Re:
ballodasola, 20/08/2007 23.05]la legge dello stato italiano :
che è un legale abortire
che è un dovere e un obbligo difendere lo stato
che è anticostituzionale ostracizzare
la legge di Dio dice:
che è peccato abortire,
che è peccato uccidere un uomo
che è peccato frequentare chi ha rigettato la legge di Dio.
quale legge bisogna seguire?
ciao
bds
Tu fai riferimento a leggi degli stati sovrani e poi alle leggi di Dio.
Ti ricordo che di leggi divine ve ne sono alcune diecine di migliaia
e forse oltre, tutte indipendenti le une dalle altre.
Di libri considerati sacri ve ne sono molteplici.
Che cos'è una legge?
Una legge è una regola all'interno di un gioco.
Poichè gli stati sovrani sono molteplici, i giochi saranno molteplici, ognuno con le sue regole.
Qualunque morale è giusta o sbagliata solo all'interno di un certo gioco.
Le leggi degli stati sono una indiscussa emanazione del linguaggio umano, linguaggio inteso anche come struttura del pensiero.
Le leggi divine si suppone che siano di emanazione divina, ma di fatto vengono espresse dal linguaggio umano e trasmesse solo con l'ausilio della struttura del pensiero.
Ammesso per un attimo che si accetti un intervento fuori dal linguaggio per produrre le leggi sacre, non è mai stato possibile emanare, di fatto, quelle leggi escludendo li linguaggio.
Su ciò i religiosi concordano: ispirata, dicono, ma messa per iscritto
da uomini, attraverso il linguaggio, inteso, ripeto, come struttura del pensiero.
Possiamo quindi concludere che tutte le leggi, di qualunque emanazione, sono strutturate all'interno del linguaggio umano... mai senza il linguaggio umano, o fuori da esso.
Molti sono perciò i giochi, dunque, molte sono le regole, ovvero molte
le leggi.
Tutte le leggi han bisogno d'essere interpretate o illustrate per essere comprese.
L'interpretazione è perciò l'effetto più immediato dell'incapacità del legislatore d'essere chiaro per rendere immediatamente utilizzabili le leggi, oppure, se volete, dell'incapacità degli uomini di recepire correttamente le leggi.
E' come se ad un certo punto la comprensione delle leggi si arrestasse, per cui, per proseguire, abbisogna d'essere interpretata .
Interpretare significa dar significato, senso, ad una legge che pare non averne uno in particolare.
Le interpretazioni sono riconosciute come essenzialmente umane.
Poichè sono umane sono soggette ad errore, tant'è che, pur interpretando le stesse leggi, le conclusioni a cui si giunge sono molteplici, come attestano millenni di interpretazione.
Per rendere accettabili le interpretazioni gli uomini religiosi hanno escogitato l'idea che le interpretazioni avvengono sotto la guida divina. Com'è strano, vi pare?
Qualunque siano le interpretazioni, di nuovo risulta indispensabile il linguaggio per procedere all'interpretazione, che, di solito, è un tentativo di dare un senso alla legge.
L'interpretazione è perciò sempre umana, tant'è che spesso è mutato nel tempo il senso dato a certe leggi. Si è giunti al punto che, per evitare di mettere in discussione alcune leggi, il papa, per esempio, ha imposto la conclusione che quando quelle leggi sono emesse "ex cattedra" sono leggi definitive, ovvero dogmi...è così e basta, piaccia o non piaccia...se non piace saran guai per chi si sottrae da quell'interpretazione dogmatica.
Mi sai dire a questo punto cos'è umano e cos'è divino?
Circa l'uccidere, ad esempio, le leggi ebraiche erano abbastanza chiare:
devi uccidere, dicevano, senza pietà alcuna, giovani, vecchi, bambini, donne, vecchi, quando questi non si sottomettono alla legge divina. Quelle del Corano sono similari.
Oggi tu ti chiedi se sia lecito o meno abortire.
La domanda è legittima, ma le risposte saranno molteplici.
Ed allora?
Allora si dovrebbe far ricorso alla coscienza di ciascuno.
La mia, ad esempio, non trova logica l'interruzione della gravidanza, se non per gravi motivi.
Circa la gravità dei motivi non posso esprimermi su quelli degli altri, ma solo ed esclusivamente sui miei.
Non è lo Stato che promuove l'aborto, ma è la persona che lo decide, mentre lo Stato mette a disposizione le sue strutture perchè quell'atto non avvenga in una situazione di pericolo.
Anche se lo Stato lo vietasse l'interruzione della gravidanza avrebbe comunque luogo in qualche altro posto per volontà della donna.
C'è una cosa che è importante: andando in ospedale spesso le donne sono sconsigliate dall'abortire e altrettanto spesso decidono di mettere al mondo i loro figli.
Quando tu me l'hai emarginata e condannata che altra prospettiva di vita ed esistenziale offri ad una donna già distrutta per la terribile decisione presa?
Questo è ciò che fa la religione.
Forse non ho dato risposta alla tua domanda, anzi, sicuramente non ho risposto, ma almeno ho cercato di mostrarti quanto difficile sia la ricerca di una risposta, indipendentemente dalle leggi e dalla loro interpretazione.
Ciao.
Pyccolo