compiendo un pio esercizio (Via Crucis, Rosario), o sostando per un certo tempo in meditazione da concludersi con il Padre Nostro, il Credo e l’invocazione alla Beata Vergine Maria.
- la visita per un congruo tempo, ai fratelli e alle sorelle che si trovano in necessità o in difficoltà, quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro.
- il compimento di gesti di penitenza o di carità che attuano in modo concreto e generoso lo spirito penitenziale proprio del Giubileo.
5. Tre requisiti per celebrare e accogliere il dono dell'indulgenza
- Il Sacramento della Riconciliazione, vissuto con cuore affettivamente distaccato da qualsiasi peccato.
- La celebrazione dell'Eucaristia, con la comunione sacramentale, fonte e vertice della vita cristiana.
- La Preghiera secondo l'intenzione del Papa, quale testimonianza di comunione ecclesiale. .
6. Celebrazione parrocchiale dell'indulgenza.
E’ bene riservare la celebrazione parrocchiale dell’indulgenza al termine di itinerari giubilari, ampi e ben distribuiti nel corso dell’anno, nei quali sono state identificate le diverse tappe: i momenti spirituali, ecclesiali, caritativi, penitenziali e mariano.
a. L'indulgenza può essere accolta una volta al giorno.
b. Può essere applicata a se stessi o, per modo di suffragio, ai defunti.
c. La celebrazione della Riconciliazione e la Comunione Eucaristica non devono avvenire necessariamente nel giorno e nel luogo in cui si vive uno dei gesti dell’indulgenza sopra richiamati.