00 22/12/2007 09:39

Ho letto le recenti cronache dei giornali. Ho notato che nessun forista "attento" ha riportato questi articoli: "Studente gay cacciato da scuola"

Il giovane, che soltanto in questi giorni ha trovato la forza di denunciare l’accaduto ai carabinieri, dopo essersi visto bocciare a causa delle troppe assenze dovute al periodo di esilio imposto dall’insegnante, sarebbe stato vittima prima del bullismo dei compagni e poi della stupida intolleranza del prof.
Tutto sarebbe iniziato con un video fatto col cellulare, nel quale il giovane gay veniva ripreso mentre baciava un amico. A causa di questo video il ragazzo era stato prima ricattato e minacciato dai compagni, poi sbeffeggiato dall’insegnante al quale alcuni compagni avevano mostrato le immagini incriminate.
A causa del clima ostile e delle continue prese in giro, il ragazzo ha così cominciato a non andare più a scuola, arrivando ad essere bocciato per le troppe assenze.
Dopo la denuncia, finalmente formalizzata, si aprirà un’inchiesta per capire le responsabilità del professore omofobo, che rischia il licenziamento, e il possibile annullamento della bocciatura.

ALTRA NOTIZIA INTERESSANTE:

"Un padre ha diritto di uccidere il figlio gay"

Le motivazioni della scarcerazione del padre che ha ucciso il proprio figlio omosessuale hanno radici antiche. Posso immaginare che le attenuanti siano state così formulate, se non per iscritto, nella testa di chi ha vergato l'atto:

1) Prima di tutto, la tutela del patriarcato. Non a caso, il padre avrebbe commentato: “Io l’ho fatto, io l’ho disfatto”. Si tratta della vecchia idea romana del pater familias. Questi ha diritto di vita e di morte su tutti i membri della sua familia: la moglie, le figlie, gli schiavi e anche i figli maschi (gli unici che quando lasceranno la casa paterna diventeranno davvero liberi, e infatti nelle fonti latine liberi è sinonimo di filii).

Altri figli cacciati e perfino uccisi. Un suicidio di un gay in Sicilia, in quello stesso paese dove si è suicidata Rachele Scicolone(migliaia di post hanno invaso i forum perchè la ragazza era testimone di Geova).

E' vergognoso usare tragedie per attaccare una confessione religiosa (il sig. Vitale ne sa qualcosa), ma queste stesse persone, quando si ripetono simili avvenimenti tragici, esulano dal commentarli solo per il semplice fatto che non coinvolgono i testimoni di Geova. Che tristezza assistere a queste vergogne.