Ebraismo/Cristiani e Gesù

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Topsy
00mercoledì 22 dicembre 2004 11:35
Re: Ebraismo e cristianesimo: famiglie divise

Scritto da: Chi.dove.quando 20/12/2004 17.36
Mi chiedo, dopo aver seguito questo dibattito fin qui, che cosa abbia Dio da spartire, mi perdonino gli atei e gli agnostici, con le intenzioni che si attribuiscono così tanto facilmente a Lui, come quando si mettono nella Sua bocca parole di condanna per l'ottusità ed incapacità degli ebrei ad aver mancato di individuare il cambiamento al momento giusto, ma nel contempo parole di comunione e fratellanza con i "fratelli maggiori".
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La questione i cristiani la interpretano a questo modo:Fu proprio il rifiuto opposto dalla comunità giudaica a fornire l’occasione agli apostoli di offrire il vangelo ai Gentili.

L'ebraismo dal suo canto,ritiene i primi cristiani appartenenti ad una setta eretica che si muoveva in ambito prettamente ebraico,quando questa però si rivolse al mondo pagano elaborando una teologia della salvezza che non trova fondamento nel giudaismo,allora si iniziò a considerarla un'altra religione,una religione che cmq professava il monoteismo. Islam e Cristianesimo, stanno collaborando per "vie diverse" assieme agli ebrei nel diffondere la fede monoteista nel mondo.
Un salutone
[SM=g27994]m2:


MauriF
00venerdì 24 dicembre 2004 10:01
Re: Ebraismo e cristianesimo: famiglie divise

Scritto da: Chi.dove.quando 20/12/2004 17.36
Mi chiedo, dopo aver seguito questo dibattito fin qui, che cosa abbia Dio da spartire, mi perdonino gli atei e gli agnostici, con le intenzioni che si attribuiscono così tanto facilmente a Lui, come quando si mettono nella Sua bocca parole di condanna per l'ottusità ed incapacità degli ebrei ad aver mancato di individuare il cambiamento al momento giusto, ma nel contempo parole di comunione e fratellanza con i "fratelli maggiori". I minori chi sarebbero? Peccato che nella grande famiglia monoteistica, fra fratelli maggiori e minori, ci sia così tanta divisione, al punto che si faccia fatica a riconoscere il Padre ed il Filgio, il loro ruolo, le loro intenzioni ed i Loro rapporti di comunione con gli uni e con gli altri.
Davvero: Chi ci capisce è bravo!
Sarà per questo che milioni di famiglie che si professano cristiane (non so per gli ebrei) fanno fatica a mettere in piedi famiglie unite, in cui ogni membro ha un ruolo che tutti gli riconoscono?

Affettuosamente
Chidoqua



L'unico motivo di divisione, l'unica cosa che separa senza possibilità di sfumature è Gesù Cristo uomo e Dio Onnipotente.
Per i nostri "fratelli" questa è una bestemmia indicibile che è passibile di condanna a morte.
Per i cristiani ogni uomo avrà grazie a sufficienza per poter scegliere se credere in Gesù Cristo Dio Onnipotente, un uomo che è Dio, oppure non credere.
Il credere in Lui sarà la salvezza eterna, il non credere in Lui sarà la condanna eterna.

Per la Chiesa il credere che esista un Dio è cosa alla quale si arriva con la ragione.
E' cosa scontata per un essere umano...con tutto rispetto per gli atei.
Il motivo di vera fede è credere che quell'uomo che si chiama Gesù Cristo è Dio.
E' lo scandalo cristiano. E a questa fede si arriva esclusivamente per illuminazione di Dio, la ragione giustifica la fede in seguito...ma l'intuizione arriva da Dio.

E questa è la spada che divide in due, che divide la moglie dal marito, il fratello dal fratello.
"Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima".
Gesù è contemporaneamente l'uomo più amato e più odiato del genere umano.
E non a caso, è la spada che divide.

Stiamo andando in una fase dell'umanità nella quale l'uomo sarà messo nella condizione di essere costretto a decidere.
E questo avverrà anche fra cristiano e cristiano...perchè anche fra i cristiani stessi c'è chi non crede che Gesù sia Dio.
E ciascuno, cristiano o meno, sarà stato messo in condizione di credere o meno dall'illuminazione di Dio.

E' difficile trovare punti d'accordo quando il cuore stesso della religione cattolica è una "bestemmia inaudita" di fronte agli occhi delle altre religioni.
Ma questo scandalo è volere di Dio.
Topsy
00lunedì 27 dicembre 2004 18:30
Ebraismo e cristianesimo
Scritto da: MauriF 24/12/2004 10.01

Il credere in Lui sarà la salvezza eterna, il non credere in Lui sarà la condanna eterna.


Caspita!Ma come?
Non si ci salva anche al di fuori del cristianesimo?





E' lo scandalo cristiano.E' difficile trovare punti d'accordo quando il cuore stesso della religione cattolica è una "bestemmia inaudita" di fronte agli occhi delle altre religioni.Ma questo scandalo è volere di Dio.


Più che scandoloso direi "fuori questione".
Per gli ebrei infatti "l'incarnazione" non è mai stato oggetto di "rivelazione" divina. Gli ebrei hanno ricevuto da Dio la rivelazione secondo la quale Egli è puro spirito immanente,un Dio invisibile, a differenza delle altre divinità a cui i popoli prestano adorazione.


[Modificato da Topsy 27/12/2004 18.31]

MauriF
00lunedì 3 gennaio 2005 15:05
Re: Ebraismo e cristianesimo
Caspita!Ma come?
Non si ci salva anche al di fuori del cristianesimo?


Non come l'hai inteso tu.
Le parole di Gesù sono chiare. Lui è la Via,la Verità e la Vita.
E' la porta attraverso la quale si deve passare.
Ci sarà un istante nel quale ciascuno di noi sarà messo in condizione di decidere con somma coscienza...indipendentemente dal credo e dalla religione.


Più che scandoloso direi "fuori questione".
Per gli ebrei infatti "l'incarnazione" non è mai stato oggetto di "rivelazione" divina. Gli ebrei hanno ricevuto da Dio la rivelazione secondo la quale Egli è puro spirito immanente,un Dio invisibile, a differenza delle altre divinità a cui i popoli prestano adorazione.



L'uomo è uno "spirito incarnato"...al momento della sua morte diviene "spirito puro" come lo sono gli angeli.
Dio è "spirito puro" e soprattutto onnipotente...quando vuole e decide può ogni cosa.
Gesù Cristo, Dio Figlio, per volere del Padre si è fatto "spirito incarnato" ovvero uomo.

Questo affinchè l'uomo, attraverso di Lui...Nuovo Adamo...uomo in tutto e per tutto, benchè Dio, vincesse non solo il peccato (al contrario di quello che fece Adamo, che cedette al peccato e tradì Dio) ma vincesse anche la morte.
Dio, Gesù Cristo, si è fatto come noi per farci come Lui.
Ci renderà "partecipi" della sua divinità...saremo Figli di Dio a tutti gli effetti, come Lui.
Questa è la promessa cristiana.

Comunque sia sottolineo ancora il fatto che è il punto di netta ed inconciliabile separazione fra ebrei e cristiani.
E' una scelta, una dicotomia di fronte alla quale si è tenuti a scegliere senza compromessi...
Questo è il motivo per il quale il dialogo inter-religioso,in questi termini, è limitato.

[Modificato da MauriF 03/01/2005 15.07]

Topsy
00lunedì 3 gennaio 2005 18:33
Re: Re: Ebraismo e cristianesimo
Scritto da: MauriF 03/01/2005 15.05

Non come l'hai inteso tu.


E Come lo inteso io?




Comunque sia sottolineo ancora il fatto che è il punto di netta ed inconciliabile separazione fra ebrei e cristiani.
E' una scelta, una dicotomia di fronte alla quale si è tenuti a scegliere senza compromessi...
Questo è il motivo per il quale il dialogo inter-religioso,in questi termini, è limitato.



Il dialogo serve a conoscere l'altro,ciò in cui crede,le differenze che passano tra il nostro credo e quello altrui assieme alle cose che ci uniscono; non deve esservi altro scopo che "conoscere".Se il dialogo è promosso al fine di conoscere l'altro(ne giudicarlo,ne convertirlo) queste differenze "arricchiranno" il dialogo,la "diversità" non scatenerà alcuna "inconcilaibilità" e non sarà necessario "scegliere" senza "compromessi" un bel nulla!
Un ebreo osservante desidera solo vivere in pace per potersi dedicare allo studio della Torah;la sua salvezza e quella degli altri non-ebrei (i giusti delle nazioni)è già sancita dalla Torah per cui non ha necessità di dialogare al fine di costringere gli altri(cristiani,mussulmani...) a "scegliere" senza "compromessi".
Al5
00venerdì 21 gennaio 2005 00:21
Re: Re: Re: Ebraismo e cristianesimo

Un ebreo osservante desidera solo vivere in pace per potersi dedicare allo studio della Torah;la sua salvezza e quella degli altri non-ebrei (i giusti delle nazioni)è già sancita dalla Torah per cui non ha necessità di dialogare al fine di costringere gli altri(cristiani,mussulmani...) a "scegliere" senza "compromessi".

Mhmm, Topsy,Topsy, non me la dai a bere.
Tu sei ebrea, o quantomeno hai un'anima ebraica.

Ciao [SM=g27994]m5:
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