Vita quotidiana

Vorrei condividere questa riflessione con voi , sono un ragazzo dell'hinterland Milanese , che sgobba dalla mattina alla sera operaio in una società di manutenzione impianti farmaceutici , macchina , amici e fidanzata , non mi mancano i soldini per divertirmi , viaggio spesso i fine settimana andando in vari locali dove ci si trova con amici ...
La mia riflessione è questa , attraverso questo forum capisco che la religione è importante , che ha effetti positivi ma il fine quale è il fine ??? mi spiego , perchè io dovrei mettermi a studiare la Bibbia , approfondire come leggo in varie sezioni i Padri Apostolici , capire il canone della Bibbia , capire i versetti legati a questo punto o a quel pensiero quale è il nesso che un ragazzo di 20 anni quello che sono io dovrebbe magari alla sera rinunciare ad uscire con la fidanzata per studiare o capire la Bibbia in versetti , io credo in Dio , sono Cattolico come si suol dire di quelli alla buona

Leggo sempre all'interno del forum di situazioni di disagio nelle varie confessioni religiose , ma possibile che ci si debba far prendere la testa da queste situazioni , io sono libero se voglio studio se no la volta prossima , se non voglio non studio

Quale è secondo voi quella scintilla che in un ragazzo di 20 anni deve scattare perchè veda la religione come uno dei punti cardinali della sua vita
Grazie

"Quale è secondo voi quella scintilla che in un ragazzo di 20 anni deve scattare perchè veda la religione come uno dei punti cardinali della sua vita"

La malattia mentale ??

Ovviamente scherzo.

La questione che poni non è di facile soluzione. Benchè i fattori esterni che spingono l'uomo alla ricerca di una dimensione spirituale siano molteplici, tutti hanno in realtà fondamento nella istintiva domanda interiore sul senso della propria esistenza. Le annose domande, chi siamo, da dove veniamo e cosa succederà dopo la morte, accompagnano l'uomo sin dall'alba dei tempi.

Credo che tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo posti queste domande. Ognuno a suo tempo. Non trovo affatto strano che un ragazzo di 20 anni si ponga questi interrogativi. Non è un problema di età bensì di sensibilità, di coscienza, di fattori esterni (forte dolore) ecc...

A questo punto, colui che si interroga ha due possibilità, approfondire la questione cercando qualche risposta oppure dimenticare queste "bizzarre" domande che non portano a nulla e continuare la propria esistenza.

In base alla scelta, il ragazzo di 20 anni, continuerà a uscire unicamente con la propria ragazza, oppure si iscriverà ad un forum religioso chiedendo in realtà:

perchè sono quì ?

Con ciò facendo ha già fatto una scelta.

ti abbraccio
Andrea

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Quale è secondo voi quella scintilla che in un ragazzo di 20 anni deve scattare perchè veda la religione come uno dei punti cardinali della sua vita

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Una domanda. Giovanni direbbe la sete. Se non c'è domanda, non c'è la sete, non c'è neanche la scintilla. E questo lo dico non solo in riferimento alla religione.

Ma la religione non ha niente a che vedere con l'essere un'ottima persona, onesta, integra, felice. Nel senso che uno può essere tutte queste cose insieme e non essere necessariamente credente.

Ma per il credente, ed il cristiano in particolare, Cristo rappresenta l'uomo nuovo che può indicarci il modo di vivere dell'uomo.

Ma questo è una sorta di "articolo di fede" ...

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Written by: @tiskio@ 15/06/2006 22.24
quale è il nesso che un ragazzo di 20 anni quello che sono io dovrebbe magari alla sera rinunciare ad uscire con la fidanzata per studiare o capire la Bibbia in versetti , io credo in Dio ,
Grazie

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Chi ti dice che devi rinunciare ad uscire e a vivere i tuoi 20 anni? Vivi i tuoi 20 e valorizzali, riflettendo su ciò che hai esposto, cercando risposte, crescendo come persona.

Puoi fare l'una e l'altra cosa, con intelligenza.

gandhi

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Written by: genyus67 16/06/2006 14.01

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gandhi

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La malattia mentale ??

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tazp

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La questione che poni non è di facile soluzione. Benchè i fattori esterni che spingono l'uomo alla ricerca di una dimensione spirituale siano molteplici, tutti hanno in realtà fondamento nella istintiva domanda interiore sul senso della propria esistenza. Le annose domande, chi siamo, da dove veniamo e cosa succederà dopo la morte, accompagnano l'uomo sin dall'alba dei tempi.

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Pienamente daccordo , infatti mille domande e altrettante risposte

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Credo che tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo posti queste domande. Ognuno a suo tempo. Non trovo affatto strano che un ragazzo di 20 anni si ponga questi interrogativi. Non è un problema di età bensì di sensibilità, di coscienza, di fattori esterni (forte dolore) ecc...

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Si credo che sia la formula esatta , sai a volte ti domand i questo mondo , io ne sono parte oppure e dunque posso fare qualcosa o devo sentirmi estraneo e dunque continuare a divertirmi

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A questo punto, colui che si interroga ha due possibilità, approfondire la questione cercando qualche risposta oppure dimenticare queste "bizzarre" domande che non portano a nulla e continuare la propria esistenza.

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Una in mezzo nooo...

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In base alla scelta, il ragazzo di 20 anni, continuerà a uscire unicamente con la propria ragazza, oppure si iscriverà ad un forum religioso chiedendo in realtà:
perchè sono quì ?

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credo che il primo paso l'ho fatto entrando in un forum dove la religione e sovrana e dove si approfondiscono tutte le tematiche in modo professionale e serio

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ti abbraccio
Andrea

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