00 30/04/2005 10:51
Oramai anche un lettore distratto di questo forum avrà compreso che sono un laico dalla testa ai piedi e leggendo il tipolo del topic dirà: eccolo qui a negare la storicità della figura di Gesù Cristo.

In effetti se dovessimo esaminare i documenti che ci sono pervenuti al di fuori del cristianesimo stesso potremmo anche arrivare alle conclusioni di Voltaire e degli illuministi e di tanti storici odierni che hanno dei dubbi notevoli sulla effettiva comparsa sulla faccia di questa terra di un uomo chiamato Gesù di Nazareth.

E credo che non serva molto rifersi alle testimonianze di Plinio, Tacito e Svetonio o a quelle Giuseppe Flavio, di cui le adulterazioni dei testi sono evidenti.

Le copie degli annali sono realmente identiche a quelle scritte in origine? I riferimenti a gesù potrebbero essere postumi?
Al contrario, non potrebbe esserci stata un ben più abbondante storiografia sul personaggio Gesù che il potere anticristiano dei primi due secoli avrebbe potuto aver soppresso.

Perciò arrivo alla conclusione che voler dimostrare la storicità di Gesù sulla base dei codici, dei papiri e delle pergamene non è una strada facilmente percorribile.

Ma ( udite,udite! ) a mio parere ci sono prove ben più concrete della storicità di Gesù Cristo che vanno bel al di là delle labili testimonianze storiche.

Negli ultimi mesi ho riletto attentamente i vangeli ( non che sappia citare capitoli e versetti come fà mia moglie TdG) e la prova più tangibile della reale esistenza dell'uomo Gesù sono i vangeli stessi.

Non credo proprio che la mente di un semplice uomo, con tutte le sue storture, avrebbe potuto partorire un insegnamento di levatura così superiore.

Ho letto qualcosa di Siddharta, di Maometto e di altri filosofi, ma il pensiero e le azioni di Gesù appartengono ad un'altra dimensione.

Specialmente in un contesto giudaico in cui lo straniero gentile era visto come il demonio lui avvicina centurioni romani, guarisce una donna fenicia, guarisce una donna impura per i mestrui, guarisce in giorno di sabato.

In un contesto in cui la donna era vista come un essere inferiore non esita a conversare con una donna straniera appartenente al ceppo samaritano avverso ai giudei.

Gesù non ha i pregiudizi e le tare comuni agli esseri umani,
precorre di qualche millennio i pensieri antirazzisti, antinazionalisti, pone la parità dei sessi e a me questo sembra qualcosa non tanto straordinario quanto unico.

La sua non violenza, la sua tolleranza, la sua visione dei rapporti umani basati sull'amore e sul perdono. La sua condanna estremamente coraggiosa dell'ipocrisia dei religiosi del tempo
ne fanno un uomo che è difficile costruire a tavolino.

"Beati i miti perchè erediteranno la terra"," amate i vostri nemici", non giudicate se non volete essere giudicati". Quale
illuminato filosofo è arrivato a tanto? E quale essere umano è mai riuscito a tanto?

Anche se stento a credere che Gesù era Dio stesso sceso in terra perchè penso che nessuna scatola cranica ( neppure quella di Gesù) possa contenere l'infinità di Dio, sicuramente Gesù era direttamente illuminato da quel Dio che tutti ricerchiamo ansiosamente.

E nessun essere umano comune, nè alcun gruppo umano " normale" poteva elaborare un uomo e partorire un insegnamento di sovrumana perfezione.

Ecco perchè, aldilà dei documenti storici, integri o contraffati che ci siano pervenuti, credo nella realtà dell'esistenza storica di Gesù Cristo.

Che poi le religioni, con in testa quella cattolica, abbiano stravolto nei fatti questa perfezione e tutt'altro discorso che il tutto fà ricadere nuovamente nelle umane miserie dell'uomo comune.


Saluti.