Un tempo avrei risposto anche io così, come l'idea richiamata nel post iniziale «Ricercare ciò che unisce». E poi?
Poi ho scoperto che è già così nella vita: sto insieme a decine, centinaia di persone in base solamente a ciò che ci unisce (ed a volte è molto, molto poco: un contratto di lavoro, ad esempio).
Nella mia "vecchiaia" invece ho maturato questa convizione:
1) che essere puri e duri, in fondo in fondo è un modo per
obbligare a fare delle scelte; nel caso della religione, il costretto sarebbe Dio (non noi, come potremmo credere). Almeno così penso io.
2) più che unione su ciò che è in comune, preferisco parlare di "scambio di doni" (lo diceva un mio vecchio amico ...). Poco importa se ho poco, molto poco da dare. Darò quel poco. Sperando che sia un dono gradito.
Altrimenti mi inc .... avolo!!