Trinita'

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Tornelius
00giovedì 11 agosto 2005 02:24
Vorrei delle delucidazioni sulla Trinità. questo argomento mi ha sempre lasciato molti dubbi perchè non riesco ad accettare acriticamente un Dio uno e trino, ho bisogno di qualche spiegazione. ora, io capisco che si tratta di un mistero della fede, ossia di una verità sovrarazionale per le nostre deboli menti create a somiglianza del creatore ma forgiate peccato. tuttavia ho bisogno di chiarezza quando prego la mia divinità.
forse queste problematiche devono essere affrontate con umiltà di cuore prima che con ragione. i miei sentimenti mi inducono a credere che alla destra del Padre non ci sia il Figlio, ma ci siano tutti gli uomini salvati dal Figlio, gli uomini divenuti salvi per grazia. Dio è il Padre, stop. Gesù non lo considero una persona divisa, ma lo considero Dio che si fa uomo per redimere l'umanità. lo Spirito Santo non riuscirei mai a considerarlo come persona, lo considero come forza divina.
dunque, il nodo che non riesco a sciogliere, è quello di vedere Dio come tre persone divise. ritengo Dio una sola persona che si manifesta in tre modi, ma no ritengo che esistano tre persone distinte e uniche allo stesso tempo. per me Dio è unico e basta, soltanto ha deciso di incarnarsi in un uomo e si manifesta a noi, nella nostra realtà spazio temporale, tramite Spirito Santo.
chiamatemi antitrinitario ma quando Gesù pregava il Padre, penso che non pregasse proprio nessuno. ritengo invece che volesse solo mostrare agli uomini come si sarebbe dovuto comportare un uomo perfetto in grado di sconfiggere il peccato originale. nella rivelazione Dio era solo Gesù, nella vecchia alleanza Dio era solo il Padre, nella nuova alleanza Dio è solo lo Spirito Santo. per me Dio non si è mai diviso e non esistono tre persone distinte e allo stesso tempo unite. viva Dio uno e unico!
edit: ok per il Dio uno e unico ma adesso non prendetemi per un muslim[SM=g27988]

[Modificato da Tornelius 11/08/2005 2.26]

Polymetis
00giovedì 11 agosto 2005 20:30
Quella che tu professi è un’antica eresia chiamata modalismo, ossia il negare la distinzione tra le tre persone della Trinità.
Viene davvero da chiedersi come possa Cristo aver urlato sulla croce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” riferendosi a se stesso…
Inoltre la distinzione tra le due persone è chiara in molti punti; Gesù stesso disse:
“Io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.” (Gv 14,2[SM=g27989]
Come si vede non c’è una sola persona.
Vedasi anche questi versetti:
“Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?” (Rm 8,32)
“Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio.” (1Cor 13,3)
Nella Trinità c’è un preciso ordine: Padre, Figlio, Spirito Santo.
Il Figlio sarà sottomesso al Padre ma solo fino alla Nuova Gerusalemme. Alla fine dei tempi Dio Padre e l’Agnello staranno sullo stesso trono (Ap 22,1)

Ad maiora
Teodoro Studita
00venerdì 12 agosto 2005 11:56
Ti fornisco una approssimazione utile per iniziare.
Immagina un triangolo equilatero. I 3 lati ed i 3 angoli sono uguali (rappresentano le "Persone" divine), ma codividono un'unica superficie interna (la sostanza divina).

Il modo più semplice per capire è leggere il CCC (Catechismo della Chiesa Cattolica), ristampato nel 2005, ora anche in edizione compendiata. Lo trovi in tutte le librerie. Trovi spiegata ogni affermazione in base ai passi del NT e commetata dalla letteratura conciliare.

Un saluto,
Polymetis
00venerdì 12 agosto 2005 23:34
Trovi il Catechismo qui:
www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c1p2_it.htm

Se sei di fretta ti consiglio di leggere dall'art.249 in poi.

Ciao
ClintEastwood82
00giovedì 18 agosto 2005 21:24

Immagina un triangolo equilatero. I 3 lati ed i 3 angoli sono uguali (rappresentano le "Persone" divine), ma codividono un'unica superficie interna (la sostanza divina).

Si sono d'accordo con questo, ma l'angolo in alto rappresenta Dio Padre, che sta al di sopra di tutto.



chiamatemi antitrinitario ma quando Gesù pregava il Padre, penso che non pregasse proprio nessuno. ritengo invece che volesse solo mostrare agli uomini come si sarebbe dovuto comportare un uomo perfetto in grado di sconfiggere il peccato originale.



Ma chi te le dice queste cose,pregava Dio Padre, Colui che sta al di sopra di tutto. Se leggi il dialogo della Divina Provvidenza di Santa Caterina, Dio Padre dice di Suo Figlio Gesù " Tutto ciò che ha, lo ha Lui da me, e non io da Lui". E va benissimo a riconciliarsi con l'affermazione "Il Padre è maggiore di me".



nella rivelazione Dio era solo Gesù, nella vecchia alleanza Dio era solo il Padre, nella nuova alleanza Dio è solo lo Spirito Santo.

Niente di più sbagliato, Dio è sempre lo stesso, Egli non muta, lo stesso ai tempi di Adamo, di Mosè e di Gesù, Suo Figlio. Le varie alleanze bibliche sono sempre alleanze tra l'uomo e Dio che non muta, operava sempre essendo una cosa sola con il Figlio e con lo Spirito, così come avviene tuttora. Egli è fuori da tempo, e ciò che per noi sembrano epoche per Lui sono un soffio.
barnabino
00lunedì 22 agosto 2005 18:11

Il Figlio sarà sottomesso al Padre ma solo fino alla Nuova Gerusalemme. Alla fine dei tempi Dio Padre e l’Agnello staranno sullo stesso trono (Ap 22,1)



No, Il figlio sarà sottomesso al padre per sempre, cone il re Davide sedeva sul trono di Geova ma era sottomesso alla sua autorità.

1 Corinti 15:27,28 dice: "Poiché Dio “ha posto tutte le cose sotto i suoi piedi”. Ma quando dice che ‘sono state sottoposte tutte le cose’, è evidente che è a eccezione di colui che gli ha sottoposto tutte le cose. Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora anche il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti"

E' evidente che il figlio rimane sempre sottomesso a Dio e che non è Dio, come può Dio essere sottomesso a Dio?

Caro Tornelius se vuoi capire la trinià invece di leggere il catechismo leggi le Sacre Scritture libere dalla filosofia e piene di Spirito e Verità!

Ciao [SM=g28004]
Polymetis
00martedì 6 settembre 2005 17:02
“cone il re Davide sedeva sul trono di Geova ma era sottomesso alla sua autorità.”

Mi ero perso questa discussione. Mi citi il passo? Io dalla Bibbia so che Cristo farà atto di sottomissione l’ultima volta alla fine dei tempi ma poi lui e il Padre condivideranno lo stesso trono, “il trono di Dio e dell’agnello”. A volte ho letto di “troni di YHWH” in quanto istituiti da lui, e dunque in questo senso Divide può occupare un trono costituito per volere divino, ma mai ho sentito di YHWH e Davide che sullo stesso trono contemporaneamente, né di espressioni quali “trono di YHWH e di Davide”.

“E' evidente che il figlio rimane sempre sottomesso a Dio e che non è Dio, come può Dio essere sottomesso a Dio?”

Cristo è vero Dio e vero uomo, è sul piano dell’umanità che si situa la kenosi, ossia Cristo che si spoglia volontariamente della gloria divina. Inoltre il figlio è generato dal Padre e viceversa, il Figlio ha la missione di messia da portare a termine e nell’ottica giudaica colui che è inviato è inferiore a colui che manda. Sono Dio nell’unità della sostanza, non nell’identità della persona, dunque può esserci sottomissione, essendo persone distinte, ma non inferiorità. Chiedersi come Dio può essere sottomesso a Dio è una domanda per un modalista, non per un trinitario.

Ad maiora
Eupeptico
00lunedì 9 ottobre 2006 14:01
La Trinità. Un concetto di Dio che va rispettato a prescindere.

Molto spesso nascono incomprensioni e attriti per la non corretta comprensione dei rispettivi punti di vista, e questo da ambo le parti.

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, tre persone divine distinte che formano un unico Dio trino. Tutte e tre onnipotenti, onniscienti e eterne.
Il Padre, noto con il nome Yhwh nel VT, la prima persona della Trinità. Il Figlio, noto nel NT con il nome di Gesù; il Logos, l’Unigenito figlio del Padre, a Lui coeterno, generato ma non creato.

Come una “fiamma” genera il “calore” ma né la “fiamma” né il “calore” esistono l’uno senza l’altro, così il Padre generò il Figlio, ma non per questo è mai esistito l’uno senza l’altro. Il Figlio, l’outshining del Padre, generato ma non creato. E così come la “fiamma” non può esistere senza il “calore”, essi non possono altrettanto esistere senza la “luce”.
Fiamma – Calore – Luce , tre manifestazioni dello stesso fenomeno; Padre, Figlio, Spirito Santo, tre manifestazione della medesima natura. Uno, ma distinte.

Se i miei ricordi di cattolico scomunicato latae sententia per apostasia, non sono corretti nella definizione (se mai ne può esistere una corretta), rettificatemi pure.

D’altro canto i trinitari credono che i TdG sminuiscano la divinità di Cristo riducendolo a semplice messaggero; ritengo quindi necessario premettere che per noi GC ha natura divina. E’ eterno (pur avendo avuto un inizio) ed immortale per grazia di Dio Padre. Egli è il Primogenito ed Unigenito Figlio attraverso il quale è possibile la redenzione del genere umano.

Chiarito quanto sopra, ora vorrei chiedere ad uno dei Cattolici qui presenti se mi si può spiegare dove nel NT viene affermata la visione Trinitaria di Dio perché nell’altro thread ho letto che qualcuno (non ricordo chi) dice che i tdG sbagliano quando dicono che nel NT non c’è ombra di un simile insegnamento.

Grazie.
Teodoro Studita
00lunedì 9 ottobre 2006 20:31
Si, già in passato ho avuto modo di approfondire questa formulazione. Una corretta teologia trinitaria pretende che sotto la denominazione YHWH non vada la sola ipostasi del Padre, ma Dio. Che nell'AT non si sia manifestato nelle singole ipostasi è altra storia (anche se non sempre è vero), ma quando gli agiografi parlano di YHWH non alludono al solo Padre, ma all'Unico Dio. Questi nella pienezza dei tempi si è rivelato come Padre, Figlio e Spirito Santo, ma ricordiamoci che esiste un "disordine" semantico giacché Dio (tutto) è chiamato "Padre" tanto quanto la sola ipostasi del Padre, da qui nascono moltissimi equivoci, specie con chi parte in un certo qual modo "prevenuto" verso la Trintità.
Questo il punto di vista ortodosso.
Cordialità,
Eupeptico
00martedì 10 ottobre 2006 09:09

chi parte in un certo qual modo "prevenuto" verso la Trintità.



Chi parte “prevenuto” verso la Trinità, è alla pari di chi parte “prevenuto” verso la concezione di Dio che hanno i TdG. Quindi, per favore, non iniziamo ad etichettare le persone prima ancora di avviare la discussione.


ricordiamoci che esiste un "disordine" semantico



Mi spiace ma non ci siamo. L’anteporre un disordine semantico ad un ragionamento che vuole incentrarsi sulla dottrina Trinitaria, significa cercare una “via di fuga” ancor prima di iniziare a discutere. Quando si evidenzieranno versetti pro-Trinità allora questi ne proveranno la ragionevolezza, quando invece si evidenzieranno versetti contro, allora si invocherà il “disordine semantico”. Questa non è una premessa sulla quale avviare un dialogo. Dobbiamo partire da dati oggettivi su quali tutti siamo d’accordo: ciò che dicono gli agiografi lo dicono con l’intento di trasmettere dei pensieri ai loro contemporanei, i quali comprendono ciò che odono senza la percezione di alcun anacronistico “disordine semantico”.


Gli argomenti, quando si hanno, si possono mettere ovunque, indipendentemente dalla sezione dove sono inclusi.



Può darsi che io non li abbia.
Come ho detto altrove, il mio cervello fa fatica a seguire concetti espressi attraverso paragrafi più lunghi di 20 righe … figurati se dovessi iniziare a muovermi nello spazio cibernetico alla ricerca dei miei messaggi o di dove il moderatore li ha spostati (ieri c’ho messo 10 minuti a capire dove fosse finito il thread che avevo aperto).


Vorrei chiedere al forista Eupeptico: perchè ha questa firma in latino?


Nessun motivo in particolare, ma se vuoi la cambio.
Pregherei comunque di rimanere IT senza farci distrarre (domande simili possono venire poste anche attraverso PM).

Ripeto la mia domanda iniziale: nel NT è insegnata la dottrina della Trinità? Se sì … dove?
Grazie.

[Modificato da Eupeptico 10/10/2006 9.11]

barnabino
00martedì 10 ottobre 2006 11:05
Caro Eupeptico,


Dobbiamo partire da dati oggettivi su quali tutti siamo d’accordo: ciò che dicono gli agiografi lo dicono con l’intento di trasmettere dei pensieri ai loro contemporanei, i quali comprendono ciò che odono senza la percezione di alcun anacronistico “disordine semantico”.



Quoto e sottoscrivo questa dichiarazione di intenti. Quello che scrissero gli apostoli, almeno nel tempo in cui scrissero, dobbiamno pensare che non dovette dare addito a confusioni o ambiguità, se non altro perchè gli autori non diedero spiegazioni dei termini usati. Questo mi fa pensare che li usassero nella loro accezione più ovvia.

Visto che fino al I secolo l'orizzonte dei cristiani era rigorosamente monoteista ("YHWH è Dio uno") mi domando dove nel NT, a completamento o in opposizione a questa visione, si attesti con sicurezza e senza ambiguità il dogma della trinità.

Ai trinitari la parola.

Shalom

PS. Chi ha paura di Eupeptico?
Polymetis
00martedì 10 ottobre 2006 11:39
Dire che un concetto non c'è perché ex ipothesi non specificato è un modo modo di ragionare già falso in partenza, perché si basa su quell'anacronismo da XVI secolo chiamato Sola Scriptura. Il Vangelo non è altro che il surrogato della catechesi orale apostolica, la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa; se vogliamo trarre dottrine da quel corpus tardo chiamato NT le troveremo non in forma sistematica ma dette en passant per il semplice fatto che c'era già una predicazione orale a monte e dunque si danno per scontate molte cose. Inoltre è una pia ingenuità credere che quelle lettere fossero comprensibili in modo limpido ai contemporanei, Pietro stesso dice che le lettere di Paolo erano difficili e creavano equivoci (da qui la necessità della Traditio per sciogliere i dubbi e di non fare di testa propria come invece fa ogni buon eretico che crede d'aver capito qualcosa). Da ultimo c'è anche la difformità del pubblico. Se guardiamo a chi si rivolge la gran parte degli scritti del NT, sia tra i Vangeli sia tra le lettere, troviamo che è in fran parte un pubblico non ebraico ma pagano (Ai Corinzi, ai Romani, ecc.) Se avessero voluto fare specificazioni sarebbe stato per dire che si allontanavano dall'accezione che quei termini avevano per l'auditorio greco, e non per specificare che si allontanavano dall'accezione ebraica, che per altro neppure gli Ebrei avevano più dai tempi dei deutero-Isaia, perché non erano giudei quelli che avevano davanti e da cui dovevano farsi capire. Qualunque discussione che parta dal presupposto Sola Scriptura, come se il NT forsse esistito nei primi due secoli, a mio avviso può andare bene per una bega tra TdG e fondamentalisti protestanti come G. Butindaro, ma da me personalmente non avrete nulla perché il presupposto è astorico.

Ad maiora
-gengiskhan-
00martedì 10 ottobre 2006 12:35
Re:

Scritto da: Polymetis 10/10/2006 11.39
Dire che un concetto non c'è perché ex ipothesi non specificato è un modo modo di ragionare già falso in partenza, perché si basa su quell'anacronismo da XVI secolo chiamato Sola Scriptura. Il Vangelo non è altro che il surrogato della catechesi orale apostolica, la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa; se vogliamo trarre dottrine da quel corpus tardo chiamato NT le troveremo non in forma sistematica ma dette en passant per il semplice fatto che c'era già una predicazione orale a monte e dunque si danno per scontate molte cose. Inoltre è una pia ingenuità credere che quelle lettere fossero comprensibili in modo limpido ai contemporanei, Pietro stesso dice che le lettere di Paolo erano difficili e creavano equivoci (da qui la necessità della Traditio per sciogliere i dubbi e di non fare di testa propria come invece fa ogni buon eretico che crede d'aver capito qualcosa). Da ultimo c'è anche la difformità del pubblico. Se guardiamo a chi si rivolge la gran parte degli scritti del NT, sia tra i Vangeli sia tra le lettere, troviamo che è in fran parte un pubblico non ebraico ma pagano (Ai Corinzi, ai Romani, ecc.) Se avessero voluto fare specificazioni sarebbe stato per dire che si allontanavano dall'accezione che quei termini avevano per l'auditorio greco, e non per specificare che si allontanavano dall'accezione ebraica, che per altro neppure gli Ebrei avevano più dai tempi dei deutero-Isaia, perché non erano giudei quelli che avevano davanti e da cui dovevano farsi capire. Qualunque discussione che parta dal presupposto Sola Scriptura, come se il NT forsse esistito nei primi due secoli, a mio avviso può andare bene per una bega tra TdG e fondamentalisti protestanti come G. Butindaro, ma da me personalmente non avrete nulla perché il presupposto è astorico.

Ad maiora



Ma ciò non toglie che degli scrittori di estrazione semitica avessero realmente delle difficoltà a calarsi interamente nella logica e nel lessico ellenista.

Inoltre non si spiega, come ho esposto nel 3D sul dilemma tra Cristo creatore o creatura, come mai tra i coevi grecofoni
ci fossero tante polemiche tra antitrinitari e trinitari e all'interno degli stessi trinitari.

Non erano inoltre anche loro a conoscenza della catachesi orale apostolica a loro coeva?

Esisteva già a quel tempo una Traditio ortodossa in contrapposizione all'eresia?

Non potrebbe per esempio essere eretica la tesi atanasiana e non eretica quella ariana?

Cosa è eretico e cosa realmente è non eretico?

Come potete convertire al cristianesimo un agnostico o ateo che dir si voglia e convincerlo con tali acrobazie anzichè con ragionamenti semplici e alla mia portata?

Come pretendete che debba fidarmi di voi sulla parola anche a valle dei miei ragionamenti che vi ho sopra esposto?

Grazie

[SM=x511460]

[Modificato da -gengiskhan- 10/10/2006 12.38]

-gengiskhan-
00martedì 10 ottobre 2006 13:58
Re:

Scritto da: mioooo 10/10/2006 13.39
PREMESSA , non dobbiamo temere nulla caro Barnabino , perchè grazie a Dio siamo tutti fedeli ... e abbiamo persone anche preparate
La parte seria la lascio ai nostri esperti
Ora , mi prendo a cuore questa Discussione perchè voglio fare la parte del fedele terra terra , che magari lo sono anche ..

Allora Chiedo subito , la domanda che fa Eupeptico è se vuole capire la trinità inserendo i versetti che ne parlano o la teoria o teologia che dir si voglia sulla Trinità
Esempio , sappiamo già che la Parola non esiste percui , il Fedela Cattolico DEVE sapere che nasce attraverso lo studio e l'approfondimento
Attendo [SM=x511472]



Quoto e concordo sullo spirito di questo intervento.

Penso che il fedele cattolico, ma anche l'infedele laico, deve sapere che nasce attraverso lo studio e l'approfondimento.

Ma lo deve sapere facendo uso di concetti e ragionamenti terra terra, rispondendo ad obiezioni anche fin troppo banali come le mie, e non depistando ed eludendole con mancate risposte.

[SM=g27993]
Eupeptico
00martedì 10 ottobre 2006 14:04

quell'anacronismo da XVI secolo chiamato Sola Scriptura.



“anacronistico”, in base a cosa?


Il Vangelo non è altro che il surrogato della catechesi orale apostolica, la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa



Se il Vangelo non è altro che il surrogato della “catechesi orale apostolica” la quale si trova nella linea episcopale della Chiesa ortodossa gradirei sapere cosa o chi definisce l’ortodossia della Chiesa stessa.


se vogliamo trarre dottrine da quel corpus tardo chiamato NT le troveremo non in forma sistematica ma dette en passant per il semplice fatto che c'era già una predicazione orale a monte e dunque si danno per scontate molte cose.



Traduco per le menti ingenue come le mie (in due post mi sono già preso del prevenuto e ora anche dell’ingenuo):
- nel NT non esiste alcuna formulazione della dottrina Trinitaria ne è possibile localizzarvi alcun chiaro insegnamento che possa ricondurvi senza tenere in considerazione la tradizione orale, che per i Cattolici (correggetemi se sbaglio) ha lo stesso identico valore di quella scritta.

E’ così … o no?


Inoltre è una pia ingenuità credere che quelle lettere fossero comprensibili in modo limpido ai contemporanei, Pietro stesso dice che le lettere di Paolo erano difficili e creavano equivoci (da qui la necessità della Traditio per sciogliere i dubbi e di non fare di testa propria come invece fa ogni buon eretico che crede d'aver capito qualcosa).



“difficili” non significa “impossibili” da comprendere. Che poi vi fossero persone che non avevano il giusto intendimento, non lo mette in discussione nessuno. San Paolo stesso disse di “non andare oltre ciò che è scritto”. Non voglio però che il tema del thread si muti in “Tradizione orale” o “scritta”.
La domanda è se (per quel che ci è dato di sapere) dalla lettura del NT, i lettori contemporanei degli agiografi (me ne basta uno), potessero comprendere la dottrina della Trinità.

E la risposta di Polymetis, sempre puntuale e preciso (basta notare come abbia prestato attenzione a non superare le 20 righe) mi pare essere negativa. Mi pare di comprendere che senza l’ausilio della tradizione orale, ciò non fosse possibile.

Ho compreso in modo corretto?


Qualunque discussione che parta dal presupposto Sola Scriptura, come se il NT forsse esistito nei primi due secoli, a mio avviso può andare bene per una bega tra TdG e fondamentalisti protestanti come G. Butindaro, ma da me personalmente non avrete nulla perché il presupposto è astorico.



Traduco per le menti “astoriche” e “fondamentaliste” come le mie: la “Sola Scriptura” non contiene questo insegnamento. Ho compreso in modo corretto?


Allora Chiedo subito , la domanda che fa Eupeptico è se vuole capire la trinità inserendo i versetti che ne parlano o la teoria o teologia che dir si voglia sulla Trinità
Esempio , sappiamo già che la Parola non esiste percui , il Fedela Cattolico DEVE sapere che nasce attraverso lo studio e l'approfondimento



Non mi interessano le parole, ma i concetti. La mia domanda pensavo fosse chiara, me ne scuso se così non è. La riformulo:
E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?

Grazie.
jwfelix
00martedì 10 ottobre 2006 15:05
Re:

Scritto da: M.Tamburino 10/10/2006 14.38
E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?



Io direi di sì, guarda tutte quelle popolazioni africane e dell'America Latina che sono state "catechizzate" a forza di "Sola Scriptura" con una buona dose di minacce e metodi vari tryry di convinzione da parte dei vari missionari che hanno "convertito" questi popoli. Tutti trinitari sono diventati. Chissà perchè. Forse che siano tutti dei geni?

Felix
(Mario70)
00martedì 10 ottobre 2006 17:01
Re:

Scritto da: M.Tamburino 10/10/2006 14.38

E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?

Direi di no.



Tutti i protestanti (i quali hanno coniato il motto di "sola scriptura" accettando cioè solo questa per le loro dottrine) hanno accettato la dottrina trinitaria, quindi mi sembra logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria.
Saluti Mario
husband70
00martedì 10 ottobre 2006 19:22
Re: Re:

Scritto da: (Mario70) 10/10/2006 17.01


Tutti i protestanti (i quali hanno coniato il motto di "sola scriptura" accettando cioè solo questa per le loro dottrine) hanno accettato la dottrina trinitaria, quindi mi sembra logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria.
Saluti Mario



Questo non avvenne perchè si attennero al motto di "sola scriptura, e perchè sia logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria.

Questo semmai è dovuto al fatto che fin dai tempi della Riforma protestante a tutt'oggi la loro formazione teologica è di stampo inossidabilmente trinitario.

Mi sembra fin troppo ovvio.

Saluti.
Polymetis
00martedì 10 ottobre 2006 22:15
Re:
Per Gangis


" Ma ciò non toglie che degli scrittori di estrazione semitica avessero realmente delle difficoltà a calarsi interamente nella logica e nel lessico ellenista."



Questo non è detto perché gli studi più recenti hanno dimostrato che il Palestina erano tutti bilingui. Persino tra gli ultranazionalisti ebrei di Masada giravano poesie greche, e questo lo sappiamo grazie all'archeologia. Inoltre mentre i greci non si sono mai sognati di imparare lingue straniere(neppure il latino), perché gli stranieri sono barbari, al contrario tutto il anto essa non è altro che la catechesi orale degli apostoli trasmessa di episkopos in episkopos, se non la si accetta è ovvio che possano nascere delle eresie anche tra dei madrelingua, esattamente come oggi gli italianisti litigano su cosa avesse voluto dire Leopardi col verso x. Mi pare però ovvio che occorre rifarsi come criterio al parere più diffuso e antico per conoscere quale sia questa tradizione orale. La WTS è riuscita nel capolavoro di convincere i suoi adepti, tramite un misto di citazioni taroccate e antiquate, che Costantino e Nicea hanno inventato la divinità di Cristo. In realtà se si esamina la patristica si può scoprire come l'arianesimo sia un problema sorto in seguito e Nicea non sia altro che la reazione dell'ortodossia contro quest'idea nuova, i Concili infatti non si convocano per inventare cose nuove ma per ribadire quanto da sempre creduto nel momento che qualcuno le minaccia. Se vogliamo vedere la divinità di Cristo possiamo vederla sin da subito in persone come Ireneo, Giustino, Ignazio, Melitone, ecc., solo per stare nei primi due secoli. L'arianesimo è un problema tardo, e per di più i TdG non sono ariani perché Ario aveva di Cristo una considerazione ben maggiore di quella che posseggono i TdG.


"Non erano inoltre anche loro a conoscenza della catachesi orale apostolica a loro coeva?"



Si può essere a conoscenza e decidere di rigettarla, è questo che fa l'eretico infatti, credere di averne capito qualcosa di più. La più colossale dimostrazione che il Sola Scriptura non funzione è che il protestantesimo è partito uno mentre adesso di sette protestanti ce ne sono migliaia, tutte convinte d'aver capito leggendo la sola Bibbia qualcosa di più dell'altra, il che prova che questa trasparenza del testo non esiste.


"Esisteva già a quel tempo una Traditio ortodossa in contrapposizione all'eresia?"



Ma è ovvio, basta leggere Ireneo che fu discepolo di S. Policarpo, uno degli allievi di S. Giovanni.

"La Chiesa, sebbene diffusa in tutto il mondo fino alle estremità della terra, avendo ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli la fede..., conserva questa predicazione e questa fede con cura e, come se abitasse un'unica casa, vi crede in uno stesso identico modo, come se avesse una sola anima ed un cuore solo, e predica le verità della fede, le insegna e le trasmette con voce unanime, come se avesse una sola bocca", Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 1, 10, 1-2 (SC 264, 154-158; PG 7, 550-551).

"Infatti, se le lingue nel mondo sono varie, il contenuto della Tradizione è però unico e identico. E non hanno altra fede o altra Tradizione né le Chiese che sono in Germania, né quelle che sono in Spagna, né quelle che sono presso i Celti (in Gallia), né quelle dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, né quelle che sono al centro del mondo" (Op. cit.), 1, 10, 2 (SC 264, 158-160; PG 7, 531-534).


"Come potete convertire al cristianesimo un agnostico o ateo che dir si voglia e convincerlo con tali acrobazie anzichè con ragionamenti semplici e alla mia portata?"



Altra perla della WTS è aver manipolato il significato dei passi neotestamentari sulla semplicità convincendo i suoi adepti che semplice vuol dire banale (il loro DIo infatti è alquanto primitivo quanto ad antropomorfismo), e che dunque qualunque cosa di appena complesso viene etichettato come accademico=filosofico=satanico. Leggetevi Giobbe 11,7


Per Eupeptico


"anacronistico, in base a cosa?"



Come in base a che cosa? Pensi che nel I o nel II secolo esistesse il NT? Pensi che il criterio dell'ortodossia di qualcosa per i primi cristiani fossero i 27 libri che adesso hai in mano? Leggiti una dispensa dell'università di Torino sulla storia del canone: www.christianismus.it/sezscritti/doc0020/pgfisscanone.html


"gradirei sapere cosa o chi definisce l’ortodossia della Chiesa stessa."



Nella Traditio apostolica che si he con l'imposizione della mani di successore in successore degli apostoli, di episkopos in episkopos. Già nel II secolo Ireneo vescovo di Lione lo indicava come unico metodo per distinguere la vera Chiesa dagli eretici:

"Dunque la tradizione degli apostoli manifestata in tutto quanto il mondo, possono vederla in ogni Chiesa tutti coloro che vogliono riscontrare la verità, così possiamo enumerare i vescovi stabiliti dagli apostoli nelle Chiese e i loro successori fino a noi. Ora essi non hanno insegnato né conosciuto misteri segreti, che avrebbero insegnato a parte e di nascosto ai perfetti, ma certamente prima di tutto li avrebbero trasmessi a coloro ai quali affidavano le Chiese stesse. Volevano infatti che fossero assolutamente perfetti e irreprensibili (cf. 1 Tm 3,2) in tutto coloro che lasciavano come successori, trasmettendo loro la propria missione di insegnamento. Se essi avessero capito correttamente, ne avrebbero ricavato grande profitto; se invece fossero falliti, ne avrebbero ricavato un danno grandissimo. Ma poiché sarebbe troppo lungo in quest'opera enumerare le successioni di tutte le Chiese, prenderemo la Chiesa grandissima e antichissima e a tutti nota, la Chiesa fondata e stabilita a Roma dai due gloriosi apostoli Pietro e Paolo. Mostrando la tradizione ricevuta dagli apostoli e la fede (cf. Rm 1,[SM=g27989] annunciata agli uomini che giunge fino a noi attraverso le successioni dei vescovi… Infatti con questa Chiesa, in ragione della sua origine più eccellente, deve necessariamente essere d'accordo ogni Chiesa, cioè i fedeli che vengono da ogni parte — essa nella quale per tutti gli uomini è sempre stata conservata la tradizione che viene dagli apostoli. (...) Con quest'ordine e queste successioni è giunta fino a noi la tradizione che nella Chiesa a partire dagli apostoli è la predicazione della verità.
E questa è la prova più completa che una e medesima è la fede vivificante degli apostoli, che è stata conservata e trasmessa nella verità", Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses 3, 3, 1-3.


"- nel NT non esiste alcuna formulazione della dottrina Trinitaria ne è possibile localizzarvi alcun chiaro insegnamento che possa ricondurvi"



Chiariamo il problema perché la WTS su questo dato gioca parecchio. Nel NT non c'è la Trinità ma c'è la divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito. Sono due cose immensamente diverse. Il kerygma apostolico s'è trovato con una patata bollente, ossia da una parte predicare che si era monoteisti e dall'altra che anche Cristo era Dio. Entrambi questi dati sono presenti nel NT, ma come possano stare insieme questo la teologia l'ha elaborato nel corso dei secoli. Si può definire la trinità come una sistematizzazione dei dati biblici, quindi è corretto dire che essa non c'è nella Bibbia mentre è incorretto dire che non ci sono i fondamenti di tale dottrina.


"senza tenere in considerazione la tradizione orale, che per i Cattolici (correggetemi se sbaglio) ha lo stesso identico valore di quella scritta."



Per i cattoli la Tradizione ha creato la Scrittura. Qui bisogna veramente uscire dal criterio fondamentalista americano secondo cui il NT è caduto rilegato dal cielo, in realtà quei 27 libri che abbiamo in mano si sono formati così come sono dopo 4 secoli di lotte. La prima volta che troviamo tutti e soli i 27 libri del NT attuali è nel IV secolo con la lettera festale dell'odiato Atanasio. Si vuol cioè dire che la Traditio apostolica in base a criteri quali la diffusione, l'apostolicità e la conformità all'ortodossia ha selezionato quali libri dovessero entrare nel canone. Paradossalmente dunque il metro di misura della Scrittura è stata la Traditio apostolica, che infatti non annulla la Scrittura come faceva quella dei farisei perché è quella stessa Traditio che ha scelto la Scrittura che invece secondo i TdG la annullerebbe. A mio avviso se si rigetta la Chiesa cattolica e si iniziano a farneticare cose del tipo "dopo il I secolo ci fu l'apostasia" allora, poiché è stata rigettata la Chiesa, si rigetti anche il canone da lei creato nei secoli successivi e si faccia pure esegesi sul Vangelo di Filippo, perché non si può rigettare la Chiesa e dichiararla apostata dal I secolo in avanti ma poi accettare un canone formato da quella stessa Chiesa secoli dopo. Qui sta l'ingenuità dei TdG che sono seriamente convinti siccome leggono la Torre di Guardia e non certo i trattati di filologia, che nel I secolo ci fosse il NT.


"“difficili” non significa “impossibili” da comprendere."



Mai detto impossibili, ma la difficoltà stava proprio nel fatto che essi non le leggevano secondo quanto dicevano loro i legati degli apostoli ma di testa loro.


"Che poi vi fossero persone che non avevano il giusto intendimento, non lo mette in discussione nessuno. San Paolo stesso disse di “non andare oltre ciò che è scritto”."



Ma è ovvio che Paolo avverta di non travisare le sue lettere, il problema è che per non travisarle ci si basava sulla predicazione orale. Non è che Paolo creasse cristiani con lettere, perché gesù disse andate e predicate, non andate e scrivete, le lettere sono solo un surrogato per la distanza e si basano su una catechesi già fatta a monte.


"Non voglio però che il tema del thread si muti in “Tradizione orale” o “scritta”."



Temo sia inevitabile siccome la trinità è un'insegnamento che la Traditio legge nella Scrittura il parlare di che cosa sia questo depositum fidei.


"La domanda è se (per quel che ci è dato di sapere) dalla lettura del NT, i lettori contemporanei degli agiografi (me ne basta uno), potessero comprendere la dottrina della Trinità."



La Trinità così come formulata tre secoli dopo ovviamente no, perché essa è un tentativo di far stare più come sotto lo stesso cappello, potevano però comprendere che Gesù fosse Dio.


"E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?"



Non esiste un lettore senza preconcetti, tutti siamo già gettati in un orizzonte ermeneutico.

Per Mario


"Tutti i protestanti (i quali hanno coniato il motto di "sola scriptura" accettando cioè solo questa per le loro dottrine) hanno accettato la dottrina trinitaria, quindi mi sembra logico che anche dalla sola scrittura si possa raggiungere la conclusione trinitaria."



Ma i protestanti hanno copiato la dottrina trinitaria dalla Chiesa. IL Credo che essi recitano in chiesa è lo stesso cattolico, ed è il simbolo niceno-costantinopolitano. Hanno cioè rigettato la Chiesa ma per qualche miracolo non hanno rigettato né il suo canone neotestamentario né la fede proclamata nei Concili di Nicea e Costantinopoli. Tra l'altro in questi Concili di cui accettano il simbolo si parla anche di una struttura della Chiesa sacrale e gerarchizzata, altro che sacerdozio universale dei credenti, è il caso dunque di dire che sono doppiamente eretici nel senso etimologico della parola.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 10/10/2006 22.21]

barnabino
00martedì 10 ottobre 2006 23:43
Mi pare che anche Polymetis in fondo abbia confermato che nelle scritture non vi è alcuna traccia della trinità:

"La Trinità così come formulata tre secoli dopo ovviamente no, perché essa è un tentativo di far stare più come sotto lo stesso cappello, potevano però comprendere che Gesù fosse Dio"

Dunque con la trinità siamo di fronte ad una creazione tardoantica atta ad armonizzare apparenti contraddizioni di un testo che, a quanto pare, tutti gli scrittori proto ortodossi ritenevano autoritativo.

Shalom
husband70
00martedì 10 ottobre 2006 23:55
Re:

Scritto da: spirito!libero 10/10/2006 23.45
Difatti io ho parlato di Gesù = Dio e questo, come io e gli altri hanno dimostrato, è evidente anche nella Sola Scriptura.



Certo che per essere uno spirito libero indipendente, dalla mente scientifica e razionale, ti vedo abbastanza impegnato a sostenere una dottrina dogmatica ( definita dogma anche dalla CC )e assolutamente improbabile.

Un dogma metarazionale che riguarda un Dio uno e trino non comprensibile razionalmente, ma sostenibile solo aggrappandosi aa ambivalenti interpretazioni, non è coerentemente compatibile con l'immagine che vuoi dare di te come persona scientifica e razionale.

Ho l'impressione che più che spirito libero sei uno spirito condizionato nell'andar contro pregiudizialmente contro ogni dottrina, ogni credenza, ogni usanza che si colleghi alla confessione religiosa minoritaria dei TdG.

A costo di sostenere anche un dogma di fede.

Saluti.
Eupeptico
00mercoledì 11 ottobre 2006 11:44


"anacronistico, in base a cosa?"



Come in base a che cosa?



Sì. In base a cosa?


Pensi che nel I o nel II secolo esistesse il NT? Pensi che il criterio dell'ortodossia di qualcosa per i primi cristiani fossero i 27 libri che adesso hai in mano? Leggiti una dispensa dell'università di Torino sulla storia del canone: www.christianismus.it/sezscritti/doc0020/pgfisscanone.html



Ti ringrazio. L’ho letta già da tempo quella dispensa. Ma preferisco cosa dicono i miei libri di testo:

“L’idea che all’origine del canone vi sia stata una pronuncia autoritaria della gerarchia ecclesiastica, e in seguito a questa l’adozione dei 27 libri nelle chiese, è antistorica”, “le deliberazioni degli organismi direttivi ecclesiastici ci sono state, come abbiamo visto, ma solo in un secondo tempo. E si sono limitate a registrare e ratificare un fatto compiuto, avvenuto nell’ambito delle comunità cristiane.” (Corsani – “Introduzione al Nuovo Testamento”, pag. 25, ed. Claudiana).

E come disse Bertrand “non spetta alla Chiesa di decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura testimoniare se la chiesa è ancora cristiana” (cioè ortodossa). – (Protestantisme, Parigi. Je Sers – 1931).

Comunque, caro amico, vorrei evitare di uscire dal tema del thread, quindi torniamo IT.



"gradirei sapere cosa o chi definisce l’ortodossia della Chiesa stessa."



Nella Traditio apostolica che si he con l'imposizione della mani di successore in successore degli apostoli, di episkopos in episkopos. Già nel II secolo Ireneo vescovo di Lione lo indicava come unico metodo per distinguere la vera Chiesa dagli eretici: …



Certo che citare Ireneo in un thread imperniato sulla “Sola Scriptura” … mi lascia leggermente attonito. Dovremmo prima discutere se Ireneo non fosse eterodosso prima di innalzarlo a paladino dell’ortodossia. Ma anche questo ci porterebbe fuori tema. Io vorrei arrivare ad una risposta alla mia domanda che sia condivisa da tutti. Poi potremmo allargare i ragionamenti in thrads specifici.



"- nel NT non esiste alcuna formulazione della dottrina Trinitaria ne è possibile localizzarvi alcun chiaro insegnamento che possa ricondurvi"



Chiariamo il problema perché la WTS su questo dato gioca parecchio. Nel NT non c'è la Trinità



Perfetto. Allora siamo tutti d’accordo? Tamburino, Polymetis, e gli altri cattolici … siamo tutti d’accordo che nel NT non c’è la Trinità, giusto?


ma c'è la divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito. Sono due cose immensamente diverse. Il kerygma apostolico s'è trovato con una patata bollente, ossia da una parte predicare che si era monoteisti e dall'altra che anche Cristo era Dio.



Anche i TdG credono che Gesù sia Dio (come vedi non ho problemi a scriverlo con la maiuscola). Tu non mi devi dimostrare che il NT affermi che Gesù sia Dio (cosa che anche i sassi sanno), tu devi dimostrarmi che il NT intende ciò che tu intendi quando affermi che Gesù sia Dio.
E ciò che tu intendi, fa parte di una Trinità che il NT non insegna, per tua stessa ammissione.


Entrambi questi dati sono presenti nel NT, ma come possano stare insieme questo la teologia l'ha elaborato nel corso dei secoli. Si può definire la trinità come una sistematizzazione dei dati biblici,



Prima dovresti dimostrare che la Teologia “sistematizzante” sia ortodossa, e qui mi ricollego a Bertrand di cui sopra. Ma non è questa la risposta alla domanda che feci.


Per i cattoli la Tradizione ha creato la Scrittura.



Onestamente … mi fa sempre un certo effetto sentire queste parole. Che rispetto, ma non condivido.


Qui bisogna veramente uscire dal criterio fondamentalista americano secondo cui il NT è caduto rilegato dal cielo



Nessuno parla di “rilegatura” ma di “scrittura”. Vorrei comunque rimanere in tema, se possibile.




"Non voglio però che il tema del thread si muti in “Tradizione orale” o “scritta”."



Temo sia inevitabile siccome la trinità è un'insegnamento che la Traditio legge nella Scrittura il parlare di che cosa sia questo depositum fidei.



Bastava semplicemente rispondere che la Sola Scriptura non insegna la Trinità, e io sarei stato appagato.


La Trinità così come formulata tre secoli dopo ovviamente no, perché essa è un tentativo di far stare più come sotto lo stesso cappello, potevano però comprendere che Gesù fosse Dio.



vedi sopra



"E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?"



Non esiste un lettore senza preconcetti, tutti siamo già gettati in un orizzonte ermeneutico.



Chiaramente quando parlo di lettori privi di preconcetti religiosi/dottrinali, non riferendomi ai sassi, sono consapevole che tutti hanno un orizzonte ermeneutico. Credevo quindi fosse chiaro che mi riferissi nello specifico ad un orizzonte “trinitario”.

Riformulo:
E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali inerenti la dottrina della Trinità, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?

La risposta che “credo” di aver ricevuto da voi è: NO.

M.Tamburino
00mercoledì 11 ottobre 2006 12:43

Perfetto. Allora siamo tutti d’accordo? Tamburino, Polymetis, e gli altri cattolici … siamo tutti d’accordo che nel NT non c’è la Trinità, giusto?

Riformulo:
E’ possibile per un lettore privo di preconcetti religiosi/dottrinali inerenti la dottrina della Trinità, giungere alla consapevolezza di un Dio trino attraverso la “Sola Scriptura”?

La risposta che “credo” di aver ricevuto da voi è: NO.

Io non ho detto che nel NT non c'è la Trinità. Ho risposto alla tua domanda, che hai riproposto alla fine del tuo ultimo post, e quindi ribadisco che un lettore privo di preconcetti dottrinali attraverso la Sola Scriptura potrebbe (ho usato un condizionale scrivendo "direi") arrivare ad una consapevolezza diversa da un Dio Trino o, altrimenti detto, potrebbe non deviare dalla monopersonalità di Dio.

Ma per ognuna di queste mie affermazioni dovrei dare una spiegazione che supera le 20 righe ... [SM=g27986]
mioooo
00mercoledì 11 ottobre 2006 13:06
Non capisco alcuni atteggiamenti , comunque

Eupeptico è un tdg Doc
Perchè ci dice che Cristo è Un Dio (Dio =Arcangelo)
Perchè lui con gli ex non parla e questo è sintomo di persona seria fino in fondo

ora Però non da retta alle parole , perchè alcuni Cattolici ti stanno dicendo che la Trinità è una Parola assenta dalla Bibbia , ma la possiamo ritrovare come espressione di un concetto
e lascio a te riportare il concetto da dizionari o libri in modo che possiamo partire da fatti
Grazie
spirito!libero
00mercoledì 11 ottobre 2006 13:38
“E ciò che tu intendi, fa parte di una Trinità che il NT non insegna, per tua stessa ammissione. “

No, semplicemente si intende che Gesù in parte del NT è visto come Dio stesso, ovvero il Dio di Israele.

Non entro poi nel discorso dello Spirito Santo perchè non ho mai approfondito questa specifica questione. Tuttavia non è solo chiara la divinizzazione ma anche leguaglianza Gesù = Dio supremo (YWHW).

Ma poi vorrei tanto capire dove diavolo nella Bibbia "sta scritto" che Gesù sia l'arcangelo Michele !

Saluti
Andrea



barnabino
00mercoledì 11 ottobre 2006 14:13
Non tocca a me moderare, ma non andiamo OT parlando di Michele, quelli sono dettagli dal sapore polemico. Qui non parliamo di Gesù ma del concetto di trinità. Che Gesù sia da identificare con Michele o meno non cambia la discussione, tanto è vero che i giudeo-cristiani identificavano tranquillamente Michele con Gesù (vedi il Pastore di Erma).

Eupeptico dice, semmai, che giustamenta sarebbe da dimostrare che nella sola scriptura (e io ritengo anche nei Padri apostolici) Gesù era considerato Dio nello stesso senso che vi attribuiscono i trinitari. Io, e con me molti biblisti e storici del cristianesimo, anche per diverse ragioni, ritengono decisamente di no. Sicuramente, e questo è riconosciuto unanimamente, non si trova alcuna affermazioni di "deità" nei sinottici.

Shalom

[Modificato da barnabino 11/10/2006 14.18]

barnabino
00mercoledì 11 ottobre 2006 14:30
Caro Mioo,


la Trinità è una Parola assenta dalla Bibbia , ma la possiamo ritrovare come espressione di un concetto



Eupeptico e altri presenti sul forum non sono tanto dabbene domandare se la parola "trinità" sia presente o meno nelle scritture, questa è una ovvietà.

A me sembra i cattolici si siano spinti un pò oltre questo affermando che nella sola scriptura, senza l'ausilio della tradizione e delle sue sucessiva speculazioni, non è possibile leggere il concetto di trinità.

Shalom
Polymetis
00mercoledì 11 ottobre 2006 16:54
Re:
"Sì. In base a cosa?"

Al fatto che nel I secolo il NT non esisteva dunque non poteva essere il criterio dell'ortodossia.


"Ma preferisco cosa dicono i miei libri di testo:

“L’idea che all’origine del canone vi sia stata una pronuncia autoritaria della gerarchia ecclesiastica, e in seguito a questa l’adozione dei 27 libri nelle chiese, è antistorica”, “le deliberazioni degli organismi direttivi ecclesiastici ci sono state, come abbiamo visto, ma solo in un secondo tempo. E si sono limitate a registrare e ratificare un fatto compiuto, avvenuto nell’ambito delle comunità cristiane.” (Corsani – “Introduzione al Nuovo Testamento”, pag. 25, ed. Claudiana).



Ma queste righe sono condivisibilissime e non dicono alcunché contro quello che io ho scritto. Non ho citato i sinodi di Ippona e Cartagine che hanno confermato il canone, anzi parlando della dottrina triniaria ho detto che i Concili non creano ma ratificano quanto si credeva già da prima. Quello che mi interessava dire non è che la Chiesa in quanto Concilio ha stabilito un canone, ma che la Chiesa in guantio vescovi, comunità, ecc. nel corso dei secoli, e per la precisione tra II e IV secolo, ha selezionato il canone. la ratificazione è solo l'ultimo stadio di un processo. Selezionato in base a che cosa? Al confronto tra questi libri e la sua ortodossia, la traditio orale.
Non c'è il canone che tu attualmente hai in mano prima della lettera festale di Atanasio, quindi quando secondo la WTS la Chiesa era già da secoli eretica. Alcuni testi come la lettera agli Ebrei sono entrati nel canone delle Chiese in modo diffuso addirittura dopo la definizione di Padre e Figlio come consustanziali a Nicea. Grande scandalo per la WTS il dover nascondere che l'odiato Concilio precede il NT col quale vorrebbero condannarlo.

"E come disse Bertrand “non spetta alla Chiesa di decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura testimoniare se la chiesa è ancora cristiana” (cioè ortodossa). – (Protestantisme, Parigi. Je Sers – 1931)."

Viene da chiedersi se costui, ignoto di 70 anni fa, sapesse che la Bibbia è una creazione tarda e che la Chiesa esisteva da ben prima. Quest'ultima non è basata sul NT ma sulla predicazione degli apostoli, come Gesù comandò.
I Vangeli stessi altro non sono che la trascrizione di catehesi orali, come la storia delle forme ha dimostrato da decenni. Ad esempio il Vangelo di Marco è la trascrizione della catechesi di Pietro.

"Comunque, caro amico, vorrei evitare di uscire dal tema del thread, quindi torniamo IT."

Nulla è più in tema.

"Certo che citare Ireneo in un thread imperniato sulla “Sola Scriptura” …"

L'hai deciso tu che è sul Sola Scriptura?

"Ireneo non fosse eterodosso prima di innalzarlo a paladino dell’ortodossia."

Come già detto era il vescovo di Lione e un depositario della catechesi giovannea, inoltre parla della situazione in tutto l'impero citando le maggiori Chiese, la traditio è una.

"Perfetto. Allora siamo tutti d’accordo? Tamburino, Polymetis, e gli altri cattolici … siamo tutti d’accordo che nel NT non c’è la Trinità, giusto?"

Non c'è la sistematizzazione dei dati chiamata Trinità ma i suoi elementi costitutivi.

"Anche i TdG credono che Gesù sia Dio (come vedi non ho problemi a scriverlo con la maiuscola). Tu non mi devi dimostrare che il NT affermi che Gesù sia Dio (cosa che anche i sassi sanno), tu devi dimostrarmi che il NT intende ciò che tu intendi quando affermi che Gesù sia Dio."

Quanto dicevo che dal Nt si può ricavare che Gesù è Dio intendevo proprio questo, ossia quello che io intendo per Dio, non il concetto di theos che hanno i TdG e che è un qualche residuo ebraico dell'epoca pre-esilica.

"Chiaramente quando parlo di lettori privi di preconcetti religiosi/dottrinali"

Non esiste, per il sempolice fatto che è nato in un luogo e in un tempo ha una griglia di lettura che non è mai neutra. Anzi, è più corretto dire che più si studia, ergo più si hanno pre-concetti dati dall'istruzione universitaria, e più si comprende un brano in quanto si consoce l'epoca in cui è stato prodotto.

"Credevo quindi fosse chiaro che mi riferissi nello specifico ad un orizzonte “trinitario”. "

Come già detto a mio avviso un lettore capirebbe che Gesù è Dio, ma Dio in senso pieno. Come ciò si armonizzi col monoteismo invece può deciderlo come vuole.
Escludo che ad una prima lettura senza l'ausilio della WTS si potrebbe mai arrivare alla teologia su Gesù-dio dei TdG, perché essa richiede uno dei famosi "pre-concetti", ossia il leggere tutto secondo una griglia, che il lettore medio non ha, quella del giudaismo pre-esilico e del suo campo semantico.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 11/10/2006 16.56]

mioooo
00mercoledì 11 ottobre 2006 18:25
tri|ni|tà
s.f.inv.
1 TS teol., dogma fondamentale della fede cristiana, che afferma in Dio un’unica natura distinta in tre persone, Padre, Figlio e Spirito Santo | con iniz. maiusc., le tre persone divine del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: il culto della Santissima T. | TS arte, spec. con iniz. maiusc., rappresentazione iconografica delle tre persone divine: la T. del Masaccio
2 TS relig., in alcune religioni politeistiche, manifestazione della divinità in tre forme distinte
3 TS bot.com. ?epatica


Dal Di Mauro
(Mario70)
00mercoledì 11 ottobre 2006 19:27
trinità
La cosa divertente è che i padri della chiesa diventano un autorità quando difendono le dottrine dei tdg, sono eterodossi quando difendono la trinità... mah, misteri della fede.
Ho letto che definire Gesù "Dio" con la maiuscola
non è pertinente al tread, invece lo è eccome.
Se esiste un solo Dio e Cristo è chiamato Dio, unigenito Dio, grande Dio, vero Dio, che è nel seno del padre, che solo lui ce lo ha rivelato, che è in lui, che possiede la deità, che ha creato tutto, che sostiene ogni cosa ecc... un qualsiasi lettore si domanderebbe come possa esistere un unico Dio quando anche lui è chiamato Dio e sta cosi in intimità con Dio padre da asserire che chi lo vedeva vedeva il padre stesso.
Giunti a questo punto abbiamo l'equazione 1+1=1 ossia Dio è il padre e Dio è il figlio, ma sono due persone distinte.
Arrivare alla trinità a questo punto è facile in quanto lo spirito santo procede dal padre attraverso il figlio o dal figlio stesso, dal momento che egli viene personificato dalla stessa scrittura e che gli apostoli lo pregavano e dialogavano con lui, non puo che essere anche lui Dio.
Questi fatti insieme alle formule trinitarie comparse gia in epoca apostolica (che tutti conosciamo) ci porta a formulare la dottrina trinitaria.
I tdg spiegano la divinità di Cristo in senso adottivo usando scritture dell'AT ma è chiaro che la persona del Figlio non era conosciuta a quegli scrittori e usare salmi poetici per spiegare che generare è sinonimo di creare li fa apparire come coloro che si arrampicano sugli specchi per dimostrare un qualcosa che nel NT non esiste affatto, in epoca neotestamentaria generare e creare erano due parole ben distinte.
Saluti Mario
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