snupy
00sabato 26 marzo 2005 09:24
IL NATALE FESTA DI TUTTI
Gli antichi romani il 25 Dicembre celebravano il gioioso dies Natalis, cioè giorno NATALE di Bacco, del Sole Invincibile, di Mithras e di altri dei solari.
I cristiani dei primi 4 secoli, invece, celebravano la nascita di Gesù (successivamente trasformato in loro Dio), il 6 di Gennaio.
Solo svariati secoli dopo ( fra il 337 ed il 450 dopo Cristo), per soppiantare le feste di questi dei solari, i cristiani spostarono al 25 Dicembre anche il natale del loro Dio per appropriarsi del significato del ben più antico NATALE dei POLITEISTI che era il Natale del solstizio e del ritorno della luce del 25 Dicembre, il natale di Dionisio-Bacco, del Sole invincibile, di Helios, di Mithras.
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Chi non si riconosce nella tradizione cristiana, dunque non si senta fuori posto durante le festività natalizie, ma festeggi pure, con parenti ed amici e con la intera comunità italiana ed occidentale le feste del ritorno della luce, riconoscendole come proprie, come laiche o come pagane con tutti i diritti di priorità rispetto all’appropriazione cristana. Rivendichiamo come festa laica il ritorno di giornate di luce più lunghe, ottimo motivo per festeggiare.
E di fronte ai cristiani che alzano la bandiera del tradizionalismo, rivendichiamo le autentiche tradizioni autoctone romane precedenti alla loro e da loro snaturate.
Ed anche l’albero di Natale non ha niente di originariamente cristiano! La tradizione di festeggiare alberi era tipicamente pagana ed aspramente condannata già dalla Bibbia. L’abete poi (con precedenti romani), è di tradizione nordica, al solito tardivamente fatta propria dai cristiani eppoi più recentemente “laicizzatasi” quasi completamente nel sentire comune.
I laici reagiscano alla retorica religiosa ma NON estraniandosi dalla propria comunita’, bensì rivendicando orgogliosamente le proprie radici nella tolleranza e nella libertà di pensiero dei tempi “pagani”.
Se consideriamo (come fanno perfino i neopagani) che il paganesimo non è stato una religione, bensì un atteggiamento tollerante verso tutti i modi di pensare e tutte le tradizioni, non avremo difficoltà a mantenere intatto il nostro laicismo pur recuperando pienamente il folclore gioioso delle nostre radici più profonde.
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25 Dicembre NATALE : il giorno della rinascita della luce : è una data sicuramente importante, visto che sembra abbia dato il NATALE a molti Dei !
1. Dionisio o Bacco o Libero, dio del vino della gioia e delle orgie di Grecia e Roma. Moltissime sono le similitudini fra i misteri di Dionisio (conosciuto da 13 secoli prima di Cristo) ed il "mito cristiano": Dioniso (uomo che divenne dio), era venerato come "dio liberatore" (dalla morte) perchéuna volta defunto discese agli inferi ma dopo alcuni giorni tornò sulla terra. Proprio questa sua capacità di resurrezione offriva ai suoi adepti la speranza di una vita ultraterrena tramite il suo divino intervento. Anche per essere ammessi al culto dionisiaco era necessario essere battezzati, introdotti al tempio e sottoposti ad un rigido digiuno. Altra somiglianza fra il culto di Dionisio e quello ben più tardo di Gesù è nel rituale che prevedeva l' omofagia (consumazione della carne e del sangue di un animale, identificato con Dioniso stesso), come segno di unione mistica con il suo corpo ed il suo sangue. Dioniso inoltre era strettamente connesso con i cicli vitali della natura alla quale venivano legati il concetto di resurrezione (primavera) e morte (autunno) proprio come manifestazione della morte e la resurrezione del dio. Anche i simboli di Dioniso: la vite, il melograno l'ariete corrispondono perfettamente (vite e melograno) o approssimativamente (ariete - agnello) ai simboli attribuiti dai cristiani a Gesu’. Robert Graves in Greek Myths ha scritto: "... Dioniso, anche detto «colui che è nato due volte» una volta affermato il suo culto in tutto il mondo, ascese al cielo e ora siede alla destra di Zeus come uno dei Dodici Grandi "
Oltre a Dionisio fra i nati verso il solstizio d’inverno ci sono anche;
2. Ercole ( Eracles nato il 21/12 per i greci, ma il 1/2 per i Romani)
3. Sol Invictus dio indigete cioè fra le divinità delle origini romane piu’ antiche, ricevuto da ancor più lontani cicli di civiltà cioe’ dalla tradizione indoeuropea, identificato poi con Mithra ed anche col dio solare siriano Elio Gabalo
4. Elio Gabalo (o El Gabal) di cui un gran sacerdote omonimo divenne (pessimo) imperatore per breve tempo.
5. Mithras, nato in una grotta (da una roccia), sotto gli occhi di pastori che lo adorarono, culto dei militari di Roma e quindi diffuso in tutti gli angoli dell’impero dalle legioni, (e diverso dal numero 6 Mithra di Persia)
6. Mithra di Persia, nato da una vergine morto e risorto (sembra dopo tre giorni) , e diverso ancora dal num. 7
7. Mitra indiano, dio della luce e del giorno.
Poi, sempre nati insieme all’allungarsi delle ore di luce ci sono ancora :
8. Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia,
9. Attys (nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25/3 in corrispondenza anche di data, oltre che di significato di rinascita della vegetazione, col periodo della pasqua) eppoi
10. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita).
11. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).
12. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell’amore. Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.
13. Shamash il dio solare babilonese del Vicino Oriente, e
14. Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) il dio sumero la cui morte periodica rituale (corrispondente a quella di Adonis) era pianta anche alle donne ebree (Ezechiele VIII,14).
15. Baal – Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese.
16. Osiride dio supremo egizio della morte e rinascita della vegetazione, e per estensione della rinascita dell’uomo. La resurrezione è il tema centrale del mito trinitario egizio di Osiride, Isis ed Horus dal quale pare proprio che sia stata presa l’ispirazione per una successiva famosa resurrezione in ambito ebraico. Anche Osiride muore con l’inverno e rinasce di primavera.
17. Horus, dio falcone solare, figlio di Osiride ed Iside con cui costituiva una popolarissima triade che (insieme alle tante altre triadi di dei popolarissime in tutto il mediterraneo) è stata d’ispirazione alla triade cristiana non ufficiale di Dio padre, Madonna e Bambino Gesu’, nonché al raggruppamento ufficiale della trinita’, che esclude l’elemento femminile. La sua nascita era celebrata il 26 Dicembre
18. Ra, il dio Sole egizio corrispondente ad Helios, la cui nascita era celebrata il 29 Dicembre nella città -tempio di Heliopolis a lui dedicata nella zona dell’attuale Cairo.
19. Krishna, (attualmente il dio più importante dell’India) che inizialmente appare nel testo sacro Mahabarata come reincarnato dal dio padre Visnù come un uomo eroico o semidio, ed infine si rivela come dio. Era venuto al mondo per riconquistarlo dai demoni. ( Avete notato qualche parallelismo?). Infine Krisna muore ucciso (da una freccia, non sulla croce), ma, tranquilli, rinascerà anche lui. Fra l’altro anche lui come babbo natale porta doni nel cuore della notte!
20 Scing-Shin in Cina
In ambito Nord Europeo gli dei nati verso il solstizio sono due:
21. Baldur e
22. Freyr il figlio di Odino in Scandinavia,
23. Joshua Ben Josef (detto Gesu’, Gesu’ bambino, Nazareno [o Nazireo], Galileo, Cristo = unto, Messia e il Salvatore) che arriva buon ultimo nella serie di dei di ambito mediterraneo orientale ed indoiranico .
Ma alcuni aggiungono alla lista anche Zaratustra in Media e l’indiano Buddha;
In ambito Centro Americano pre Colombiano troviamo:
24. Bacab dio dei Maya dello Yucatan ( attuali Guatemala e Messico Sud Est), eppoi
25. Huitzilopochtli e 26. Quetzocatl entrambi del Messico centrale azteco.
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Non solo Gesù ma molti altri eroi semidei e dei discesero agli inferi e da lì’ fecero ritorno: (in totale sono sei fra quelli elencati come nati verso il solstizio d’inverno Dioniso, Adone, Attis, Tammuz, Baal-Marduk, Osiride.
(Poi separatamente ne contiamo almeno altri 10 fra quelli nati in altri periodi o di cui non si conosce la data:
Teseo, Orfeo, Enea, Zagreo, Sabazio, Apollonio di Tiana, Chuchulain, Gwydion, Amathaon, Ogier danese, ma la lista è certo incompleta di molti altri personaggi antecedenti o contemporanei a Gesù Cristo).
Alcuni di questi 26 dei sono morti attorno all’equinozio di primavera (che è il periodo della Pasqua) e risorti dopo qualche giorno, a volte proprio dopo 3 giorni, come per Gesù (ma il dio Baldur, forse più pigro, è risorto dopo quaranta giorni).
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Ad alcuni di questi dei, (sembra una mezza dozzina, la maggior parte di quelli orientali dal 6. al 15.) è stata attribuita dai seguaci la nascita da una vergine (così come è attribuita una nascita da una vergine anche il non dio Buddha.
Anche Buddha, è stato deificato da parte dei seguaci in aperto contrasto col suo insegnamento che non giustificava niente di simile.
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25 Dicembre 1642 : è anche il Natale di NEWTON! Isaac Newton, pur non essendo un dio nacque anche lui il 25 Dicembre a Woolsthorpe, Lincolnshire almeno secondo il calendario giuliano allora ancora in uso nell’Inghilterra anglicana che -fino al 1750- preferiva “essere in disaccordo col sole, piuttosto che andar d'accordo con la Curia Romana”
Molti atei hanno iniziato a celebrare la giornata di oggi come NATALE DI NEWTON in alternativa alle decine di nascite divine attribuite a questa giornata.
Newton fu fisico, matematico ed astronomo. Studio’ al trinity college a Cambridge. Scopri’ la scomposizione dei colori ( dispersione della luce bianca), invento’ il telescopio riflettore; ideo’ il calcolo infinitesimale (per la priorita’ di questa scoperta entro’ in polemica col Leibniz); pose le basi della meccanica ed elaboro’ la teoria della gravitazione universale resa pubblica solo nel 1687 in “Philisophiae naturalis principia mathematica”. Insegno’ a Cambridge (1669-1701), e poi diresse la zecca di Londra. Membro della Royal Society dal 1675 ne fu presidente dal 1703. Dal punto di vista filosofico concorrono nella sua cultura la metafisica razionalistica, la concezione atomistica, il platonismo, la tradizione ermetica e quella alchemica (M. 31/3/1727)
Il nome dell’unita’ di forza nel SI (Sistema internazionale) e’ newton (simbolo N).
Troppo lungo?
snupy
00mercoledì 6 aprile 2005 10:49
Re: Re: perche' l'uomo ha necessita' di festeggiare una data?
Scritto da: Justee 05/04/2005 15.06
Ciao snupy , non capisco , io credo che il problema stà sicuramente come tu dici nella partenza , ma è la prospettiva dell'inizio , per noi Cattolici festeggiare alcune cose rientra in quello che festeggiava Cristo o almeno dava chiari segni di festeggiamento , è chiaro che si può festeggiare tutto , vedi festa del Papà , festa della donna , festa della famiglia , san valentino , tutto quello che vuoi il fine è molto diverso ... credo
Rispondo:
Il Cristo, certo Gesu'fu Giuseppe, detto il nazzareno, festeggiava quello che festeggiavano gli altri Ebrei.
Tutte le festivita' descritte nella legge, ed in particolare la pasqua, perche' ricordava la partenza dall'Egitto.
Cio' che il cristiano doveva ricordare e' la comunione del pane e del vino, come ultima cena, in ricordo del sacrificio di tal uomo per il perdono dei peccati, sia degli Ebrei, che dei gentili.
Egli si faceva "agnello espiatorio" cosi' come era descritto nella Legge Ebraica.
Tutto il resto e' stata una aggiunta della chiesa prima cristiana, e poi cattolica.
A parte l'avvenimento citato, che Gesu' invita a ricordare, tutte le altre feste dei gentili sono rimaste quelle che erano.
Anzi, durante l'Impero romano i giorni di festa furono moltiplicati fino a diventare quasi quanti i giorni lavorativi.
Ogni occasione e' buona per far festa.
La festa ha un ruolo sociale e nelle culture pagane e contadine serviva per radunare il popolo e far conoscere i giovani, in modo che potessero cercare moglie, e riunire le famiglie che durante il lavoro erano divise dalla transumanza e dai lavori nei campi dall'alba al tramonto.
Tutte le festivita' cristiane affondano le radici nelle festivita' ancestrali, pagane, o di altre religioni.
Si sono semplicemente sovrapposte con qualche aggiunta.
Questo serviva ai pagani per continuare a d assere pagani ed ai cristiani per far credere che i pagani fossero diventati cattolici.
La simbologia primaverile parla da sola: ramoscelli verdi, uova, conigli, colombe, richiami alla sessualita'[s. Valentino],
resurrezione della natura,gite fuori porta come espressione dell'inizio della transumanza e delle migrazioni, e tutti gli altri aspetti che ci legano in modo radicato al nostro passato di pastori, agricoltori, guerrieri e nomadi.
Il resto e' "fiesta!"
snupy
00giovedì 7 aprile 2005 11:19
Re:
Scritto da: Tornelius 07/04/2005 4.23
snupy, lo sai che cos'è la teologia delle religioni?
in sintesi si tratta di una corrente teologica che si basa sul dato di fatto che tutte le religioni abbiano un'incredibile somiglianza tra loro. dagli studi di questa disciplina, uniti a quelli della storia delle religioni, risulta evidente come la ricerca di Dio si sia pian piano sviluppata in sfere spazio-temporali diverse giungendo a un sostrato comune. questo sostrato lo possiamo intendere come Logos o seme di verità ed è presente anche nella filosofia, anche nell'arte, anche nella scienza galileiana.
in ambito cristiano cattolici e protestanti(in particolar modo i prorompenti evangelici) hanno una visione opposta delle religioni: i primi sostengono che in ogni religione ci sia una porzione di vero, i secondi sostengono che ogni religione sia stata creata da satana. si tratta di due visioni teologiche opposte ma entrambe fondate con razionalità, dunque entrambe meritano rispetto.
il tuo porre la discussione sul fatto che il 25 dicembre sia una festività pagana non tiene conto che per altri il suo esserlo rappresenta un ulteriore dimostrazione del fatto che il logos appartenga, in misura più o meno ampia, ad ogni religione.
Sono sostanzialmente d'accordo con quanto dici.
Effettivamente tutte le religioni possono essere viste come varianti di un unico bisogno, e la domanda diventa': -perche' l'uomo ha insito questo bisogno?-.
E' anche vero che ogni religione pretende di essere diversa e in sostanza la migliore, in quanto sola depositaria della verita'.
Che i periodi di festivita' siano piu' o meno gli stessi se riferiti all'ambito delle festivita' emergenti dal ciclo stagionale, o che siano implicative di fatti riguardanti un popolo o un avvenimento storico, e vero e serve al popolo per avere dei punti di riferimento.
La teoria secondo cui tutta la storia umana e' frutto di una teleologia che volge ad un fine comune [ e forse prossimo], puo' essere condivisa, ma rimane una teoria non provata.
Nessuno e' in grado di dire se l'evoluzione dell'umanita' sia diretta o voluta da Dio o frutto semplicemente di una serie di fatti concomitanti.
Questa rimane una questione di fiducia personale, che non dovrebbe interferire con l'etica dell'essere umano, in quanto i principi divini [ o naturali] volgono in sostanza nella stessa direzione.
L'essere un cittadino rispettoso e solidale con tutti gli uomini dovrebbe essere indipendente da una appartenenza religiosa, e considerato patrimonio comune dell'essere umano.
Legge universale.
Dichiarata dal Cristo ma anche da tutte le religioni positive, nella loro essenza, che nulla ha a che fare con la costituzione di enti ecclesiatici che trattano di cose terrene e secolari, spesso fonte di discordia e di separazione.