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Il ministero del regno: "Com'è organizzata e diretta la congregazione"

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    00 26/07/2006 01:25
    Ehm ,veramente sono io e non Pino, ad aver scritto quella frase.
    Io la intendo più gravosa nel senso della distribuzione della pratica. Infatti mi pare che solo i prelati possano essere scomunicati con i disagi cui giustamente accenni.
    Nel caso dei Tdg invece tutti sono passibili di scomunica col rischio di perdere le amicizie e i parenti. E sai molto bene che le VERE amicizie i Tdg non si possono stipulare con persone del mondo. Cosa che invece i cattolici possono fare perchè non c'è un netto muro di divisione fra loro e gli appartenenti alle altre comunità religiose.
    Per un Tdg sotto il profilo psicologico la scomunica è decisamente più pressante. Inoltre, come detto coinvolge tutti, anche coloro che si sono battezzati minorenni.

    Ma possibile che un individuo debba essere per sempre punito per una decisione presa quando era incapace di intendere e volere? Un minorenne si battezza prima dei 18 anni e se ne va, addio. E' vero che uno si discosta dalla fede di prima ma mica per questo si discosta dalle amicizie o dai parenti che aveva.

    Io non so come fai a non scorgere la sofferenza e l'ingiustizia che c'è dietro a tutto ciò.
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    00 26/07/2006 01:30
    Evidentemente Barnabino non ha seguito tutto l'avvicendarsi della discussione. E' emerso a chiare lettere che lo Statuto è ben diverso da quanto invece affermano le dottrine della WTS.
    Anzi è emerso addirittura che i rapporti fra Tdg e consociati vengono condotti in maniera illegale.
    Di punti ne sono stati trattati parecchi. Non capisco come ce se ne possa uscire con frasi così dopo tutte le informazioni chiare e inconfutabili portate all'attenzione da tutti i partecipanti.
    Mah!
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    00 26/07/2006 01:32
    Re:

    Scritto da: barnabino 26/07/2006 1.14
    Caro Pino,


    Non entro nei meriti della scomunica cattolica perché continuo a rimanere dell’avviso che è meno gravosa della disassociazione dei Tdg


    Non sono io che ho fatto questa affermazione! Pino

    Non direi, il fatto è che i cattolici, papale papale, in gran numero se ne fregano di quello che dice la chiesa in fatto di morale e dunque uno "scomunicato" che fino a 50 anni fa rischiava l'emarginazione e di rimanere senza lavoro (come accadeba spesso a coloro che diventavano TdG nei piccoli paesi) mentre oggi credo che non sortirebbe alcuna conseguenza, ma solo perchè sono mutate le condizioni socio-economiche.

    Anche un TdG non si puà dire "emarginato", infatti i TdG non sono una associazione chiusa, chiunque ha amici e conoscenti fuori del gruppo, percentualmente esiguo, che volontariamente ha lasciato (dissociandosi o tenendo una condotta contraria e disapprovata dal gruppo stesso)

    Un prete scomunicato perde invece lavoro e ogni sostegno finanziario.

    Se è un insegnante laico che è scomunicato perde la cattedra e il suo unico mezzo di sostentamento. Mi pare che non sia cosa poi tanto "poco gravosa".

    Shalom jyhu



    E ti dirò di più, sono d'accordo con te!
    Non farei mai una classifica sulle varie violazioni dei diritti umani.
    Una violazione è una violazione!
    Saluti [SM=x511460]

    [Modificato da parliamonepino 26/07/2006 1.32]

  • il.gabbiano
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    00 26/07/2006 01:37
    Re:

    Scritto da: barnabino 26/07/2006 1.20
    Cara Dana,


    Volevo porre una domanda importante, ci sono pubblicazioni che avvisano i fedeli tdg che la loro confessione ha uno statuto , o meglio c'è scritto da qualche parte che il tdg deve essere avvisato dello statuto della sua confessione ?



    Lo statuto non fa altro che tradurre in linguaggio giuridico quella che è la pratica teologica conosciuta da tutti i testimoni di Geova.

    Non c'è bisogno di leggere uno "statuto" scritto in termini legali poichè la pratica in esso è descritta è spiegata a tutti coloro che si battezzano o che desiderano farlo. Non ci sono aspetti che vengono tenuti nascosti e rivelati solo dopo il battesimo.

    Shalom [SM=x511460]




    Perchè dunque lo Statuto tace delle conseguenze dell'espulsione/disassociazione?
    Perchè non continua chiarendo che l'espulso verrà discriminato socialmente, nei modi che sono già stati abbondantemente descritti e risaputi?
    Perchè confondi l'istigazione alla discriminazione condotta dalla dirigenza della comunità con l'eventuale decisione del singolo credente (tutta sua e non suggerita da nessuno...su ciò è stato già chiaro Gandhy)di assumere un atteggiamento libero nei confronti di chicchessia?
    E' vero che dal punto di vista della discriminazione non cambia nulla da un credente della comunità dei TdG rispetto alla comunità dei cattolici,ma questo non è di conforto a nessuno, casomai è riconoscimento e palese attestazione di discriminazione da parte di entrambe le comunità.
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    00 26/07/2006 01:41
    Caro Pino, dimentichi che anche fra i Tdg ci sono gli stesi identicfi pericoli che ci sono per i preti.
    Vogliamo parlare dei sorveglianti viaggianti? I sorveglianti che hanno rinunciato a una loro carriere secolare per dedicarsi anima e coipro al solo servizio di cura delle congregazioni?
    No0n avendo mai lavorato e non essendosi creati un curriculum vitae buono per essere considerati validi dalle aziende come lavoratori, dove vanno a finire quando vengono disassociati?
    Il problema dei 'preti scomunicati' perciò ce li hanno anche i Tdg con l'unica gtravante che oltre a questo problema non consentono una sola misera via di fuga a chi vuole distaccarsi da loro.

    Un laico che lascia la CC ha questo genere di problemi? Qui mi pare che si sta cercando di mescolare le carte. Il punto è che i Tdg hanno tutte le stesse problematiche cattoliche con in più l'aggravantge che non si salva nessuno. Ecco perchè il sistema Tdg è ben più gravoso di quello cattolico.

    Ps: Dimenticavo! A differenza del prete che quando viene scomunicato perde solo il lavoro, il sorvegliante viaggiante perde lavoro e amicizie. Alla fine quindi qual è la scomunica più grave sempre?

    Saluti

    [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 26/07/2006 1.43]

    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    -gengiskhan-
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    Benvenuto
    00 26/07/2006 01:43
    Re: Re:

    Scritto da: il.gabbiano 25/07/2006 23.57

    Concordo con l'amico Gengi, e già da molto tempo si va affermando dappertutto ciò che lui sostiene.
    Il potere religioso è oppressivo ovunque. I paragoni sul modo di comminare le penalità fra i diversi movimenti religiosi non aiuta. I provvedimenti disciplinari sono duri ovunque sono elargiti.E' vero che non bisogna perdere di vista la necessità del riconoscimento dei fondamentali diritti umani ed il rispetto della dignità dei credenti, ma è anche vero che questo problema è più diffuso di quanto si pensi.
    Un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi del riconoscimento dei fondamentali diritti umani potrebbe, per appunto, essere l'eccesso di privilegi di cui potrebbe godere la CC.



    Grazie al cielo, credevo di parlare una lingua incomprensibile, ti ringrazio caro il gabbiano, mi hai rincuorato.


    La discriminazione che viene perpetrata e perpetuata in casa cattolica non è meno deleteria ed offensiva di quella che viene perpetrata e perpetuata in altre chiese, forti, per appunto, di questa discrepanza a favore della CC.



    Perfetto, è proprio quello che accade. Ma a quanto pare in questa sede mi sembra che siamo in pochi, se non addirittura gli unici a renderci conto di questo fatto inoppugnabile.


    Passerò, se qualcuno non è convinto (è sufficiente che me ne facciate cenno), a narrare delle sofferenze di credenti cattolici (a centinaia di migliaia) per mano di madre chiesa, sofferenze da loro stessi pubblicate.

    Per quel che riguarda il pensiero di Gengi, lascio che sia un enorme movimento cattolico (oltre 2.500.000 aderenti sottoscrittori) "Noi siamo Chiesa" ad esprimersi:

    "Noi Siamo Chiesa" da sempre ritiene che in Italia l'attuale sistema concordatario concede una condizione di particolare favore alla Chiesa cattolica; esso è in contraddizione con il messaggio evangelico che pretende povertà e rinuncia a ruoli e poteri per potere più credibilmente testimoniare la Parola. In particolare il sistema dell'ottopermille finanzia con risorse pubbliche gran parte delle strutture ecclesiastiche ( dal culto al sostentamento del clero). Ciò è in contraddizione con il "gratis accepistis, gratis date" (Matteo 10,[SM=g27989] che pretende l'assoluta gratuità nell'annuncio dell'Evangelo...
    Che fare?



    Ti chiedi che fare? Molto semplice e difficile nello stesso tempo: riformare il Concordato in maniera radicale e tagliare a zero tutti i priivilegi illegittimamente concessi alla Chiesa Cattolica.


    Il sistema si sta sempre più consolidando, altre confessioni (Testimoni di Geova, buddisti) sono in attesa di accedere al sistema. Intanto tutte le chiese firmatarie di intese hanno imitato la chiesa cattolica nell'organizzare la pubblicità al proprio impiego dei fondi e nell'invitare a firmare a proprio favore.
    Sulla base di queste riflessioni ogni simpatizzante di "Noi Siamo Chiesa" deciderà in coscienza che opzione fare nella dichiarazione dei redditi (una opzione che comunque il sistema obbliga a fare) ma tutti sono concordi nel ritenere che non bisogna desistere dal proporre una riflessione di fondo, alla luce dell'Evangelo, sul senso stesso dell'autorganizzazione della comunità dei credenti anche nei suoi aspetti materiali."



    Condivisibile in toto. Anzi: da applauso.


    "Come credenti nel Cristo Crocefisso e Risorto riteniamo che la Chiesa cattolica e tutte le altre Chiese, con i loro Pastori, debbano astenersi dall’esigere tutele o riconoscimenti o garanzie diversi da quelli a tutti concessi dai diritti diffusi di libertà garantiti dagli ordinamenti democratici ovunque consolidatisi in Europa."



    Giusto, ma purtroppo non è certamente questo il pensiero della Santa Sede.

    "

    A 15 ANNI DAL CONCORDATO DEL 1984

    Una riflessione necessaria.............

    il leader popolare F.L. Ferrari, in una lettera del '31, invitava i parroci italiani a rivendicare "diritti in un paese di liberi e non previlegi in uno Stato di schiavi". I Patti Lateranensi contribuirono a dare via libera al fascismo, con le conseguenti conquiste coloniali, leggi razziali, alleanza col nazismo ed entrata in guerra."

    (il grassetto e caratteri più grandi sono miei)



    Non ho quotato tutto, ma vedo che viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda.


    Come vedi, Gengi, non sei solo tu a pensarla così.



    Vedo, ma non vorrei che siamo ancora in pochi viste alcune reazioni e la ristrettezza di alcune vedute.


    Ora si torni pure sul rispetto dei credenti e delle loro libertà, così come sono tutelate, o dovrebbero essere tutelate, dalla vigente costituzione.

    Tanti saluti

    Il Gabbiano



    E a questo punto converrai con me che alla base il problema è di natura politica.

    Ricambio cordialmente i saluti.

    [SM=x511460]

    P.S. Dire che certe limitazioni non sono imposte dall'alto ma partono all'interno stesso dei membri di un movimento religioso come quello dei TG, come ha sostenuto un forista in un precedente intervento, lo trovo altamente controproducente.

    E' invece all'interno di un movimento, come nei casi citati da il gabbiano, che deve partire il processo di democratizzazione, diversamente il movimento stesso può gridare a coercizzazioni e intromissioni esterne.

    Non che io sia d'accordo con questo grido, solo che sostenere la tesi di cui sopra non lo ritengo utile al conseguimento di tale legittima esigenza di democratizzazione.

    [Modificato da -gengiskhan- 26/07/2006 1.51]

    L'amore può condurre alla morte, ma la morte non può condurre all'amore.-
    Autore: IO
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    parliamonepino
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    00 26/07/2006 01:44

    Barnabino:
    Lo statuto non fa altro che tradurre in linguaggio giuridico quella che è la pratica teologica conosciuta da tutti i testimoni di Geova.

    Non c'è bisogno di leggere uno "statuto" scritto in termini legali poichè la pratica in esso è descritta è spiegata a tutti coloro che si battezzano o che desiderano farlo. Non ci sono aspetti che vengono tenuti nascosti e rivelati solo dopo il battesimo.



    Prego?

    Stai parlando con il "pubblico" o con degli "addetti ai lavori"?

    Mi auguro ti renda conto della gravità delle tue affermazioni!
    Credo sia il caso che tu rilegga gli ultimi 30 interventi e poi ne riparliamo. tyui
    Saluti
  • il.gabbiano
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    00 26/07/2006 01:48
    Re:

    Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 26/07/2006 1.25


    Ma possibile che un individuo debba essere per sempre punito per una decisione presa quando era incapace di intendere e volere? Un minorenne si battezza prima dei 18 anni e se ne va, addio.
    .




    Questa è interessante:

    Più che incapace di intendere e volere (forse volevi dire altro), è idoneo a sottoscrivere da minorenne un'adesione che lo vincola all'osservanza dello statuto di un'associazione?

    Sarebbe interessante capire questa cosa dal punto di vista giuridico.

    Idem per i neonati che vengono battezzati dai cattolici e registrati. E' corretto giuridicamente, nel caso si dovessero ripercuotere sul credente incombenze dovute ad un'adesione non sottoscritta da lui quando non aveva la maggiore età?

    Ciao

    Il Gabbiano
  • barnabino
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    00 26/07/2006 01:48
    Caro Bicchy,


    Nel caso dei Tdg invece tutti sono passibili di scomunica col rischio di perdere le amicizie e i parenti



    Non che dici è corretto per le parentele strette, e comunque tu fai dei ragionamenti puramente teorici e di principio, nessuno ha tutti i parenti TdG e tutti gli amici TdG, per cui nessuno perde "tutti" gli amici e parenti come enfaticamente sostieni. Ne potrai perdere qualcuno, ma per una tua scelta consapevole, non ci sono azioni senza conseguenze e ciascuno deve essere conscio delle proprie azioni e delle loro conseguenze.


    E sai molto bene che le VERE amicizie i Tdg non si possono stipulare con persone del mondo



    Questa è una tua visione piuttosto limitata dei TdG, già il fatto che tu usi il verbo "potere" mi fa capire molte cose... pensa che io sono TdG è posso fare qualunque cosa che non vada contro i principi biblici. Non ci crederai ma io ho molti veri amici che non sono TdG! Ti sconvolge la cosa?


    i cattolici possono fare perchè non c'è un netto muro di divisione fra loro e gli appartenenti alle altre comunità religiose


    Parli di cattolici nominali o altri? E ovvio che per i praticanti le amicizie più strette saranno all'interno del loro gruppo, come i TdG, ma io non mi sono mai posto alcun "muro di divisione". Se la maggior paret dei miei amici è TdG ho moltissimi amici tra colleghi di lavoro e vecchi compagni di università, non ho mai letto nella bibbia di "evitarli" ma solo di essere equilibrati.

    Per un Tdg sotto il profilo psicologico la scomunica è decisamente più pressante. Inoltre, come detto coinvolge tutti, anche coloro che si sono battezzati minorenni


    Ti risulta che nella chiesa primitiva fosse diverso? O ti risulta che per un teologico essere privati della cattedra per aver difeso una posione scientifica sia meno pressante? Tutto è pressante.

    Io non so come fai a non scorgere la sofferenza e l'ingiustizia che c'è dietro a tutto ciò


    Se è una tua scelta ti ricordo che ci sono anche scelte dorose, se senti che fanno fatte è giusto così.

    Circa l'ingiustizia la scomunica non è una invenzione dei TdG ma delle scritture, era praticata fin dal I secolo in questi termoni. Se vuoi lamentarto di eventuali ingiustizie dunque lamentati con Dio e non con chi segue le disposizioni divine.

    Shalom [SM=x511460]
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    00 26/07/2006 02:01

    Circa l'ingiustizia la scomunica non è una invenzione dei TdG ma delle scritture, era praticata fin dal I secolo in questi termoni. Se vuoi lamentarto di eventuali ingiustizie dunque lamentati con Dio e non con chi segue le disposizioni divine.



    Caro Barnabino, ho parlato di scomunica sotto tutti in profili o ho parlato di chi decide volenterosamente di andarsene? Che lì la vostra scomunica, per i dissociati intendo, sia biblica ci sarebbe tanto da ridire ma il bello è che è persino illegale. Sia dal punto di vista biblico che dal punto di vista dello Stato la cosa è completamente sbagliata.

    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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