recupero detenuti

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ballodasola
00venerdì 22 febbraio 2008 21:35
L’OPINIONE DEL LETTORE
Testimoni di Geova, anche loro assistono i detenuti

In questi giorni il Viminale ha tracciato il bilancio semestrale sulla sicurezza e ha registrato un aumento dei “delitti predatori” cioè furti e rapine.

Le statistiche indicano che repressione e pene severe, pacchetti sicurezza e indulto, non sempre hanno riformato in meglio coloro che hanno commesso reati.

Per arginare il fenomeno, diverse associazioni sono impegnate nel recupero di persone che hanno commesso vari tipi di reati.

Al riguardo, vorrei segnalare l’opera di assistenza che compiono i ministri di culto dei Testimoni di Geova.

E’ di questi giorni la notizia di un uomo di Sesto San Giovanni [Milano] che dopo aver scontato 10 anni di carcere per omicidio e droga si è convertito ai Testimoni di Geova.

Lo stesso percorso in carcere è stato seguito di recente da un ex boss della malavita pugliese.

Anche Il Giorno del 6/10/2004 riportava la notizia del battesimo di un recluso presso il carcere di Bollate.

Nel nostro Paese sono più di 700 i detenuti che sono assistiti da 453 ministri di culto, di cui 68 donne.

Questa opera di assistenza è svolta gratuitamente sin dal 1976 in virtù del primo riconoscimento governativo di questa religione.

I Testimoni di Geova per mezzo di sedute bibliche attuano con i detenuti un programma di recupero.

Inoltre, essi conoscono per esperienza diretta cosa significa essere ingiustamente reclusi perché furono spietatamente perseguiti dai regimi nazista e fascista e sopportarono lunghi anni di prigionia.

Giuseppe Di Biasi


Fonte: Il Giorno, edizione cartacea del 22 febbraio 2008
Daniela47
00venerdì 22 febbraio 2008 23:41
Quando "LA PRIGIONE" Non è solo il carcere............
Tratto da “La Nostra domenica” 23.06.2002

TESTIMONIANZA: La Storia di una fuoriuscita dai testimoni di Geova dopo aver intrapreso il percorso di studio o conoscenza.

UNA VITA SENZA LEGAMI
Conobbi i Testimoni di geova quando ero al liceo e sebbene già da allora non approvasi alcuni aspetti della loro dottrina e disciplina, in modo particolare “la dissociazione” rimasi colpita, soprattutto dai loro modi gentili e la pazienza e costanza per come si presentavano alla mia porta.
Alla fine stanchi di non trovare più nessuno ad accogliere i loro tentativi di persuasione e le loro eccellenti strategie di superamento delle “obiezioni” piano piano non si videro più

L’’ISOLAMENTO DALLA SOCIETA’
La mia strada s’incrocio di nuovo con la loro, quando sposata e mamma, sentivo la nostalgia di quelle persone che mi parlavano di Dio e mi leggevano versetti di quella che io credevo fosse la vera Bibbia e che io avevo dimenticato, non partecipando più al catechismo e nemmeno alla messa domenicale.
Li frequentai così per un periodo di tempo da condividere con loro, per oltre due anni parecchi momenti delle mie giornate, isolandomi dal resto della mia famiglia, che tenevo a dovuta distanza, perché non m’impedissero di continuare il cammino di “studio” e “conoscenza”.

IL BATTESIMO E LA FUORIUSCITA
Sebbene coinvolta fino al punto di ricevere il battesimo dei testimoni i geova, ben presto il peso DELLA LIMITAZIONE ALLA LIBERTA’ che mi vietava di costruire o mantenere legami con altri, mi spinse alla cosiddetta fuoriuscita. Conoscevo perfettamente la condizione di totale emarginazione del “disassociato” e se al momento la scelta di uscire mi causò dispiacere, col senno di poi, compresi bene il ricatto di cui ero vittima.
Non mi restava altro che ritornare indietro, E RITROVAI LA MIA FAMIGLIA CHE, malgrado tutto non mi aveva mai abbandonato nonostante la mia scelta e mi fu sempre vicina anche quando dovetti in seguito lottare per una malattia seria e affrontare pesanti cure.

FRATELLI SPARITI NELLA MALATTIA
Ora dopo tante riflessioni, mi chiedo: perché in quei momenti difficili nessuno dei miei “fratelli tdg” si è mai fatto vivo neppure per chiedermi semplicemente come stavo ?
Dove erano finiti tutti quei “fratelli” che mi parlavano di geova ?
Dio si era dimenticato di me perché ero ammalata e non avrei più potuto portare la sua parola di porta in porta? E del suo amore ?
Che fine aveva fatto l’amore di Dio nei confronti dei suoi figli soprattutto nel momento della sofferenza ?
COM-PASSIONE PER IL PROSSIMO
Pensandoci bene quando ero con i testimoni di geova non ricordo di aver mai sentito parlare di amore, di misericordia, ma certamente si ! di doveri, di obblighi, di organizzazione, di Corpo Direttivo.
Eppure leggendo la parabola del buon Samaritano, questa mi insegna.. che è uno straniero che si ferma a curare l’uomo ferito, è colui che ne ha compassione, che ha compassione del suo prossimo.

IL CONSIGLIO DA NON DIMENTICARE: CAUTELA PRIMA DI ADERIRE !.
L’esperienza insegna che a volte uno crede di fare una scelta religiosa spiritualmente valida, ma si scopre poi vittima di un gruppo settario.
M.T.
ballodasola
00sabato 23 febbraio 2008 08:53
Quindi???
Posto che tutte le esperienze inserite sono vere,sia quelle buone che quelle no,puoi agguingere qualche commento?

La frase finale del cronsita sottolinea cautela,non esprime un giudzio negativo.

Io ci ho letto un sacco di posizioni soggettive,discutibili,non nel senso di non vere,ma di soggettiva percezione della realtà.

Per esempio,se io non dovessi pù frequentarli,sarei disonesta a dire che mi mancano,perchè io ho comunque tutta la mia famigla intorno.Ma se volessi metterli in una luce negativa,sarebbe semplice e di effetto usare questo aspetto emozionale.

Le domande a cui mi piacerebbe avere, non dico una risposta,ma una idea personale sono:
Perchè per alcune persone l'eseperienza è completamente positiva?Perchè per altre lo è fino ad un certo punto?Perchè per altre lo è fino ad un certo punto e poi diventa addrittura negativa?.Perchè alcuni pur non sentendosi nella loro "pelle" si battezzano,per poi sentirsi frustrati ed infelici?

QUANTO C'E DI PERSONALE IN QUESTE ESPERIENZE E QUANTO DI OGGETTIVO?

Questo è il percorso che vorrei fare,e tu puoi dare un contributo apportando la tua esperienza.

ciao
bds

voyager62
00sabato 23 febbraio 2008 10:56
Re:
ballodasola, 23/02/2008 8.53:

Quindi???
Posto che tutte le esperienze inserite sono vere,sia quelle buone che quelle no,puoi agguingere qualche commento?

La frase finale del cronsita sottolinea cautela,non esprime un giudzio negativo.

Io ci ho letto un sacco di posizioni soggettive,discutibili,non nel senso di non vere,ma di soggettiva percezione della realtà.

Per esempio,se io non dovessi pù frequentarli,sarei disonesta a dire che mi mancano,perchè io ho comunque tutta la mia famigla intorno.Ma se volessi metterli in una luce negativa,sarebbe semplice e di effetto usare questo aspetto emozionale.

Le domande a cui mi piacerebbe avere, non dico una risposta,ma una idea personale sono:
Perchè per alcune persone l'eseperienza è completamente positiva?Perchè per altre lo è fino ad un certo punto?Perchè per altre lo è fino ad un certo punto e poi diventa addrittura negativa?.Perchè alcuni pur non sentendosi nella loro "pelle" si battezzano,per poi sentirsi frustrati ed infelici?

QUANTO C'E DI PERSONALE IN QUESTE ESPERIENZE E QUANTO DI OGGETTIVO?

Questo è il percorso che vorrei fare,e tu puoi dare un contributo apportando la tua esperienza.

ciao
bds




La questione è una sola, DIPENDE DALLE PERSONE E DALLE CIRCOSTANZE!
Io stesso, abituato alla disciplina militare, ero un elemento adatto al culto in questione, in quanto la mia esperienza militare aveva creato in me un'attitudine all'ubbidienza alle autorità teocratiche.
Tuttavia il dover abbandonare il mio lavoro militare e le tragiche conseguenze di quel gesto inconsulto, mi hanno portato ad abbandonare il geovismo, perciò come attitudine ero portato al geovismo ma le circostanze mi hanno costretto ad abbandonarlo.
Questo vale per tutti, perciò la somma dell'attitudine (prevedibile) e delle circostanze (spesso IMPREVEDIBILI) formano l'esito dell'esperienza geovista di ognuno, per questo è utile informare le persone affinchè sappiano che il culto WTS può avere esiti imprevedibili, e vista la farraginosità delle sue regole, può anche avere esiti TRAGICI (trasfusioni, matrimoni infranti, suicidi, ecc.).
Per quel che riguarda te personalmente, reputo che NON hai l'attitudine visto che il tuo studio prosegue infruttuoso da 16 anni, perciò non riesci ad aderire completamente per questo motivo ti consiglio di cambiare aria, il geovismo NON fa per te e TU non fai per il geovismo, perciò ascolta me e prova ad aderire in un'altra chiesa e magari riuscirai finalmente ad avere una vita spirituale matura, completa e soddisfacente.
Ciao.
Daniela47
00sabato 23 febbraio 2008 18:44
Quando i TDG escono "dalla prigione" ......alla libertà


Dal libro “io ero Testimone di geova”
Di Gunter Pape (TDG tedesco)

FAR CONOSCERE LA VERITA’
“Io sono stato testimone di geova, allevato fin da bambino in questa fede, l’ho diffusa come missionario e ho ricoperto nella relativa organizzazione diversi uffici.
Oggi scrivo contro – o meglio – sui TDG, Perchè ? Con la grazia di Dio, ho potuto accorgermi dell’errore nel quale ero stato educato e cui servivo….
L’impegno con cui mi consacro a quest’opera è di porgere obiettivamente e senza polemiche le mie esperienze, per mostrare come i TDG servono, a scapito del Regno di Dio, in un organizzazione tentacolare al bando da ogni atteggiamento di buon senso religioso e civile.
Col presente libro voglio ammonire, diffidare, far conoscere la verità sui TDG…..
Le reazioni non mancano: “La Società della torre di guardia fa diffondere dai testimoni la diceria che le prove, le citazioni, gli argomenti di questo libro sono falsi, ma sa perfettamente che di falso non c’è nulla. Lo dimostra il fatto che finora non ha potuto addurre la benché minima prova in contrario; cosa comprensibile, del resto, perché ogni parola di quanto ho scritto corrisponde a verità”

ERRORI E CONTRADDIZIONI
“Mi sconcertava il modo di agire dei dirigenti centrali, la pretesa che certe “verità”, mutevoli, e quindi in sé contradditorie, venissero da Dio….
Scopersi calcoli sbagliati, interpretazioni bibliche arbitrarie, dottrine inattuali e completamente abbandonate. E io dovevo credere che era Geova stesso a rivelare il contenuto della Bibbia ? Accertavo contraddizioni nella dottrina e nella spiegazione della Sacra Scrittura, e una disinvolta disponibilità a modificare la dottrina stessa, per adattarla alle esigenze dei tempi e mentalità… I pretesi ispirati, che scrivevano nella torre di guardia, si sbagliavano, si sbagliavano di continuo….
Vecchie dottrine della W.T, che ora vengono respinte come errori, una volta erano spacciate per verità’ Ma la verità divina non può diventare errore. E allora, che razza di verità erano quelle di prima? E come si può ciarlare di un progressivo chiarificarsi della luce divina, così, per rimediare?_
Mi diedi quindi a confrontare la letteratura seniore e attuale della Società, sovrapponendo gli insegnamenti del primo presidente, Russel, a quelli del secondo, Rutherford, e a quelli del presidente incarica Knorr e dei suoi collaboratori.
Ebbene si contraddicevano si confessavano a vicenda, rivendicando ciascuno la propria ispirazione. Davvero, non sembrava esistesse traccia di guida soprannaturale, divina, nella società della W.T.
Ma Rutherford non aveva dichiarato che le sue dottrine erano “insegnamenti che dava il Signore, per annunciare al popolo che….? E con quale diritto, allora Knorr le aveva respinte ‘
Come si possono rigettare “ verità che ha dato il Signore ?” Oppure diciamo, il Signore non aveva dato niente. Più probabile. C’era qualcosa che non funzionava, comunque, nei principi basilari”…..

LA TATTICA DELLA CONQUISTA
Anzitutto non funzionava in modo onesto la tattica della conquista: “L’unico nostro impegno – insegnava G. Pape ai TDG – è quello di minare, ASTUTI COME SERPENTI, la fede degli altri, rimpiazzandola con la nostra - .. Quello che conta è risvegliare interesse per il nostro messaggio.
Ma sulle prime dobbiamo dissimulare davanti alla gente il movente autentico delle nostre visite, che è quello di far proseliti…… Mentre parliamo con la gente, dobbiamo mostrare interesse per loro, dando a vedere che cerchiamo di conoscere le loro opinioni e manifestando rispetto per i loro argomenti e punti di vista. Nella misura in cui noi cercheremo di compenetrarci dei loro dubbi e problemi, essi penseranno che siamo realmente intenzionati ad aiutarli, e accetteranno le nostre soluzioni. Se li sorprendiamo in qualche espressione incerti nella fede, abbiamo un buon appiglio
Per suscitare interesse al messaggio di geova. Naturalmente, conoscere la religione altrui e sollecitare la comprensione reciproca non ci interessa niente…..
La Bidella
00sabato 23 febbraio 2008 20:41
Re:
Cara Ballodasola

Forse Daniela47 non si è accorta che è andata fuori tema e visto che ci siamo è entrata anche lei in campagna elettorale, con i suoi proclami che non hanno nulla di oggettivo. Prende spezzoni di articoli totalmente campati in aria ed invece di occuparsi di cose serie e di persone che hanno sofferto e che continuano a soffrire(vedi dolce Lucy), sfoga tutte la sua rabbia verso il Testimone di Geova, non c'è ormai un post dove Daniela47 o 48(ma è lo stesso)e soci non usino il termine Geova storpiato, dopo che fra l'altro le è stato fatto notare che tale nome (il nome di Dio per i tdG) se usato in un certo modo rappresenta una offesa per quest'ultimi, lei continua imperterrita!
Per questi signori il rispetto è ormai diventato un optional e provengono naturalmente da lì, come inviati speciali!

Saluti



ballodasola, 23/02/2008 8.53:

Quindi???
Posto che tutte le esperienze inserite sono vere,sia quelle buone che quelle no,puoi agguingere qualche commento?

La frase finale del cronsita sottolinea cautela,non esprime un giudzio negativo.

Io ci ho letto un sacco di posizioni soggettive,discutibili,non nel senso di non vere,ma di soggettiva percezione della realtà.

Per esempio,se io non dovessi pù frequentarli,sarei disonesta a dire che mi mancano,perchè io ho comunque tutta la mia famigla intorno.Ma se volessi metterli in una luce negativa,sarebbe semplice e di effetto usare questo aspetto emozionale.

Le domande a cui mi piacerebbe avere, non dico una risposta,ma una idea personale sono:
Perchè per alcune persone l'eseperienza è completamente positiva?Perchè per altre lo è fino ad un certo punto?Perchè per altre lo è fino ad un certo punto e poi diventa addrittura negativa?.Perchè alcuni pur non sentendosi nella loro "pelle" si battezzano,per poi sentirsi frustrati ed infelici?

QUANTO C'E DI PERSONALE IN QUESTE ESPERIENZE E QUANTO DI OGGETTIVO?

Questo è il percorso che vorrei fare,e tu puoi dare un contributo apportando la tua esperienza.

ciao
bds





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