per Spirito Libero:le leggi dela natura

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ballodasola
00venerdì 16 novembre 2007 23:18
Ciao Andrea,
una domanda:per te le leggi della natura o meglio dell'universo sono pefette o sono perfettibili?

ciao
bds [SM=x511465]
spirito!libero
00sabato 17 novembre 2007 20:10
Re:
ballodasola, 16/11/2007 23.18:

Ciao Andrea,
una domanda:per te le leggi della natura o meglio dell'universo sono pefette o sono perfettibili?

ciao
bds [SM=x511465]




Ciao ballodasola,

dipende dal parametro di riferimento per considerare qualcosa perfetto. Ad esempio, se parliamo della "natura" sulla terra e del suo evolversi, ritengo che sia certamente perfettibile. Se cioè io fossi un Dio onnipotente, di certo cercherei di fare in modo di estirpare la sofferenza e non solo quella umana, ma anche quella animale. La cosiddetta "legge del più forte" facilmente riscontrabile in natura, ad esempio, è secondo me tutt'altro che "etica".

Se invece la tua domanda è indirizzata sul meccanicismo delle leggi naturali (gravitazione, leggi dei quanti, ecc...) non abbiamo alcun parametro di valutazione giacchè non abbiamo idea di cosa sarebbe l'universo se esistessero leggi completamente diverse o anche solo leggermente differenti.

Sappiamo che sotto la scala di Planck le leggi fisiche note diventano inservibili, sappiamo che la materia esistente prima del bigbang era regolata da leggi fisiche completamente diverse dalle nostre così come accade all'inerno dell'orizzonte degli eventi di una singolarità (volgarmente chiamato buco nero), ma non sappiamo ne, forse, sapremo mai, se la fisica del nostro attuale universo sia la "migliore" dunque perfetta.

Saluti
Andrea

ps

perchè questa domanda ?
ballodasola
00sabato 17 novembre 2007 21:58
cos è la scala di Planchk?

ciao
bds
spirito!libero
00sabato 17 novembre 2007 23:28
Re:
ballodasola, 17/11/2007 21.58:

cos è la scala di Planchk?

ciao
bds




E' il limite minimo che definisce l'applicabilità delle attuali leggi fisiche nell'infinitamente piccolo. Fu formulata inzialmente dal fisico Max Planck riferendosi all'energia minima chiamata più precismente "quanto minimo d'azione". Essa fu scoperta per misurare la quantizzazione dell'energia al fine di risolvere le anomalie riscontrate dall'assorbimento di radazione elttromagnetica da parte del cosiddetto corpo nero.

In pratica è la base della teoria della meccanica quantistica. Oltre che al quanto minimo d'azione (energia) furono matematicamente formulati altri limiti intrinseci infinitesimali come la lunghezza minima di Planck e così via, tutte queste misure compongono la scala di Planck. Al di sotto di esse non è possibile applicare le leggi fisiche note.

La costante di Planck (h) si riferisce proprio al quanto minimo d'energia. In pratica in natura non può esistere un'energia 1/2h, o abbiamo 1h o abbiamo zero, ne possiamo avere 1,5h o abbiamo 1h o 2h, ecco perchè si parla di "quanti" cioè di "pacchetti" discreti di energia.

Non hai risposto al perchè mi hai posto la domanda iniziale.

Saluti
Andrea
ballodasola
00martedì 20 novembre 2007 19:42
+++Se invece la tua domanda è indirizzata sul meccanicismo delle leggi naturali (gravitazione, leggi dei quanti, ecc...) non abbiamo alcun parametro di valutazione giacchè non abbiamo idea di cosa sarebbe l'universo se esistessero leggi completamente diverse o anche solo leggermente differenti.

non è stato ipotizzato che se le leggi differissero anche di poco,tipo l'inclinazione dell'asse terrestre,la vita non potrebbe esistere?

ciao
bds
spirito!libero
00giovedì 22 novembre 2007 15:54
Re:
ballodasola, 20/11/2007 19.42:

+++Se invece la tua domanda è indirizzata sul meccanicismo delle leggi naturali (gravitazione, leggi dei quanti, ecc...) non abbiamo alcun parametro di valutazione giacchè non abbiamo idea di cosa sarebbe l'universo se esistessero leggi completamente diverse o anche solo leggermente differenti.

non è stato ipotizzato che se le leggi differissero anche di poco,tipo l'inclinazione dell'asse terrestre,la vita non potrebbe esistere?

ciao
bds



Ah, ho capito, stai seguendo il cosiddetto "principio antropico". Ovvero la posizione filosofica secondo la quale l'universo si sarebbe configurato in questo modo (o sarebbe stato configurato da un creatore) al fine di ospitare la vita intelligente, ovvero l'uomo.

E' vero che se alcuni parametri fossero stati diversi la vita, così come la conosciamo, non sarebbe potuta esistere. Ma nessuno può escludere che sarebbe potuta esistere in forme del tutto diverse, ne possiamo sapere se la nostra esistenza non sia altro che una combinazione casuale di eventi che hanno portato la terra a poterla generare e ospitare.

E' una falsa inferenza quella che vorrebbe che, siccome esistiamo e per esistere abbiamo bisogno che l'universo sia esattamente com'è, allora qualcuno ha "pensato" di crearlo in questo modo allo scopo finale di farci esistere. Difatti chi lo dice ? perchè non potrebbe essere tutto frutto di casualità e/o di leggi di natura sempre esistite così come la materia stessa ?


Saluti
Andrea


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