00 28/07/2008 12:58
ho 21 anni, lui 30.
Si è approfittato di me, di un mio momento di debolezza, in un periodo in cui ricevevo delle minacce (non so quanto serie)da parte di alcune "sette" per via di una reliquia, non so quanto autentica. Ha usato la sua posizione, il suo titolo..e la mia ingenuità, per ingannarmi. E' un uomo del vaticano, il pronipote di un papa. Mi ha mentito sulla morte del figlio e della compagna, inventandosi una storia assurda per avere la reliquia e per portarmi a letto. Gliela diedi col cuore in mano..perche mi fidavo, perche mi dispiaceva che aveva subito una perdita del genere. Mi fece credere anche di essere il discendente di Gesù.
Non ha usato violenza..non mi ha forzato..anche se certo non è stato gentile..ma io nn ho fatto nulla per impedirlo. Mi sono solo sentita sporca e inutile.
Poi quando stavo per sputt@narlo mi ha riportato la reliquia (a cui tenevo tantissimo anche se ora non sono piu nemmeno credente) e io non dissi niente a nessuno.
Mi vergogno profondamente, mi sento così stupida.. ed è stata solo colpa della mia grande ingenuità.
MI dicono che non è stata violenza, ma io mi sento come se fossi stata violentata.
E non riesco a non provare rabbia e rancore
Ditemi per favore cosa pensate


ttratto da http://forum.alfemminile.com/forum/f264/__f242_f264-Si-puo-considerare-violenza.html