Re: la nascita della psicologia
Scritto da: snupy 25/01/2005 11.52
Questa e' una esposizione che dovrebbe spettare a Dana.
La psicologia moderna inizia con Freud. Ebreo, di solidi principi morali, nello studio isteria si accorge dell'importanza della sessualita'. Pone cosi' un fondamento alla sua ricerca.
Il risultato e' una squalificazione radicale della religione cattolica e protestante, come foriera di ogni tipo di tabu', con forti implicazioni psico- fisiche e malattie mentali.
Dopo Feud il rapporto con la religione non e' piu' lo stesso.
La religione non e' piu' un porto sicuro ma una fucina di patologie e sofferenze. Di carichi innaturali e schiavitu' mentali.
Da li' parte la rivoluzione sessuale contro la sua naturale nemica: la religione ecclesiastica.
Non è vero che Freud squalifica le religioni, perchè cmq è una tendenza innata dell'uomo il fatto di cercare un significato trascendente dell'esistenza. Freud non critica la religione in sè, ma, mette in luce alcuni aspetti che venivano ipocritamente, trascurati e celati. Alcuni tabù non sono solo religiosi, ma appartengono a qualsiasi società ( esempio il divieto di incesto); perciò non tutti i tabù sono dannosi e rappresentano un limite, possono anche essere fondamentali per la crescita personale e morale dell'individuo.
La religione non è una "fugina di patologie" di per sè, non si può darle la colpa di ogni problema. Ciò che Freud sottolinea, e se vogliamo, contesta, è la non conoscenza di alcune dinamiche psicologiche fondamentali, quali l'importanza della libido. Troppo spesso però il concetto di libido è stato identificato con la mera sessualità, intesa come impulso fisico, desiderio sessuale. In realtà la libido è una spinta pulsionale molto più estesa, che comprende anche aspetti quali l'affettività, ecc. Si può vedere la libido come spinta primaria verso la vita contrapposta all'istinto innato, quello di morte (eros e thanatos); identificare il libido con la sessualità è stato un errore molto comune in passato tra i perbenisti e chi non ha realmente studiato Freud, nonchè un facile modo per negare l'importanza delle affermazioni.
Ovviamente non ci si può fermare a Freud, gli studi psicologici successivi hanno evidenziato molti altri aspetti relativi alle cause delle patologie spichiche. Come sempre, ogni caso è unico e non si può generalizzare; in ogni caso, il vero "tabù" è l'ignoranza, si può condividere o meno un' opinione, l'importante però è conoscerla per poter scegliere criticamente. Nessuno è obbligato a credere in una cosa, se ciò non corrisponde al suo modo di essere; e per quanto le religioni possono essere costrutive, nel privato esiste sempre il libero arbitrio.
Prendersela con la religione cristiana, cattolica, e protestante, è sicuramente iritante, sopratutto in rapporto ad altre religioni, molto più ortodosse. Il punto però non è questo, ogni società organizzata ha delle sue regole, che comunque limitano la libera espressione dell'individuo, ma senza le quali non potrebbe esistere una società civile.
Ognuno è al tempo stesso padrone e schiavo di sè, dei suoi impulsi, delle sue idee e preconcetti, diventare adulti significa imparare a conoscersi e ad assumersi le proprie responsabilità. L'unico modo sicuro è costituito dalla coerenza della nostra vita con il nostro sistema di credenze ed opinioni, di qualsiasi genere esse siano, atee o religiose, libertarie o ortodosse. Poichè nessuno ci dà la certezza di quale sarà il futuro, terreno o ultraterreno che sia, l'unica soluzione è vivere credendo in ciò che si è e si fà, per il rispetto della libertà altrui.
con simpatia opljyy