i misteri eleusini e le favole cristiane

purolator, 06/01/2008 13.10:

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Se fosse accertato che il cristianesimo ha una origine agreste – come sostiene uno studioso italiano, che ha fatto una ricerca approfondita sull'argomento – l'ipotesi, avanzata da più parti, che un personaggio di nome Gesù non è mai esistito e che il suo mito è stato forgiato operando una sintesi tra quelli preesistenti ne verrebbe ampiamente rafforzata.
Per convincersi che quello che ci raccontano da secoli sulla nascita verginale del presunto fondatore della religione cristiana, la sua vita, i suoi miracoli e la sua resurrezione è la più gigantesca truffa mediatica di tutti i tempi, è sufficiente mettere a confronto le caratteristiche che i suoi cultori attribuivano a Demetra, divinità greca preposta alla distribuzione su vasta scala dei frutti della terra, con i princìpi del cristianesimo.

La dea dell'agricoltura presiedeva infatti alla vita e alla morte degli uomini e degli animali e proteggeva il matrimonio e le leggi sacre, temi che sono identici a quelli di cui parlano ogni giorno le gerarchie ecclesiastiche per ingerirsi negli affari dello Stato italiano e condizionarne la politica. Dispensava inoltre su vasta scala i frutti della terra, come Gesù moltiplicava i pani.

I misteri eleusini erano riti religiosi che si celebravano con un cerimonia che rappresentava il perenne alternarsi di riposo e risveglio della vita agreste. Con il passar del tempo l'aspettativa di un buon raccolto e l'incubo delle malattie devastanti per le coltivazioni diedero luogo all’invenzione di nuove divinità con cui i protocristiani adattarono il culto di questa dea ai loro usi e costumi.

Nacquero così Disna e Keiormela, che simboleggiavano rispettivamente il fieno di primo taglio e il carbonchio. Nello stesso tempo Demetra fu sdoppiata in due nuove divinità: Maria, sempre vergine nel senso che era sempre pronta a raccogliere il seme per dare nuovi frutti tutti gli anni, e suo figlio Cristos, che, grazie al tepore del Dio Sole, risorgeva dal seno della madre sotto forma di grano, l'unico cereale che riusciva a sfamare moltitudini di persone.

Quando il mito cominciò a cadere nell'oblio, la chiesa si inventò i Vangeli con l'obiettivo di dare spessore a dei personaggi lontani dagli interessi delle masse popolari, arricchendoli di un profilo umano. Cristos fu presentato allora come un ribelle dai capelli biondi come il grano, capace di riscattare il suo popolo con l'arma dell'amore, e Disna e Keiormela come due ladroni che gli facevano da spalla nel momento del dolore.
Alla luce di questa teoria la crocifissione di Gesù tra i ladroni sarebbe un falso storico. Il quadro del Sator – simbolo dell'aratro che produce la ricchezza - conferma le origini agresti della religione cristiana.

Il passaggio dal culto di Demetra a quello di Gesù è testimoniato dai numerosi rinvenimenti di questo simbolo nelle vecchie chiese e tra i reperti archeologici venuti fuori dagli scavi effettuati nei più disparati siti storici, in particolar modo da quelli di Sinope, città turca che si affaccia sul mar Nero, da cui il cristianesimo prese l'avvio nel II° secolo dell'era volgare, quando Marcione portò alle autorità religiose del luogo alcune epistole scritte di suo pugno, ma attribuite a San Paolo.

I cristiani si sono impadroniti di un rito espiatorio finalizzato a propiziarsi la divinità protettrice della fertilità dei campi, lo hanno trasformato in una tragedia di portata storica e ci hanno costruito sopra una religione sincretica e una gerarchia di intermediari tra gli uomini e una sterminata schiera di dei, semidei, angeli e santi, che non pensano che alla loro salvezza.

Fortunatamente la verità comincia a emergere dalle tenebre in cui l'aveva sepolta il linguaggio millenario del tempo. È in questa direzione dunque che bisogna indirizzare la ricerca di chi non si accontenta delle risposte prive di fondamento scientifico messe in giro da personaggi interessati unicamente a mantenere le masse popolari nella più abissale ignoranza.

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®@ffstef@n, 06/01/2008 23.16:

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Di domande ce ne sarebbero milioni
ma dimostrate voi sapientoni (non ignoranti)
la vostra falsa verità della Favola Biblica

serpenti parlanti balene volanti e Genesi ripetuta che si contraddice già nei primi versi

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