”Un dato sperimentale è un fatto che può servire a corroborare una teoria scientifica, la quale, in quanto scientifica, rimane sempre ipotetica"
Quì si gioca, capziosamente, sul fatto che le verità assolute non sono accessibili all'uomo. Questo non è un problema della scienza o del metodo scientifico, ma un problema ontologico dell'essere umano. Se la scienza, che è il miglior sistema che abbiamo per indagare il reale, non ci fornisce verità definitive e immutabili, nessun altro sistema umano può fare di meglio semplicemente perchè è l'uomo stesso ad essere limitato.
Dunque il metodo scientifico è l'unico che ci permette di avvicinarci alla verità del reale. Se è vero che non può fornirci delle verità "assolute" "immutabili" è tuttavia vero che ci ha fornito un grado di descrizione del reale mai raggiunto prima dall'uomo. La scienza molto di rado si contraddice, essa si evolve, si sviluppa, non torna praticamente mai indietro, al contrario delle speculazioni meta-fisiche. Ripeto dunque che non è un problema della scienza ma delle pretese che l'uomo ha di toccare l'assoluto, pretesa che non è ontologicamente accoglibile data la limitatezza del nostro essere; rimane il fatto che tra tutte le capacità cognitive umane, quelle scientifiche non solo ci hanno regalato risultati incredibili e sotto gli occhi di tutti, ma sono le uniche a possedere requisiti di intersoggettività e oggettività tali da permettere a chiunque abbia le conoscenze opportune di verificarne i risultati.
"Solo che la verità non si riduce allo sperimentabile ed al ripetibile"
Esistono scienze come l'astronomia ove la ripetibilità è difficile, ma esistono le prove indirette. Chi sta scrivendo dovrebbe abbandonare le imposture intellettuali del post-modernismo e chiedere a chi fa scienza.
"La differenza tra una teoria scientifica ed una teologica sta nel fatto che la prima parte da fatti osservabili empiricamente, mentre la seconda no"
Falso. La teologia parte sempre dal reale. Difatti parte dall'uomo, da un testo scritto, da testi storici, da concetti acquisiti dal pensiero umano.
"In effetti la verità scientifica è sempre per sua natura ipotetica, soggetta ad eventuali rivisitazioni o ammodernamenti da teorie sempre più accurate"
Si continua a giocare sui termini, l'ipotetico di cui parla l'autore di questo scritto lascerebbe intendere che "va bene tutto", invece l'approccio scientifico è un'altro, una teoria è corroborata, è vera fino a prova contraria. L'ipotesi dunque non è la teoria stessa, ma il fatto che ipoteticamente domani potrebbe essere smentita, ma questo è vero per qualsiasi cosa al mondo, secondo Popper non è nemmeno sicuro che il sole sorgerà domani ! Ergo se si toglie credibilità alla scienza nulla è più credibile men che mai la teologia. L'autore inoltre dimentica che la teologia è la più ipotetica delle elucubrazioni umane gacchè il suo postulato base è del tutto indimostrabile, borghes disse: "la teologia è un ramo della letteratura fantastica" ed io sono d'accordo.
"Il fatto che giulio cesare sia stato assassinato, al contrario di ciò che dici, è pienamente verificabile. Vai alla sua tomba e controlla se è vivo. Lo è? no. Riprova. Ora è vivo? no. L'esperienza mi dice che è morto. Fin quando non lo vedrò camminare con tanto di toga e corona di alloro per me lui sarà morto"
Ha banalmente esposto il principio di induzione. Chiunque faccia scienza sa che tale principio non da certezze assolute, ma sa anche, o almeno dovrebbe sapere, che l'induzione è qualcosa di irrinunciabile per l'uomo, la utilizziamo tutti i giorni.
"Così le verità di cui si occupa quella scienza che viene detta “metafisica” non sono di natura sperimentale, ma sono, se vogliamo, il presupposto dell’affidabilità di ogni verità sperimentale (anche i positivisti, dicendo che solo delle proposizioni verificabili sperimentalmente si può dire che sono vere o false, in realtà stanno facendo metafisica ed una metafisica contraddittoria, come si è detto sopra, quindi falsa"
Costui o costei non sa di cosa parla. Dimentica filosofi del calibro di Kant o epistemologi come Popper. La teologia è pura speculazione e dopo Kant non ha praticamente alcun senso. Nulla viene dalla “metafisica”, forse l'autore confonde la filosofia con la metafisica, ma sono due cose nettamente diverse. L'unico postulato che pone uno scienziato è che i fenomeni osservati non siano pura invenzione del nostro cervello, tutto il resto è osservazione.
“Ad esempio, che una cosa non possa al contempo essere e non essere (principio di non contraddizione) è una verità d’ordine metafisico”
Confermo, costui non sa la differenza tra filosofia e metafisica, un buon testo di filosofia teoretica potrebbe allontanare le nebbie di avalon che attanagliano la sua mente. Il principio di non contraddizione è figlio della logica, la quale è tutt'altro che metafisica, essa è figlia della nostra ragione più pura. La scienza è anche basata sul principio di non contraddizione ovviamente il quale appartiene alla ratio dell'uomo non alla metafisica o a qualsivoglia disciplina.
“Il metodo scientifico può essere visto come una riproduzione artificiale ed accelerata dell'acquisizione di esperienza”
Non artificiale ne accelerata, direi rigorosa e attenta. E' vero che il metodo scientifico non è dissimile al modo in cui l'uomo fa esperienza, proprio per questo è attendibile a meno di non voler sostenere che tutto ciò che per noi è esperienza del vissuto sia illusorio, ma anche ammettendo ciò le speculazioni metafisiche rientrerebbero in tale categoria.
“direi che con tutti i suoi limiti il metodo scientifico parte se non altro da basi concrete e tangibili, ed inevitabilmente anche tu te ne avvali ogni giorno. “
Certo, ma questo è a favore della scienza. La differenza tra il “senso comune” e il metodo scientifico sta semplicemente nel rigore della conoscenza o, per tornare all'induzione, sta nella differenza di applicazione del medesimo principio del senso comune.
“ La “fede” non è un salto nel vuoto, la “fede” non è cieca, la fede ha dei fondamenti di cui è possibile e doveroso rendere ragione (come ci ricorda l’apostolo Pietro). La fiducia che io ripongo nella Rivelazione e nella Chiesa che me ne rende partecipe non è una fiducia cieca, ma si fonda su solidissime ragioni. "
Sul solidissimo ci andrei cauto, sul fatto che la fede abbia bisogno della ragione dico: lo spero.
“Vorrei sapere quali sono queste solidissime ragioni che superano in attendibilità quella di un'esperienza verificabile direttamente. "
Nessuna, giacchè se sono “ragioni” allora si fondano sulla nostra esperienza, e siamo punto e a capo.
“Mettiamo in chiaro che nessuna teoria scientifica è verificabile in senso stretto”
C' è qualcosa dello scibile umano che lo sia ? Se si allora lo è anche è ancor di più la scienza, se no. allora è un problema dell'uomo in toto e non di un suo strumento di conoscienza.
“vere sempre e comunque”
No, vere fino a prova contraria. Costui mette in bocca alla scienza paradigmi che sono del positivismo ottocentesco per poterli facilmente confutare. Oggi nessuno scienziato sano di mente sosterrebbe che la propria teoria è vera sempre e comunque ! Ma chi le scrive ste boiate ?
“Io sono un tomista”
Ho capito è Trianello. Ho già discusso a lungo con lui di epistemologia, costui è vittima del tomismo, posizione distrutta dagli illuministi. Ora alcuni nostalgici stanno cercando di ritirare fuori qualche cosa dal vecchio cappello, ma si estingueranno presto.
“ E’ questo il caso delle scienze storiche”
Vero.
“Che Giulio Cesare sia stato assassinato (fatto unico) è credibile anche se non possiamo verificarlo sperimentalmente”
Dimentica che andare a vedere la tomba significa “sperimentarlo e provarlo” sebbene in parte indirettamente. Le prove indirette esistono anche in fisica peraltro.
“La fede cristiana si fonda sulla Resurrezione di Cristo”
Posizione meta-storica, considerata tale anche da esimi cattolici come il Prof. Penna e come, se non ricordo male, Meier. Significa che l'unica modo che abbiamo per credervi è la fede.
“Così come l’uccisione di Giulio Cesare non è un fatto sperimentalmente verificabile in quanto in sé irripetibile, parimenti la Resurrezione di Cristo (se è avvenuta) è avvenuta una volta sola”
Uno è un fatto storico, l'altro meta-storico, sono due piani differenti.
“Quello che possiamo fare è vagliare la credibilità dei testimoni del risorto, analizzandone gli scritti e verificando se il comportamento da questi tenuto dopo la “presunta” Resurrezione è coerente o meno con questo evento”
Si questi sono indizi, ma non sono nemmeno paragonabili a quelli che si hanno per eventi storici considerati “fatti”.
“Bene, tutto sommato, io ritengo che un’operazione del genere conduca a dover considerare credibile un tale evento”
Io, dopo un'attenta analisi dei documenti storici e dei comportamenti e testimonianze del tempo, ritengo l'esatto contrario.
“soprattutto alla luce dei preamboli della fede che ci fornisce la metafisica: esistenza di Dio, immortalità dell’anima”
Cose che con la storia non c'entrano nulla perchè sono appunto postulati metafisici campati per aria, senza alcuna evidenza ne logica.
“Ecco, sull’argomento rinvio al testo di P. Ottaviano, Corso sui fondamenti del Cristianesimo, presente sul mio Sito. “
Ho promesso a me stesso che confuterò riga per riga i documenti presenti in quel sito riguardanti la “ragionevolezza” della resurrezione.
Per l'epistemologia è la graniticità della scienza ti consiglio “Imposture intellettuali” si Sokal, fisico americano. Sbugiarda i sedicenti epistemologi e da conto di cosa significa oggi fare scienza e perché quest'ultima rimane la più rigorosa forma di conoscenza umana, mentre la metafisica è pura speculazione basata sul nulla.
Saluti
Andrea