Se lo sapessero i tdg...altra profezia !

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spirito!libero
00lunedì 20 novembre 2006 17:18
La cosa sta volta sembra seria.


La Nasa cerca astronauta-salvamondo


Il pericolo è costituito dall'asteroide Apophis, che nel 2036 potrebbe colpire la Terra nel giorno di Pasqua

CAPE CANAVERAL (Usa) - Non sarà uno dei film che rimarrà nella storia del cinema, ma probabilmente la pellicola fantascientifica «Armageddon» sarà ricordata come quella che ha ispirato la Nasa in un progetto destinato alla salvezza della Terra. Da alcuni anni infatti l'incubo degli scienziati di Cape Canaveral si chiama Apophis ed è l'asteroide che nel 2036 potrebbe schiantarsi sulla Terra provocando una terribile catastrofe, simile a quella che milioni anni fa avrebbe portato all'estinzione dei dinosauri.
PROGETTO - Per salvare la Terra, la Nasa sta progettando un piano che ricorda molto quello raccontato nel film che aveva come protagonista Bruce Willis: il centro scientifico ha intenzione di far sbarcare sull'asteroide, o nelle vicinanze, un astronauta per disintegrare o deviare la traiettoria dell'asteroide. La missione sembra proibitiva, perché al di là delle incredibili difficoltà nel raggiungere Apophis, essa è molto pericolosa: come Bruce Willis l'eventuale «salvatore della Terra» rischierebbe seriamente di rimanere ucciso nella missione.
SCIENZIATI - Chris McKay, scienziato della Johnson Space Centre della Nasa a Houston, intervistato dal sito Space.com ha detto: «Sono state dette già troppe cose su questo eventuale astronauta che avrebbe l'incarico di avvicinarsi all'asteroide. Bisogna studiare tutte le possibilità e vedere se veramente è possibile spedire una persona dove si trova l'asteroide e se ci sono possibilità reali che questo possa essere distrutto».

CIFRE - Le cifre presentate dagli scienziati sono preoccupanti: un asteroide di appena un 1 km di diametro che colpisse la Terra potrebbe generare un'esplosione pari a una bomba atomica di 50 mila megatoni. Si potrebbe provare a distruggerlo con una testata nucleare, ma probabilmente sarebbe inutile perché l'esplosione potrebbe produrre migliaia di piccoli asteroidi che non muterebbero la loro traiettoria, ma avrebbero il tempo di riformare la grande massa e provocare le stesse catastrofi. Secondo gli scienziati la migliore soluzione per evitare il peggio sarebbe deviare l'orbita dell'asteroide.

MISSIONE - «Una missione umana potrebbe portare buoni frutti», dice McKay. «Prima della missione si dovrebbero fare numerose prove per essere certi dei risultati». C'è chi addirittura vede nel progetto un modo per accelerare le conoscenze spaziali e ridare vigore alle scoperte scientifiche: «La missione-asteroide ci potrebbe far conoscere i segreti più profondi dello spazio», dice Tom Jones, ex astronauta. Dobbiamo accelerare lo sviluppo e le conoscenze e ridare importanza alle missioni spaziali».


Francesco Tortora
18 novembre 2006

Non è necessario far esplodere il meteorite che minaccia la Terra

Astronauta su asteroide?

Missione possibile Per evitare che ci colpisca, basta deviare la sua orbita anche di poco. Lo ha dimostrato la sonda Deep Space


Una missione impossibile o invece facilmente realizzabile quella allo studio alla Nasa? Decisamente affrontabile sul piano tecnologico per diverse ragioni. Innanzitutto perché al contrario di quanto il film «Armageddon» suggeriva non è necessario far esplodere l’asteroide che minaccia la Terra. Per evitare che eventualmente ci cada addossa basta deviare la sua orbita anche di poco e così volerà via lasciandoci indisturbati. Lo ha dimostrato il test effettuato dalla sonda Deep Space che ha colpito la cometa Tempel 1 nel luglio 2005 con un proiettile di circa un metro ma che è bastato per deviare la sua corsa. Per fare questo basta sbarcare sull’oggetto cosmico un sistema in grado di generare una spinta tutto sommato contenuta dopo essersi ben ancorato al suolo. Arrivare sull’asteroide non è difficile perché, data la sua piccola massa rispetto a un pianeta, le operazioni di frenata (cioè la decelerazione da imporre) non richiedono una grande energia.


Sull’asteoride Eros nel 2000 la Nasa riuscì addirittura a posarsi in superficie con la sonda Near, che non era nemmeno stata progettata per l’operazione, e lo fece senza nemmeno danneggiarsi, tanto da continuare a trasmettere dati. Inoltre è già in viaggio la sonda Rosetta dell’agenzia spaziale europea Esa, la quale farà scendere in modo completamente automatico un piccolo modulo sul nucleo della cometa Churyumov-Gerasimenko.
Il sistema sbarcato potrebbe mettere in funzione un razzo che con la sua spinta sposta letteralmente nello spazio l’asteroide stesso. Oppure si ipotizza che lo strumento scavi del materiale in superficie che espelle nel cosmo generando in questo modo una spinta. Oppure sistemi ancora più semplici in grado di raccogliere la radiazione solare la quale riscaldando la superficie provoca la generazione di gas che con la loro spinta alterano la direzione di viaggio. Naturalmente tutto ciò può essere effettuato in maniera automatica data la sofisticazione dei mezzi robotizzati oggi disponibili.

Con questa filosofia l’agenzia spaziale Esa sta progettando la missione «Don Chisciotte». Ma la Nasa preferisce prevedere l’invio di un astronauta che può facilitare il compito e soprattutto garantire la buona riuscita dell’operazione nel caso in cui qualche meccanismo si inceppasse. E qui Armageddon insegna. Il rischio per l’uomo sarebbe minimo e la parte più difficile sarebbe semmai la lunghezza della missione più che lo sbarco in sé. Per arrivare all’asteoride Apophis, finora indicato perché sembra minacciare la Terra nel 2036, la Nasa farebbe ricorso all’astronave Orion ora in corso di costruzione per tornare sulla Luna e poi volare su Marte. Per lo sbarco naturalmente si utilizzerebbero le stesse tecnologie allo studio sempre per il nostro satellite naturale. Dunque una missione possibile che potrebbe collocarsi nel tempo tra il ritorno sulla Luna e l’arrivo sul Pianeta Rosso mantenendo acceso lo spirito di esplorazione umana dello spazio tra le due grandi mete già stabilite.


Giovanni Caprara
18 novembre 2006



fonte: corriere.it
Thommi
00lunedì 20 novembre 2006 18:09

La cosa sta volta sembra seria.


Le possibilità che accada sono 1 su 7000; quindi non preoccupiamoci prima del tempo.
Se dovesse succedere veramente non si tratterebbe cmq di nulla di paragonabile all'impatto che avrebbe tolto di mezzo i dinosauri. Si può parlare di danni ingenti ma non di inverno "atomico".
spirito!libero
00lunedì 20 novembre 2006 19:59
Re:
"Le possibilità che accada sono 1 su 7000"

Mi dici per favore dove hai preso questa statistica su questo specifico caso ?

A me risulta che le probabilità che quel masso colpisca la terra siano alte.

"Se dovesse succedere veramente non si tratterebbe cmq di nulla di paragonabile all'impatto che avrebbe tolto di mezzo i dinosauri. Si può parlare di danni ingenti ma non di inverno "atomico""

Scusa, a meno che il giornalista non abbia bevuto io leggo:

"l'asteroide che nel 2036 potrebbe schiantarsi sulla Terra provocando una terribile catastrofe, simile a quella che milioni anni fa avrebbe portato all'estinzione dei dinosauri."

e ancora

"un asteroide di appena un 1 km di diametro che colpisse la Terra potrebbe generare un'esplosione pari a una bomba atomica di 50 mila megatoni"

Hai fonti più scientifiche da dove trai i toi dati, se si potresti per cortesia indicarle ?

Grazie
Andrea
Thommi
00lunedì 20 novembre 2006 20:32

Mi dici per favore dove hai preso questa statistica su questo specifico caso ?


adesso non ricordo, ma di quest'asteroide se ne parla già da qualche anno. Puoi trovare qualcosa su http://it.wikipedia.org/wiki/99942_Apophis.

A me risulta che le probabilità che quel masso colpisca la terra siano alte.


in questi casi per "alte" si può anche intendere una su diecimila.

Scusa, a meno che il giornalista non abbia bevuto io leggo:


il giornalista ha arrotondato anche in questo senso

"un asteroide di appena un 1 km di diametro che colpisse la Terra potrebbe generare un'esplosione pari a una bomba atomica di 50 mila megatoni"


l'asteroide non è così grande, è almeno 3 volte più piccolo; e cmq anche un asteroide di 1 km dovrebbe viaggiare molto velocemente ed atterrare sulla terra ferma per generare un esplosione di quelle proporzioni, infatti il giornalista dice "potrebbe", senza dire che potrebbe generarne una anche 10 volte più piccola.

[Modificato da Thommi 20/11/2006 20.44]

spirito!libero
00lunedì 20 novembre 2006 21:06
Hai ragione, i tuoi dati sono più vicini a quelli ufficiali della Nasa rispetto allo scoop giornalistico.

Ciao
Andrea
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 20 novembre 2006 21:25
Scusa Andrea ma scoop giornalistici a parte, le probabilità che effettivamente l'asteroide si schianti sul nostro pianeta quante sono?
Sai com'è, non so tu, ma io spero di vivere ben oltre i 60 anni di vita. Nel 2036 avrò solo 58 anni e non mi va di andarmene così presto, come d'altro canto credo che non vada anche a tutti gli altri.
Thommi
00lunedì 20 novembre 2006 21:38
Bicchiere mezzo pieno, le probabilità sono una su 6250.
ma l'asteroide non ha un diametro di 1 km, bensì di 320 metri, il che vuol dire che è 28 volte più piccolo; e sarebbe anche meno veloce, il chè vuol dire che, gli effetti distruttivi non sarebbero di portata globale.
spirito!libero
00lunedì 20 novembre 2006 22:32
Se vogliamo dare i dati esatti calcolati fino ad Agosto 2006, queste sono le possibilità calcolate dalla NASA fonte(http://neo.jpl.nasa.gov/cgi-bin/ip?2.2e-05)

Impact Probability: 2.2e-05

0.002200000% chance of Earth impact

or

1 in 45,000 chance

or

99.99780000% chance the asteroid will miss the Earth

(http://neo.jpl.nasa.gov/risk/a99942.html)

Queste le dimensioni:

Diameter 0.250 km

Mass 2.1e+10 kg

L'energia all'impatto calcolata in Megatoni non è affatto trascurabile:

Energy 4.0e+02 MT

Ciao
Andrea


Thommi
00lunedì 20 novembre 2006 22:42

L'energia all'impatto calcolata in Megatoni non è affatto trascurabile:

Energy 4.0e+02 MT


quanti megatoni? 400 megatoni? è molto inferiore a 50.000; non sò come quel giornalista possa aver scritto una simile cavolata; ma non ce l'hanno Internet? Comincio a diffidare di tutte le notizie sui giornali.
spirito!libero
00lunedì 20 novembre 2006 22:46
4.0e+02 equivale a 4.000.

Comqunque effettivamente i giornalisti pur di far notizia la sparano sempre !!

Ma sta volta, siccome il corriere mi è sempre sembrato autorevole, non ho approfondito, grave errore !!

Ciao
Andrea
Thommi
00lunedì 20 novembre 2006 23:29

4.0e+02 equivale a 4.000.


sei sicuro? suona un pò strano.
quando parlavamo di un asteroide di 1 km di diametro l'impatto poteva sprigionare 50.000 megatoni (stima già di per sè un pò esagerata) e adesso che parliamo di un asteroide di 250 m di diametro, quindi 64 volte più piccolo, l'impatto sprigiona 4.000 megatoni cioè solo 12 volte meno?
spirito!libero
00lunedì 20 novembre 2006 23:40
Be a questo punto i dati del giornalista lasciano davvero il tempo che trovano. Poi il giornalista nulla dice sulla velocità e massa dell'asteroide che incidono notevolmente sulla potenza d'impatto.

I dati della NASA invece sono senz'altro rigorosi, il che non significa esatti al 100%.

Notte
Andrea
Thommi
00lunedì 20 novembre 2006 23:52
Prima che vai a dormire mi potresti spiegare come puoi dedurre che 4.0e+02 equivale a 4.000?
spirito!libero
00lunedì 20 novembre 2006 23:53
40 + 2 zeri finali quanto fa ?

Per averne la conferma, prendi la calcolatrice di windows, mettila in modalità scientifica, copia e incolla 4.0e+02 e poi premi il tasto dell'addizione e dimmi che numero ti viene fuori.

Ciao
Andrea

[Modificato da spirito!libero 20/11/2006 23.54]

Thommi
00martedì 21 novembre 2006 00:04
non riesco a copiarlo, ma 4.0 è uguale a 40; se 4.0 è inteso come quattro allora parliamo di 400 megatoni.
spirito!libero
00martedì 21 novembre 2006 00:07
Si dipende dal metodo con cui si abbreviano i numeri se intende 4 virgola 0 allora sono 400 se intende 40 allora sono 4000.

L'ho provato io adesso a copiare e incllare e la calcolatrice interpreta come ho interpretato io ossia 4.000.

Ciao
Andrea
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