Pene, indulgenze....e tanta confusione!

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ljuba alicic
00lunedì 17 ottobre 2005 09:27
Buongiorno carissimi, chiedo a chi ne sa più di me....il significato di quella che è la pratica dell'indulgenza....mai compresa da me veramente a fondo...
Leggo da una rivista catechistica...."L'indulgenza si ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore di un cristiano e gli dischiude il tesoro dei meriti di Cristo e dei santi perchè ottenga dal Padre delle misericordie la remissione delle pene temporali dovute per i suoi peccati."
Di quale remissione di pene si tratta?
E' diverso dal perdono del peccato, qui si parla di pene temporali....
Poichè la confusione è tanta,tyuhj ahimè, rimetto il quesito a chi gentilmente volesse chiarirmi le idee...
Grazie..un abbraccio
ertreyt
Seabiscuit
00lunedì 17 ottobre 2005 10:00
L'indulgenza
Il confessore impone al cattolico pentito una penitenza (ad esempio: la recita di preghiere, il digiuno, le elemosine, o il pellegrinaggio). Il papa può rimettere queste pene in quanto, secondo la teoria cattolica, egli è signore su tutte le punizioni temporali e concede l’indulgenza attingendo dal cosiddetto tesoro dei meriti di Cristo e dei santi. Nel Medioevo questo privilegio si prestò a gravi abusi e fu descritto come “un grosso affare a spese della morale, mentre rinnegava le verità di fede sancite dalla Sacra Scrittura”. — Fitzer, op. cit., p. 6.

[Modificato da Seabiscuit 17/10/2005 10.02]

peraskov
00martedì 18 ottobre 2005 10:44

Il papa può rimettere queste pene in quanto, secondo la teoria cattolica, egli è signore su tutte le punizioni temporali e concede l’indulgenza attingendo dal cosiddetto tesoro dei meriti di Cristo e dei santi. Nel Medioevo questo privilegio si prestò a gravi abusi e fu descritto come “un grosso affare a spese della morale, mentre rinnegava le verità di fede sancite dalla Sacra Scrittura”. — Fitzer, op. cit., p. 6.



Caro Sea, credo che tu, in qualità di moderatore, debba sforzarti di mantenere un certo equilibrio “super partes”, ad esempio astenendoti, in quanto tdg, dal voler spiegare la dottrina cattolica o almeno, inserendo nei tuoi commenti, qualche onesto “io penso”, “forse”, “mi sembra”.
Mi piacerebbe ad esempio che mi spiegassi il senso di “teoria cattolica”, “signore su tutte le punizioni temporali”, “privilegio”…
Per amor di Agape (anche se non comprendo il senso di “questa” agape…) preferisco soprassedere e passo al tema, sul quale effettivamente c’è abbastanza ignoranza.

Quando si commette un peccato non solo si rovina la relazione con Dio, ma anche con il prossimo. Faccio un esempio per essere il più chiaro possibile: se rubo, faccio un peccato nei confronti di Dio, ma anche un torto ad un fratello, sia perché gli tolgo qualcosa di suo, sia per il dolore o la disperazione o l’umiliazione che gli arreco.
Le pene temporali sono appunto quelle nei confronti della comunità.
Nella confessione, se sincera, Dio tramite la Chiesa perdona il peccatore, e questo ripristina la sua relazione con Dio, ma non annulla le conseguenze negative del peccato, nell’esempio il torto fatto al fratello.
Non basta cioè confessarsi per essere a posto, occorre anche rimediare, per quanto possibile, al male arrecato, in primo luogo in modo diretto, ad esempio restituendo il maltolto e cercando di recuperare il rapporto rovinato con il fratello, oppure in modo indiretto, attraverso opere di carità, percorsi di preghiera, o altre forme consigliate dalla Chiesa-comunità, che manifesta in questo modo la sua indulgenza, cioè il suo desiderio di recuperare pienamente il rapporto con chi si era allontanato.


ljuba alicic
00martedì 18 ottobre 2005 11:39
Dunque, se ho capito bene, la remissione della pena è legata alla remissione della penitenza in sè...e fin qui ci siamo
Ma quello che mi chiedo e Vi chiedo, è questo..
Si può legare la remissione di tale pena, per esempio, alla visita di un particolare santuario o luogo sacro?
E' questa la cosa che più mi turba e diciamo la verità mi irrita...questo quantificare in senso materiale quello che è in realtà un problema spirituale...Andare in un certo luogo...comporterà l'indulgenza plenaria...Non riesco nè a capire nè ad accettare questa pratica...che mi sa di legalistico..Ricordo una volta, in visita mi sembra a S. Maria Maggiore, una signora ci teneva a confessarsi lì perchè...il parroco le avrebbe accordato l'indulgenza!!! Io non so se la signora fosse in buonafede, oppure avesse capito male,ma so di sicuro, che tali indulgenze vengono applicate se si visitano determinati posti..o si compiono determinate azioni...
Bè, non nascondo la mia perplessità...io comunque non l'ho mai fatto, e visitando qualsiasi luogo, non mi sono mai posta il problema di farmi applicare un'indulgenza o no.
Un abbraccio
L'importante è amare
Justeee
00martedì 18 ottobre 2005 12:04
I. Il significato dell'indulgenza.

Consiste nella "misericordia di Dio che la Chiesa, forte del mistero della Redenzione di Cristo e della propria Santità, rende accessibile ai credenti. In tal modo essi sperimentano la pienezza del perdono portato fino alle sue estreme conseguenze, per aprirli alla vita nuova".

2. Il cammino di conversione e l'indulgenza.
L’indulgenza non è realtà esteriore o automatica, bensì dono interiore offerto alla nostra libertà. Essa sostiene il cammino di conversione dell’uomo peccatore che ritorna a Dio e che da Lui riceve l’amore che perdona e rinnova. L’indulgenza si innesta in questo stesso cammino di conversione, presupponendolo e richiedendolo.

3. Come celebrare il dono dell'indulgenza.

L'indulgenza, che si riceve nella Chiesa, richiede, per sua natura, una celebrazione comunitaria. Non è tuttavia esclusa una celebrazione individuale, compiuta, però, con spirito ecclesiale.

4. I gesti dell'indulgenza.

Si è chiamati a operare un discernimento tra possibilità diverse:

- il pellegrinaggio alla Chiesa Cattedrale o alle altre Chiese Giubilari, partecipando ad una celebrazione liturgica (Eucaristia, Lodi, Vesperi), compiendo un pio esercizio (Via Crucis, Rosario), o sostando per un certo tempo in meditazione da concludersi con il Padre Nostro, il Credo e l’invocazione alla Beata Vergine Maria.
- la visita per un congruo tempo, ai fratelli e alle sorelle che si trovano in necessità o in difficoltà, quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro.
- il compimento di gesti di penitenza o di carità che attuano in modo concreto e generoso lo spirito penitenziale proprio del Giubileo.

5. Tre requisiti per celebrare e accogliere il dono dell'indulgenza

- Il Sacramento della Riconciliazione, vissuto con cuore affettivamente distaccato da qualsiasi peccato.
- La celebrazione dell'Eucaristia, con la comunione sacramentale, fonte e vertice della vita cristiana.
- La Preghiera secondo l'intenzione del Papa, quale testimonianza di comunione ecclesiale. .

6. Celebrazione parrocchiale dell'indulgenza.

E’ bene riservare la celebrazione parrocchiale dell’indulgenza al termine di itinerari giubilari, ampi e ben distribuiti nel corso dell’anno, nei quali sono state identificate le diverse tappe: i momenti spirituali, ecclesiali, caritativi, penitenziali e mariano.

a. L'indulgenza può essere accolta una volta al giorno.
b. Può essere applicata a se stessi o, per modo di suffragio, ai defunti.
c. La celebrazione della Riconciliazione e la Comunione Eucaristica non devono avvenire necessariamente nel giorno e nel luogo in cui si vive uno dei gesti dell’indulgenza sopra richiamati.[SM=g28002]
Seabiscuit
00martedì 18 ottobre 2005 12:05
Re:
Scritto da: peraskov 18/10/2005 10.44

Caro Sea, credo che tu, in qualità di moderatore, debba sforzarti di mantenere un certo equilibrio “super partes”, ad esempio astenendoti, in quanto tdg, dal voler spiegare la dottrina cattolica...


Carissimo, mi sono limitato a fare una citazione di Fitzer, non ho tentato di spiegare nessuna dottrina cattolica in questo caso. Ljuba ha chiesto al riguardo di indulgenze ed io le ho postato una citazione che la spiegava, nulla di più e nulla di meno.
Il fatto che sia un Moderatore non vuol dire che io non possa esprimere il mio personale punto di vista su una questione, anche se la si intende di parte, infatti se mi esprimo su questioni dottrinali, scrivo quello che IO penso, logico che sono di parte. Tu non sei di parte se ti esprimi su un tuo punto di vista?
Il compito del moderatore è quello di far rispettare il Regolamento, cosa che mi prefiggo di fare senza essere di parte.
Difatti, anche se non lo leggete nel forum, scrivo spesso via mail A TUTTI per richiamare al ordine.


o almeno, inserendo nei tuoi commenti, qualche onesto “io penso”, “forse”, “mi sembra”.



grazie per questo consiglio, lo terrò bene in mente nei miei prossimi post.


saluti fdetr

[Modificato da Seabiscuit 18/10/2005 12.11]

ljuba alicic
00giovedì 20 ottobre 2005 10:23
Vi sarei grata se qualcuno di voi volesse dirmi, visto che non ho trovato materiale in merito [SM=g27992] se le indulgenze avessero un'origine scritturale e in caso contrario da dove abbiano avuto origine....[SM=g27985]Grazie...
Un abbraccio
Justee
00giovedì 20 ottobre 2005 17:13
2 Corinzi

1 Questa è la terza volta ch'io vengo da voi. Ogni parola sarà confermata dalla bocca di due o di tre testimoni.

2 Ho avvertito quand'ero presente fra voi la seconda volta, e avverto, ora che sono assente, tanto quelli che hanno peccato per l'innanzi, quanto tutti gli altri, che, se tornerò da voi, non userò indulgenza;

3 giacché cercate la prova che Cristo parla in me: Cristo che verso voi non è debole, ma è potente in voi.

4 Poiché egli fu crocifisso per la sua debolezza; ma vive per la potenza di Dio; e anche noi siam deboli in lui, ma vivremo con lui per la potenza di Dio, nel nostro procedere verso di voi.

5 Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi medesimi che Gesù Cristo è in voi? A meno che proprio siate riprovati.

6 Ma io spero che riconoscerete che noi non siamo riprovati.

7 Or noi preghiamo Iddio che non facciate alcun male; non già per apparir noi approvati, ma perché voi facciate quello che è bene, anche se noi abbiam da passare per riprovati.

8 Perché noi non possiamo nulla contro la verità; quel che possiamo è per la verità.

9 Poiché noi ci rallegriamo quando siamo deboli e voi siete forti; e i nostri voti sono per il vostro perfezionamento.

10 Perciò vi scrivo queste cose mentre sono assente, affinché, quando sarò presente, io non abbia a procedere rigorosamente secondo l'autorità che il Signore mi ha data per edificare, e non per distruggere.

11 Del resto, fratelli, rallegratevi, procacciate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e l'Iddio dell'amore e della pace sarà con voi.

12 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio.

13 Tutti i santi vi salutano.

14 La grazia del Signor Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

Sapienza 12,19-20

19Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini;
inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza
perché tu concedi dopo i peccati
la possibilità di pentirsi.
20Se gente nemica dei tuoi figli e degna di morte
tu hai punito con tanto riguardo e indulgenza,
concedendole tempo e modo
per ravvedersi dalla sua malvagità,

)Aurora(
00domenica 23 ottobre 2005 13:28
Ljuba scrive.

Vi sarei grata se qualcuno di voi volesse dirmi, visto che non ho trovato materiale in merito se le indulgenze avessero un'origine scritturale e in caso contrario da dove abbiano avuto origine....Grazie...
Un abbraccio



L'origine delle indulgenze è molto antica,e sia nell'anno sabbatico che in quello giubilare (Es 20,8-10;Lv 25,l-7;Lv 25,10),Dio comanda agli Israeliti di avere indulgenza verso gli schiavi,liberandoli,in memoria della Sua misericordia che li aveva liberati dalla schiavitù dell'Egitto,e verso i poveri,cancellando i loro debiti o restituendo le terre.
L'indulgenza cristiana viene applicata, per la prima volta da Cristo stesso,al ladrone ,che ha acquistato l'indulgenza plenaria con le sofferenze della croce(Lc 23,43;Lc 23,4l)

Ciao
Aurora
Chi.dove.quando
00domenica 23 ottobre 2005 18:00
Re:

Scritto da: )Aurora( 23/10/2005 13.28


L'origine delle indulgenze è molto antica,e sia nell'anno sabbatico che in quello giubilare (Es 20,8-10;Lv 25,l-7;Lv 25,10),Dio comanda agli Israeliti di avere indulgenza verso gli schiavi,liberandoli,in memoria della Sua misericordia che li aveva liberati dalla schiavitù dell'Egitto,e verso i poveri,cancellando i loro debiti o restituendo le terre.
L'indulgenza cristiana viene applicata, per la prima volta da Cristo stesso,al ladrone ,che ha acquistato l'indulgenza plenaria con le sofferenze della croce(Lc 23,43;Lc 23,4l)

Ciao
Aurora




Intanto benvenuta.

C'è un fatto:

In Israele "le indulgenze" (???) erano di tipo pratico:
Remissione dai debiti...liberazione da uno stato di schiavitù...ripristino del patrimonio terriero venduto in precedenza per necessità (una specie di mutuo).
Non è che fosse una gran bella cosa, ma, tutto sommato, era una certa forma di redistribuzione della ricchezza nazionale.

"Le indulgenze" a favore dei cristiani credenti nei millenni passati ed oggi erano e sono di tutt'altra natura.
Avevano a che fare con peccati e punizioni, possibilità di evitare il rogo o l'inquisizione, abiure etc.
In qualche periodo storico le indulgenze venivano vendute a caro prezzo ai fedeli convinti che con esse acquistassero i meriti per il paradiso. Con esse si chiudeva un occhio per chi era destinato all'inferno. Oggi vengono inviati a fare pellegrinaggi o a pagare funzioni per i defunti o a finanziare opere di natura religiosa.

Altro che condono dalle oppressioni debitorie, o rientro nel possesso delle proprie terre...caso mai, per ottenere le indulgenze, bisognava cedere le terre ed i fondi di cui si era proprietari (oggi più delicatamente vengono offerti...chissà a chi!).

Suppongo sia chiara la differenza.
Il mestiere delle indulgenze, purtroppo, è stato introdotto ad arte nelle pratiche di molti ciarlatani, pronti a traformare la credulità popolare in ingenti ricchezze per sè.
Soprattutto per questo si voleva introdurre la legge sul plagio.

Ciao e buon parmanenza
Chidoqua
MauriF
00domenica 30 ottobre 2005 18:55
Ho trovato questo link che mi sembra abbastanza chiarificante:

www.racine.ra.it/lcalighieri/Giubileo/indulgenze1.html

Unito ovviamente a questo:

"www.vatican.va/holy_father/paul_vi/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_01011967_indulgentiarum-doctrina_it.html"

"www.vatican.va/roman_curia/tribunals/apost_penit/documents/rc_trib_appen_pro_20000129_indulgence_it.html"

Ciao
Mauri ertreyt

[Modificato da MauriF 30/10/2005 18.58]

[Modificato da MauriF 31/10/2005 10.32]

libero1978
00domenica 30 ottobre 2005 20:32
Re:

Scritto da: MauriF 30/10/2005 18.55
Ho trovato questo link che mi sembra abbastanza chiarificante:

www.racine.ra.it/lcalighieri/Giubileo/indulgenze1.html

Unito ovviamente a questo:

www.vatican.va/holy_father/paul_vi/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_01011967_indulgentiarum-doctrina...

www.vatican.va/roman_curia/tribunals/apost_penit/documents/rc_trib_appen_pro_20000129_indulgence...

Ciao
Mauri ertreyt

[Modificato da MauriF 30/10/2005 18.58]




I secondi due link non si leggono, almeno io non ci riesco.

Nel primo ci sono belle parole, ma non mi pare che c'è nessun riferimento alla bibbia.

MauriF
00lunedì 31 ottobre 2005 10:35
Purtroppo non capisco perchè non vadano...

Ho editato ed ho scritto tutto il link...bisogna fare copia/incolla togliendo le virgolette all'inizio e alla fine (").

Così mi sembra che vada...fammi sapere che altrimenti vedo di riportare tutto se è inevitabile.

Riguardo ai riferimenti bibblici ce n'è uno e vale per 10:

Matteo 16:19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


Ciao
Mauri

[Modificato da MauriF 31/10/2005 10.38]

libero1978
00lunedì 31 ottobre 2005 19:06
Re:

Scritto da: MauriF 31/10/2005 10.35

Riguardo ai riferimenti bibblici ce n'è uno e vale per 10:

Matteo 16:19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


Ciao
Mauri

[Modificato da MauriF 31/10/2005 10.38]




Scusa ma che c'entra, ma perchè l'ha scritto S.Pietro quel link?

Allora tutto quello che fanno, dicono, e fanno grandi proclamazioni gli scrittori cattolici diventano bibbia?

Allora quando Polimetis e husband fanno discussioni sulle crociate e sulla gente bruciata viva che polimetis dice che i papi sono stati infallibili solo due volte nella storia non è vero e ha ragione husband quando dice che i papi quando bruciavano la gente non avevano niente a che fare con Gesù.

Abbi pazienza ma a me quello che dice la chiesa non mi interessa se non c'è una collegazione con la bibba.
MauriF
00martedì 1 novembre 2005 09:31
Re: Re:

Scritto da: libero1978 31/10/2005 19.06

Scusa ma che c'entra, ma perchè l'ha scritto S.Pietro quel link?

Allora tutto quello che fanno, dicono, e fanno grandi proclamazioni gli scrittori cattolici diventano bibbia?

Allora quando Polimetis e husband fanno discussioni sulle crociate e sulla gente bruciata viva che polimetis dice che i papi sono stati infallibili solo due volte nella storia non è vero e ha ragione husband quando dice che i papi quando bruciavano la gente non avevano niente a che fare con Gesù.

Abbi pazienza ma a me quello che dice la chiesa non mi interessa se non c'è una collegazione con la bibba.



Gesù Cristo ha detto a Pietro:

Matteo 16:19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Questa promessa di sciogliere o legare qualsiasi cosa sulla terra e vederla sciolta o legata nei cieli si realizza soprattutto nell'indulgenza plenaria e parziale.

Leggi...è l'unico modo per capire.

La Chiesa Cattolica non scrive un complemento alla Bibbia...non aggiunge nè toglie niente...
La verità tutta intera viene rivelata dallo Spirito di verità alla Chiesa, passo dopo passo.
Lo Spirito Santo rivela i misteri contenuti nelle Sacre Scritture alla Chiesa. Perchè nelle Sacre Scritture c'è TUTTA LA VERITA', SONO LA VERITA' TUTTA INTERA...ma deve essere rivelata passo dopo passo all'uomo perchè ci sono cose difficili da mandare giù tutte intere.
Parole mie? NO:

Giovanni 16:
12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
13 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
14 Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.
15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.




husband70
00martedì 1 novembre 2005 18:40
Re: Re: Re:

Scritto da: MauriF 01/11/2005 9.31


Gesù Cristo ha detto a Pietro:

Matteo 16:19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Questa promessa di sciogliere o legare qualsiasi cosa sulla terra e vederla sciolta o legata nei cieli si realizza soprattutto nell'indulgenza plenaria e parziale.

Leggi...è l'unico modo per capire.




Indulgenza plenaria se doni tutti i tuoi averi alla chiesa, parziale se ti limiti a donarne solo una parte.

Martin Lutero docet.


Saluti.
MauriF
00martedì 1 novembre 2005 20:23
Non hai mai letto quello che c'è scritto nei link?

Io tra i punti necessari per ottenere l'indulgenza (plenaria o parziale) non trovo affatto alcun obbligo a donare alcunchè.

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