00 26/10/2005 11:04
Apro questo thread collegandomi al thread di Ebrei 1:8 della sezione greca in cui si facevano delle considerazioni OT ma che
ritengo interessanti da approfondire.

Si accennava all'apparizione improvvisa e dirompente nel NT di alcune dottrine pressochè inesistenti nel VT o perlomeno alle quali gli Ebrei del tempo di Gesù non erano stati adeguatamente preparati da Dio.

Io invece credo di intravvedere in tutte le dottrine del NT un forte collegamento con gli insegnamenti del VT.

Una di queste è la risurrezione dei morti che alcuni dichiarano una novità introdotta da Gesù mentre mi sembra che non lo fosse affatto.

Cominciamo col dire che la parola greca tradotta “risurrezione” è anàstasis, che letteralmente significa “l’alzarsi”. Si riferisce basilarmente al sorgere dai morti.

Fatto interessante, la parola “risurrezione” non compare nelle Scritture Ebraiche, ma la speranza della risurrezione vi è espressa chiaramente.

Si riscontra, ad esempio, nelle parole pronunciate da Giobbe mentre soffriva: “Oh mi nascondessi tu nello Sceol, . . . mi stabilissi un limite di tempo e ti ricordassi di me!” (Giobbe 14:13)

Allo stesso modo in Osea 13:14 leggiamo: “Li redimerò dalla mano dello Sceol; li ricupererò dalla morte. Dove sono i tuoi pungiglioni, o Morte? Dov’è la tua distruttività, o Sceol?” In 1 Corinti 15:55 l’apostolo Paolo citò queste parole e spiegò che la profetizzata vittoria sulla morte si realizza mediante la risurrezione.

Uno dei riferimenti più chiari della risurrezione dei morti
nel VT la troviamo nel libro di Daniele. ( Daniele 12:13 )

Alcuni critici sostengono che questa sia una dottrina più tarda o derivata da credenze pagane, ma il riferimento di Daniele concorda con il resto del VT che contiene dichiarazioni di fede in una risurrezione. (confronta anche Salmo 16:10)

Inoltre nel VT sono riportati effettivi casi di risurrezione. (1Re 17:21, 22; 2Re 4:22-37; 13:20, 21) E da parte di una fonte autorevole come l’apostolo Paolo abbiamo la conferma che Abraamo aveva fede nella risurrezione dei morti (Eb 11:17-19), e che anche altri fedeli servitori di Dio dell’antichità attendevano con ansia la risurrezione. (Eb 11:13, 35-40; Ro 4:16, 17)

Gesù stesso disse: “Ma che i morti siano destati lo ha rivelato anche Mosè nel racconto del roveto, quando chiama Dio ‘l’Iddio di Abraamo e l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe’”. — Luca 20:37.

Si può pertanto affermare che la dottrina della risurrezione
ha salde radici nel VT, diversamente, di fronte ad una precisa affermazione di Gesù, come avrebbe fatto Marta a rispondere
" sò che [Lazzaro] risorgerà nella risurrezione, nell'ultimo giorno"? ( Giovanni 11:23-24 )

Per quanto riguarda altre dottrine che apparentemente vengono introdotte all'improvviso nel NT senza adeguata preparazione del VT aprirò altri thread, adesso devo andare a studiare.

MARIA

[Modificato da damaride 26/10/2005 11.12]