Soccorso Spirituale

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Justee
00mercoledì 28 marzo 2007 08:59
Apro questo post con l'intento di verificare e analizzare la possibilità di aiutare con impegno e passione alcuni mali delle PERSONE che sono afflitte nei nostri giorni prendendo spunto da una Radio (chissa quale [SM=g27987] )che ha nelle programmazioni questi tipi di incontri

Inizierei chi ha in famiglia o nella cerchia famigliare esempio persone malate di depressione o problematiche legate a malattie mentali
Grazie a chi ci seguirà
parliamonepino
00mercoledì 28 marzo 2007 11:17
Il mondo del travaglio psicologico è estremamente serio e delicato da affrontare.
Ho letto e studiato molti libri sull'argomento.
Uno dei primi libri veramente interessante, lo lessi a 17 anni, "L'uomo questo sconosciuto", del 1935, scritto da Alexis Carrel, scienziato esperimentatore, chirurgo e biologo francese. Premio Nobel per la medicina e la fisiologia del 1912!
In quel libro, Carrel, profetizza alcuni disagi mentali che, oggi, sono più attuali che mai.
Disse che l'uomo invece di essere la misura di tutto, si è costruito una società in cui è prigioniero, perchè non ha tenuto conto delle sue necessità biologiche.
L'uomo si è dilettato nella tecnica, nella matematica, nell'industrializzazione, nella scienza atomica e cosmica, ma non ha tenuto conto delle semplici esigenze dell'uomo.
Così, oggi, abbiamo a che fare con malattie che non sono di natura organica, ma psicologica, come lo stress, la solitudine, i vuoti interiori, la mancanza di valori.
Si aggiunge a tutto questo, una miseria morale e spirituale tra le più squallide e profonde della storia.
Tutto questo ha creato, nel nostro tempo, specie nelle società moderne, un disorientamento psicologico molto grave.
Nei paesi dove si soffre la fame e i disagi ambientali ed esistenziali, questo problema non esiste o è meno acuto.
C'è ancora molto da dire.
Per il momento mi fermo, in attesa di altri interventi.
Saluti
Pino
Justee
00giovedì 29 marzo 2007 22:35
Ciao Pino non posso rispondere a te che hai conoscenze , ma proseguiamo , allora sicuramente l'uomo si sta creando una situazione di disegio si sta creando la sua tomba con le sue mani , e questo diventa sempre più triste man mano che il tempo passa , e tornando a quel problema della depressione e malattie mentali si capisce che una delle motivazioni più grandi è la solitudine , il pensare che il benessere e l'affermare se stessi possa dare aiuto e conforto , e questo non può esssere
Io credo ceh uno dei motivi anche legati a queste malattie sia la lontanaza che oramai è colma dalla vita spirituale , qualsiasi essa sia , qualsiasi religione sia
@tiskio@
00venerdì 30 marzo 2007 19:17
Re:

Scritto da: Justee 29/03/2007 22.35
Ciao Pino non posso rispondere a te che hai conoscenze , ma proseguiamo , allora sicuramente l'uomo si sta creando una situazione di disegio si sta creando la sua tomba con le sue mani , e questo diventa sempre più triste man mano che il tempo passa , e tornando a quel problema della depressione e malattie mentali si capisce che una delle motivazioni più grandi è la solitudine , il pensare che il benessere e l'affermare se stessi possa dare aiuto e conforto , e questo non può esssere
Io credo ceh uno dei motivi anche legati a queste malattie sia la lontanaza che oramai è colma dalla vita spirituale , qualsiasi essa sia , qualsiasi religione sia



Ciao Rino ho trovato questo articolo tratto dal sito del forum che sai presente in FFZ
lo inseriamo ..

"Il Disturbo Depressivo è associato ad una elevata mortalità. Fino al 15% degli individui con un Disturbo Depressivo grave muore per suicidio.
Altri disturbi mentali sono frequentemente presenti contemporaneamente al Disturbo Depressivo (per es., Disturbi Correlati a Sostanze, Disturbo di Panico, Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, Disturbo Borderline di Personalità).
Fino al 20%-25% degli individui con certe condizioni mediche generali (per es., diabete, infarto del miocardio, carcinomi, ictus) svilupperanno il Disturbo Depressivo nel corso della loro condizione medica generale. D'altra parte, il trattamento della condizione medica generale è più complesso, e la prognosi è meno favorevole, se è presente il Disturbo Depressivo.
Il Disturbo Depressivo (Singolo o Ricorrente) è due volte più comune nelle femmine adolescenti e adulte che nei maschi adolescenti e adulti. Nei bambini prepuberi, maschi e femmine sono ugualmente affetti. Le frequenze negli uomini e nelle donne sono più elevate nel gruppo di età dai 25 ai 44 anni mentre le frequenze sono più basse sia per gli uomini che per le donne oltre i 65 anni.
Gli studi sul Disturbo Depressivo hanno riportato una vasta gamma di valori riguardo alla proporzione della popolazione adulta affetta dal disturbo. Il rischio nel corso della vita per il Disturbo Depressivo in campioni di comunità varia dal 10% al 25% per le donne, e dal 5% al 12% per gli uomini. Il tasso di malattia sembra non essere in relazione con l'etnia, l'educazione, il reddito o lo stato coniugale.
Il Disturbo Depressivo può esordire ad ogni età, con un'età media di esordio intorno ai 25 anni. Alcuni hanno episodi isolati seguiti da molti anni senza sintomi, mentre altri hanno gruppi di episodi, e altri ancora hanno episodi sempre più frequenti con l'aumentare dell'età. Alcuni dati suggeriscono che i periodi di remissione generalmente durano più a lungo all'inizio del decorso del disturbo. Il numero di episodi precedenti predice la probabilità di sviluppare un successivo Episodio Depressivo.
Gli Episodi del Disturbo Depressivo spesso seguono un grave evento psicosociale stressante, come la morte di una persona cara o il divorzio. Gli studi suggeriscono che gli eventi psicosociali (eventi stressanti) possono giocare un ruolo più significativo nel precipitare il primo o il secondo episodio del Disturbo Depressivo e avere meno importanza per l'esordio degli episodi successivi."

www.ipsico.org/depressione.htm

mioooo
00sabato 7 aprile 2007 18:33
Re:

Scritto da: Justee 28/03/2007 8.59
Apro questo post con l'intento di verificare e analizzare la possibilità di aiutare con impegno e passione alcuni mali delle PERSONE che sono afflitte nei nostri giorni prendendo spunto da una Radio (chissa quale [SM=g27987] )che ha nelle programmazioni questi tipi di incontri

Inizierei chi ha in famiglia o nella cerchia famigliare esempio persone malate di depressione o problematiche legate a malattie mentali
Grazie a chi ci seguirà


Come si dice da altre parti l'aiuto può essere religioso , ma DEVE essere anche medico , come dire uno potrebbe aiutare l'altro
Viviana.30
00sabato 2 giugno 2007 22:36
il soccorso spirituale può anche essere attuato , senza la parola ma con i fatti , proprio oggi sono andata in una struttura neuropischitrica , o malati mentali e il tutto gestito da ente religioso , proviamo ad immaginare che questa istituzione non esistesse , quale soccorso potrebbero avere le persone che vivono all'interno delle famiglie le quali subiscono pressioni o sopprusi senza che venga rispettato il proprio male , e percui anche il loro bisogno di aiuto
mioooo
00mercoledì 20 giugno 2007 09:03
sapete ieri sera guardavo il programma dio e pace e mi chiedevo se il soccorso spirituale può essere attuato da chi ha ricevuto lo ss o può essere fatto da qualsiasi persona
@nounou@
00giovedì 5 luglio 2007 14:40
conosco una persona a me vicina, che ha continue crisi di depressione.
Si sta tentando per l'ennesima volta di farla uscire da questo tunnel, con l'ausilio di cure mediche più sedute terapeutiche.
Una cosa è molto importante:
se non c'è la volontà da parte dei familiari o persone vicino al malato di collaborare, se non c'è la volontà di sostenerla in tutti modi,di incoraggiarla, a nulla serviranno tutte le cure,perchè il malato, appena si sente in pericolo,se solo perde un pò stima di se e coraggio, smette immediatamente la cura medica, e si dovrà sempre ricominciare da capo. [SM=g27994]
presso
00venerdì 6 luglio 2007 17:48
Re:

Scritto da: @nounou@ 05/07/2007 14.40
conosco una persona a me vicina, che ha continue crisi di depressione.
Si sta tentando per l'ennesima volta di farla uscire da questo tunnel, con l'ausilio di cure mediche più sedute terapeutiche.
Una cosa è molto importante:
se non c'è la volontà da parte dei familiari o persone vicino al malato di collaborare, se non c'è la volontà di sostenerla in tutti modi,di incoraggiarla, a nulla serviranno tutte le cure,perchè il malato, appena si sente in pericolo,se solo perde un pò stima di se e coraggio, smette immediatamente la cura medica, e si dovrà sempre ricominciare da capo. [SM=g27994]



Ciao nounou , benvenuta nel forum sono daccordo nulla di più semplice e intelligente rivolgersi alle cure di un medico o di specialisti , probabilmente le nostre osservazioni nascono da uno spirito di fede , come dire sicuramente prima la medicina , ma insieme magari ad un piccolo aiuto divino , perchè in altre discussioni , un forista a noi caro snupy scrive che negli ospedali e dipartimenti di psichiatria si trovano tantissimi che credo e vacillano sotto i colpi della fede
Justeee
00domenica 29 luglio 2007 09:58
Oggi proprio pensavo aalle persone anziane che in questi giorni soffrono la solitudine e il grande caldo che sia rivolto a loro , il nostr aiuto spirituale , per una vita migliore e in salute
Viviana.30
00giovedì 9 agosto 2007 14:04
Vorrei dire la mia sul soccorso spirituale , io credo che oggi l'aiuto dato in maniera quotidiana da milioni di persone sia il motore che da vita e forza vitale in questo mondo cosi disastrato e abbandonato a stesso
Esperidia
00domenica 12 agosto 2007 12:02
Re:
Justeee, 29/07/2007 09.58:

Oggi proprio pensavo aalle persone anziane che in questi giorni soffrono la solitudine e il grande caldo che sia rivolto a loro , il nostr aiuto spirituale , per una vita migliore e in salute


E' bello che qualcuno si sia ricordato almeno di menzionare gli anziani nei giorni di grande caldo ............ Se qualcuno vuole intraprendere servizio di volontariato e non sa da che parte iniziare consiglio vivamente di rivolgersi in istituti geriatrici et similia, dove l'aiuto è purtroppo carente e la solitudine di queste persone incolmabile.

presso
00mercoledì 29 agosto 2007 09:16
Re: Re:
Esperidia, 12/08/2007 12.02:


E' bello che qualcuno si sia ricordato almeno di menzionare gli anziani nei giorni di grande caldo ............ Se qualcuno vuole intraprendere servizio di volontariato e non sa da che parte iniziare consiglio vivamente di rivolgersi in istituti geriatrici et similia, dove l'aiuto è purtroppo carente e la solitudine di queste persone incolmabile.




"MIA MADRE SOFFRE DEL MORBO DI ALZHEIMER ed io soffro maledettamente.
Tutti i familiari delle persone colpite dall’alzheimer, pensano che i propri cari abbiano perso la memoria, alcune capacità etc., ma siano ancora vive , buone , meritevoli delle nostre attenzioni e soprattutto degne di rispetto.
Ma tutti i giorni ti rendi conto che gli altri (compresi i parenti ed affini) la considerano , una che non ci stà più con la testa, una demente, una che meno la vedi meglio è, per vivere tranquilli e non saper di certi aspetti della vita poco piacevoli.
Come sensibilizzare tutta questa gente?
Che forse non ti potrebbe aiutare ma potrebbe renderti meno penoso il cammino che ti aspetta."

Ho trovato questo scritto da un sito www.alzheimer.it/scritt.html credo che serva come aiuto alla solidarietà e forse un pò anche alla spiritualità [SM=x511466]
pyccolo
00mercoledì 29 agosto 2007 10:42
Re: Re:
presso, 06/07/2007 17.48:



... un forista a noi caro snupy scrive che negli ospedali e dipartimenti di psichiatria si trovano tantissimi che credo e vacillano sotto i colpi della fede




Si potrebbe partire da questa riflessione, che condivido.

QUASI SEMPRE, QUANDO ACCADE, SI VACILLA SOTTO I COLPI DELLA FEDE...pare quasi un controsenso. La fede non dovrebbe aiutare?

Il ragionamento è semplice: se, come da Presso riportato, la fede può far vacillare, bisognerebbe interrogarsi intorno alla fede, per comprendere cos'è e perchè ad un certo punto può giocare brutti scherzi a chiunque.
Per fede non si intende solo la fede religiosa, ma qualunque tipo di fede, anche se essa, in genere, è rapportata alla religiosità...ma ogni discorso di fede può essere assimilato ad un discorso religioso.
Cosa si intende con discorso religioso? Bisognerebbe prima definirlo, sempre che incontri l'interesse dei foristi.
Cosa interviene di nefasto che ci pone in condizioni di vedere tutto scuro?

Secondo una moderna scuola di analisti della parola al centro dell'essere umano c'è la sua struttura del pensiero.
E' in questa che ad un certo punto si inceppa qualcosa, qualcosa che non consente più al pensiero di fluire, di correre. Questo meccanismo induce la persona a girare in tondo, sempre sullo stesso soggetto, come se gli fosse impossibile proseguire oltre, lasciandoselo finalmente alle spalle.
Secondo questi studi la depressione non è una malattia, ma un ostacolo a libero fluire dei pensieri, che, per ragioni ben precise, costruiscono prima l'ostacolo e poi, inconsapevolmente, ci battono dentro, restando inceppati, fermi, incapaci di andare oltre.
Da qui il concetto che la depressione e qualunque altro inceppamento mentale sia costruita dalla persona stessa.
Così come si costruisce un edificio, allo stesso mondo, procedendo a ritroso, è possibile demolirlo.
Ci sono perciò sostanziali possibilità di sconfiggere i propri disagi, sempre che lo si voglia.
Principale nemica della normalità è la fede, intesa nel senso ampio che prima abbiamo detto, anche se può apparire strano e sorprendente. In ciò ci troviamo d'accordo con il citato Snupy.

Se sarà gradito mi farà piacere di tanto in tanto intervenire, non per offrire soluzioni, (troppa grazia, troppo bello,ma non impossibile...naturalmente se uno non ce la fa da solo si rende indispensabile, sempre che lo voglia, l'analista della parola o, altrimenti definito, psicanalista) ma per discuterne.

Pyccolo





benimussoo
00venerdì 7 settembre 2007 21:43
Re: Re: Re:

Principale nemica della normalità è la fede, intesa nel senso ampio che prima abbiamo detto, anche se può apparire strano e sorprendente. In ciò ci troviamo d'accordo con il citato Snupy.

Se sarà gradito mi farà piacere di tanto in tanto intervenire, non per offrire soluzioni, (troppa grazia, troppo bello,ma non impossibile...naturalmente se uno non ce la fa da solo si rende indispensabile, sempre che lo voglia, l'analista della parola o, altrimenti definito, psicanalista) ma per discuterne.

Pyccolo



Ciao pyccolo che tu sia il benvenuto dell'approfondimento , si io credo che la fede possa aiutare il malato , se non fosse solo per la preghiera [SM=x511485]








presso
00sabato 15 settembre 2007 10:01
Stavo riflettendo su una questione che nasce spesso tra le persone di una certa età , pensare alla vita che avanza e vedere ciò che ti accade quando sei anziano , sei inerme , non puoi fare nulla è cosi ti può andare bene come ti può andare male un terno al lotto sulla tua vita obbligata in due alternative , il bene o il male [SM=x511485]
@tiskio@
00martedì 16 ottobre 2007 19:34
La depressione oltre i farmaci
Le considerazioni che si fanno sul Pianeta depressione sono adeguate o l’approccio è dominato da tanti luoghi comuni?
In generale la psichiatria moderna, tanto per intenderci quella che è definita la Psichiatria ortodossa, psicologicizza la maggior parte delle malattie con una sintomatologia soprattutto mentale perché le gestisce poi farmacologicamente con modalità che intervengono sui neurotrasmettitori. La cosa più importante da premettere, invece, è che non esiste in nessun manuale di psichiatria o di medicina interna una malattia che non sia Pnei, nessuna malattia è esente da una alterazione del network interno.

Può essere più chiaro?
Malattia Pnei vuol dire alterazione degli equilibri che coinvolgono il Sistema Nervoso Centrale, il Sistema Endocrino e il Sistema Immunitario. La ragione? Ciò che si trascura è che questi sistemi sono nettamente integrati fra di loro. Quindi è impossibile, da qualsiasi parte inizi un disturbo, che non coinvolga anche gli altri sistemi.

In parole povere, voi parlate di un fitto dialogo fra i diversi sistemi?
Non ci sono dubbi, qualsiasi tipo di emozione anche acuta che noi troviamo sviluppa a livello del Sistema Nervoso Centrale la maggiore manifestazione di alcuni neurotrasmettitori rispetto ad altri. Ciò induce delle risposte endocrine e queste a loro volta inducono delle risposte immunologiche, attraverso un meccanismo di retroazione che mette in moto un sistema di controregolazione. La Depressione in quanto tale, sia che si tratti di Depressione reattiva a un evento o che sia una cosiddetta Depressione endogena (proveniente dall’interno dell’organismo) che è caratterizzata da una alterazione funzionale di sistemi neurotrasmettitoriali, ha poi nel momento in cui si sviluppa o in cui si manifestano con forza i sintomi il suo correlato endocrino, dunque metabolico, dunque immunologico.

Visto il quadro intervenire con i farmaci ha un senso?
Ha soltanto un senso legato all’eliminazione, il più veloce e precoce possibile del sintomo. Ma poi mantenere questo atteggiamento per anni o comunque evitare di intervenire indagando su quali siano le possibili motivazioni che hanno squilibrato il network non ha più senso. Usare l’antidepressivo non è un atteggiamento casualista è un atteggiamento soltanto sintomatico e che non conduce da nessuna parte.

Allora come intervenire?
Innanzi tutto occorre intervenire dal punto di vista diagnostico verificando quali sono le possibili cause di una manifestazione che si esprime in senso depressivo e ricordando che però ha sempre degli altri correlati. In pratica, quando andiamo a indagare vediamo che anche il Sistema Immunitario presenta una alterazione in senso depressivo e che anche il network endocrino si manifesta in questo modo. Quindi se il soggetto depresso è donna avrà alterazioni del ciclo mestruale, avrà alterazioni della libido, avrà alterazioni della fertilità e dunque per quanto abbiamo detto alterazioni immunologiche. Poi, su un altro piano più approfondito va verificato l’intervento dei cosiddetti distruttori endocrini, che sono sostanze tossiche varie tra cui non dobbiamo sottacere il ruolo svolto dai metalli pesanti. I metalli pesanti, con particolare riferimento al mercurio, hanno degli effetti sul tono dell’umore, sul sistema endocrino e sul sistema immunitario letteralmente devastanti. Noi abbiamo a che fare con questi metalli pesanti non casualmente, anzi li incontriamo da molti anni a questa parte a partire dalla tenerissima età, purtroppo a causa dei vaccini. E’ assurdo vaccinare un bambino prima dei due anni e mezzo. Nel ripristinare gli equilibri che si sono persi se il mercurio è elevato nei tessuti lo dobbiamo chelare, dobbiamo somministrare delle vitamine che lo “acchiappano” dai tessuti e lo buttano fuori. Se c’è una carenza di minerali fondamentali per la funzione della serotonina non basta utilizzare un farmaco che concentri la serotonina nel cervello dobbiamo anche mettere il cervello in condizione di produrla per conto suo e qui conta stile di vita, alimentazione, movimento.

Può entrare più in dettaglio sulle vaccinazioni?
Le vaccinazioni sono una delle cause principali delle patologie a impronta prettamente psichiatrica e non solo che si possono sviluppare sin nell’infanzia, mi riferisco all’autismo, ma anche successivamente.

www.salute.it
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