Questo ragazzo sarà rientrato nella congregazione ??

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Daniela47
00martedì 19 febbraio 2008 15:55
Vediamo se i BEN INFORMATI sanno quando è rientrato questo ragazzo.


INCHIESTA SUI TESTIMONI DI GEOVA - da l’ESPRESSO - Luglio 2000

I fatti qui riportati si riferiscono al Maggio 2000 e sono avvenuti a Scandicci (fi).
Abito con mio padre, non testimone di Geova e mia madre testimone di geova accanita: nei primi di maggio mia sorella che è sposata e abita altrove Testimone di geova come il marito che è responsabile di congregazione, in mia assenza si è introdotta in casa mia e ha frugato nelle mie cose personali, sottraendomi un mio diario segreto in cui scrivevo cose mie, vere o fantastiche, e portandolo agli anziani responsabili locali dei Testimoni di geova. –
Dopo 2 giorni dal fatto, tali anziani si sono riuniti e mi hanno processato ed espulso dai testimoni di geova, sulla base di fatti che erano venuti a conoscere, che solo io sapevo e che avevo scritto sul mio diario, riguardanti un’avventura avuta con una ragazza non testimone di geova in aprile 2000.
Nonostante il mio rimorso e pentimento, non mi hanno tenuto in congregazione, dicendomi che non ero veramente pentito e fingevo un falso pentimento per non pagarne le conseguenze per ciò che avevo fatto contro geova e la SUA ORGANIZZAZIONE.
Così sono stato rifiutato e buttato fuori senza pietà. Adesso nessuno mi saluta più amici, testimoni non ne ho più, avevo simpatia per una ragazza (testimone) ma non mi rivolge più la parola e mi considera un immorale, vergognoso, traditore di geova. –
Mia sorella (che fu invitata dagli anziani a frugare nelle mie cose) non mi parla più: Ho chiesto di riavere il mio diario, ma lo hanno buttato. (esiste una registrazione su nastro magnetico) un anziano testimone è venuto da mia madre e le ha detto tutte le mie cose intime, creandomi così una situazione di forte disagio con mia madre che insiste che io torni dai testimoni di Geova i quali fanno passare molti anni prima di essere riaccettati.
I testimoni di geova hanno violato la mia intimità distruggendo i rapporti familiari e di amicizia, mi sento solo e rifiutato: ho una gran confusione dentro di me., HO PENSATO ANCHE AL SUICIDIO.

Lettera firmata WWWEspressoedit


Daniela47
00martedì 19 febbraio 2008 15:58
Quanti suicidi sono avvenuti !!!!!!!spero che per questo ragazo ci sia stata una strada diversa per poter vivere

HO PENSATO ANCHE AL SUICIDIO

Penso che anche questa è una bellapatata bollente per i geoisti, di cui tenere conto!!!!!!
ballodasola
00martedì 19 febbraio 2008 16:00
mi sembra che ti sia stato fatto notare,che per l'elenco delle esperienze dei fuori usciti c'è già infotdg.
Non abbiamo bisogno di un latro colone.

bds
Daniela47
00martedì 19 febbraio 2008 16:04
X "la corretta persona" di ballodasola !!!
Sei diventata uno dei gestori del forum Agape ???

Non è un problema tuo quello che posto.

E' un opportunità per i lettori!!!!!
rambosette
00martedì 19 febbraio 2008 16:19
prof. bds
scusa la mia ingnoranza, perchè qui l'esperienze non si possono postare? oppure puoi solo tu fare questo.....
ciao bella bimba

rambosette
Daniela47
00martedì 19 febbraio 2008 16:25


Come mai, avvengono così numerosi suicidi nel mondo del
geovismo ?

Vediamo se i ben informati sapranno darci una spiegazione.
Non potranno neppure con le bugie più colossali smentire questo.

VEDIAMO!!!!!

Intanto però tanti giovani, molto più fragili e vulnerabili abbandonano la speranza di vivere e la fanno finita..

E' tristissimo e dolorosissimo.
(flash)
00martedì 19 febbraio 2008 16:45
Re:
Daniela47, 19/02/2008 16.25:



Come mai, avvengono così numerosi suicidi nel mondo del
geovismo ?

Vediamo se i ben informati sapranno darci una spiegazione.
Non potranno neppure con le bugie più colossali smentire questo.

VEDIAMO!!!!!

Intanto però tanti giovani, molto più fragili e vulnerabili abbandonano la speranza di vivere e la fanno finita..

E' tristissimo e dolorosissimo.



E' vero cara amica. Queta setta infame e malvagia rende infami e malvagi tutti i suoi aderenti.

Come si legge da un articolo che ho letto su questo forum i capi di questa associazione a delinquere istigano indirettamente all'omicidio dei fuoriusciti e al suicidio dei loro stessi adepti.

Adesso questo caso in cui i capi mandano una loro sicaria a cercare e scovare il diario segreto e intimo di un adepto per sottoporlo ad un giudizio sommario mi sembra il meno che possano fare questi abbietti individui.

Io non penso che i TdG siano plagiati, ma che siano effettivamente bugiardi e malvagi.

[SM=g28001]


ballodasola
00martedì 19 febbraio 2008 16:54
anche rilevare e puntualizzare che posti sempre le stesse esperienze è utile per i lettori.




bds
Daniela47
00martedì 19 febbraio 2008 17:18
Spiacente per la tua bella "intelligenza"
ma i lettori, LORO hanno ben visto che non sono le solite esperienze.
Ognuna è figlia di se stessa.
Tutte amare, tutte dolorose, MA DIVERSE.

Se non sai leggere o se vuoi negare, solo per fare i dispettini da asilo infantile. E' solo un ulteriore conferma di ciò che sei.
Questo lo capiscono tutti.
Sarebbe l'ora che tu cominciassi a capirlo anche te.

SOPRATTUTTO PER EVITARE SEMPRE DI DIMOSTRARE TUTTO IL TUO DISPETTO !!!DANNOSO PRIMA DI TUTTO PER TE!!!!!

Non è standomi dietro appiccicata che mi stanchi, permetti soltanto di dimostrare quanta ragione ho ad averti classificata.
(emiro)
00mercoledì 20 febbraio 2008 11:26
SUL TEMA DEL SUICIDIO

volevo informare i lettori che sto leggendo un libro molto triste : I TESTIMONI DI GEOVA E LA SALUTE MENTALE

probabilmente qualcuno lo conosce e l'avra' letto
ci sono tante storie di suicidi tra i tdg, tutto è documentato in tale libro e il tasso di suicidi tra i tdg è 3, 4 volte SUPERIORE alla popolazione mondiale.

E' spaventoso, così come la depressione. Io non ne ero a conoscenza di questo, ma è evidente che persone molto fragili possono reagire in quel modo quando scoprono di essere state Ingannate e si ritrovano soli all'improvviso.

L'organizzazione si rende ben conto di questo problema ma cosa fa per risolverlo ?

appena avrò tempo, posterò alcune eventi di questo libro tanto tanto triste.


(emiro)
00mercoledì 20 febbraio 2008 11:34
PER CHI E' INTERESSATO

Jerry Bergman
I Testimoni di Geova e la salute mentale
Edizioni Dehoniane, 1996 Roma

È recente il tentativo di comprendere scientificamente il fenomeno dei movimenti religiosi alternativi, in particolare dei Testimoni di Geova, sia nei loro contenuti dottrinali, che sotto altri aspetti importanti: l'impatto nel sociale, la trasformazione della personalità, i cambiamenti nella famiglia, i rapporti con altri gruppi...

In questo studio si affronta un tema che è alla radice di tutti gli altri, con la serietà che il problema stesso richiede. L'Autore ha studiato in maniera ampia la "fede" geovista per oltre trent'anni, ha frequentato regolarmente le loro adunanze per quasi due decenni ed è stato attivamente impegnato in quasi tutte le fasi del Movimento.


VI DICO CHE FA RABBRIVIDIRE, MA VALE LA PENA LEGGERE E RENDERSI CONTO DELLA TRISTE REALTA'.

Daniela47
00mercoledì 20 febbraio 2008 19:55
x Emiro

Sarebbe interessante se tu Emiro potessi postare qualche pagina
di questo libro.

F.ebe
00mercoledì 20 febbraio 2008 20:08
Jerry Bergman, noto apostata ex-TdG fuoriuscito e oppositore dei TdG.

Un odontotecnico che si spaccia da psicologo, che più che tale è uno psicopatico.

Vedi in pò che pattumiere andate setacciando cartaccie.

La caccia alle streghe continua.

Grazie per la considerazione in cui tenete noi TdG, adesso saremmo pure mentalmente tarati.

Da quel che sto leggendo non siamo certo noi i malati mentali su questo forum.

Cordialmente, Ebe.

Daniela47
00mercoledì 20 febbraio 2008 23:03
x Emiro con preghiera di riportare alcune pagine deel libro che hai indicato

Rinnovo ad Emiro
la richiesta di poter leggere qualcosa del libro in questione, assieme agli ospiti del forum.
Se lei gentilmente ci ofrirà l'opportunità di postarla.

D'altra parte è abbastanza evidente quanti suicidi vengono messi in conto al mondo geovista, per cui sarà bene capirne un pò di più.

®@ffstef@n
00mercoledì 20 febbraio 2008 23:23
Ti accontento

Un Pastore confessa un omicidio dopo l'ordinazione

[Trotzky] Questa è l'ennesima prova che il mondo sta andando a rotoli, perchè nessuno rispetta più le regole e nessuna autorità è disposta a farle rispettare.

Qualche tempo dopo l'ordinazione, Calvin Wayne Inman, Pastore della Chiesa Pentecostale di Elim, un sobborgo di Pasadena, ha confessato al Pastore senior, Ron Nissen, che aveva ammazzato un uomo.

Il reverendo ha dichiarato alla polizia che quattordici anni prima aveva colpito al petto con un grosso coltello da cucina un impiegato di un supermarket, al quale, spalleggiato da un complice, aveva ingiunto di passargli il ricavo della giornata, oltre a un rilevante numero di stecche di sigarette.

Quando hanno saputo che Inman era stato portato in prigione, ma intendeva chiedere il loro perdono, i fedeli hanno applaudito a lungo e fragorosamente al suo indirizzo, quindi hanno cominciato a gridare "amen" e infine hanno affermto che non cesseranno mai di amarlo, in quanto aveva chiesto perdono a Dio prima che a loro.

I loro commenti - riporta il quotidiano locale Houston Chronicle - sono stati tutti elogiativi. "Ha dimostrato di essere una persona da prendere a modello"... "Si è assunto la responsabilità dei propri peccati"... "Sono rimasto scioccato, ma devo ammettere che ha pagato il suo debito nei confronti della società, indicando alle nuove generazioni la via da seguire"... "Il reverendo è rinato, perchè non è più quello di prima"... "E' un vero eroe"... "Poche persone avrebbero avuto il coraggio di fare quello che ha fatto lui"...

Di ben altro tenore sono stati i commenti dei miscredenti. "Un Pastore può commettere qualsiasi crimine, resterà sempre un cittadino esemplare nella considerazione dei fedeli"... "Se qualcuno confessa i suoi crimini a Dio e poi si pente, tutto torna come prima"... "Chi aspetta quattordici anni per rivelare il suo turbolento passato non può essere preso a modello"... Prima di chiamare eroe un assassino, bisogna chiedere ai genitori della vittima se sono d'accordo"... "I fedeli subiscono il lavaggio del cervello".

L'ammissione di colpa di Inman ha contribuito comunque a risolvere un caso che a suo tempo aveva sconvolto il sobborgo di Pasadena e di cui la polizia non era mai riuscita a venire a capo. Il Dio malvagio ha fatto rapinare con la forza i beni altrui e commettere omicidio


P.s.

disse la vacca al mulo, oggi ti puzza il cullllo
Daniela47
00mercoledì 20 febbraio 2008 23:32

Penso che nel libro di cui chiedo ad Emiro di postare pagine significative che interessano l'argomento di questo forum,
non ci siano espressioni estremamente volgari come quello che hai postato tu.
Ad ogni modo A ME TE NON MI ACCONTENTI

Guarda un pò se riesci ad accontentare i tuoi amici TDG.
Loro saranno certamente contenti di quello che hai postato.
®@ffstef@n
00mercoledì 20 febbraio 2008 23:38
Perchè non essere amici anche dei tdg e boia di questi petracci

C’È un prete assassino condannato all’ergastolo che per la Chiesa è ancora prete. La gerarchia tace e aspetta, ma cosa? Quando un sacerdote tradisce le regole che guidano la missione, la Chiesa lo isola dai fedeli: sospeso a divinis. Ancora nessuna sospensione per il sacerdote Christian Von Wermich chiuso nel carcere penale di Buenos Aires: testimoni e documenti hanno provato la sua responsabilità in 7 omicidi, 42 arresti illegali, 31 casi di tortura. Anni della dittatura militare. «Non odiate chi vi sta torturando. Volontà di Dio» erano le sue parole di conforto distribuite dal padre consacrato nelle quattro prigioni segrete attorno a Buenos Aires. I militari lo invitavano a spiare e Von Wernich usava la confessione per far parlare quei prigionieri che non si arrendevano alla tortura. Per dire cosa, poi? Nomi di compagni di scuola scandalizzati dalla violenza dei generali P2; chiacchiere tra studenti. Von Wermich confessava con la doppia morale di un malandrino. Li sollecitava ad abbandonarsi al perdono di Dio, e se l’abbandono interessava la polizia, riferiva, e altre persone sparivano. Quattro mesi fa guardavo Von Wernich nel maxischermo che ne allargava il volto davanti tribunale di La Plata. Indifferente mentre i giudici leggevano la condanna. Appena un sorriso di scherno, come per dire «in qualche modo ne uscirò». Negli appunti ritrovo pagine che il silenzio della Chiesa obbliga a ricordare per far capire cosa non sta succedendo. Hector Timerman, console generale dell’Argentina a New York, riferisce ciò che il padre – Jacobo Timerman, direttore di un giornale indipendente – ha raccontato e scritto a proposito del sacerdote. «Era presente ai miei interrogatori e quando la benda che fasciava gli occhi si abbassava per effetto delle scariche elettriche, vedevo Von Wermich seduto accanto al capo della polizia di Buenos Aires, Ramon Camps. Mi guardavano come si guarda un cane che sta morendo». Nei verbali del tribunale la commozione di Maria Mercedes Molina Galarza: è nata in una prigione segreta, Von Wermich l’ha battezzata promettendo a Maria Mercedes e ad altri sei ragazzi, tranquilli, vi accompagnerò al confine. La vostra pena sarà l’esilio. Von Wermich ha consegnato la bambina ai nonni: molto devoti, gli si erano rivolti per sapere qualcosa della figlia scomparsa. «Si farà viva lei, forse fra un anno, forse da un altro paese. Non posso dire di più». Con la piccola fra le braccia, il cuore dei nonni si è aperto. Hanno preparato una valigia, vestiti, qualche soldo. «Ne avrà bisogno. Gliela consegno personalmente. Mi raccomando, silenzio…». Ma il viaggio della ragazza madre (Liliana Galarza) e dei suoi compagni, è stato un viaggio breve. Julio Emilio Emmended, poliziotto condannato per sette delitti, racconta come è finito. «Padre Christian Von Wernich benedice i sovversivi ammanettati e mi raggiunge nell’automobile dove aspettavo assieme a Jorge Bergés, medico della polizia segreta. ’Adesso sono vostri’. Allora scendo con la pistola in mano e quando i sovversivi vedono la pistola cercano di disarmarmi ma hanno le mani legate. Colpisco col calcio dell’arma, li stordisco. Interviene il medico: due iniezioni per uno, sempre nel cuore. Il liquido è rosso, veleno. Sconvolto, li vedo morire ma padre Von Wermich mi rincuora. ’L’hai fatto perché la patria. Dio sa che hai agito per il bene del paese’. Avevo le mani sporche di sangue. E del sangue dei ragazzi era macchiato l’abito del padre …». Le voci sono tante, i documenti precisi. Crolla la dittatura e Von Wernich sparisce. Passa dal Brasile, lo ritrovano in Cile: un settimanale di Santiago lo fotografa mentre distribuisce la comunione non lontano dalla capitale. Il nome era falso, nessuno poteva sospettare. Possibile che la Chiesa cilena avesse affidato la cura di una parrocchia ad un sacerdote argentino senza voler sapere da Buenos Aires ’come mai è qui?’. Mistero che si perde nella rete dei cappellani militari.
Cinque minuti dopo la condanna, il comunicato della Commissione Episcopale argentina. Perché cinque minuti dopo e non quattro anni prima quando i delitti di Von Wermich erano da anni documentati? Martin de Elizaide, vescovo della diocesi della quale Von Wermich era sacerdote chiede che il religioso «venga assistito affinché riesca a comprendere e riparare il danno arrecato con scelte personali che non coinvolgono le istituzioni». Lascia capire che la procedura necessaria alla Chiesa per prendere una decisione sarà lunga: non ne fissa il tempo. In fondo, è solo uno dei tanti sacerdoti che hanno abbracciato gli ideali fascisti della dittatura. Le trame del piano Condor allargano le complicità ai cappellani militari delle squadre della morte: America Centrale, Brasile, Cile, Uruguay, Paraguay. Con quale abbandono si sono rivolti a Dio mentre davano una mano agli assassini?
Quattro mesi fa la sentenza e la Chiesa non ha più parlato. Bisogna dire che i rapporti diplomatici tra Vaticano e Argentina sono congelati dal braccio di ferro che divide l’ex presidente Kirchner e la nuova presidente- moglie, dalla burocrazia diplomatica di Roma. Tre anni fa Kirchner nomina ambasciatore in Vaticano un ex ministro: Alberto Juan Bautista Iridarne, signore squisito ma divorziato e risposato come quattro milioni e mezzo di argentini. Come Berlusconi, Fini e Casini considerato dal monsignor Ruini «esempio di cattolico in politica». Il Vaticano non accetta chi ha infranto il sacramento del matrimonio e un paese borghese e devoto viene rappresentato nel grigiore della routine di un incaricato d’affari. Comunicazione non interrotta, ma evanescente proprio nel momento in cui il congresso di Buenos Aires decide la dissoluzione del vescovado castrense, pastore guida dei cappellani militari. Il passato continua ad impaurire il presente. I cappellani in divisa hanno accompagnato il golpe obbedendo ai vescovi che appoggiavano la dittatura dei generali.Von Wernich è il primo caso risolto dal tribunale, ma i nomi sono tanti, si annunciano altri processi. L’essere divorziato e l’essersi risposato non viene messo sullo stesso piano delle colpa di chi si è servito della confessione per far sparire ragazzi senza colpa, ma la soluzione è fulminea: no e subito all’ambasciatore; vediamo cosa fare per il prete assassino. Il clero argentino è diviso. Vescovi rigidi contro il governo e vescovi alla ricerca della soluzione. Monsignor Casaretto, segretario della commissione episcopale, genovese di nonni e presidente della Caritas che ha sfamato milioni di affamati nei mesi bui della crisi economica non smette di dialogare. Intanto, nell’istituto penale dove è rinchiuso Von Wernich sono stati trasferiti militari e poliziotti arrestati dopo che il presidente Krichner ha annullato le due leggi (Punto Final e Obbedienza Dovuta) imposte dalle forze armate per consentire «la pacificazione nazionale». Molti di loro avevano atteso il processo in prigioni soffici come grandi alberghi. Camere con Tv, aria condizionata, palestre per tenersi in forma. Una certa libertà. Adesso si sono ritrovati dove dovevano essere dal primo giorno. Von Wernich li raccoglie in angoli non frequentati con l’aria di un confessore. Celebra la messa della sera e riceve la considerazione che è abitudine verso i religiosi nelle carceri argentine. Il silenzio della Chiesa continua. Forse i vescovi credono all’intrigo al quale Von Wernich si aggrappa dichiarandosi vittima di complotti senza prove mentre le prove e i racconti dei sopravissuti gli passavano sotto gli occhi in tribunale. A Buenos Aires e in Vaticano la gerarchia cattolica è impegnata a difendere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale. Questo diritto alla vita prevede la condanna di chi brucia la vita con torture e delitti? Passa il tempo e si aggrava il profilo morale di un assassino che ostenta dignità di sacerdote mentre la gerarchia medita dubbiosa sull’orrore delle colpe certificate dalla giustizia civile. La sopravvivenza sacerdotale di Von Wernich è lo sbalordimento che avvilisce non solo i credenti. E il mistero dei vescovi senza parole insinua nella fede dei cattolici il sospetto di uno scandalo istituzionale. Solo qualche vescovo ha chiesto perdono alle vittime. Ma non basta mentre la memoria di un passato doloroso scuote ogni comunità: dal ricordo dell’Olocausto, alla Spagna impegnata a rileggere i crimini della guerra civile. Impossibile immaginare per Von Wermich la dolcezza di una esclusione senza sospensione a divinis che ha accompagnato la fine di Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo. «Ussari di una Chiesa combattente alla conquista mondo». È morto negli Stati Uniti quattro giorni fa, l’Osservatore Romano ne ha rimpicciolito la memoria. Sarà sepolto nel suo Messico dove i Legionari si mescolano alla politica del governo conservatore. Nel 1968 è stato accusato da 30 seminaristi; li aveva insidiati facendo pesare l’autorità di un generale intoccabile. Il quotidiano messicano La Jornada ne ha ricostruito i peccati con una precisione che è valsa il premio nazionale di giornalismo. Ma Roma non se ne è accorta e il Vaticano non gli è mancato di rispetto accogliendo le raccomandazioni del nunzio apostolico in Messico, monsignor Girolamo Prigione, dell’arcivescovo Norberto Rivera e dei vescovi Onesimo Cepeda ed Emilio Berlié, estremisti della destra religiosa in America Latina. Nel dogma di un integralismo esasperato, Marcial Maciel ha aperto a Roma l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. I Legionari controllano 150 collegi, dispongono di una serie di piccoli seminari, da Monterrey a San Paolo Brasile, attorno ai campus degli Stati Uniti, si aprono scuole nell’ex impero sovietico: 550 sacerdoti, 2500 novizi, 60 mila laici raccolti in una specie di terz’ordine, il Regno di Cristo. Dopo aver ignorato per dieci anni le accuse largamente provate, nel 2004, il cardinale Ratzinger finalmente prende in esame il caso, e nel 2006 Marcial Marcel viene comandato a lasciare la guida dell’ordine per dedicarsi ad una vita di preghiera e penitenza. Nessun processo canonico per «l’età avanzata», solo la proibizione di dire messa e parlare in pubblico. Punizione veniale per i semplici credenti, ma terribile per il padre dei Legionari: sperava d’essere beatificato con la velocità del Balaguer fondatore Opus Dei. Vanità rinviata all’eternità e senza un santo protettore nel suo ordine si allungano le ombre. Marcial Marcel aveva 87 anni, Von Wermich 69. I fedeli argentini non hanno voglia aspettare diciotto anni per sapere se la Chiesa ha deciso di allontanarsi da un prete così.

mchierici2@libero.it

Pubblicato su l’Unità www.unita.it

P.s.
Se ancora ti interessa, ho una vastissima collezione


Daniela47
00mercoledì 20 febbraio 2008 23:42
Boh!! Io francamente non lo leggo nemmeno, troppo lungo.!!
Mi basta leggere solo i commenti o alla fine o all'inizio
di una persona corretta come te.
®@ffstef@n
00giovedì 21 febbraio 2008 00:02
Allora ti propongo di leggere questo libro :

Le sagrestie di Cosa Nostra. Inchiesta su preti e mafiosi

Anzi te ne riporto solo la descrizione , cosi potrai dire di averlo letto tutto [SM=x511453]

Sicari in crisi mistica e teologi con la lupara in mano, ecclesiastici infedeli e assassini devoti, sacerdoti come padre Puglisi, che muoiono su ordine di Cosa Nostra, per non aver tradito quello stesso vangelo. Questo libro racconta la storia del "tenebroso sodalizio" dei mafiosi con preti e religiosi. Un'inchiesta sulla mafia "sub specie ecclesiae": attraverso i palazzi arcivescovili e le chiese di campagna, tra una festa popolare e la processione di un santo patrono, lungo le chiese della desolata periferia di Palermo e le navate del duomo normanno di Monreale. Cosa Nostra è una confraternita criminale con le sue tradizioni e i suoi segreti. Per il mafioso, battesimi, cresime, matrimoni e ogni altro genere di sacramenti non fanno parte di un cammino di fede ma entrano in un sistema di alleanze e di giochi di potere interni alla consorteria. Le vie delle sagrestie, allora, si intrecciano con quelle dell'eroina e la religione diventa uno strumento funzionale alla morte e al predominio criminale.
ballodasola
00giovedì 21 febbraio 2008 08:13
certo i vertici sono corrotti, ma sono sicura che le pecorelle cattoliche sono in buona fede. Quindi siamo qui per informare il più possibile.....certo che la letteratura contro la cc è inesauribile.

ciao
bds
brunodb2
00giovedì 21 febbraio 2008 08:27
Re: x Emiro

Daniela47, 20/02/2008 19.55]
Sarebbe interessante se tu Emiro potessi postare qualche pagina
di questo libro.

Se posto io qualche paginetta del libro va bene lo stesso?


CAPITOLO VII
IL PROBLEMA DEL SUICIDIO UN SERIO PROBLEMA


pp. 181-183

Siccome il suicidio è l’oggetto delle nostre osservazioni e poiché esso si verifica due o tre volte più spesso tra i Testimoni rispetto alla media della popolazione, è opportuno entrare nel merito delle circostanze che concorrono al suicidio e della reazione geovista. Un caso tipico è il seguente:

“ Rhonda Penland di Thousand Oaks, ex-affiliata alla setta, ha riassunto la sua esperienza con le seguenti parole: «I Testimoni di Geova asseriscono di rinsaldare i vincoli familiari. Per causa loro mio fratello si è suicidato, mia madre ha tentato di uccidersi, due mie sorelle e il mio fratello superstite non mi rivolgono più la parola, mia nonna non mi vuole più vedere: non mi ha neppure permesso di far visita al nonno prima che morisse. Essi (i Testimoni) non hanno rinforzato i vincoli della mia famiglia, l’hanno quasi distrutta».

Una lettera del 30 aprile 1983, indirizzata al professor James Penton, racconta la storia del suicidio del figlio di Ida Brown:

“L’ultima volta che ci parlammo.., ti dissi che mio marito ed io stavamo ancora frequentando le adunanze: non avevamo trovato nulla di meglio e provavamo un grande vuoto spirituale, ci mancava l’associazione e tutto il resto; così, nonostante i nostri continui dubbi e obiezioni riguardo a molte dottrine geoviste, speravamo di recuperare la fede di un tempo.
Naturalmente, non funzionò. Frequentammo regolarmente le adunanze per circa tre mesi, eravamo trattati proprio male... Trovavamo molto difficili da accettare i discorsi fatti dal podio, e sembrava che ogni numero di La Torre di Guardia contenesse un articolo rivolto a noi «apostati», «seguaci di Satana», «traditori» e via discorrendo... Ricordo un articolo in particolare in cui si menzionava una nonna i cui figli avevano abbandonato l’Organizzazione; a motivo di ciò questa fedele sorella non poteva più vedere i nipotini.
La morale era: troncate ogni associazione con amici, parenti, figli o genitori che osano dubitare del le dottrine. Tali apostati erano pure paragonati a Giuda... il problema più importante era che non riuscivamo ad accettare alcune dottrine sulle quali eravamo inciampati fin dall’inizio: i 144.000, la mancanza di «opere buone» nell’Organizzazione, il problema del sangue, la condanna delle altre religioni e così via.
La situazione precipitò quando gli «anziani» ci convocarono per un’udienza. Eravamo guardati con sospetto ed avversione. Un «anziano» fece delle osservazioni del tipo: «Dopo tutto quello che avete fatto, chi sarà disposto ad uscire nuovamente in servizio con voi? Chi vorrà ascoltare i vostri commenti? Chi gradirà la vostra compagnia?». Non avevamo fatto nulla di antiscritturale, avevamo solo rivolto domande alla Società, il che evidentemente è stato considerato un peccato imperdonabile. Così, è da qualche mese che non ci associamo ad alcuna comunità religiosa.
Nostro figlio Charles e la moglie erano rimasti i soli fedeli al Geovismo: facevano i pionieri a Montreal. Quando ci dissociammo, essi interruppero ogni contatto con noi, nonostante il fatto che, durante l’ultima visita che ci fecero prima che lasciassimo l’Organizzazione, Charles mi avesse confidato molti suoi dubbi e... avesse riscontrato molta più falsità di quanta ne era stata rilevata da noi all’epoca. Tuttavia la moglie era una Testimone di seconda generazione molto bigotta, con i paraocchi.
Verso la fine di febbraio Charlie inghiottì una bottiglia di Drano: passarono tre settimane prima che morisse. Ovviamente sua moglie insisté nell’opposizione all’emotrasfusione, per cui i medici non lo poterono sottoporre ad un’operazione tendente a rimediare ai danni interni.
Il 10 marzo si ruppe una grande arteria dell’esofago ed egli morì. In quel momento la moglie era all’adunanza.., era evidente che negli ultimi mesi di vita egli aveva esplicitamente messo in dubbio alcune interpretazioni della Società e per questo era stato ripreso. Una volta mi disse che egli rischiava il tutto per tutto e ritengo che non vedesse via di uscita. La moglie l’ha fatto cremare e ci ha spedito le sue ceneri... Ogni legame (con la Torre di Guardia) è completamente troncato. Ovviamente non possiamo fare a meno di pensare che, se Charlie avesse potuto rivolgersi a noi, tutto ciò non sarebbe accaduto, ma ritengo che egli non ebbe il coraggio di rivolgersi a noi dopo che avevamo troncato ogni rapporto. Aveva 24 anni ed aveva fatto il pioniere fin da quando era diciassettenne:
aveva dato moltissimo alla Società senza esserne ricambiato.
Ora ci stiamo ancora «leccando le ferite» e stiamo provando a dare un senso a questa terribile tragedia. Ho ripreso a studiare all’Università di Winnipeg e sto per laurearmi in studi religiosi. Lo studio mi ha aiutato un po’ a tenermi occupata, ho deciso di partecipare anche ai corsi primaverili ed estivi pur di fare qualcosa che mi distragga. Ritengo di aver bisogno di essere occupata. Mio marito non ha avuto lo stesso sfogo e ha preso molto male la morte di Charlie...”


Alle prossime [SM=g27988]

Ciao

Bruno

(emiro)
00giovedì 21 febbraio 2008 09:03
GRAZIEEE CARO BRUNO...
la tua biblioteca ha SEMPRE TUTTO !!

purtroppo il mio tempo è limitato, dopo il lavoro devo correre a scuola al volo per recuperare mia figlia più piccola..la casa..la famiglia....il tempo è sempre poco, ma appena riuscirò posterò io altro.

Volevo poi dire ai tdg che hanno risposto che ci sono preti che ovviamente peccano e non sono degni di fare quel lavoro, certamente..sono persone e quindi possono anche loro sbagliare..

ma quello che NON tollero è la PRESUNZIONE del Corpo Direttivo di parlare a nome di Dio usando sempre le menzogne o mezze verità per proclamare la buona notizia ai fratelli.

Come mai il tasso dei suicidi è così alto tra i tdg ? non dovrebbero essere il popolo felice e senza problemi ??
Questo è un problema molto serio che fa riflettere, c'è tanto disagio ma questo disagio deve essere represso..in sala del regno è d'obbligo SORRIDERE ai fratelli, ma non è questa evidentemente la realtà.

(emiro)
00giovedì 21 febbraio 2008 09:26
F.ebe, mi rivolgo a te perchè mi meraviglio di come trattate le persone ogni qual volta qualcuno CAMBIA idea e lasci l'organizzazione.

Chiunque è libero di poter cambiare le proprie vedute senza per questo essere schedato come un condannato a morte.

Dimentichi che questo "noto oppositore " ha servito la società per oltre 30 anni e ha contribuito all'opera del regno facendo sicuramente enormi sacrifici come voi tutti e qual'è la ricompensa ??

è così che trattate le persone ? la vs fratellanza mi spiace ma è solo di circostanza, come sempre, non siete sinceri tra di voi.

Nel libro che ho indicato mi ha poi colpito un fatto, visto che io non sono mai stata tdg....il proclamatore di turno crede che nelle sale del regno non ci siano problemi o per lo meno se ci sono problemi o dubbi bisogna tenerseli per sè, nel momento in cui un proclamatore fa carriera e diventa un anziano, solo allora si accorge di quante persone soffrono di disagi all'interno della congregazione e spesso la soluzione che viene data è : studia di più, vai in servizio....non ti applichi abbastanza...fai così e vedrai che tutto si sistemerà..

ma questa non è la soluzione e spesso molti disagi o depressioni o malesseri aumentano fino a portare le persone al caso limite della sopportazione e spesso al suicidio...

gli anziani quindi sono i primi a rendersene conto ma non sono certo le persone più indicate a dare certi consigli.
Daniela47
00giovedì 21 febbraio 2008 09:53
Ringrazio BRUNO e saluto EMIRO.
Daniela47
00giovedì 21 febbraio 2008 10:05
Risposta a @ffstef@in
Devo aver scritto male il tuo nome.
Ma tanto ci siamo capiti.

Forse ti è sfuggito qualcosa che e mio interesse RICORDARE.

Tenendo conto che a me i preti, i cattolici non hanno fatto niente di male, anzi fino ad ora in tutta la mia vita, ho avuto da loro, solo del bene. Ma questa è un'altra storia...

Per ciò che hanno fatto di male, nel passato, nel preente o che faranno nel futuro o di strumentalizzante per persone come te, non è un problema mio.

Mentre invece è un problema MIO- CIO' che MI ha provocato il fanatismo e i sistemi di MALGEOVISMO, a me ed alla mia famiglia.
Quindi i consigli che mi dai sull'invito delle letture che hai postato, non devi rivolgerle a me, ma il tuo demonizzare i cattolici, caso mai serve ai tuoi amici TDG e la cricca al seguito sia sul forum di Agape che sul loro stesso forum.
Sai bene che di queste informazioni LORO ci campano e ne fanno materia di studio per le tecniche di proselitismo per cui LORO ne sono ghiotti.

Rivolgersi a me per esortarmi a leggere ciò che hai postato è per te un obbiettivo mancato.

(emiro)
00giovedì 21 febbraio 2008 10:28
Albania: il dramma dei suicidi
04.03.2005 Da Tirana, scrive Artan Puto

L’Albania nei giorni scorsi è stata sconvolta dal susseguirsi a breve tempo di una serie di suicidi tra gli adolescenti. I media del Paese indagano le cause di questo fenomeno, in alcuni casi mostrando una scarsa professionalità
Il quotidiano “Panorama” in un articolo di alcuni giorni fa (22 febbraio), faceva un elenco di consigli su come prevenire il suicidio degli adolescenti. Tra i segni più caratteristici l’articolo metteva “minacce di commettere suicidio, paura della morte, scrivere poesie, saggi o dipinti che si riferiscono alla morte, cambi rapidi e drammatici della personalità, comportamenti irrazionali o anche strani, dimostrazione di un profondo senso di colpa, vergogna, calo ingiustificato nei risultati scolastici, etc”.

In quest’ultimo periodo la stampa albanese ha accennato in continuazione al fenomeno dei suicidi. Questo soprattutto dopo i suicidi consecutivi di 4 adolescenti, 3 dei quali erano ragazze. Le prime reazioni dei giornali e delle TV ponevano l’accento sui legami delle vittime con alcune sette religiose. La più nominata era quella dei “Testimoni di Geova”. Trattando il tema della possibile influenza religiosa dei “Testimoni di Geova” il giornale “Panorama” (19 febbraio) pubblica un articolo titolandolo: “Non si può imporre la religione ai minorenni”.

damaride
00giovedì 21 febbraio 2008 14:17
Ecco un altro esempio di becera demonizzazione dei TdG.

Le insinuazioni sono diventate pane quotidiano di questo forum.

Maria Pignatelli D'Avalos
Daniela47
00giovedì 21 febbraio 2008 14:45
"Sorella Damaride mordi e fuggi
Per caso i giornali sono attendibili solo quando gli addetti stampa geovisti si fanno dare spazi per publicizzare i battesimi geovisti ?

Oppure quando parlano di scandali cattolici o di altre religioni ?

Allora SI che vanno bene vero ?...

La Bidella
00domenica 24 febbraio 2008 00:44
Re: Risposta a @ffstef@in
Devi sapere che Raffaele oltre ad essere molto intelligente, è anche una mente raffinata. Non hai capito un fico secco di ciò che lui ha voluto trasmetterti, apparentemente lui cattolico (di battesimo) come del resto la mia persona, ti sta volendo far capire, secondo il suo pensiero che spero di interpretare bene, che alla fine tutte le religioni sono uguali, tutte le religioni possono commettere degli errori e che nessuna è perfetta. Questo è il senso del discorso di Raffaele, che mi pare spesso e continuo viene accusato ingiustamente da te e dai tuoi compari(bruno) che pubblicano certe cose che non dimostrano proprio un bel nulla ed aizzano ancora di più gli utenti che leggono certe baggianate vostre. Prima di andare a ricercare in casa degli altri il pelo nell'uovo, fatevi un mea culpa e poi ne riparliamo. Ormai vi ho inquadrati e so dove volete andare a parare, i famosi sistemi di vostra conoscenza quelli sotterranei per intenderci non funzionano più, siete stati sventati alla grande e non sapete neppure cosa siano i diritti fondamentali dell'uomo accecati più che mai da questa caccia selvaggia al tdG! Ma per cortesia!

Questo è quanto,per il momento!

Spero che non ti inventerai dell'altro sostenendo magari che sono una creatura dei tdG, sarebbe una ulteriore vaccata delle tue, ormai ci hai abituati a cose "migliori"

Saluti





Daniela47, 21/02/2008 10.05:

Devo aver scritto male il tuo nome.
Ma tanto ci siamo capiti.

Forse ti è sfuggito qualcosa che e mio interesse RICORDARE.

Tenendo conto che a me i preti, i cattolici non hanno fatto niente di male, anzi fino ad ora in tutta la mia vita, ho avuto da loro, solo del bene. Ma questa è un'altra storia...

Per ciò che hanno fatto di male, nel passato, nel preente o che faranno nel futuro o di strumentalizzante per persone come te, non è un problema mio.

Mentre invece è un problema MIO- CIO' che MI ha provocato il fanatismo e i sistemi di MALGEOVISMO, a me ed alla mia famiglia.
Quindi i consigli che mi dai sull'invito delle letture che hai postato, non devi rivolgerle a me, ma il tuo demonizzare i cattolici, caso mai serve ai tuoi amici TDG e la cricca al seguito sia sul forum di Agape che sul loro stesso forum.
Sai bene che di queste informazioni LORO ci campano e ne fanno materia di studio per le tecniche di proselitismo per cui LORO ne sono ghiotti.

Rivolgersi a me per esortarmi a leggere ciò che hai postato è per te un obbiettivo mancato.





MPA
00domenica 24 febbraio 2008 21:23
Qui ancora una volta si cerca di mettere in evidenza quello che si vuole.

Il problema non sono i TDG ma i vertici di questi, che avallano le decisioni dei comitati giudiziari e le disposizioni da tenere in merito.

Mi chiedo perchè, se tutti sono convinti che questo sia illegale, nessuno dei vertici clericali cattolici abbia mai cercato di far intervenire i magistrati?

Non è che l'autoritarismo religioso sia una pratica che accomuna tutte le religioni?

E una decisione in merito sia rischiosa per tutto il clero?

Marco Piccioni



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