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Satanismo -Tra filosofia e realtà

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2006 00:01
26/10/2004 10:59
 
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Perchè quando uno entra in qualsiasi forum di religione, viene sempre ( o quasi) messo al bando, se ha interesse ad approfondire una sètta religiosa come il satanismo? Se esiste un dio buono perchè non può esistere anche un dio cattivo? E chi può dire senza ombra di dubbio che solo il 1°è il buono ed il 2° è il cattivo? Nella religione "Veda" sono contemplati oltre 10.000 dei fra i buoni od i cattivi, ma nessuno è sostanzialmente buono come nessuno è sostanzialmente cattivo.
Quando uno dice "io sono per una religione Satanica" viene irrimediabilmente messo alla porta, che sia colpa dal troppo bigottismo e paura interiore degli altri interlecutori? Chi può affermare cosa è buono per un'altro essere vivente? E chi gli ha demandato il "potere decisionale"? Io sono il Signore Mio Dio e non avrò altro Dio che Me. Questa è una scritta che si può ammirare e leggere in un tempio del Tibet, chi può dire che non contenga la Verità?
L'uomo da quando ha iniziato a pensare ed a scrivere, ha ricercato i propri Dei, per lui sono benigni ma doveva anche creare un Dio maligno, perchè? Ho fatto questa domanda quando anni fa, ho frequentato un corso di Teologia (4 anni) alla scuola del Vaticano, ma nè i testi conservati nella biblioteca nè i docenti Teologici, mi hanno potuto confutare o dare una spiegazione logica a questa domanda.
Quindi la mia semplice spiegazione è la seguente:
" Solo l'uomo, fra tutti gli esseri viventi, cerca di autonvincersi e convincere (anche con la forza non solo fisica) i suoi simili del suo operato e del suo credo, il quale varia da individuo ad individuo e solo cercandolo per primo dentro di noi, possiamo arrivare alla Verità assoluta del Proprio Dio, se esiste un Dio".
Mi farebbe piacere cosa ne pensate voi, se poi (farete come tutti coloro che hanno paura), verrò allontanato dal forum, beh la risposta l'avrete già data.
Giallo91
26/10/2004 11:55
 
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ad approfondire
non c'è nulla di male!
casomai il problema si crea quando uno vuole entrare in certi "giri".
Ho visto in una trasmissione cosa fanno nei riti offerti a satana...!
Certo non si deve andare all'eccesso e vedere satana dapertutto!
Comunque il male c'è! il male viene da satana! il bene viene da Dio!
concludo dicendo che in questa società dove tutto è bene,viene dimenticato cosa è male...
...ed il risultato è cronaca...!

[Modificato da montalbano41 26/10/2004 11.55]

26/10/2004 12:52
 
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re
Nella bibbia se non vado errato, ci fu un patriarca che doveva sacrificare il proprio figlio a Dio, chi assicura che riti umani non siano tutt'ora fatti in nome del dio del bene? In un'epoca in cui il bene è male e viceversa, come può uno decidere cos'è il bene per gli altri? Il mio bene, non significa che è il bene per tutti, sennò si torna ad Hitler ed ai Gulag sovietici (alcuni ancora in funzione peraltro), faccio un'esempio (gesù le chiamava parabole) per me può essere un bene non mangiare mai carne, per un'anemico il non poter mangiare carne è la morte. In questo caso si vede che il mio bene non è il bene per tutti. Chi può affermare che il bene è solo dio? La bibbia, i Veda, il Corano, i Vangeli, sono scritti con mani umane, anche una persona sotto ipnosi può essere "ispirata", ma chi l'ha ipnotizzata è il bene?
Comunque mi piace, come hai impostato la risposta, la Verità si nasconde sotto molte facce e sotto molte forme.
Michele
26/10/2004 13:44
 
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ciao Michele
io mi chiamo Valter.

Il patriarca che tu dici non ricevette il comando specifico da dio di sacrificare il figlio.fu per sua iniziativa che intendeva farlo(per un motivo ben preciso)dio non voleva questo,lo dimostrò fermandogli la mano che stava per colpirlo.
per quanto riguarda il bene ed il male,non possiamo confondere le necessità personali con le regole di vita e di coscienza(Hitler non le aveva come chi lo sosteneva!)c'è un bene ed un male! (esempio) il codice della strada esiste,se non ne teniamo conto e facciamo quello che vogliamo sono guai e disordine!
è come la legge di gravità,c'è e non possiamo escluderla! se volontariamente la sfidiamo ci rimettiamo! lo stesso vale per chi fa il male.
poi è semplicissimo,se ci riflettiamo quello che conta sono i risultati!
27/10/2004 16:39
 
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Ma siamo sicuri , diamo le basi per capire
Satana, in ebraico, è l'avversario, tradotto in greco col neologismo diabolos (colui che si getta di traverso), donde il nostro diavolo. Il satana non è l'avversario di Dio, del quale è solo una delle creature, ma l'avversario dell'uomo. Egli vuole dimostrare a Dio di avere torto a porre la sua fiducia in una creatura di natura inferiore alla sua. E' chiaro infatti, che il Satana, nella Bibbia, è un angelo. Nell'Antico Testamento il satana è una specie di pubblico ministero: egli avanza tra gli angeli di Dio, venendo "dopo aver fatto un giro sulla terra e avervi bighellonato un po'(Giobbe 2,2) per proporre a Dio di mettere alla prova Giobbe, un uomo giusto che Dio trova eccezionale. Giobbe continuerebbe a lodare il suo creatore se gli si sottraessero tutti i suoi beni e se fosse prostrato da malattie? Dio consente a Satana di far sprofondare Giobbe nella sventura, a condizione di non attentare alla sua vita, ma Giobbe, malato, abbandonato da tutti, e povero, resterà fedele a Dio, ne sarà ricompensato, certo, ma non per questo satana ne sarà punito: non aveva fatto che il suo lavoro. Diventa Satana, senza articolo solo nel IV secolo a.C. nel libro delle Cronache:"Satana insorse contro Israele e spinse Davide a censire gli Israeliti(Cronache 21,1)
Il Satana dei rabbini è il Satana della Bibbia ebraica: al servizio di Dio egli è incaricato di sedurre gli uomini, in quanto agente provocatore, di accusarli dinanzi a Dio e d'infliggere loro la morte. Tutti i giorni, tranne in uno.Il solo giorno in cui Satana non ha alcun diritto, è il giorno del Grande Perdono. La prova: nell'ebraico, in cui ogni lettera costituisce pure un numero, il valore numerico del suo nome Ha-Satan è di 364. Il trecentosessantacinquesimo giorno Satana non ha nessun valore....... Esiste tuttavia, una tradizione ebraica tardiva, che fa di Satana un angelo disobbedente, in un apocrifo del I secolo: La vita di Adamo ed Eva. Vi si vede l'angelo Michele che chiede agli altri angeli di inchinarsi, dietro di lui, dinanzi ad Adamo appena creato. Ma Satana si rifiuta affermando che Adamo è più giovane di lui e, come creatura, di livello inferiore. Dio pieno di collera, lo mette al bando insieme agli angeli che dipendono da lui. Se quest'ultima tradizione non ha fatto scuola nel pensiero ebraico, se ne trova la traccia, sintetizzata in una sola frase, nella lettera di San Paolo agli Ebrei:"Quando Dio introduce il primogenito nel mondo, dice:"Lo adorino tutti gli angeli di Dio!" (Ebrei 1,6). Ma il seguito non dice ciò che fece Satana...
Il Corano è l'unico dei testi sacri ufficiali a raccontare quel che gli capitò prima di trovarsi nel giardino di Eden. In esso Satana ha il nome di Iblìs, e il racconto della sua caduta è ripreso in quattro sure (VII, XV, XX, XXXVIII) tra le quali la trentottesima afferma:"Quando il tuo Signore disse agli angeli:"Ecco, dal fango ora io farò uscire un essere umano; quando l'opera mia sarà compiuta, e bene assai, e gli avrò insufflato parte del Mio Spirito, cadrete prosternati avanti a lui" gli angeli tutti si prostrarono, meno Iblìs, che si gonfiò d'orgoglio e subito fu messo nella lista degli infedeli. Dio allora disse:"O Iblìs, cosa ti impedisce di prostrarti davanti a ciò che io stesso, con le mie mani, ho creato? Credi di essere più grande o di un rango superiore?"
"Io sono migliore di lui" rispose Iblìs "Tu mi hai creato dal fuoco, mentre lui l'hai creato dall'argilla"
"Fuori di qui!" ordinò Dio, "tu sei maledetto! La mia maledizione ti perseguiterà fino al giorno della retribuzione"(il giudizio finale).
"Signore", disse Satana, " lasciami in vita fino al giorno in cui loro resusciteranno".
"Tu sarai", disse Dio, "tra quelli ai quali sarà permesso di attendere fino all'istante a noi noto".
"Giuro per la tua potenza", disse Satana, "di sedurli tutti, ad eccezione dei tuoi servi sinceri". (Corano XXXVIII, 71-83)

In un'altra sura (Corano, VII, 17) Iblìs precisa a Dio il suo programma nei confronti degli uomini:"Li pungolerò davanti e dietro, a destra e a manca e tu ti accorgerai che la maggior parte di essi saranno sgarbati verso di te":
Satana ha quindi disobbedito a Dio, rifiutando di prostrasi davanti all'uomo, creatura a lui inferiore, tuttavia, sebbene maledetto, riceve da Dio l'autorizzazione ad infastidire l'uomo. Il suo potere è ristretto, non può nulla contro i veri credenti, che, del resto, vengono abbondantemente messi in guardia: "Non seguite le tracce di satana, dato che per voi è un nemico dichiarato".
Per i musulmani, non è del tutto sicuro , dato che gli angeli sono impeccabili e non possono disubbidire a Dio. Ora Iblìs, non prostrandosi davanti ad Adamo, disobbedisce. Quindi non è un angelo.Ma se non è un angelo, l'ordine di Dio, che si rivolgeva agli angeli, non lo riguardava, e quindi non avrebbe disobbedito...
La tradizione ha optato per fare di Iblìs un jinn, creature intermedie tra l'uomo e l'angelo. Gli angeli sono fatti di luce, i jinn di fuoco e l'uomo di terra. I jinn sono invisibili, ma possono assumere forme diverse ed entrare in differenti corpi di animali: gatti, uccelli, serpenti, scorpioni, cavalli, cammelli... La loro vera forma è simile alla forma umana, ma il loro ventre non ha cavità, nè intestini ma è come un osso. Mangiano solo se lo vogliono, dormono pochissimo e non producono escrementi (Mohammad Mokri). Dotati di ragione, i jinn sono sessuati, si riproducono e muoiono.
Secondo le leggende, prima delle creazione di Adamo, Satana-Iblìs, si chiamava Azazìl. Era un jinn molto bello e molto pio. Gli angeli col permesso di Dio, lo condussero nel Cielo dove divenne loro capo e loro precettore. Risiedeva in cielo durante la notte e sulla terra durante il giorno.
Quando venne pubblicato il Corano, il cristianesimo aveva già abbandonato l'idea relativa ai demoni figli degli uomini e degli angeli. E' Origine, per primo, nel III secolo, a gettare i racconti di Enoch nella confusione degli apocrifi. Sotto la sua influenza, a partire dal IV secolo, la Chiesa greca e poi quella latina smisero di considerare i demoni come degli essere semi angelici e semi umani, ma come angeli subordinati a satana e caduti insieme a lui. Egli trovò loro un'origine nell'Apocalisse di san Giovanni:"Scoppiò una guerra nel cielo:Michele e i suoi angeli, combattevano contro il drago.Il drago combatteva insieme coi suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche tutti i suoi angeli" (Apocalisse, 12, 7-9)Il testo non dà il numero degli angeli decaduti, ma una proporzione, in effetti la coda del drago trascina giù "un terzo delle stelle del cielo e le precipita sulla terra", se ne conclude che un terzo degli angeli decadde.
Fino ad Origene, la causa del peccato di Satana era quella descritta dal Corano, ma per lui il diavolo era già caduto nel male prima della creazione di Adamo:"Egli era omicida fin dal principio", afferma Gesù e quindi la spiegazione della sua caduta doveva ricercarsi altrove, rispetto alla gelosia nei confronti degli uomini, che in quel momento non erano stati ancora creati: Origene la trova nel profeta Isaia, che descrive la morte del re di Babilonia, nessun dubbio che non si tratti del diavolo e che tali frasi non si riferiscano a lui: "Come mai sei caduto dal cielo, stella del mattino, figlio dell'aurora?". Eppure tu pensavi: "Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il mio trono... salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo". L'angelo chiamato Stella del mattino o anche Lucifero, colui che porta la luce, s'era lasciato traviare dall'orgoglio.
Sarò eguale all'Altissimo, ecco la colpa di satana. Una natura spirituale non può peccare contro la carne, ma non è così l'orgoglio, classificato in seguito come numero uno tra i cinquanta principali peccati mortali. Da dove viene tanto orgoglio diabolico? Le ipotesi sono diverse. Satana infatti serafino di prima classe, è lungi dall'essere un imbecille, anzi è sublimamente intelligente...



Ruperto di Deutz (benedettino, abate di Tuy nel XII sec) spiega che Lucifero, essendosi accecato da sé, si vantò presso gli altri angeli d'essersi autocreato; costoro non potevano ribattergli nulla, dato che la sua creazione non aveva avuto altri testimoni che Dio stesso.. Satana avrebbe, quindi, voluto farsi passare per Dio stesso tra i suoi simili. Per San Tommaso d'Aquino, Satana avrebbe voluto esser debitore della propria felicità solo a se stesso, rendendosi, in ciò, simile a Dio. Suarez (padre Francesco, teologo gesuita spagnolo) trova la tesi di San Tommaso indegna del grande spirito qual era Lucifero e ne propone un'altra. Egli ritiene che Dio, fin dall'origine, aveva fatto conoscere agli angeli il suo progetto d'unire, in Gesù, il Verbo a un uomo, e che SATANA s'era infuriato nel vedere tale privilegio concesso a una creatura della razza umana, invece d'essere concesso alla creatura più perfetta: l'angelo, e al più perfetto degli angeli, cioè a lui stesso.
Satana è il nemico dell'uomo. L'esistenza di Gesù, insieme uomo e Dio, lo fa uscire definitivamente dai gangheri: il garbato accusatore dell'umanità è furibondo. Gesù non lo vincerà con uno sfoggio della sua assoluta potenza divina. Ma, al contrario, abbandonandosi alla sua assoluta debolezza umana. Attraverso la sua umiltà. Morirà, cioè subirà il castigo che Satana stesso ha attirato sull'uomo, affinché l'uomo, per suo mezzo, fosse definitivamente salvato:"Mediante la sua morte, Gesù ha ridotto all'impotenza colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo", scrive San Paolo. Con la sua morte, un'apparente sconfitta, Gesù ha vinto la morte. Satana, da parte sua, non morirà mai, e si sa perduto in anticipo, cosa che non può certo calmarlo... E' la duplice natura , umana e divina, di Gesù che attizza la collera di Satana; la sua presenza è molto più invadente nel cristianesimo, satana vi si dispiega tanto più in quanto contrariamente agli Ebrei e a Musulmani, presso i quali è vietata la rappresentazione figurativa, i cristiani da parte loro non si priveranno di dipingere o di scolpire il nemico. Tutti i teologi cristiani fanno di Satana un angelo decaduto, un extraceleste che occupa abusivamente il mondo per un tempo limitato, secondo l'espressione di Chersterton, e il primo di tutti gli angeli. Ma se Satana e i suoi seguaci sono puri spiriti invisibili, ciò non impedisce loro di apparire sotto forma di orribili bestiole, di esseri umani e perfino di angeli, per tormentare i cristiani e di preferenza i santi. :smi33:

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



27/10/2004 23:07
 
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Re: Ma siamo sicuri , diamo le basi per capire
Scritto da: Justee 27/10/2004 16.39
Satana, in ebraico, è l'avversario, ....non è l'avversario di Dio, del quale è solo una delle creature, ma l'avversario dell'uomo. Egli vuole dimostrare a Dio di avere torto a porre la sua fiducia in una creatura di natura inferiore alla sua. E' chiaro infatti, che il Satana, nella Bibbia, è un angelo...Il Satana dei rabbini è il Satana della Bibbia ebraica: al servizio di Dio egli è incaricato di sedurre gli uomini, in quanto agente provocatore...



Già,... l'ebraismo è così che presenta il diavolo,anche perchè non può esistere un essere "divino" al pari di Dio,autonomo e indipendente, ciò costituirebbe una reale "limitazione" alla sua onnipotenza e sovranità. Il "satanismo", ovvero,l'adorazione di una divinità(un essere superiore all'uomo), simile all'Onnipotente e suo antogonista ,non trova riscontro nella "teologia" ebraica.

[Modificato da Topsy 27/10/2004 23.11]

28/10/2004 14:52
 
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troppo
prolisso!
[SM=g27994]m11:
04/11/2004 11:48
 
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satana al servizio di dio e non il Diavolo
Non mi risulta cara Topsi, se si legge bene l'AT la traduzione è questa, quindi il Diavolo è DIVERSO dal satana.
Satana, l’Avversario
É nel libro di Giobbe, data presunta il V sec. a. C., che compare il satana
È stato fatto osservare che il diavolo compare nel momento in cui è mutata la civiltà di Israele. Siamo nel periodo post esilico. Israele ha superato la fase del nomadismo predone, di una vita durissima che postula un Dio esigente e crudele, al quale si attribuiscono le ragioni ultime dei massacri delle popolazioni rivali; un Dio “geloso” [ “Io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso» è detto in Esodo 20:5; e «Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso» è detto in Esodo 34: 14.]
Israele non è più un popolo nomade, ed anche la vita si è fatta meno pericolosa ed incerta al rientro dall’esilio. L’evoluzione delle scritture mostra un Dio meno esigente e crudele, un Dio da cui deriva ogni bene, e dunque si deve cercare un’altra spiegazione al male.
Sarebbe questo il senso del Libro di Giobbe.
Libro di Giobbe.
Cap. 1: «Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. Il Signore chiese a satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Da un giro sulla terra, che ho percorsa". Il Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male" . Satana rispose al Signore e disse: "Forse che Giobbe teme Dio per nulla? Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!". Il Signore disse a satana: "Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui". Satana si allontanò dal Signore. »

Cap. II «Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. Il Signore disse a satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Da un giro sulla terra che ho percorsa". Il Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo". Satana rispose al Signore: "Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!". Il Signore disse a satana: "Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita". Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo...»

Il satana del libro di Giobbe è confuso tra i bene elohim, i figli del Signore, forse è uno di loro. Vaga per la terra, ed osserva da vicino gli esseri umani. Li osserva per ricercarne i cattivi comportamenti e quindi sottoporli al giudizio di Jahvè. Ha accesso al trono del Signore, siede tra la corte celeste. Dialoga con il Signore.
È il Satana, ovvero l’accusatore, l’avversario dell’uomo. Ha la funzione del pubblico ministero in un processo.
È lui a chiedere di mettere alla prova Giobbe, ed è il Signore che acconsente e gli lascia carta bianca, ponendo però dei limiti al male che si può fare a Giobbe.
Si arriva così ad una spiegazione più elaborata del male nel mondo: l’essere umano è libero, il satana è colui che dissemina malattie e disastri ma a suo volta non è libero: agisce come il Signore gli permette di fare. Il male viene dunque da Satana, che però è solo un intermediario, colui che permette sia fatta la volontà di Dio per mettere l’uomo alla prova. In ultima analisi, è pur sempre il Signore che decide come dispensare il bene e il male, ma non sono le sue mani ad agire.
E il satana è un membro della corte celeste che ha una funzione particolare, così come l’aveva l’angelo sterminatore.
Qui si vede bene che il satana ebraico è al servizio di dio ebraico, ma non viene chiamato Diavolo, il quale è tutt'altra cosa.
Giallo91
04/11/2004 12:13
 
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Re: satana al servizio di dio e non il Diavolo

Scritto da: giallo91 04/11/2004 11.48
Non mi risulta cara Topsi, se si legge bene l'AT la traduzione è questa, quindi il Diavolo è DIVERSO dal satana.


Ho già letto su www.disinformazione.it quanto riporti. Ma per conoscere come il libro di Giobbe vada interpretato in ambito ebraico mi servo propriamente di testi ebraici.
La differenza tra il satana(ebraico)e il diavolo(cristiano) dipenda da una semplice circostanza.Il satan ebraico è al servizio di Dio, tenta l'uomo perchè ne è l'avversario ma, con il Nuovo Testamento(che non è un testo dell'ebraismo)Satan tenta persino Gesù,che è "Dio",e dunque diviene l'avversario di Dio.Ma nell'ebraismo Dio non ha avversari,satana/diavolo è solo un suo sottoposto,e non lo può assolutamente tentare,non gli è stato conferito un tale potere!
Ciao!

[Modificato da Topsy 04/11/2004 14.16]

04/11/2004 18:15
 
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Scripta Manent...
Benvenuto
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chissà ...??? possiamo noi sapere la Verità !!! ...?
"ci sono delle cose che vorrei dirvi, ma voi non le chiedete più"


vorrei chiedere a topsy di seguire con il suo consiglio questa mia risposta, perchè l'argomento è complesso e non vorrei dire qualcosa che vi inibisce ...

ho approfondito personalmente, nel mio intimo, quale relazione vi fosse, o c'è tra Gesù ed il suo contrario.

si sa che il Satan era l'Angelo preferito da Dio, Egli si mosse contro il suo creatore perchè aveva compreso dall'albero della vita che il frutto proibito era il seme della vita eterna.

è scritto: " voi uomini siete come gli ebrei, che amano l'albero e odiano il frutto, e viceversa"

dico solo una cosa: " può forse Satan perdonare se stesso, o questo è compito di Dio solo???"

cosa voglio dire con questo? la risposta è ovvia, matematica, senza dubbi: "Dio ha potere su ogni cosa, e come ha creato, così può distruggere"

ma allora se questo fosse vero, potrebbe forse Gesù perdonare il peccato, senza essere il peccato in Sé?

c'è un libro "a course of miracles" e testi cabalistici del XVIII sec. dove ci sono dei riferimenti di santi uomini che sanavano per essere causa ed effetto, padrone e servo, Diavolo e Angelo. non può coesistere il perdono senza prima aver posseduto il peccato, averlo dominato e quindi in fine perdonato....da qui deriva il principio del "miracolo" ...


vorrei continuare, ma non posso ... c'è chi dice: " se lo conosci lo eviti, ma se nn lo conosci ti pervadi" e ancora: " c'è chi lo evoca senza conoscerlo, e non sa i male che procura, ma c'è chi lo conosce e perdna le sue colpe, perchè Dio lo ha messo nel mondo perchè la redenzione possa essere nel mondo" e ancora: " egli venne per primo, fu il preferito agli occhi del creatore"

Satana è l'affermazione del Bene.....Arimane in Leopardi....e molto ancora che lascio tra le righe....


ciao e buone speculazioni ... alle volte credo che la vita sia in funzione della morte, ma devo proprio credere che è il contrario, prima venne la morte e poi la vita. prima cadde Satana e poi venne il Cristo. in sè: Cristo e Satana sono la stessa cosa, solo che l'uno è primo, l'altro ultimo. il primo colpevolizza, l'altro perdona. Dio è uno e tutto viene in virtù sua e solo sua.

ancora ciao,

cirolorenzo [SM=g27994]m23: [SM=g27994]m22: [SM=g27994]m3:
keter immà'u'ish malkutà
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