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Trinita'

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    Polymetis
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    00 22/10/2006 15:45
    "l'impronta" [charakter] della sostanza del Padre dove sostanza non indica certo "ousia" in senso trinitario"

    E a questo abbiamo già risposto:

    “Perché continui a ragionare come se non avessi davanti il termine ipostasi. Solo di ciò che ha una forma esterna l’impronta ricalca l’esterno e non l’interno, mentre qui si dice che è il la riproduzione dell’essere di Dio, della sostanza, e la riproduzione della sostanza è una sostanza, perché è un’essenza non una forma solida che è stata inchiostrata e dunque su un foglio lascia solo la riproduzione della superficie.[…] sogna vedere che cosa intendi. Il sigillo è un attrezzo di pietra o di metallo sulla cui superficie sono incisi a incavo uno stemma. Ma il sigillo non è di per sé lo strumento di pietra bensì solo il disegno che vi è raffigurato sopra. Comunque se per sigillo intendi ciò che è disegnato/scavato sulla parte inferiore dell’attrezzo ciò che apparirà sul foglio è la riproduzione esatta del sigillo, mentre se per “non ha la sostanza del sigillo” intendi dire che non ha la sostanza di cui è fatto il sigillo, ciò il “timbro” sul foglio non è di pietra o metallo,questo avviene appunto perché l’impronta non riproduce l’interno del sigillo, cioè l’ipostasi/sostanza) del siglillo, ma solo il suo involucro esterno. Qui al contrario ci viene detto che ad essere riprodotto non è la forma esterna ma l’essere, la sostanza, che non è un’esteriorità che lascia un segno vuoto ma l’essenza.”

    “Non sono d'accordo, questo è vero di fronte a dichiarazioni ambigue o opinabili. Se gli apostoli volevano comunicare una novità assoluta come quella di Dio che si era materializzato in un Figlio che era anche lui Dio ma solo in quanto sostanza e non persona mi aspetto di trovarlo a chiare lettere.”

    Si continua a dire che nella Bibbia non c'è la Trinità e che Paolo non la spiega, ma questo ve l'ho già detto anch'io: la Trinità è come far stare diversi dati sotto lo stesso cappello, e non i dati stessi. Quanto al fatto che il NT spieghi i dati di base abbiamo già illustrato, in particolare Giovanni e Paolo sono i cantori della divinità di Cristo, e gli stessi giudei avvertirono che quelle categorie non erano così neutre infatti volevano lapidare Gesù con l'accusa che si faceva Dio: evidentemente Barnabino che vede l'appiattimento e la normalità ovunque pensa di conoscere meglio dei giudei del I secolo il pensiero giudaico: la rottura c'era, e sono loro stessi a dircelo.
    Inoltre Barnabino vive ancora nell’illusione che se il cristianesimo primitivo avesse voluto comunicare qualcosa ai suoi fedeli l’avrebbe scritto a chiare lettere nel testo biblico, come se la dottrina apostolica si trovasse lì. Sappiamo invece che i Vangeli sono solo l’appendice della predicazione orale della Chiesa, dei surrogati, e che dunque se vogliamo pescare le dottrine base, che erano già chiarite dalla predicazione orale a monte, possiamo farlo solo perché le citano en passant, si impone dunque di chiarire il tutto sulla base dei Padri apostolici.

    “Per gli ebrei, giustamente dico io, la tradizione che la spiega è quella rabbinica (che nega la trinità) e per i cristiani è quella niceana (che la afferma).”

    La trinità sia come parola sia come concetto precede Nicea, quanto alla divinità di Cristo essa si rintraccia già nel primo secolo, Giovanni, Paolo, Ignazio, ecc. E’ l’arianesimo il fenomeno tardo.

    “Hai ragione, certo dobbiamo chiederci quanto tali testi abbiano importanza visto che risultano praticamente ignorati nel NT dove è citato quasi esclusivamente l'AT come poi fu cristalizzato a Jamnia.”

    No, il NT cita anche un apocrifo. E oltre a questo ha alla base tutta la tradizione orale del giudaismo medio. Paolo Sacchi chiudeva un suo bell’articolo con queste parole: “I segmenti del pensiero cristiano, se presi uno per uno, sono tutti rintracciabili più o meno simili, quando non addirittura uguali, nelle varie sette giudaiche del tempo. Uguaglianza di segmenti non significa però uguaglianza di strutture; il che è ovvio e non riguarda solo il cristianesimo.” Lo puoi leggere qui: www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=articl...

    “Hai perfettamente ragione, ma mi pare che gli amici trinitari sostengano il contario, ovvero che il NT si scostasse dell'ebraismo in modo repentino verso il (?) 50-60”

    No, perché l’ebraismo da cui si sono staccati è quello che hai in mente solo tu e che non esisteva più dai tempi del deutero-Isaia.

    “Paolo che avrebbe proclamato una messaggio ellenistico, in termini ellenistici per i pagani, in cui si sosteneva che YHWH era una sostanza in tre persone distinte e che lo spirito”

    Dove di grazia qualcuno qui avrebbe sostenuto che Paolo aveva in mente il paradigma sostanzialistico? Qui s’è solo detto che Paolo aveva in mente la divinità delle tre persone.

    “Stessa "Sostanza" che ci rende uomini? Ma dove vivi, nel medio evo?”

    Ma sai che cosa vuol dire sostanza? Sostanza è la natura che ci accomuna tutti, ciò che fa sì che un uomo è un uomo e un cane è un cane. L’esistenza risponde alla domanda: che cos’è? L’essenza alla domanda: che cos’è? Se tu non hai una formazione umanistica e dunque quando ti parlano di sostanza hai in mente un oscuro sostrato fatto di un qualche genere di materia non è un mio problema.

    “In esse Gesù, Dio, Satana e gli Angeli sono esseri spirituali, non si accenna a nessuna "sostanza" speciale di Dio o di Gesù.”

    Che eresia, dunque Dio avrebbe la stessa sostanza degli angeli? Il che, per il significato che do io a questo termine, significherebbe che ha la stessa natura. Ma la natura o la sostanza è ciò che fa si che qualcuno sia quello che è, se Dio avesse la sostanza di un angelo sarebbe un angelo, perché è la sostanza ciò che siamo. Se tu invece intendi sostanza in un altro senso, ossia semplicemente qualsiasi sostanza spirituale in contrapposizione alla sostanza materiale, allora non hai detto nulla di interessante, perché lo sappiamo tutti che sia Dio che gli angeli sono puro spirito, ma è la qualità d’essere che differisce, quella qualità d’essere che fa differire il totalmente altro, il trascendente, il creatore dalla creatura.

    “Argh! Ma come devo spiegarlo? Nelle scritture il termone theos”

    L’hai già fatto, ma non attacca perché è falso, o per essere più precisi è vero solo in certi periodi. E cosa vorrai mai dire “nelle Scritture”? Parli come se il testo biblico avesse un’unità teologica.

    “Non ci sono due dei, chè UN SOLO DIO (ho theos)

    C’è un solo Dio, ma è theos senza l’articolo, come ci dice Paolo in Cor 8,6 (ed Isaia del resto “fuori di me non c’è elohim), e c’è un solo Signore.

    “ma ci dice espressamente ha ricevuto da Dio tutte le qualità necessarie perchè potesse mostrare agli esseri umani il significato di Dio.”

    Molto di più. Essendo il Figlio generato dal Padre riceve tutto il suo essere da lui, e non solo delle qualità. Ovviamente aspetto ancora la risposta sul problema “figlio di Dio” nel giudaismo medio, e sulla tua pia illusione che tutti i significati e gli usi attestati secoli prima nella Scrittura continuino a restare in auge, purtroppo come ci spiega il GLNT non è così.

    Ad maiora
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    Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
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    (Κ. Καβάφης)
  • barnabino
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    00 23/10/2006 01:00
    Cara Topsy,


    La letteratura apocrifa contiene entrambe le concezioni di cui argomentate.Vale la pena aggioranarsi e non scartare a priori quanto alcuni considerano "favolette non ispirate" e vi scorgera l'origine,allo "stato embrionale" di molte credenze odierne,ebrei compresi!



    Io non tendo certo a sottovalutarla per partito preso, ma un fatto è che se Gesù e i discepoli si rifacevano in qualche modo ad essa dovremmo trovare delle citazioni più sostenziose e una maggiore affinità di temi. Viceversa il NT cita quasi esclusivamente la Tanack che sempra l'unico orizzonte in cui si muovavano i primi cristiani.

    E' vero che some tu dici vi sono alcune somiglianza, ma da sole non bastano a stabilire una relazione certa poichè sembrano maggiori le differenze. Dovremmo poi prestare attenzione a non enfatizzare troppo l'importanza e la diffusione di certi testi.

    Certo l'argomento è da studiare ed approfondire, magari in un altro 3d!

    Shalom
  • barnabino
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    00 23/10/2006 02:15
    Caro Polly,

    Finosci sempre nelle stesse considerazioni circolari che non dimostrano nulla se non l'assenza di evidenza.

    Il termine theos è facilmente spiegabile con l'AT che era usato dagli apostoli a da Giovanni cui francamente del deutoroisaia non sapeva nulla. Il Padre era l'unico vero Dio, unica sostanza che non era del Figlio mai detto unico Dio come nella Tanach!

    Mosè è chiamato oppure no "theos" nella LXX per almeno due volte? E gli angeli? Puoi dimostrare il contrario? Gesù era un messaggero divino e il mediatore del nuovo patto. Non ci trovo alcun scandalo o "politeismo" nel chiamarlo un dio. Non è il caso di cercare nessun "cappello" che tenga dentro tutto perchè que cappello lo hai già dentro il NT. Che tu non lo riconosca non è affar mio.

    Shalom

    [Modificato da barnabino 23/10/2006 2.20]

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    Topsy
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    00 23/10/2006 02:29
    Re:

    Written by: barnabino 23/10/2006 1.00
    Cara Topsy,


    La letteratura apocrifa contiene entrambe le concezioni di cui argomentate.Vale la pena aggioranarsi e non scartare a priori quanto alcuni considerano "favolette non ispirate" e vi scorgera l'origine,allo "stato embrionale" di molte credenze odierne,ebrei compresi!



    Io non tendo certo a sottovalutarla per partito preso, ma un fatto è che se Gesù e i discepoli si rifacevano in qualche modo ad essa dovremmo trovare delle citazioni più sostenziose e una maggiore affinità di temi. Viceversa il NT cita quasi esclusivamente la Tanack che sempra l'unico orizzonte in cui si muovavano i primi cristiani.

    E' vero che some tu dici vi sono alcune somiglianza, ma da sole non bastano a stabilire una relazione certa poichè sembrano maggiori le differenze. Dovremmo poi prestare attenzione a non enfatizzare troppo l'importanza e la diffusione di certi testi.

    Certo l'argomento è da studiare ed approfondire, magari in un altro 3d!

    Shalom




    Caro barnabino,quando dici che i primi cristiani e Gesù si muovono esclusivamente sull'unico orizzonte della Tanak, è perchè ne sei realmente intimamente convinto.Lo sò,che certe evidenze storiche possono toglierci molte di quelle certezze che ciascuno in cuor proprio coltiva,ma prima o dopo dovremmo confrontarci con esse.


    Se sono uno storico del pensiero ebraico,devo necessariamente cimentarmi nella ricostruzione di un pensiero,riordinando la produzione letteraria composta in una specifica epoca,a prescindere dal fatto che un testo è canonico ed un altro invece (per i motivi più disparati) sia rimasto fuori dal canone(apocrifo). Questo perchè tale distinzione da un punto di vista storico, dal punto di vista di una ricostruzione delle correnti ideologiche del giudaismo del Secondo Tempio,è irrilevante!

    La suddivisione in testi sacri e testi non canonici,può interessare il credente,non lo storico,il quale per avere un'idea di cosa passase per la testa ad un ebreo medio dell'epoca, deve necessariamente ampliare il campo della sua indagine. Se devo capire chi fossero i Farisei,non posso semplicemente affidarmi a quanto afferma di loro il Vangelo di Marco o di Giovanni perchè sono "testi ispirati" è certamente "affidabili".Questo è un pensiero non scientifico.
    In realtà per la mia indagine devo far riferimento al Nuovo Testamento,alle opere di Giuseppe Flavio,alla letteratura rabbinica ect...

    Dunque se desidero comprendere in che orizzonti si muovono Gesù e i discepoli di Gesù,basarmi esclusivamente sull'analisi capillare di un singolo termine greco o ebraico riportato magari nell'AT,serve a poco,se non indago quale ideologia religiosa fosse in auge all'epoca, e se essa possa aver influenzato la maniera di intendere un vocabolo,o una certa espressione...

    Se cerchi per l'intero AT,non troverai esposta a chiari lettere,alcuna dottrina del peccato originale.E questa è una cosa assai curiosa,soprattutto se pensi che un tale concetto è essenziale per comprendere gli insegnamenti di Paolo su Gesù.Eppure...non la ritrovi!Se fossi uno storico che intedesse tracciare l'evoluzione di questo concetto ,mi troverei realmente in difficoltà affidandomi al solo AT...sarei costretto a pensare che quella di Paolo sia esclusivamente il frutto di una rivelazione divina caduta dall'alto!
    Alcuni difatti in passato,hanno creduto che la dottrina del Peccato Originale se lo fosse inventato di sana pianta questo discepolo di Gesù.
    Ed invece era dottrina più antica(ma non veterotestamentaria!)che ritroviamo in tutta la tradizione apocalittica ben prima di Paolo,nel Libro dei Vigilanti,in 1 Enoc... testi rigorosamente non canonici!



    Se esiste una somiglianza di concetti,tra testi canonici e non canonici,se esistono una o più ideologie condivise,non possiamo che constatarlo, e tenerlo in conto quando cerchiamo di comprendere come un termine,una espressione,una dottrina,contenuta nei Vangeli vada letta,interpretata e commentata alla luce della sua specifica epoca.Anche un testo sacro,che contiene un messaggio universale di redenzione per l'intero genere umano,non può essere totalmente de-storicizzato.
    [SM=g27985]

    Shalom!

    [Modificato da Topsy 23/10/2006 2.32]

  • barnabino
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    00 23/10/2006 14:09
    Cara Topsy,

    Grazie della tua risposta. Naturalmente quando parlo di Tanak intendo al sua "lettura" paleocristiana. Fin dall'inzio tra Cristo e il giudaismo vi furono delle frizioni, almeno se dobbiamo credere al NT, a livello interpretativo. Paolo e gli altri missionari cristiani lessero tutta la Tanak applicandola a Gesù. Dunque tra la tradizione giudaica e quella paleocristiana vi fu da subito (prima del 70) uno stappo. Sarebba certo da capire le eventuali influenze della cultura giudaica successiva alla chiusura del canone (che per Giuseppe Flavio, che scrisse prima di Jamnia, avvenne al tempo di Esdra) sul cristianesimo, ma questo mi pare che esuli questo 3D e comunque parlane con Polymetis che vede il cristianesimo come un prodotto ellenistico e non giudaico.

    La mia preoccupazione, a livello di questo 3D sulla trinità, è di capire "a che livello" il cristianesimo e l'insegnamento di Cristo ruppe con le tradizioni (uso il plurale) giudaiche. Al punto di scardinarne i concetti fondamentali? Dal NT non si direbbe, Gesù e gli apostoli accettavano i principi fondamentali del giudaismo e il suo campo semantico scostandosene solo in certi parti ben documentate negli scritti scritiani. Ora, del presunto "strappo" sulla natura di Dio o della polemica per aver abbracciato un eventuale punto di vista minoritario non vi è traccia. Possiamo immaginare che creasse scandalo definire Gesù il "messia" e "figlio di Dio" e nessuno si stupissi alla presunta affermazione che si fosse dichiarato niente di meno che "Geova" stessso? Possiamo davvero credere che in quell'ambito, pur variegato, si potesse arrivare ad accettare (senza nessun dibattito o polemica interna) l'idea che un uomo, Gesù, fosse Geova stesso materializzato sulla terra, e che lo spirito santo fosse esso stesso un persona ed fosse Geova e che pertanto Geova fosse tre persone?

    Anche il Libro dei Giubilei, che riprende comunque concetti della Tanak, non ci autorizza ad affermarlo. Io sono dell'idea che si deve trovare la soluzione più semplice. E' possibile che dei giudei considerassero Gesù "theos" come lo era Mosè? Questo è plausibile alla luce dei passi del NT in cui Giovanni e Paolo parlano di Gesù come sel nuovo e più grande Mosè, per esempio.


    Se esiste una somiglianza di concetti,tra testi canonici e non canonici,se esistono una o più ideologie condivise,non possiamo che constatarlo, e tenerlo in conto quando cerchiamo di comprendere come un termine,una espressione,una dottrina,contenuta nei Vangeli vada letta,interpretata e commentata alla luce della sua specifica epoca



    Sono pienamente d'accordo, ma a patto di analizzare il NT di per sè e non la sucessiva dottrina, spesso i cristiani fanno l'errore di leggere dentro il NT la trinità e poi di cercare nel giudaismo (e nella Tanak) concetti trinitari. Questo lo trovo antistorico.

    Shalom
  • Teodoro Studita
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    00 23/10/2006 14:39
    Caro barnabino,
    Era Cristo stesso che, applicando concetti attribuzioni, e epiteti esclusivi di YHWH a se stesso, faceva leggere la sua divinità. Divinità trascendente. Tu insisti con l'affermare che non era quello che intendeva dire, eppure i farisei avevano capito bene, ed infatti dicevano:

    Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
    (gv 10,33 CEI)

    Allora vorresti dirci che tu hai capito il "pardigma giudaico" meglio dei farisei del tempo?
    Interessante.

    Cordialità,
  • barnabino
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    00 23/10/2006 15:13
    Caro Teodoro,


    Era Cristo stesso che, applicando concetti attribuzioni, e epiteti esclusivi di YHWH a se stesso, faceva leggere la sua divinità



    Non vedo davvero quali epiteti esclusivi di Geova il Messia abbia applicato a se stesso. Gesù dice solo che il Padre gli ha dato "ogni autorità" in cielo e sulla terra per cui è evidente che Dio abbia data al Figlio dei ruoli "divini" ma questo non vedo davvero come ci faccia sostenere che Gesù sia il solo vero Dio.

    Paolo è esplicito: vi è "un solo Dio, il Padre". Gesù è escluso da questo ruolo e d'altronde lui stesso aveva sostenuto che il Padre era "il solo vero Dio".


    Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». (gv 10,33 CEI) Allora vorresti dirci che tu hai capito il "pardigma giudaico" meglio dei farisei del tempo?



    A dire il vero sei ti che non capisci il paradigma giudaico. I ferisei non lo accusano di farsi "Geova" (ho theos) ma di farsi "theos" ovvero di rivendicare una posizione di giudice, essere potente, dotato dell'autorità di decidere autonomamente cosa fare o non fare di Sabato.

    E' ovvio che non si tratta dell'accusa di "farsi Geova" poichè sarebbe assurda la risposta di Cristo che cita Salmo 82 in cui theos è usato evidentemente in senso non trascendente. La risposta di Gesù mostra che quei farisei accusavano Gesù non di farsi Dio in senso trascendente ma in senso non trascendete, di giudice o di di inviato da Dio, dunque di farsi "un dio". Per Gesù il termine theos non ha alcun valore di ugualianza con Dio.

    Per altro l'accusa di farsi Dio, bestemmia che sarebbe stata gravissima, non è ricordata da nessuno al processo finale dove, se aveva il senso che tu gli dai, sarebbe invece stata quella principale, piuttosto ci si incaglai su quella di essersi proclamato Messia.

    Io ti invito a più attenzione nella tua esegesi

    Shalom
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    Polymetis
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    00 23/10/2006 17:14
    "Finisci sempre nelle stesse considerazioni circolari che non dimostrano nulla se non l' assenza di evidenza. Il termine theos è facilmente spiegabile con l'AT che era usato dagli apostoli"

    Certo, esattamente come chi oggi si proclama duce si può spigare rivolgendosi a Dante Alighieri. Inoltre che in questo periodo esista l'AT è una para mentale tutta tua.

    "a da Giovanni cui francamente del deutoroisaia non sapeva nulla."

    Non occorre sapere che esiste un deutero-isaia, basta sapere che i significati dei termini cambiano.

    "Mosè è chiamato oppure no "theos" nella LXX per almeno due volte? E gli angeli? Puoi dimostrare il contrario? Gesù era un messaggero divino e il mediatore del nuovo patto."

    Ma questi passaggi innanzitutto traducono una fase in cui elohim era ancora effettivamente un essere potente, e dunque la LXX mette il termine corrisponde più adatto.

    "Non ci trovo alcun scandalo o "politeismo" nel chiamarlo un dio."

    Gesù theos per te è un dio? Sì. Il Padre è theos? Sì. Allora non credi a un monos-theos ma a polloi-theoi, poli-teismo. Oi ovviamente si tramuta in "i",e infatti oggi in neogreco si legge "i"

    " Non vedo davvero quali epiteti esclusivi di Geova il Messia abbia applicato a se stesso."

    Il primo e l'ultimo, che può essere detto di uno solo, l'unico Padrone e Signore, ecc. I tdG su questo punto dicono che primo e ultimo si riferisce alla risurrezione. D'accordo, accettiamo questa fantasia senza base testuale ex ipothesi, ma mentre primo a risorgere ha senso, in che senso sarebbe stato l'ultimo nel contesto della resurrezione?

    " Paolo è esplicito: vi è "un solo Dio, il Padre"

    Infatti il Credo se tu non lo sapessi inizia con "Credo in un solo Dio Padre Onnipotente". Paolo nel passo che citi dice che c'è un solo theos(senza articolo), mandando in frantumi i vostri teoremi. E Paolo è altrettanto chiaro nel dire che c'è un solo Signore, il Figlio. E ciò è possibile perché il Padre e il Figlio sono lo stesso Dio e lo stesso Signore, non la stessa persona. Il ragionamento di paolo è bellissimo proprio perché volutamente paradossale.

    "I ferisei non lo accusano di farsi "Geova" (ho theos) ma di farsi "theos" ovvero di rivendicare una posizione di giudice, essere potente, dotato dell'autorità di decidere autonomamente cosa fare o non fare di Sabato."

    Veramente la contrapposizione è chiara, tu che sei uomo, ti fai dio. Infatti il Figlio si dice Signore del sabato, che è una prerogativa che solo Dio poteva attribuirsi.

    " E' ovvio che non si tratta dell'accusa di "farsi Geova" poichè sarebbe assurda la risposta di Cristo che cita Salmo 82 in cui theos è usato evidentemente in senso non trascendente. La risposta di Gesù mostra che quei farisei accusavano Gesù non di farsi Dio in senso trascendente ma in senso non trascendete, di giudice o di di inviato da Dio, dunque di farsi "un dio"."

    veramente è sensatissimo, perché la risposta di Gesù è derisoria. Ha senso solo perché tiene insieme i due significati diacronici. Non avrebbe senso che Gesù gli rinfacci che egli è solo un dio alla maniera da te intesa, perché a quanto dici è proprio quello che essi avevano capito. Quei giudici sono chiamati theoi per derisione, si credono potenti, degli dèi, e invece finiranno in rovina come iniqui. Se loro (che poi surrettiziamente sono identificati coi farisei davanti) possono essere chiamati dèi, perché non lui che a maggior ragione è Dio? E infatti vogliono lapidarlo.

    " Per altro l'accusa di farsi Dio, bestemmia che sarebbe stata gravissima, non è ricordata da nessuno al processo finale dove, se aveva il senso che tu gli dai, sarebbe invece stata quella principale, piuttosto ci si incaglai su quella di essersi proclamato Messia. "

    Due errori.
    1)La prima è che l'accusa di bestemmia al processo c'è, ed è appunto il farsi Figlio di Dio in senso ontologico. Non ha senso che il sinedrio la tacci di bestemmia nel senso che gli dai tu. Infatti come ben spiega il Kittel 1)Quel titolo non era generalmente più in uso né il giudaismo medio l'ha applicato al messia, anzi si riteneva straordinario 2)L'accusa va sue due fasi, prima gli domandano conferma se sia il messia, poi se sia il figlio di Dio, e solo allora si stracciano le vesti, perché sono due cose distinte e questo titolo non ha nulla di neutro. (Ma per questo ho già citato Ricciotti)
    2)Già il punto uno smonta tutto, ma se non esistesse non cambierebbe comunque nulla perché tutti sanno che i dialoghi del Vangelo di Giovanni sono rielaborazioni teologiche alla luce della catechesi post-pasquale, come già scritto i discepoli capiscono che Gesù è Dio dopo la resurrezione. Questo implica che Giovanni rilegga all'indietro tutti i discorsi e formi dei teologoumena. Dunque mettersi a dire: "ma se si è proclamato Dio prima del processo perché non glielo rinfacciano" è privo di senso, perché presume che i testi che adesso abbiamo in mano e che riportano i discorsi dove Gesù si fa Dio siano davvero le parole pronunciate prima del processo. Chiunque sa che c'è un'elaborazione teologica dietro i Vangeli, io francamente non so chi siano gli ultimi fondamentalisti del globo a ritenere che nei Vangeli ci siano gli ipsissima Verba di Gesù, quello che è certo è che tra i biblisti tale razza è estinta.

    Ad maiora
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    (Mario70)
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    Interessato Forum
    00 23/10/2006 17:40
    per topsy e gli altri ebrei

    Barnabino insiste che leggendo determinate scritture non si arriva alla dottrina trinitaria e che assolutamente non si intravede nessuna comunione di sostanza tra le tre persone divine...
    Allora vi chiedo cosa capite voi che non siete influenzati dal cristianesimo trinitario, ne da quello dei tdg, leggendo le seguenti scritture:

    IEP Giovanni 1:1-18
    "1 In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e Dio era il Verbo. 2 Questi era in principio presso Dio. 3 Tutto per mezzo di lui fu fatto e senza di lui non fu fatto nulla di ciò che è stato fatto. 4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
    ...
    14 E il Verbo si fece carne e dimorò fra noi e abbiamo visto la sua gloria, gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. 15 Giovanni rende testimonianza a lui e proclama: «Questi era colui di cui dissi: "Colui che viene dopo di me ebbe la precedenza davanti a me, perché era prima di me"». 16 Della sua pienezza infatti noi tutti ricevemmo e grazia su grazia; 17 poiché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità divennero realtà per mezzo di Gesù Cristo. 18 Dio nessuno l' ha visto mai. L' Unigenito Dio, che è nel seno del Padre, egli lo ha rivelato. "

    Giovanni 8:53-58
    "53 Sei tu forse più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti, chi pretendi di essere?». 54 Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. È il Padre mio che mi glorifica, quello di cui voi dite: "È il nostro Dio". 55 Eppure non l' avete conosciuto, mentre io lo conosco. Se io dicessi: "Non lo conosco", sarei un bugiardo come voi. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abramo vostro padre esultò al vedere il mio giorno, e lo vide e si rallegrò». 57 Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant' anni e hai visto Abramo?». 58 Disse loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, io sono».

    Giovanni 10:24-38
    "24 Lo circondarono i Giudei e gli dicevano: «Fino a quando ci tieni con l' animo sospeso? Se sei il Cristo, diccelo apertamente». 25 Rispose loro Gesù: «Ve l' ho detto e non credete. Le opere che faccio in nome del Padre mio, esse mi rendono testimonianza. 26 Ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco e mi seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non periranno mai; e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno le può strappare dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno». 31 I Giudei raccolsero di nuovo delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù rispose loro: «Vi ho mostrato molte opere buone da parte del Padre. Per quale di queste opere mi lapidate?». 33 Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un' opera buona, ma per una bestemmia: perché tu che sei uomo, ti fai Dio». 34 Rispose loro Gesù: «Non è scritto nella vostra legge: Io ho detto: siete dèi? 35 Se ha detto dèi coloro cui fu rivolta la parola di Dio, e la Scrittura non si può abolire, 36 a colui che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Io sono Figlio di Dio"? 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi. 38 Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, così che conosciate e cominciate a comprendere che il Padre è in me ed io nel Padre».

    Giovanni 20:26-29
    " 26 Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa e Tommaso stava con loro. Viene Gesù a porte chiuse, stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 27 Poi disse a Tommaso: «Metti il tuo dito qui e guarda le mie mani, porgi la tua mano e mettila nel mio fianco, e non essere più incredulo, ma credente». 28 Rispose Tommaso e gli disse: «Signore mio e Dio mio!». 29 Gli disse Gesù: «Perché mi hai visto hai creduto? Beati coloro che hanno creduto senza vedere!».

    Giovanni 14:16-20
    "6 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po' , e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi."

    15:26 Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me;

    16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. 15 Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà. 16 «Tra poco non mi vedrete più; e tra un altro poco mi vedrete perché vado al Padre».

    2 Corinti 3:15-18
    "15 Ma fino a oggi, quando si legge Mosè, un velo rimane steso sul loro cuore; 16 però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso. 17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c' è lo Spirito del Signore, lì c' è libertà. 18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l' azione del Signore, che è lo Spirito."

    Filippesi 2:5-11
    "5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l' essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente [oppure: non considerò di rapinare l'uguaglianza con Dio], 7 ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. "

    Colossesi 1:15-20
    "15 Egli è l' immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. 19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli."

    Ebrei 1:1-14 NRV
    " Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato l' universo. 3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi. 4 Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro. 5 Infatti, a quale degli angeli ha mai detto: «Tu sei mio Figlio, oggi io t' ho generato»? e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»? 6 Di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!» 7 E mentre degli angeli dice: «Dei suoi angeli egli fa dei venti, e dei suoi ministri fiamme di fuoco», 8 parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. 9 Tu hai amato la giustizia e hai odiato l' iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni». 10 E ancora: «Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani. 11 Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, 12 e come un mantello li avvolgerai e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine». 13 E a quale degli angeli disse mai: «Siedi alla mia destra finché abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi»? 14 Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza? "

    1 Giovanni 5:11-20
    "11 E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo. 12 Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. 13 Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio. 14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste. 16 Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare. 17 Ogni iniquità è peccato; ma c' è un peccato che non conduce a morte. 18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca. 19 Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno. 20 Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna. "

    grazie Mario

    "Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
    Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
    Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
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    Teo60
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    00 23/10/2006 17:44
    Precisazione

    Written by: barnabino 23/10/2006 15.13


    Per altro l'accusa di farsi Dio, bestemmia che sarebbe stata gravissima, non è ricordata da nessuno al processo finale dove, se aveva il senso che tu gli dai, sarebbe invece stata quella principale, piuttosto ci si incaglai su quella di essersi proclamato Messia.
    Shalom



    Caro barnabino, solo una puntualizzazione su di un argomento che avevamo già trattato. In epoca neotestametaria i messia, o chi si riteneva tale, venivano fuori ad ogni angolo di strada. Ecco come pone la questione Geza Vermés nel suo testo " Gesù l'ebreo" :Tuttavia non è difficile constatare che durante i tormentati secoli che separano i Maccabei dalla guerra di bar Kosiba, si ebbe una ricca fioritura di idee e figure messianiche nei diversi gruppi religioso-sociali del giudaismo palestinese. Anche Flavio Giuseppe attribuisce aspirazioni regali messianiche a diversi capi zeloti" (pag. 158 )Considerarsi messia non procurava nè denuncia di bestemmia, nè giudizio presso il sinedrio.
    Shalom

    [Modificato da Teo60 23/10/2006 17.45]

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