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    00 03/02/2007 13:04
    Cara SandraN,


    Che Giustino, vissuto nel II seco E.v., di estrazione filosofica platonica in quanto prima di abbracciare il cristianesimo frequentava ed era introdotto nei circoli del platonismo del tempo, abbia introdotto concetti ellenistici nella dottrina del II secolo, questo è fuori di dubbio.



    Il cristianesimo è sorto su un territorio completamente formato sulla cultura ellenica. Non è ben strano che un cristiano, prima di divenire tale, abbia avuto frequentazione con ambienti di cultura e religione ellenica. Il punto da definire è: sono state introdotte delle dottrine estranee al cristianesimo oppure c’è stata una ridefinizione semantica di concetti che già esistevano nella Chiesa Primitiva Cristiana? In un thread al quale tu stessa hai partecipato in passato, aperto da Teodoro Studita, è stato ben evidenziato che quello che voi definite ‘intromissione di nuovi concetti pagani’ in realtà si tratta di un riutilizzo di parole provenienti dalla filosofia greca, svuotandole del loro reale significato originale greco e riempiendole dei concetti cristiani già esistenti. Per poter dire che si siano infiltrati elementi estranei occorre comparare quanto scritto dai padri con la filosofia ellenica e notare se ci sono delle similitudini. Mi dispiace dirlo ma io non vedo nulla di similabile alla Trinità nella cultura greca. Nessuna scuola di pensiero greco aveva qualcosa di simile al concetto di Trinità cristiano.
    Se di similarità vogliamo parlare allora semmai c’è una somiglianza fra il Demiurgo platonico e il concetto di Cristo come creatura. A questo punto allora che dovrei fare? Pensare che gli antitrinitari siano stati influenzati dal pensiero platonico?
    Vedi com’è facile portare l’acqua al proprio mulino? Ma la ricerca storica seria si poggia su ben altro. Non basta leggere le opere degli autori in maniera spassionata come possiamo fare noi. Ocorre sapere che cosa ne pensa il consesus accademico. Ad ogni modo il discorso è lungo e tecnico ed esula da una semplice ‘presentazione’, scopo del topic.


    Ma questo non significa che quel che scrisse fosse del tutto aderente alle attuali dottrine cattoliche, anzi ( al contrario ) molte sue tesi sono più vicine al cristianesimo primitivo e alle attuali dottrine dei TdG che non quanto siano vicine a dottrine cattoliche.



    Dimentichi però che Giustino è vissuto nel secondo secolo dopo Cristo ed è morto martire nel 165 a Roma. Non è che i suoi scritti erano più vicina a una fantomatica Chiesa Primitiva piuttosto che alla teologia cattolica. A parte il fatto che concetti come la Trinità non hanno solo sapore e colore cattolico ma sono di proprietà di diverse confessioni cristiane sparse nel mondo, ma rimane comunque irrisolto il quesito posto inizialmente. In base a cosa stabiliamo quali infiltrazioni sono state introdotte e quali invece sono i reali insegnamenti genuini cristiani? Il fatto è che la ridefinizione di concetti cristiani già esistenti razionalizzati con la filosofia greca vengono viste da alcuni come apostasia, ma la realtà è che non c’è stato un sostanziale cambiamento nelle dottrine portate avanti dalla Chiesa, ma solo una ridefinizione. Sfido chiunque a trovarmi delle analogie sostanziali fra platonismo o qualsivoglia filosofia greca e Trinità.


    Per quanto riguarda Agostino risalta il fatto che nella sua ultima opera ( la già citata " Ritrattazioni ) torna indietro, riavvicinandosi in diversi punti al cristianesimo primitivo, rispetto alla sue maggiori precedenti opere Come " Città di Dio " e " de Trinidade" di cui gli enunciati praticamente sono state trasferiti quasi in toto nella dottrina cattolica.



    Agostino nelle Ritrattazioni ridefinisce alcuni passaggi logici usati da lui nelle sue vecchie opere ma in sostanza non cambia le dottrine da lui definite per vere. Ad esempio, ne’ Le Ritrattazioni, egli conferma di nuovo l’immortalità dell’anima, cosa contraria espressamente alla dottrina Tdg:


    In un altro passo, trattando dell'anima, ho detto: Per tornare, resa più sicura, in cielo•12. Per maggior sicurezza avrei dovuto dire "•per andare•" piuttosto che per tornare, e ciò per evitare l'errore di coloro secondo i quali le anime umane, cadute o cacciate dal cielo in conseguenza dei loro peccati, verrebbero costrette a entrare in questi nostri corpi•13. Non ho esitato ad esprimermi in questo modo in quanto dicendo in cielo intendevo dire "•a Dio•", che dell'anima è autore e creatore. (tratto dal libro “Le ritrattazioni”)



    Questa è una riconferma dell’anima immortale. Non mi sembra affatto vicino alla teologia Tdg rispetto alla teologia cattolica.

    Per quanto riguarda la Trinità, ne’ Le Ritrattazioni leggiamo:


    E quando ho detto del Padre e del Figlio: È una cosa sola chi genera e chi è generato•47, avrei dovuto dire "•sono una cosa sola•", come la Verità stessa proclama quando dice: Io e il Padre siamo una cosa sola



    Questo è soltanto un particolare puramente filosofico sulla consustanzialità fra il Padre e il Figlio ma la dottrina basilare della consustanzialità resta immutata e non ritrattata. Anche qui non mi sembra proprio che l’autore si sia avvicinato a concezioni cristiane Tdg piuttosto che q quelle cattoliche.

    In definitiva quindi i pensieri di Agostino e di Giustino non confermano le dottrine di cui i Tdg oggi sono portavoce. Rimane quindi inevasa la mia domanda a cui non si è data risposta: che senso ha citare dei ‘padri’ per dimostrare che il nostro cristianesimo è quello veritiero quando questi ‘padri’ in realtà insegnano dottrine che non linea con la nostra ortodossia?


    Per quanto riguarda Tertulliano, di cui ribadisco di non aver letto alcunchè, sappiamo però che diverse sue tesi sono considerate eretiche dal cattolicesimo e che non è annoverato da questa come un vero padre della chiesa.



    Cosa sentenzia la CC o meno non è una premessa per sapere se le tesi di Tertulliano siano vere oppure mendaci. Ribadisco ancora una volta che bisogna vedere in quale maniera concreta, sempre che sia successo, Tertulliano abbia avuto delle influenza elleniche sulle sue ideologie, e bisogni che ci siano delle prove reali, similarità ben visibili cioè, fra le scuole di pensiero greche e i concetti espressi nel cristianesimo da Tertulliano descritto.


    Infatti il suo sistema dottrinale, per quanto leggo sulle enciclopedie, è ondivago tra dottrine cattoliche

    e dottrine
    della primitiva congregazione cristiana.

    Io penso che sia molto più significativa la lettura dei testi di Tertulliano piuttosto che affidarsi di quel che ne dicano le Enciclopedie. Non so nemmeno io su a che cosa essenzialmente Dubbi-no si riferisca. Saprà spiegarci in altri thread che cosa l’abbia lasciato perplesso.


    Pertanto, vorrei invitare qualche forista a pronunciarsi con maggior cognizioni di causa, e non andando a spiluccare su determinati siti religiosamente schierati e pertanto di parte e inattendibili.



    Vanno bene le citazioni messe dal libro di Agostino? Per tua informazione io non spilucco da nessuna parte, ma ho trovato le opere di Agostino direttamente in rete e le ho lette. Vorrei precisare che non ho messo il riporto di alcun commento cattolico al riguardo ma solo mie personali osservazioni.


    E confermo che una lettura serena dei libri dei cosidetti padri della chiesa a mio parere non dovrebbe affatto turbare un TdG.



    Vedremo cosa ne pensa Dubbi-No al riguardo.

    Saluti.


    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    F.ebe
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    00 04/02/2007 01:43
    Tante affermazioni categoriche in merito a tante questioni ( tra le quali c'è divergenza totale tra TdG e cattolici) messe in maiuscolo con decisione e tono urlato mi fanno dubitare che tu sia un TdG indeciso e dubbioso, ma mi fanno pensare che tu sia un cattolico convinto.

    E a quanto pare hai molta altra roba da tirare dal cassetto poichè dici: mi fermo qui per non mettere troppa carne a cuocere.

    Sono perciò io che ho dei dubbi fondati: ho dei dubbi su di te e su quali siano i tuoi veri panni e i tuoi veri intenti.

    Cordialmente, Ebe

    [Modificato da F.ebe 04/02/2007 1.51]

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    saulo1976
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    Benvenuto
    00 04/02/2007 15:25
    effettivamente più che dubbi...le tue sembrano "certezze"...

    comunque sia ci sono alcune cose che non capisco...la bibbia ci invita ad "accertarsi di ogni cosa" ed è proprio per questo motivo che i Bereani furono apprezzati più di altri...queste domande che poni oggi ai tuoi fratelli...sono domande che avresti dovuto porre prima di diventare testimone...caro dubbi-no...io so poco dei "padri della chiesa" ma appunto il fatto che vengono chiamati così...dovrebbe far capire che sono tenuti in considerazione ...chi più chi meno... dall'attuale Chiesa Cattolica...

    quando la torre di guardia cita questi"padri della chiesa" lo fa con uno scopo ben preciso...cioè quello di evidenziare che l'apostasia era già in atto...e che più si avanti negli anni ...più l'apostasia ha preso il sopravvento sul vero cristianesimo primitivo...non ho mai avuto l'impressione che la società considerasse i primi "padri della chiesa" come dei testimoni di Geova...al contrario di Abele o di altri...e io non sono un testimone...caro dubbi-no...

    per quanto riguarda il nome divino nella sua forma abbreviata compare nell'ultimo libro della bibbia...l'Apocalisse di Giovanni...quindi il nome divino non è andato perduto del tutto come spesso ripetono altri fedi cristiane...perchè Alleluiah...significa appunto lodate Iah...quindi il nome divino se pur nella sua forma abbreviata compare anche nel nuovo testamento...dal primo all'ultimo libro della bibbia...

    la traduzione della TNM lo inserisce pure quando si cita il vecchio testamento nel nuovo testamento..in quei versetti dove nel vecchio testamento era presente il nome divino...

    in realtà dovresti porti la domanda seguente: perchè è scomparso quasi del tutto il nome divino dal nuovo testamento? i tuoi fratelli credo che possano aiutarti a trovare la risposta a questa domanda...

    per quanto riguarda l'illustrazione del ricco e di Lazzaro...va sicuramente valutata con tutto ciò che la bibbia dice sull'anima...quello che posso dirti è che quando Lazzaro morì ...Gesù pianse...

    "Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l'arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra, e non impareranno più la guerra." isaia 2:4
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    benimussoo
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    00 04/02/2007 21:19
    Re:

    Scritto da: Dubbi-no 02/02/2007 18.02
    Ciao mi presento, il mio nick è dubbi-no, da una vecchia canzone che Mietta cantava all’epoca della mia conversione, ho 37 anni e sono un Testimone di Geova da ormai 15 anni, ho 37 anni e sono sposato con una consorella ed abbiamo 2 bambini, in passato ho servito come pioniere regolare ed ho avuto il privilegio di servire come Servitore di Ministero, ma negli ultimi 3 anni, in seguito ad una promozione sul lavoro ho avuto modo di accedere alla biblioteca, e per curiosità ho voluto leggere gli scritti dei “padri della chiesa” come Giustino, Agostino, Tertulliano, ecc. insomma scrittori spesso citati nelle pubblicazioni di noi Testimoni di Geova, tanto citati che di loro mi ero fatto idee precise, invece leggendo le loro opere mi sono reso conto che le loro idee erano ben diverse da come ce le presentano le riviste della Società, molto più vicine a quelle della cristianità piuttosto che a quelle della congregazione dei Testimoni di Geova che dovrebbe essere la restaurazione della primitiva chiesa cristiana, e a dispetto del mio nick adesso i dubbi ce li ho eccome!
    Perciò desidero chiarirli insieme ai foristi, visto che con piacere ho notato che partecipano anche diversi miei confratelli, con i quali potrò sicuramente chiarire tutti i miei dubbi.
    Ciao
    [SM=x511438]



    Ciao dubbi , benvenuto anche a te nel forum Agape
  • barnabino
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    00 05/02/2007 12:01
    Caro dubbi-no,

    Condivido le parole di Saulo sul fatto che mi pare ch etu abbia più certezze che dubbi!


    in realtà dovresti porti la domanda seguente: perchè è scomparso quasi del tutto il nome divino dal nuovo testamento? i tuoi fratelli credo che possano aiutarti a trovare la risposta a questa domanda...



    Sul tema esistono diversi lavori, certo nessuno può essere definitivo poichè la "scomparsa" di un nome usato almeno fino I secolo nella LXX e poi in forma scritta nel scritture ebraiche e nelle versioni di Aquila resta comunque un mistero.

    Le ipotesi che si possono fare sono molte:

    1. Dopo il 70 con la distruzione del tempio il cristianesimo perde la sua connotazione semitica, in pochi decenni le lingua ebraica è capita solo da pochi cristiani e si è costretti ad tradurre in termini comprensibili ai greci quelli ebraici.

    2. L'uso dei nomina sacra

    3. Il platonismo dei Padri Apologeti che consideravano impossibile dare "un nome" a Dio.

    4. L'influenza del rabbinismo stesso che smise definitivamente di pronuciare il nome di Dio

    Queste sono solo alcune ipotesi, ovviamente. Se vuoi, in privato, ti suggerisco alcuni link e titolo di libri interessanti, alcini sono questi:

    George Howard, The Tetragram and the New Testament, Journal of Biblical Literature (JBL) 96, 1977, pp.63-83

    George Howard, The Name of God in the New Testament, Biblical Archeology Review (BAR) 4:01, mars 1978

    Howard Mazzaferro, The Lord and the Tetragrammaton

    The Tetragrammaton in the New Testament: articolo di Wikipedia molto specifico

    Kurios 'Lord', J.H. Greenlee (BT 1950 01/3:106-10[SM=g27989]

    La traduction de KURIOS en syriaque, Alain-Georges Martin - Filologia Neotestamentaria 12, 1999, p.25-54

    Matteo Pierro, Il Tetragramma nel Nuovo Testamento, "Rivista Biblica", anno XLV, n. 2, Aprile-Giugno 1997, pp. 183-186.

    Il sito de Gérard Gertoux

    Alcuni di questi scritti sono anche sul web.

    Shalom

    [Modificato da barnabino 05/02/2007 12.15]

  • barnabino
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    00 05/02/2007 12:09

    ritengo che nella chiesa del II secolo le idee erano quelle che Giustino e Tertulliano descrivono nelle loro opere, nelle quali citano addirittura anche dottrine che richiamano l’insegnamento trinitario, mentre dalle pubblicazioni della Società ho imparato e creduto che tale insegnamento era sorto solo nel IV secolo, e mi viene il dubbio che se nel II secolo c’erano già quelle idee



    La dottrina della Trinità in quanto tale nasce solo nel IV secolo, quelli che troviamo negli scritti anteriori, amesso che il testo si sia conservato adeguatamente intatto (se venivano fatte aggiunte spurie alle scritture per sostenere questa o quella posizione teologica, infatti, non sappiamo se i Padri ne siano totalmente esenti) sono solo accenni che possono come non possono richiamare alla successiva dottrina.

    Ovviamente i trinitari li leggono in tal senso ma altre letture sono normali. Certo nessuno ha mai detto che l'apostasia sia nata dall'oggi al domani, è stato un processo piuttosto lento e in piccoli gradi.

    Nel II secolo c'erano un sacco di idee e gruppi nati dal ceppo cristiano e ciascuno affermava di avere la verità, vi erano gruppi gnostici, giudeo-cristiani, proto-ortodossi e ciascuno di questi gruppi era ulteriormente diviso su molte questioni. Certo della trinità come poi fu definita a Calcedonia non vi è traccia fino al III secolo.

    Shalom
  • Teodoro Studita
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    00 05/02/2007 13:58
    Re:

    Scritto da: barnabino 05/02/2007 12.09
    della trinità come poi fu definita a Calcedonia non vi è traccia fino al III secolo.



    Ma quante ne dici.
    Senza arrivare a Calcedonia (che, per inciso con la Trinità non c'entra nulla e lo sanno anche gli analfabeti) leggiti l'expositio di Ireneo e ci trovi già tutto quello che serve a formularla. Ma ne abbiamo già parlato e rimando il forista allo studio che abbiamo condotto in sez. patristica sui testi di I e II secolo e che vedrò di riportare up.

    Cordialità,
  • barnabino
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    00 05/02/2007 14:50
    Caro Teodoro,


    leggiti l'expositio di Ireneo e ci trovi già tutto quello che serve a formularla



    Della Demonstratio abbiamo solo una traduzione armena, cosa che pone problemi testuali molto seri, trattandosi per lo più di mss del XIII secolo. Basta che leggi la versione armena dell'apologia di Aristide di Atene e la confronti con quella greca per accorgerti delle notevoli differenze testuali, nella verisone armena sono introdotti concetti successivi del tutto sconosciuti in quella greca, come per esempio "Maria Madre di Dio".

    Detto questo che in Ireneo si trovi già "tutto" è una prova del fatto che non esisteva nessun concetto trinitario formato, nessuna idea di doppia natura o di stessa sostanza. certo, alcuni autori, come Ireneo, avevano elaborato una propia idea, spesso controversa e contradditoria, su Cristo ma assistiamo ad una dottrina in formazione, con autori che hanno pareri discordi e diversi, e non una dottrina chiara, nemmeno nella sua essenza.

    Certo, se poi tu vuoi imporre una lettura anacronistica, leggendo in Ireneo gli sviluppi successivi, puoi farlo ma non è certo buona pratica esegetica, inganni te stesso e la storia.

    Come detto lo sviluppo di concetti non scritturali non fu istanteneo, a partire dai Padri Apologeti fu il risultato di processo lento e influenzato da una serie di fattori complessi. Trovo davvero poco storica la tua visione (tutta apologetica) di una chiesa triofante che arriva fino al XIX secolo.

    Shalom

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    Dubbi-no
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    00 06/02/2007 13:54
    Certo che sentirmi dare del cattolico è il colmo!
    So benissimo che pongo domande scomode, infatti gli anziani non hanno saputo ne voluto rispondermi e mi hanno tolto i privilegi di servizio, comunque quello che ho notato è che molti insegnamenti criticati dalla Società circolavano tra i cristiani molto prima di quanto pensavo.
    [SM=x511443]
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    sandraN
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    00 06/02/2007 14:30
    Guarda caro che le tue domande non sono affatto scomode per noi Testimoni di Geova.

    Apri dei thread specifici su ogni singolo argomento e avrai le risposte che cerchi, sempre che tu sia disposto ad accettare un
    sereno confronto scritturale.

    Non ho mai temuto alcun confronto, fin al limite in cui il mio interlocutore non sia mostato chiaramente prevenuto ed ostinato, di fronte ad ogni evidenza.

    Adesso, piuttosto di fare dichiarazioni risibili, apri qualche specifico thread su un qualsiasi argomento dottrinale e scritturale.

    Grazie,

    Sandra.

    [Modificato da sandraN 06/02/2007 14.36]

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