UNA GIORNATA BUTTATA

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
giordaloco
00domenica 17 settembre 2006 18:08
Sto magnificamente, dopo una cena a base di cernia asada, spaparanzato su una
sdraio con un porchito tra i piedi, qualche pollo che si contende le briciole e un
bicchiere di rum in mano.

L’amico cubano, che sta giocando a domino più in la, mi domanda se domani sono
libero, Aiaaaa!!! Sono sicuro che partirà con la solita richiesta (cubana /a chi ha la
macchina) “mi porti da mio fratello?”; quasi sempre questi parenti stanno a
centinaia di chilometri di distanza.

Capisce al volo, dal mio sopracilio alzato, che non è facile fregarmi e allora
aggiusta il tiro: pesca gamberi e se gli diamo la benzina ci porta fuori a pesca, le
esche le mette lui.

Sono allettato, non è facile a Cuba uscire in barca al di fuori del carissimo circuito
turistico, Dove è ? : vicino a Las Tunas !!! Orco !! Sono più di 300 chilometri.

Insiste, è un pescatore, conosce i posti, ci sono cubere giganti; anche sapendo
dell’abitudine locale di descrivere un moschino come un’aquila sono interessato;
continua : al limite ci portiamo a casa una cassa di gamberi e qualche aragosta;
tentenno poi ci casco, ci casco con sandali e tutto : Va bene !!!:

Le tre di notte. bisogna essere la presto per pescare, una nebbia che nemmeno sul
po si è mai vista, carico l’amico, la moglie (sua), la zia (pure) e ingaggio una lotta
furibonda per impedire l’accesso all’auto a mezzo paese che vuole partire con noi.

Un viaggio allucinante, nebbia, umido al 118%, musica al massimo volume (non
possono farne a meno) buche pazzesche, carretti, biciclette, trattori e cavalli ( se ne
abbatti uno rischi 10 anni di galera), tutti regolarmente senza luci; ma finalmente
alle prime avvisagle del giorno siamo vicini.

Non ci si può presentare senza niente, per cui ci fermiamo a un negozietto ??? ( ci
vorrebbe un libro solo per desciverlo) : quattro bottiglie di rum, una cassa di birra,
salcicce (perro caliente), pane, formaggio, due stecche di sigarette e acqua per me.

Tutto tassativamente a mie spese ( lo Yuma di turno ) e per fortuna non sono cose
per turisti ma locali e me la cavo più o meno con l’equivalente di mezza stecca di
sigarette qui da noi.

Arriviamo, baci, abbracci, un goccio di rum per terra (par los santos) è la
tradizione, e in meno di dieci minuti sono quasi tutti sbronzi.

E la pesca ? A malincuore, visto che non vogliono separarsi dalla bebida (se la
portano appresso), andiamo alla barca: una cosa strana molto più lunga che larga
(forse 7x1,5), fondo piatto e fiancate non più alte di cinquanta centimetri; al centro
una massa di ruggine, identificarla è impossibile, capire da dove possa essere stata
tolta pure; girando un volano la cosa parte, col suo solo pistone sputa fumo da
tutte le parti ciucciando benzina da una bottiglia di ex acqua minerale appesa
sopra, il rumore è assordante.

In mare con una cosa simile ? Sono pazzi !!! Non c’è niente da fare, cinque o sei
alcolizzati mi spingono a bordo, saltano dentro e viaaaa ......

Aggrappato al bordo mi aspetto la replica del Titanic ma non succede, il mare è
calmo, la barca regge, si calano le lenze e si traina : un tubo !! ( tra l’altro si sgotta
parecchio, filtra acqua dal fondo).

Tra un sorso e l’altro realizzano che i pesci sono in vacanza o a Miami e allora
puntano a un gruppo di isolette con mangrovie e si ancorano; va già meglio :
qualche cuberita e qualche pargo si lasciano attrarre dai gamberetti, niente di
eccezionale, roba che non arriva al chiilo, le tanto rinomate maxi cubere da 15/20
chili se ne stanno ben imboscate semprechè ci siano mai state.

Ora di pranzo, all’ombra dei mangles, staccando dalle stesse un tipo di ostrica e
ingurgitandole con pane, salciccia ,formaggio le innaffiano abbondantemente con
birra o rum secondo gusti e preferenze ; si passa un paio di ore parlando di quello
che dovrebbe esserci ma non c’è.

Dopo la pausa picnic/ostrico/ alcoolica decidono per un fiume e iniziano a risalire
zizzagando; non so se perchè il capitano è fuori o perchè stia evitando i bassi
fondali, l’unico che potrebbe saperlo è uno dei tanti santi locali coi quali hanno
condiviso il rum.

In fondo lo spettacolo è eccezionale: mangrovie e verde dappertutto, calma piatta,
il fiume largo e lucido per il riverbero, i pesci bollano da tutte le parti (non so cosa
possano essere) e dulcis in fundo ogni tanto si intravede la scia di qualcosa di
grosso e qualche pinna di tarpon che delfinando taglia l’acqua; mi eccita !!

Sono sicuro che è il grande momento, monto un magnum da 12 centimetri , finale
in acciaio da 40 libre e impongo di essere portato verso riva per qualche lancio;
niente da fare, i “compagni”, ingurgitando birra, mi assicurano che a riva non
“pican”, meglio traina, Ok detto e fatto.

Dopo poco il primo attaco, ferro ma deve essere una cosetta da poco, inizio
rilassato il recupero ma una botta che levati quasi mi strappa la canna dalle mani,
due testate e poi via come un treno, una bestiaccia si è pappata il pescetto, non
capisco cosa possa essere ma intanto mi porta fuori filo e filo; il motore asmatico
non ce la fa a stargli dietro, chiudo un poco la frizione, che diamine !! ho un 60
libre, breve lotta, non c’è più niente; recupero e il finale di acciaio è troncato, mah
forse una piega.

I sorrisetti e le battute dei borracieros (ubriachi) non mi destabilizzano più di tanto
e nemmeno mi mettono sull’avviso.

Troppo eccitato e voglioso di vendetta cambio canna : trecciato da 90 libre, finale
acciaio da 80, artificiale da 18 centimetri e in acqua.

Non passa molto e... botta !!! questo è qualcosa di meglio del primo, niente di
super ma due o tre chili sicuramente, mi sembra una cuberita, me la sto godendo
quando si ripete la scena di prima, tutto si blocca come se avessi agganciato il
fondo, e subito dopo qualcosa parte a razzo controccorrente, impossibile fermarlo ,
lotta furiosa, frizione, ala, molla, tira; non riesco a capire cosa possa esserci sul
fiume che si comporti così; un tarpon ? no non salta; una cubera gigante ?
neppure, non fila e non si muove con la necessaria decisione, non mi viene in
mente niente, intanto la bestia si fa pesante e si impunta, dura poco: la lenza è di
nuovo libera.

Recupero demoraliz/incazato ed ecco il rapala maciullato, spezzettato, ancorette
raddrizzate o schiacciate, un lampo, mi giro furioso e sbotto : Tiburon !!!???
(squalo); ecco spiegato l’arcano, i borracio ridono, si danno pacche sulle spalle e
intonano tiburon, tiburon, tiburon.....

Quando si calmano pretendo una spiegazione , io di squali così e che attaccassero
dei pesci allamati in un fiume non ne avevo mai incontrati !! Presto detto . più a
monte c’è un matadero e buttano gli scarti in acqua.

Non avendo portato l’attrezzatura giusta devo desistere; faccio capire agli
spiritos/alcoolisti che la giornata e chiusa e che è meglio tornare o gli affondo la
barca e le ultime scorte di birra:

La minaccia per la barca non ha effetto ma quella sulla birra si, si torna a terra.

Arrivati subito caffè, questo non manca mai, baci abbracci, saluti, promesse di
amarmi per sempre e, per farsi perdonare mi mettono nel bagagliaio una cassa di
gamberi e una dozzina di aragoste.

Notevolmente addolcito, anche a causa di un paio di sorsate di rum che ho preso
per correggere il caffe, abbraccio tutti e bacio le donne (che diamine sono
italiano).

Per strada sono preoccupato: se ci fermano in uno dei soliti controlli e trovano
gamberi e aragoste ci pelano vivi; sono cose per turisti e vanno comprate nei
negozi statali per dollari e con tanto di comprovante (scontrino); per fortuna non
succede e tutto finisce bene.

Mai fidarsi delle proposte cubane, tempo e denaro buttati ; d’accordo l’avventura
c’è stata ma avrei preferito almeno vederli questi tiburon.

Ciao alla prossima.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:54.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com