L'uomo non deve abbattersi troppo, quando cade in qualche mancanza...
"Figlio, Mi sono più care la pazienza e l'umiltà nelle vicende avverse, che non molta consolazione e devozione in quelle liete=. In ogni stadio della vita spirituale vi possono essere cadute più o meno gravi. Nella via purgativa vi possono essere cadute nel peccato mortale; nella via illuminativa, peccati venialie, nella via unitiva, imperfezioni che ostacolano il Cammino spirituale.
Mentre si lavora per crescere nella virtù, sopreatutto se non ci fosse abbastanza impegno per sradicare le radici dei vizi capitali, questi possono rinascere, magari in forma più blanda e subdola.
L'orgoglio rinasce sotto forma di vana compiacenza per il propio cammino spirituale. Alcuni parlano volentieri di cose spirituali per mettersi in vista. Altri mettono la loro spiritualità a confronto con quella degli altri. Altri ancora cercano di conquistare il proprio direttore e, se questi non approva, ne cercano un altro.
Altri, se commettono peccati, si scusano facilmente o si scoraggiano o s'indispettiscono, perchè non sono ancora santi. Altri godono di fare i singolari. Sopratutto si lasciano vincere dall'invidia e dalla gelosia: questo può accadere in coloro che hanno dei doni particolari.
Ci sono peccati di lussuria che si manifestano nella ricerca di consolazioni, di amicizie spirituali che, con la scusa della devozione, possono diventare sensibili e sensuali. L'accidia può manifestarsi in una certa noia e incostanza nei propri impegni e propositi. L'avarizia spirituale si può manifestare anche in una insaziabile sete di ascoltare discorsi spirituali.
Questo per dire l'uomo non è che non si fida della Chiesa, ma non si fida dell'uomo stesso, di se stesso, con tutte le sue deviazioni spirituali! Ciao Dana
[Modificato da benimussoo 11/01/2006 17.43]