Perchè crocifissero Gesù?

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claudio.42
00mercoledì 16 novembre 2005 20:51
INTRODUZIONE


Predestinazione e responsabilità

(Atti 2:23- 3:17,19)

Impossibile esaurire i soggetti scritturali, specialmente questo, tanto arduo.
Ma, tenendoci nei limiti della Scrittura, entriamo nella meditazione suggerita dai testi sopra elencati. Se dipendiamo dalla Grazia, li capiremo; e saremo incoraggiati a credere con perseveranza, e a vivere santamente.

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Gesù depose volontariamente la propria vita: nessuno gliela tolse (Giov. 10:8 ). San Pietro, più volte, afferma che la crocifissione di Gesù fù determinata nel Consiglio e Provvisenza di Dio (Atti 2:23- 3:17,19).

Eppure, lo stesso Apostolo, con uguale chiarezza affermò: "Voi lo prendeste, e per mani di iniqui, lo inchiodaste in croce e l'uccideste". In altra occasione, benchè li avesse scusati come ignoranti, aggiunse: "Ma ora ravvedetevi".

Non è meraviglia che senza l'alta guida dello Spirito Santo ci confondiamo nelle Scritture, voglio dire nella lettera. Essa è intoppo a molti, come è stata d'intoppo ai Giudei ed ai Greci la incarnazione del Figliolo di Dio in tanta umiliazione, e che ebbe, ad epilogo, la morte in croce. Lo Spirito santo ci apre i misteri. Per la luce che viene da Lui, ammiriamo la sapienza e la forza di Dio, manifestata proprio nella umiliazione di Gesù, e nella morte in croce.

Ora, al soggetto immediato.

Il micidiale, se non ravveduto,è, tante volte, lui stesso destinato ad essere ucciso. Così di ogni male, perchè ciò che l'uomo semina, raccoglie. Ma non è detto a mezzo di chi. Spesso i danneggiati non reagiscono. Beati se perdonano.
Ma se il micidiale è serbato a morte violenta, si troverà chi lo uccide. Non sarà un santo, un uomo di pietà, ma un altro micidiale, un altro brigante. La morte era predestinata, ma l'assassino è responsabile.

La Provvidenza del Signore usa persone adatte ai Suoi fini. Isaia fù pronto a dire : "Eccomi, manda me". Giuda iscariota fù pronto a vendere il suo Maestro; Ma l'uomo pietoso non si presta nemmeno a tagliare il fico sterile, anzi supplica di lavorarlo di più, e dice chiaro che lui, servo, nemmeno nell'avvenire lo taglierà (Luca 13:6,9).

gesù volle morire. fino a che non fù l'ora , nessuno potè nuocerGli. Ma , nel proprio tempo si fecero avanti gli uomini adatti alla grande tragedia; ci fù un popolo ingrato e vacillante,che,sobillato dai capi , scelse Barabba; si trovò un giudice pauroso, ci furono accusatori violenti ed ostinati.

Uomini di omicidio commisero l'omicidio.

Le anime pie non vi posero amno; no. Giuseppe d'Arimatea non diede il suo voto; il suo contegno e il "NO", furono una protesta.

Ma Pietro li qualificò ignoranti. E' vero; ma c'è una ignoranza relativa, che, se si vuole, può non rimanere ignoranza. Non comprendevano tutto di Gesù; ma abbastanza di Lui era chiaro, per ritenerlo innocente, anzi, benefattore.

Perciò l'incisivo : "Ravvedetevi!" (Atti 3:17,19).
Questo è un tema vasto e fascinatore. Benediciamo il Signore che si è compiaciuto illuminarci, almeno inparte. Quello che non si comprende ora, il Signore ce lo farà chiaro in altro tempo, forse nel regno della Luce.
Ogni lingua dovrà confessare (anche i dannati, dovranno), che Iddio è Giusto.

Per intuizione dello Spirito Santo,alcuni lo diciamo anche ora:

IDDIO E' GIUSTO.

Ho udito un santo uomo, in un gran numero di popolo, levando le mani in alto proclamare : "Se Egli, il Signore, mi condannasse proprio ora a morte eterna, nello scendere all'inferno, griderei di averlo meritato, e che Dio è Giusto".

Oh, le anime davvero penitenti! Mai si gonfiano, mai accusano Dio. Lo proclamano , e tale è, GIUSTO.
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Ma se (SE) non si fosse trovato il traditore, nè il giudice vacillante, nè popolo ingrato, ne crocifissori, allora che?

Signore, perdona l'ardire di introdurre un tale "SE" ! Avrebbe Dio costretto i pii? NO.

Il bene, il male richiedono agenti volontari.

Non croce dunque? ma è la materia che ha dato la croce?

Il Martire si presentò. Se nessuno Lo avesse ucciso, il Sacrificio sarebbe stato perfetto lo stesso e pienamente accettato.

Non ci sono esempi illustrativi? ce ne sono. Si sà di alcuni che hanno offerto l'ultimo boccone di pane. Il dono fù gratamente accettato, ma l'oggetto venne forzato a rimanere nella mano del generoso.

davide voleva edificare il tempio, e ne fece i preparativi; il Signore gli proibì di edificare, ma accettò il buon cuore dell'uomo, come se avesse edificato.
ABrahamo offrì Isacco, ma il Signore si provvide l'agnello, e chiamò poi, il Patriarca, "amico di Dio".

se l'uomo di terra, a volte, si contenta ed è grato per un offerta di cuore che lascia nella mano dell'offerente, quanto più Iddio!

Iddio ha predestinato, ma l'uomo è responsabile. Iddio ci ha eletti e ci offre potente soccorso. Noi siamo responsabili se non ci slanciamo ad afferrare quella Mano benedetta, e chiedere Grazia di credere, amare, ubbidire.
claudio.42
00mercoledì 16 novembre 2005 22:38
Perchè crocifissero Gesù?
capitolo 1


Coll'aiuto del Signore si proverà a rispondere, e si può solo in parte, alla domanda: perchè crocifissero Gesù?

Si ammette subito che la morte di Lui in croce è stata nel piano di Dio.

Ma ciò non esclude l'esame del perchè ci furono uomini che divennero Suoi crocifissori. Mi si permetta un paragone. Nessuno muore di morte violenta o naturale, senza che vi sia un piano di Dio. Perfino i capelli del nostro capo sono contati. Nemmeno un uccelletto muore senza la volontà di Dio. Riveriamo tale volontà. Ma ciò non elimina la volontà dell'uomo.

Gesù morì per determinato consiglio di Dio. Si diede volontario. Eppure l'Apostolo tuonò agli uditori un grande : "Ravvedetevi".

soggetto arduo e facile nello stesso tempo. Dipende dal come lo avviciniamo; se con animo semplice o spirito cavillatore.

Mettendo dunque un punto fermo, accettando, quindi, che Gesù mori crocifisso per determinato consiglio della Deità, ci ripetiamo la domanda: Perchè gli uomini, quelli che furono ad ucciderLo, Lo uccisero?

Torniamo al paragone suaccennato, al fatto di un uomo che morì e di morte violenta. Dio sà che costui doveva morire ucciso. Ma di chi si è servito per ucciderlo?

Non certo di uomini mansueti, i quali sono stati tanto penetrati dalla natura divina da essere inabili alla violenza. Dio si servì di un micidiale.

Nella parabola del fico sterile, vi è il comando al servo di tagliare l'albero.

Ma il servo, proponendosi maggior cura al fico, rifiutò di tagliarlo. Disse: " Se non fà frutto, Tu (non io) lo taglierai" , è implicito che , se tale necessità sarebbe sorta, Iddio avrebbe usato qualcun'altro. Di tagliatori ve ne sono in abbondanza, ma non medici, curatori di radici di alberi.
E il padrone tacque.
Oh grande Iddio! Quanto poco ti conosciamo. E di nuovo:

perchè uccisero Gesù? E alla domanda và connessa l'altra : chi furono quelli adatti, pronti ad insidiarLo, vituperarLo, crocifiggerLo?

Chi furono, perchè?

Se si può rispondere a ciò, potremmo anche aprire gli occhi ai tempi nostri, e scoprire nelle varie chiese, sette del cristianesimo, chi sarebbero oggi le persone adatte a crocifiggere Gesù. Certo, la pena della croce non si usa più; nemmeno le persecuzioni e torture come ai tempi antichi. Ma una specie di crocifissione vi è in ogni tempo.

Chi furono?
E tali crocifissori furono solo in quel tempo?

claudio.42
00mercoledì 16 novembre 2005 23:06
Capitolo 2
vi è come un sottile accordo nell'animo della grande maggioranza dei cristiani, perchè leggiamo e parliamo di alcuni uomini ed eventi, senza che riconosciamo noi stessi in quegli uomini, in quegli eventi.

Caino, l'invidioso, aveva anche lui una certa religione. Esaù, il profano, avido di cibo, e sprezzatore della primogenitura. L'astuto Labano. L'astuto Faraone; Saul, facile a commuoversi e ad indurarsi, vanitoso, caparbio. simon mago, Alessandro il fabbro di rame; Diotrefe, l'insolente che non rispettò nemmeno un san Giovanni. pilato, Caiafa, il sergente che battè Gesù, e altri e altri sono personaggi rappresentanti tanti altri. Ed, ohimè, se noi non siamo davvero convertiti (DAVVERO), quei personaggi si aggirano, sinistri, insidiosi, se non addirittura IN noi, almeno attorno a noi.
Alcune altra preliminari osservazioni.

Gesù andò attorno per non meno di tre anni, seguito da parecchi discepoli.
spesso anche delle donne , Lo seguivano.

Potrebbe Lui, oggi, anche nei paesi più liberali, andare attorno, seguito da più individui, senza essere, per lo meno fermato dalle autorità di pubblica sicurezza, ed essere obbligato a dare conto di Sè: "Come vivi? Chi ti mantiene? Dove lavori?, ecc.ecc."

E quanto a lungo potrebbe girare senza che le autorità Lo arrestassero?

Eppure in Palestina Egli andò attorno per lungo tempo, e nessuno Gli mise le mani addosso. Oh! Conosco anch'io la risposta: non era ancora venuto il Suo tempo. Ma quì non si discute il piano di Dio, bensì, l'agire degli uomini.

Dobbiamo riconoscere che , in fatto almeno di libertà di andare attorno con un seguito spesso numeroso, le Autorità di quel tempo non furono severe. Sia le Autorità civili che quelle religiose, se pur Lo osservarono e Lo spiarono, e sappiamo che i capi religiosi Lo spiavano del continuo, pure, avendo pensato di arrestarLo, e anche ucciderLo, non vennero che tardi, a regolare processo contro di Lui.

Dobbiamo ammettere ciò, e riconoscere che quegli uomini non erano peggiori di noi. anzi, anzi, i conflitti stessi e una certa perplessità a metterGli definitivamente le mani addosso per la fine della tragedia, rivelano che vi era per lo meno benchè superficiale, qualcosa di religioso.

Oggi nessun movimento religioso tollererebbe una cacciata con sferza dal tempio, nè i discorsi di Gesù.

E gli untuosi teologi ci dicono che fù il piano di Dio!

Lo conosciamo anche noi quel benedetto piano; ma non fermiamoci solo ad esso. Se noi ci fermiamo solo alla Predestinazione, mai comprenderemo quella grande Vita di cristo, il Figliolo dell'Uomo, e quanto noi, uomini caduti, abbiamo bisogno di conoscere quello che è nell'uomo, per essere portati a desiderare di entrare e poi far parte della natura divina.
parliamonepino
00giovedì 17 novembre 2005 02:12
E' chiaro che nelle scritture si parla di un disegno, di un progetto, da parte di Dio, che si sarebbe sviluppato nel corso della storia.

Fu Dio ad indurire il cuore del Faraone per fare in modo che il "progetto" fosse canalizzato verso la direzione da lui voluta.

E' Dio che gestisce la storia.

Giona non potè opporsi al volere di Dio.

Gesù è il protagonista principale del "progetto" di Dio. Fu annunciato con secoli di anticipo. Tutte le scritture ebraiche erano ripiene e grondanti di dettagli che indicavano il Cristo.
Dio è il Regista di tutto ciò.

La crocifissione di Cristo rientrava nel piano di Dio, non fa differenza chi è stato l'autore materiale.

Gesù a Ponzio Pilato disse che non aveva nessun potere a meno che Dio stesso non lo glielo permetteva.

Apocalisse 17:17 dice che è Dio che metterà in mente ai dieci re un piano perchè raggiungano lo scopo che Dio stesso vuole.

Ora tu, Claudio, questo lo hai già evidenziato.

Però, chiedi quali sono le persone che oggi potrebbero essere adatte ad adempiere il male.

Questo non lo sappiamo e non credo sia importante scoprirlo. Il nostro compito è di essere cristiani fino alla fine.

E' responsabilità di Dio, darci protezione o di farci cadere nelle mani dei "moderni crocifissori".
Noi dobbiamo portare la nostra croce e seguire il Cristo verso il Golgota.
La stirpe di Caino non si è estinta.

L'inganno è sempre in agguato. Non sempre è possibile identificare il nostro "carnefice".
Per questo Gesù disse: "Prudenti come serpenti ed inermi come colombe".
Tutti i giorni metto in discussione la mia fede per capire se sono un "capro o una pecora".
Ognuno si porta il proprio carico.
Come direbbe qualcuno: "Ognuno si gratta la propria rogna.".
Noi possiamo solo rimetterci a Dio e perdonare, il giudizio spetta di diritto a Dio.
Dio gestisce e controlla la storia dell'umanità. Noi possiamo a malapena gestire la nostra storia personale. La vita appartiene a noi per le scelte che facciamo e a Dio per il giudizio.

Grazie per le risposte utili che mi darai.

Un abbraccio
Pino
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 06:49
Piccola interruzione
Caro Pino, quello che stò scrivendo ,serve appunto affinchè, ognuno (io per primo) mediti ,non tanto se anche lui può essere "crocifisso" ma se, per caso, non sia lui stesso tra i crocifissori. Credo che dovrei riuscire ad esaurire l'argomento in una decina di capitoli (ma come vedi sono capitoli corti), per cui ci vuole un pò di pazienza. Tu mi dici che tutti i giorni ti "metti in gioco" per vedere se sei "pecora o capro". Questo è molto buono. Quando Gesù disse: "uno di voi mi tradirà", i discepoli , ognuno di loro disse: "sono forse io?". Oggi , vedi tu questo dubbio nei gruppi cristiani? Anzi, ognuno di essi pensa che sia l'altro che "tradisce" Gesù.

ancora un pò di pazienza, e poi, una volta finito, potremo aprire una discussione su questo fatto.
elimol
00giovedì 17 novembre 2005 08:55
piccolo commento: ma se Gesù "voleva morire" perchè nel momento della morte avrebbe detto a Dio "Padre perchè mi hai abbandonato?".
E poi se Dio avesse indurito il cuore del faraone per far avverrare i suoi progetti sarebbe crudele, perchè non avrebbe dato alcuna scelta ed io non credo sia così.
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 09:23
Re:

Scritto da: elimol 17/11/2005 8.55
piccolo commento: ma se Gesù "voleva morire" perchè nel momento della morte avrebbe detto a Dio "Padre perchè mi hai abbandonato?".
E poi se Dio avesse indurito il cuore del faraone per far avverrare i suoi progetti sarebbe crudele, perchè non avrebbe dato alcuna scelta ed io non credo sia così.





Cara Elimol, Gesù Cristo, in Giovanni 10: 18, dice : "Nessuno me la toglie (la vita), ma io la depongo da me". Sulla croce, Gesù, era nella Sua piena umanità, e, da uomo, soffriva (non immaginiamo quanto, non solo per le ferite). Lui ha dovuto sperimentare TUTTO quello che noi uomini, possiamo sperimentare, perfino il sentire la "lontananza del padre".

Per quanto riguarda faraone, in Esodo 5, si legge che ,quando Mosè, dietro ordine di Dio, chiese a lui che lasciasse libero il popolo Ebraico, perchè andasse ad Adorare, nel deserto, e poi tornasse in Egitto, faraone si oppose e disse: "Chi è il Signore perchè io debba ubbidire?".
Dio, ha i Suoi disegni, ma ci vuole sempre un malvagio, per adempierli. Stiamo analizzando proprio questo.
Ed ora, al soggetto.
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 10:23
capitolo 3 - 1° Giovanni 5:21
"figlioletti,guardatevi dagli idoli", così conclude il suo elevato messaggio, e sembra di udire i sospiri e vedere le lacrime dell'antico discepolo di Cristo.

Idoli? Al termine di una lettera tanto elevata, che è arduo, anche ai più sperimentati teologi, di leggerla senza fare più volte pause, e procurarsi di afferrarne gli intimi sensi, idoli? Ancora, sempre idoli?

tutto ciò che si mette fra noi e Dio, e impedisce di contemplare e udire Lui, è idolo. Che idoli potevano avere i lettori di quella lettera, e i discepoli che avrebbero letto tutta l'epistola, seguendone i vari messaggi? non certo le statue dei gentili. Non era più il caso di parlare di questi idoli muti. "Muti". La parola suggerisce che ci sono idoli che parlano. Quali?

Non lo era Diotrefe, l'incredibile Diotrefe che osava contrastare perfino un san Giovanni (3° Giovanni)e che diventò idolo per alcuni?

perchè se nessuno lo avesse appoggiato, sia pure poco, appoggiato, come poteva quell'uomo rattristare un tanto Apostolo?

ma, a chiarire il divieto, è bene ricordare il comando che il Signore diede al polo antico riguardo agli idoli.
Chiunque voglia approfondire il soggetto, segua in tutta la Scrittura la parola "idolo".

A nostro riguardo basta ricordare il comando. Senza citare altro, ricordiamo ciò che è scritto nell'Esodo 34:12,13 : "Guardati dal fare alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, perchè non diventino per te una trappola; ma demolite i loro altari, frantumate le loro colonne, abbattete i loro idoli".

Ricordiamo come Asa, Ezechiele, Giosia, si adoperavano a togliere gli idoli che erano stati portati fin nei recinti del Tempio. E in quanto all'Altare,ricordiamo ciò che è scritto in 1° Re 13:1,10. Il grido del profeta : "Altare, Altare, così dice il Signore" e profetizzò quello che Giosia avrebbe compiuto. poi aggiunse : "Questo è il segno che il signore ha parlato: Ecco l'Altare si spaccherà, e la cenere che è sopra di esso sarà sparsa".
L'Altare si schiantò.

ma, ci si domanda, che ha a vedere il ricordo di quelle antiche idolatrie, coll'esortazione di S. Giovanni di guardarsi dagli idoli, e soprattutto con la domanda: "perchè crocifissero Gesù?".

Molto, in verità. Se noi comprendiamo che cosa è idolatria, idolo, altare, capiremmo perchè Gesù ebbe tanti potenti nemici. E, si permetta un ricordo: anni addietro , qualcuno mi diede da leggere un libro intitolato : "Arcaica" (cose antiche).

Io penso che gli scritti in esso riportati non furono redatti dai nomi che sono loro attribuiti, ma ritengo che sono scritti antichi, i quali si studiano d'interpretare i tempi.

Vi è un rapporto di Caiafa (ripeto che non lo ritengo di lui) agli Anziani di Israele, e che spiega come la predicazione di Gesù, fondata sul "Ravvedetevi" (cambiate mente), distruggeva tutto il Giudaismo, e diroccava ciò che era tanto sacro al popolo Giudeo: iriti, il Tempio, ecc. E che lui, Caiafa, si trovò nel dilemma: o uccidere Gesù o vedere distrutto il Giudaismo-
perciò, si decise a ucciderLo.

Chiunque ha scritto, ha ben intuito. era la lotta tra le due epoche, fra due templi e due altari.
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 11:30
Capitolo 4
raccomando al candido lettore di rileggere attentamente la lettera agli Ebrei. Notiamo che nessuno sà chi ne fù l'autore materiale. Và da sè che l'Autore di ispirazione è lo Spirito santo. In detta epistola manca il nome dell'uomo che fù usato a scriverla; e ciò perchè, occupandosi essa dell'Apostolo GESU' (cap.3:1) non doveva apparire nessun altro nome.

tutti gli scritti del N.T., anzi tutta la scrittura, addita, piano piano e guida ad un Unico Personaggio; ma nessun scritto afferma tanto forte, quanto l'epistola agli Ebrei, il contrasto fra il V.T. e il Nuovo, concentrando il Nuovo in un unica Persona, e lasciandoci con Lui.

"avendo Dio parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del figlio, che Egli ha costituito erede di tutte le cose".

Quetsa è l'introduzione; ed essa ci addita in modo solenne l'ultimo e sintetico Messaggero dall'Alto.

se intendiamo i tempi, non solo quali epoche passate per moltitudini che sono apparse le une dopo le altre, ma quali tempi ed epoche nella vita di ognuno di noi, che è venuto definitivamente a Gesù (se è venuto), sono stati vari tempi ed epoche, oltre che vari messaggeri preparatori, fino a che siamo stati portati e consegnati all'unico, finale Messaggero.

Il Signore ha usato mezzi e uomini per andarci riducendo ad UNO e con UNO solo. La scena della trasfigurazione (Matteo 17) ne è l'esempio. Mosè e Elia, personaggi importanti, rimasero con Gesù, a vista dei tre discepoli, solo per un tempo. Questi capirono che i due uomini dell'A.T. ragionavano col Signore. Era necessario vedere, ma quando Pietro, nella sua semplicità suggerì i tre altari, una nuvola coprì quella scena; i due sparirono, e i discepoli videro UNO solo, ed udirono un solo messaggio, quello del Padre, che addita Gesù solo, come Colui che dobbiamo ascoltare, definitivamente ascoltare.

Molti, anche oggi, sotto spesie di pietà ben superficiale, se non falsa pietà, mormorano che alcuni, ohimè quanto pochi, ci occupiamo quasi solo del Figliolo, quasi dimenticando il Padre. E non sanno che proprio così noi onoriamo il Padre, e Gli compiaciamo, se accettiamo di cuore, il comando del Padre stesso, il quale ci ha messi nelle mani del Figliolo, avendo dato a Lui ogni cosa. questo è anche il tema degli altri scritti sacri : Unico mediatore, Unico Signore, Unica Guida, Dottore e Maestro. tutto in Lui, di Lui, per Lui.

La predicazione Apostolica affrontò un mondo politeista. Ohimè, che in ogni tempo, l'umanità è corsa e corre dietro a molti dii (Salmo 16:4).

Quando il Cristianesimo fù predicato nella sua potente semplicità, il Paganesimo si sentì provocato, non per il fatto che un altro culto veniva aggiunto ai tanti, ma perchè veniva proclamato che Gesù deve rimanere "SOLO" Lui innanzi alle anime.

Se ho letto bene, e la memoria non mi inganna, dopo anni da che lo lessi ("Arcaica"), tranne le persecuzioni di qualche pazzo come Nerone, le persecuzioni ai cristiani furono occasionate da questo, che veniva additato Gesù Unico Signore.

Un imperatore, considerato del resto benevolo e savio in altro, aveva suggerito che nel Pantheon si innalzasse una statua anche a Gesù. Ma il messaggio cristiano rispose : NO- CRISTO SOLO. Di quì la persecuzione allora. Di quì la persecuzione sempre. Anche oggi, purtroppo. Ma non anticipiamo.

prima di cercare di rispondere, più da vicino alla interrogazione "perchè uccisero Gesù", credo utile esurire un passaggio, che è la chiave a tutta la dottrina Cristiana (voglio dire Ebrei 7:16). Così è scritto : "Il quale (Gesù) , non secondo un legge di comandamento carnale è stato fatto (Sacerdote è in corsivo), ma secondo una forza di vita indissolubile".

Immenso soggetto che addita un vasto orizzonte. procuriamoci di comprenderlo il meglio che ci sia dato, nel prossimo capitolo.
damaride
00giovedì 17 novembre 2005 13:39
Dio non predestina nessuno, nè come singolo nè come classe, a compiere il male.

Dio però nella sua infinita conoscenza del cuore dell'uomo imperfetto, sà che l'uomo purtroppo il mare lo compirà.

Di conseguenza Dio sapeva che il Giusto sarebbe stato messo a morte da uomini ingiusti.

Perciò non è Dio che ha ucciso suo Figlio ma la prevedibile iniquità umana.


MARIA

[Modificato da damaride 17/11/2005 13.41]

claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 14:02
Dici , Damaride? Come intendi le parole : "Tu non hai voluto nè sacrificio nè offerta, ma mi hai preparato un corpo", oppure : "E' piaciuto al Padre far ricadere su di Lui, le nostre iniquità..." , "Dio Lo ha (Gesù) stabilito come sacrificio propiziatorio.."...ma andiamo avanti..
genyus67
00giovedì 17 novembre 2005 15:10
Il punto.....
[SM=g27988] è questo Claudio,o così o pomì ed ha scelto.X quanto riguarda l'uccisione nn c'entra Dio,Esso nn costringe nessuno x un sacrificio così grande,x stò motivo in tutti stì secoli nn c'è stato un vero figlio che prendeva le Sue redini.Gesù(2)crede che c'è la stà facendo xchè la Sua forza è cn Lui..ertreyt
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 15:12
Capitolo 5 - Ebrei 7:16
qualcuno traduce : "il quale (gesù) non secondo una legge di comandamenti occupantesi della carne è venuto su ( è apparso) , ma secondo la potenza di una vita che non può distruggersi (dissolversi-venir meno)".

La parola "carnale"- "carne" ha due significati : uno di volontà d'uomo, o anche uomo di terra con le sue inclinazioni, e l'altro di carne nel senso proprio, cioè materia che si vede e si tocca. Nel primo senso è detto che chi viene a Gesù, deve odiare la propria carne (volontà ecc..). Nel secondo senso, cioè di corpo, è detto che "nessuno ebbe in odio la propria carne" (efesini 5:29). Anzi, il corpo nostro, se abbiamo accettato Gesù come Signore (assoluto padrone), diviene il tempio dello spirito santo.

La parola "carne", "carnale" nel testo di Ebrei 7:16, si riferisce a cose tangibili e visibili all'occhio nostro.

comandamento a mezzo di carne è lo stesso che dire a mezzo di cose visibili.
Esempi: i sacrifici nell'A.T., le regole sul mangiare e vestire, e tutto ciò che è l'esterno; sono tutte cose buone in sè, ma non toccano la radice dell'anima (colossesi 2:20,23).

E' innegabile che i libri sacri, anche i più antichi, fanno intravvedere un messaggero e un messaggio che sarebbe andato alla radice dell'anima.
I profeti, specialmente, videro che la Realtà non era nei comandi a base del visibile, ma che mirava all'Invisibile. Mosè stesso, usato dal Signore in tanta elaborazione di sacrifici e di regolamenti, profetizzò di UNO nella cui bocca , DIO avrebbe messo TUTTA la Sua (di DIO) Parola, e che tutta la legge sarebbe stata conchiusa nell'ascoltare , e va da sè, ubbidire il Profeta promesso, e tutte le regole e comandi , terminavano in un unico comando: vedere, ascoltare LUI, il vero Profeta. Dicendo questo, la mente corre spontanea al Messaggio sul monte della trasfigurazione: "Questo è il Mio Figlio diletto, ASCOLTATELO". Ma i profeti appunto perchè intuirono e proclamarono il piano di Dio, furono ascoltati prima con diffidenza, e in ultimo furono perseguitati.

san Giacomo accenna a sofferenze, pazienza, non dei sacerdoti, sicuri e tranquilli nei loro riti, ma dei profeti, che a menti superficiali parevano innovatori molesti. E Gesù ha avvertito che ogni profeta, se è profeta, cioè oratore rappresentante la bocca di DIO, ogni profeta è ucciso in Gerusalemme.

non nel territorio dei Gentili, ma nella città del tempio, dei sacerdoti e dei riti, in Gerusalemme.

L'epistola agli Ebrei, più che qualunque altro scritto del N.T., ha scoppi improvvisi di dolore. I lettori dovrebbero essere maestri, e bisogna ancora trattarli come bambini. Ma lo scoppio maggiore è nel capo 12. Dopo l'elevato paragone fra i due Patti, fra il Monte che si toccava con la mano e la Nuova Gerusalemme, seguendo di altura in altura, ad un tratto, come uno che non può più oltre tenersi calmo di fronte a un uditorio indifferente e ostile, lo scrittore tuona : "Guardate di non rifiutare Colui che parla...". E poi l'avviso che tutto sarà scosso, e che solo il Regno di DIO rimarrà fermo, concludendo: "L'Iddio nostro...fuoco divorante".

Eppure non si è accennato che al volo , alle linee centrali di questa davvero grande epistola. Il lettore è pregato di rileggere il capo 4, dove è detto che la spada dello Spirito và a scavare gli abissi dell'anima (l'invisibile in noi), e il capo 8, dove è ricordato che la legge del Signore deve, dopo i giorni di preparazione, venir posta, scritta nelle menti e nei cuori.

ma affrettiamoci al soggetto.

Abbiamo scoperto che non è il popolo di fuori, ma proprio quello religioso nel senso comune della parola, e non nell'altro senso additato dal termine Religione, è il popolo religioso, Gerusalemme terrena, che uccide, e uccide i profeti.

Fù Gerusalemme, detta anche in figura Sodoma e Gomorra, che uccise il RE della Gloria, e procura crocifiggerLo in ispirito.

Religione esterna, Gerusalemme ne ebbe molta. E la chiesa, le chiese in generale ne hanno molta. Templi, regolamenti e riti ecc, ecc. non ,mancano. Basta meditare davvero Apocalisse 3:14,22, per scoprire un popolo festante in religione, vantante progressi.

E chiese cristiane come quella, nel senso comune, Chiese di vanti, ma in cui il Cristo non era più dentro, ma alla porta, ve ne furono e ve ne sono sempre.

Come ? Perchè ciò?
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 16:36
Capitolo 6 - Romani 8:1,20
Altari umani - Vanità


Chi davvero vuol capire perchè, dal lato umano, Gesù fini in croce, deve, chiedendone luce a Lui stesso, procurare di scoprire quello che è nell'uomo, specialmente nell'uomo religioso.

A rischio di sembrare noioso, ripeto che non mi riferisco alla parola religione, non nel vero senso suo, ma in quello comune, cioè un cumulo di pratiche o pretese. Di tutti i mostri sociali , il più pericoloso è l'uomo professante culto a Dio, ma che non è stato scavato negli abissi dell'anima. L'uomo, nobile o volgare che sia, non è altro che vanità, cioè apparenza. Tra le vanità, nessuna più illusoria e fallace di quella che qualifichiamo: Vanità religiosa. Leggiamo in Romani 8:20: "Il mondo creato è sottoposto alla vanità". Cioè, il mondo della prima creazione. Vi è un altro ordine di cose non soggetto, non schiavo delle vanità, ed è quello della Nuova Creazione, in Cristo.

Il linguaggio scultoreo è :"Giacchè a vanita la creazione è stata soggetta".
Vale a dire che Vanità domina, fino a che non si viene a un altro regno, sotto altro dominio. Multiforme vanità, che insidia l'uomo anche nel momento che sembra egli si umilii.

Una certa religione tutti la desiderano o pretendono di averla. Un pò di vernice che dia buona apparenza. da ciò risultarono e risultano i varii altari, specialmente l'altare religioso che si forma nei cuori. Un pò di regole, molta forma, un untuosità tutta esteriore: ecco la religione, fino a che non arrivi Colui che mette la scure alla radice, abbatte e polverizza l'altare e si pone Lui sul trono e signoreggia. E' allora che la vanità nojn signoreggia più. Può tentare ma dominare non può, perchè si è passati dalle tenebre alla luce , dalla potestà di satana a quella di Dio. (Atti 26:18 ).

Ora , non si può dire che prima di Gesù non ci fossero state voci ardite, additando alla vanità religiosa, ed al Rimedio; ma furono voci isolate che gridarono in modo parziale. Ma UNO che avesse preso su di Sè il compito intero di demolire e edificare, non era mai apparso, fino a che venne Colui che proclamò, a base del suo insegnamento, che occorreva e occorre vita nuova; che bisogna amare e cercare la povertà in ispirito, e che il vero discepolo è chiamato al primo compito di rinunciare a sè stesso, prendere la propria croce e seguire Gesù.

Quelli che accettarono e accettano un tale messaggio, e sono disposti prima,e lieti in seguito di veder polverizzati i loro altari, furono e sono pochi. La grande maggioranza si stringono tenaci al loro idolo interiore. Da quì il contrasto, la persecuzione, e in ultimo la crocifissione.

dopo ciò, non è difficile capire perchè e da chi , Gesù fù crocifisso, e, volgendo lo sguardo attorno a noi, non è difficile scoprire da chi e perchè Lui viene crocifisso in quei seguaci che amano davvero essere annientati a sè stessi, e seguire le Sue orme.

[Modificato da claudio.42 17/11/2005 17.31]

claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 18:03
capitolo 7
Il mondo di allora-il mondo di ogni tempo

Luca 4:22,30 ; 15:1,2-Giovanni 2:15,19


Gesù ebbe come un doppio rapporto col popolo in mezzo al quale apparve: uno diretto al loro culto religioso, senza paragone ad altri popoli, e l'altro di paragone ai Gentili.

scorrendo rapidi la narrazione evangelica, è facile capire tre linee di idolatria religiosa: il tempio, il sabato, e la tradizione degli anziani.

Gesù colpì in pieno questi tre idoli.

Il tempio di Gerusalemme era orgoglio e vanto del popolo Giudeo, una delle poche meraviglie del mondo. era maestoso e bello. Una struttura che sembrava neve ed oro. La riverenza al tempio era più che non la riverenza al Creatore stesso. E' chiaro che Gesù affrontò l'idolo. Lo scacciare i mercanti dal tempio era riforma, ma quando i Giudei domandarono un segno, rispose che se avrebbero disfatto "questo tempio" (voleva dire il proprio corpo), Egli lo avrebbe riedificato in tre giorni (giov.2:19), gli ascoltatori non badarono nè al "questo" e nè ai "tre giorni", ma solo alle parole "tempio". Si risentirono, ma non presero sul serio le di Lui parole.

"Questo tempio è stato edificato in quarantasei anni, e tu (E TU...) lo raddrizzeresti in tre giorni!". Si riferivano ai grandi lavori di magnificenza per opera di un usurpatore, Erode il grande. Che vasto edificio massiccio e bello! E tu?

Le parole "tempio" e "distruzione" furono serbate per altro tempo. Ricompariranno al processo contro di Lui.

Il Sabato, altro vanto di quel popolo, considerato un segno di separazione dalle altre genti. Grande messaggio era nel Sabato; ma i Giudei se ne erano fatto idolo, e sapevano come insistere e come eludere. La maggior parte dei discorsi di Gesù, riportati da san Giovanni, furono occasionati da intoppi intorno al Sabato.

E l'altro punto era "Tradizione degli Anziani": un cumulo di regolamenti, che avevano come soffocato l'essenza stessa della vera Religione.

Gesù affrontò, in modo non equivoco, l'idolo triforme: del tempio, del sabato, della tradizione degli Anziani.

Quanto ciò dovè essere male accetto, lo si capisce dalle scene dolorose e indecenti di epoche recenti, avvenute fra gruppi che pure hanno pretese religiose.

si vuol dire di contese, scandali e liti per causa di: a chi dovevano rimanere alcuni edifici. Quando un gruppettino è riuscito a veder sù un edificio, pare che già si sia formata "la Chiesa". Gli "intrallazzi" per "governare" il gruppo, per aver potere decisionale sugli altri.Il volere entrare a far parte di "programmi finanziari". L'interesse si accentra sui locali e nell'amministrazione. Troppe cose si sanno sulla tenacia verso locali, e riti, e altro. (parlo di nessun "gruppo" specifico e di tutti i gruppi in generale). ci viene da ricordare le parole di un profeta (Osea 8;14): "ora Israele ha dimenticato il Suo Fattore, ed ha edificato dei templi; e Giuda ha fatto molte città forti; ma Io manderò fuoco nelle città dell'uno , ed esso consumerà i Templi dell'altro".

Tradizioni di Anziani, Sabato, Tempio erano divenuti legge a quel popolo. Gesù a loro dire, aveva offeso quella legge, e doveva morire.

E, per abbreviare, ricordiamo i tre grandi Martiri del tempio, senza preoccuparci di geremia e di altri, nel tempo antico:

GESU'-STEFANO-PAOLO furono martiri del tempio.

L'altro conflitto fù riguardo al trattamento di Gesù verso il Mondo esteriore di allora; e cioè verso i caduti e gli erranti e verso gli altri popoli.
damaride
00giovedì 17 novembre 2005 20:39
Re:

Scritto da: claudio.42 17/11/2005 14.02
Dici , Damaride? Come intendi le parole : "Tu non hai voluto nè sacrificio nè offerta, ma mi hai preparato un corpo", oppure : "E' piaciuto al Padre far ricadere su di Lui, le nostre iniquità..." , "Dio Lo ha (Gesù) stabilito come sacrificio propiziatorio.."...ma andiamo avanti..



Uèèè, e poi dicono che siamo noi Tdg che leggiamo la Bibbia troppo alla lettera.

Ma non ti sembra che qui venga usato un linguaggio figurativo?

Ma vorresti far credere che Dio si è realmente compiaciuto di vedere flagellato e inchiodato Suo Figlio?

La cosa più logica a mio parere che tutto ciò che Dio ha stabilito lo ha fatto conoscendo la natura deviata dell'uomo imperfetto e quel che è successo non è avvenuto in base al compiacimento di Dio, ma in base alla prevedibile malvagità cui l'uomo avrebbe sottoposto il suo caro Figlio.

MARIA
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 21:22
Damaride, quando Abrahamo portò Isacco sul monte per sacrificarlo, disse al figlio: "Iddio si provvederà l'Agnello per sacrificio".

Quell'Agnello, era figura di Cristo Gesù.

Ci sono centinaia di versi che dicono che il Padre ha dato il Figlio, per riscatto degli uomini, per amore nostro.
Centinaia. Con un verso di astenersi dal sangue, voi credete che DIO, vi chieda di morire. Con pochi versi, che parlano di "allontanarsi da DIO, le varie chiese dissociano fratelli e nemmeno gli parlano più e li salutano. questi , vanno presi alla lettera, gli altri, veramente importanti, alla base della salvezza e della redenzione dell'uomo, secondo te,no.

Del resto, credi quel che vuoi, guarda pure la Bibbia come ti fà piacere, non stò chiedendo a nessuno di vederla come me. Stò solo scrivendo, per piacere, fatemi finire, e poi, come detto, se volete, commentiamo.

[Modificato da claudio.42 17/11/2005 21.30]

libero1978
00giovedì 17 novembre 2005 22:41
Scusa Claudio ma allora Gesù quando stava sulla croce invece di dire Padre perdona a loro perchè non sanno quello che fanno doveva dire: Padre ti perdono per quello che hai fatto.

Perchè pure Giuda è innocente secondo te. E pure i farisei perchè è stato Dio a mettere in croce Gesù, è questo che tu vuoi dire?

Ho capito bene?
claudio.42
00giovedì 17 novembre 2005 22:56
scusate, ultima interruzione, poi tirerò dritto fino alla conclusione , poi, da lì in poi, si potrà argomentare , come già ripetuto per la terza volta.

una domanda: non chiedo se avete letto tutto quanto scitto finora da me, che non son degno dell'interesse totale. Ma, le Scritture , le leggete, o siete troppo occupati a "litigare" tra voi?

[Modificato da claudio.42 17/11/2005 23.03]

libero1978
00venerdì 18 novembre 2005 10:00
E allora silenzio tutti, e stop alla dicussione, fino a quando il professore non ha finito la sua lezione.

Avanti professore, e scusate tanto.





claudio.42
00venerdì 18 novembre 2005 10:10
Se avete domande da fare, per intavolare una discussione, iniziate pure. "Perchè crocifissero Gesù", finisce quì. Non ho mai detto di essere "professore" , come non ho mai detto ad altri "che loro, non lo sono".
vorrei solo capire se , mentre leggete un opuscolo, ad ogni pagina, tornate da chi ve l'ha dato o venduto a chiedere delucidazioni, oppure se lo fate eventualmente dopo averlo letto.


per gli eventuali lettori interessati, se mai ce ne siano stati: non è che finisce perchè l'argomento è concluso, ma finisce, per dar modo a chi senbrava tanto interessato ad analizzare l'argomento, (da non poterne attendere la fine)di farlo.

[Modificato da claudio.42 18/11/2005 13.53]

claudio.42
00venerdì 18 novembre 2005 18:15
Re: Re:

Scritto da: damaride 17/11/2005 20.39


Uèèè, e poi dicono che siamo noi Tdg che leggiamo la Bibbia troppo alla lettera.

Ma non ti sembra che qui venga usato un linguaggio figurativo?

Ma vorresti far credere che Dio si è realmente compiaciuto di vedere flagellato e inchiodato Suo Figlio?

La cosa più logica a mio parere che tutto ciò che Dio ha stabilito lo ha fatto conoscendo la natura deviata dell'uomo imperfetto e quel che è successo non è avvenuto in base al compiacimento di Dio, ma in base alla prevedibile malvagità cui l'uomo avrebbe sottoposto il suo caro Figlio.

MARIA





Oggi pomeriggio, come spesso accade da anni, sono venuti a trovarmi a casa, degli amici TDG e, dopo che si è parlato del più e del meno, mi hanno lasciato le loro riviste del mese di Novembre ed hanno insistito perchè prendessi un libretto dal titolo: "Impariamo dal grande insegnante", io, per educazione, ho preso tutto quello mi hanno dato.

Al capitolo 37 del libro, a pagina 193, si legge : " Geova ha provveduto il riscatto affinchè i nostri peccati fossero cancellati". Girando alcune pagine, alla 201, si legge questa: "perchè Gesù fù disposto a morire affinchè si potesse compiere la volontà di Dio".

Come non bastasse, apro la Torre di guardia del 1° Novembre 2005, vol. 126, n°21, e, a pagina 13, trovo un articolo dal titolo : "il riscatto magnifica la giustizia di Dio".

Inizia così: " Dopo la ribellione di Adamo ed Eva, Geova dichiarò il suo proposito di suscitare un Seme che sarebbe stato ferito al calcagno (genesi 3:15). Questo si adempì quando i nemici di Dio misero a morte Gesù Cristo su un palo di tortura".

Andando avanti, nella lettura dell'articolo, a pagina 14, si legge anche questo. "L'umanità potrà ricevere tutti questi benefici grazie al provvedimento Divino del sacrificio di riscatto" , e poche righe dopo : "Se Dio non avesse deciso di provvedere il riscatto..."


Il grassetto è aggiunto da me.

saluti.

[Modificato da claudio.42 18/11/2005 18.17]

The Red baron
00venerdì 18 novembre 2005 18:22


Ma è anche scritto che Gesù non è venuto di Sua volontà, ma c'è stato mandato.

Della serie o mangi questa minestra o salti dalla finestra.

Se Dio non si è fatto scrupolo di far fare quella fine al Suo prediletto, figuriamoci a noi.

Infatti basta darsi uno sguardo in giro per il mondo.

o no!?!?!

saluti
claudio.42
00venerdì 18 novembre 2005 18:31
Re:

Scritto da: The Red baron 18/11/2005 18.22






Se Dio non si è fatto scrupolo di far fare quella fine al Suo prediletto, figuriamoci a noi.

Infatti basta darsi uno sguardo in giro per il mondo.

o no!?!?!

saluti




scusa Red Baron, ma credo che del piano di redenzione di DIO, tu abbia capito poco.
The Red baron
00venerdì 18 novembre 2005 18:43

Non ho capito il piano di redenzione?!?!?!

Può darsi,

Ma rispondimi a queste domande...........

Bastava che Adamo si rifiutasse di avere una progenie è non tribolava nessuno.

Non c'era bisogno di alcun riscatto!!!

poi riscatto a chi a Satana????

Gesù disse chi è fedele nel minimo lo è nel grande.

Allora che bisogno c'è ha Dio permettere la tribolazione di sofferenze inenarrabili alle sue creature!!!???

Saluti
claudio.42
00venerdì 18 novembre 2005 19:42
Re:

Scritto da: The Red baron 18/11/2005 18.43

Non ho capito il piano di redenzione?!?!?!

Può darsi,

Ma rispondimi a queste domande...........

Bastava che Adamo si rifiutasse di avere una progenie è non tribolava nessuno.

Non c'era bisogno di alcun riscatto!!!

poi riscatto a chi a Satana????

Gesù disse chi è fedele nel minimo lo è nel grande.

Allora che bisogno c'è ha Dio permettere la tribolazione di sofferenze inenarrabili alle sue creature!!!???

Saluti





Che progenie non ha rifiutato di avere Adamo?


se mi rispondi a questa , posso risponderti alle altre.
The Red baron
00venerdì 18 novembre 2005 23:19


Adamo poteva decidere di non avere figli.

Così il peccato non si estendeva a nessuno. pqgp

Giusto???

Saluti
claudio.42
00sabato 19 novembre 2005 06:41
Re:

Scritto da: The Red baron 18/11/2005 23.19


Adamo poteva decidere di non avere figli.

Così il peccato non si estendeva a nessuno. pqgp

Giusto???

Saluti





Bhè, poteva anche , dato che aveva trasgredito, umilarsi e chiedere perdono, quando DIO gli disse: "Dove sei?" e "hai forse mangiato del frutto ...?", anziche rispondere a DIO : " La donna che Tu mi hai dato...." (Genesi 3:12).

Come a dire: Sei Tu che mi hai dato la donna,è colpa Tua u di lei, non certo mia...

E l'uomo iniziò ad incolpare DIO e ad incolparsi l'un l'altro, come fà ancora oggi.
The Red baron
00sabato 19 novembre 2005 13:44

Però anche DIO ha ingannato Adamo.

Primo:-

Gli ha detto che sarebbe morto nel giorno che avrebbe mangiato il frutto.

EVA mangiò e passò più di un giorno e non morì!!!

Per loro giorno era un ciclo di 24 ore, non era stato spiegato che si riferiva ad un lungo periodo di 1000 anni.

Secondo:- gli a detto che sarebbero morti loro, non i suoi figli!!!

ADAMO era convinto che la sua progenie non avendo nessuna colpa sarebbe rimasta fuori dal peccato.

Ho paura che abbiamo un'idea molto distorta di DIO e del Suo Amore.

Saluti
Squarepusher
00sabato 19 novembre 2005 13:46
A quanto pare, l'unico sincero era il bistrattato serpente: «Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male»
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