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Dalla moralità alla spiritualità

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2007 15:23
06/06/2006 16:47
 
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Scritto da: ShivaBhakta 01/06/2006 16.28

La Bhagavad-gita (16.8-15) insegna che una visione materialistica generalizzata porta ad un'insaziabile lussuria ed avidità, che costringono a compiere azioni immorali.



Solo oggi mi sono reso conto che dovrei scrivere qui i versi in modo che si abbia una più chiara comprensione della frase citata e dell'articolo.
Innanzitutto,per chi non avesse già letto i miei precedenti post,spiegherò cos'è la Bhagavad-Gita ("Il Canto del Signore").
La Bhagavad-Gita è un piccolo capitolo di una più ampia opera,il Mahabharata.Il Mahabharata è un vasto poema indù e fu compilato,in accordo a quanto dice lo stesso libro,dal saggio Krishna Dvaipayana Vyasa,considerato un'incarnazione secondaria del Dio Vishnu.


Il Mahabharata consta di circa 110.000 strofe (corrispondenti a 4 volte la Bibbia, o ad 8 volte Iliade e Odissea messe insieme),divise in 18 libri (o Parva).

La Bhagavad-Gita narra il dialogo tra Krishna,che per alcuni indù è un avatara (discesa terrana) di Vishnu mentre per altri indù è semplicemente il Dio supremo e la stessa origine di Vishnu,e il Suo amico Arjuna.Il loro discorso avvenne sul campo di battaglia di Kurukshetra.Nella seguente immagine il personaggio con la faccia blu è Krishna,l'altro è il Suo amico Arjuna.


Adesso riporto i versi della Bhagavad-Gita,Capitolo 16.Ho visto che iniziando a leggere il verso 8 non si capisce a cosa Krishna,che sta parlando con Arjuna, si stia riferendo.Potrei cominciare nel riportare il verso 4,ma comuque il discorso sembrebbe con alcuni "pezzo mancanti.Riporterò i versi dall'1 al 16.Scriverò in rosso i versi inerenti all'articolo.Userò la versione di Prabhupada,fondatore del movimento della Coscienza di Krishna.

1-3.Dio, la Persona Suprema, disse:
L'assenza di paura, la purificazione dell'esistenza, lo sviluppo della conoscenza spirituale, la carità, il controllo di sé, il compimento di sacrifici, lo studio dei Veda, l'austerità, la semplicità, la non violenza, la veridicità, l'assenza di collera, la rinuncia, la serenità, l'avversione per la critica, l'assenza di collera, la rinuncia, la serenità, l'avversione per la critica, la compassione verso tutti gli esseri, l'assenza di cupidigia, la dolcezza, la modestia, la ferma determinazione, il vigore, il perdono, la forza morale, la purezza, la libertà dall'invidia e dalla sete di onori - queste sono qualità trascendentali, proprie degli uomini virtuosi dotati di natura divina, o discendente di Bharata.
4.Orgoglio, arroganza, presunzione, collera, rudezza e ignoranza sono le qualità caratteristiche degli uomini di natura demoniaca, o figlio di Pritha.
5.Le qualità divine portano alla liberazione, mentre le qualità demoniache portano alla schiavitù. Ma non temere, figlio di Pandu, tu si nato con qualità divine.
6.O figlio di Pritha, in questo mondo esistono due categorie di esseri creati, gli uni divini e gli altri demoniaci. Ti ho già parlato a lungo delle qualità divine, ora ascolta da Me gli attributi demoniaci.
7.Le persone demoniache non sanno ciò che si deve fare e ciò che non si deve fare . In loro non c'è purezza, né comportamento corretto, né veridicità.
8.Dicono che questo mondo è irreale, privo di fondamento e di un Dio che lo controlli; dicono che è un prodotto soltanto dal desiderio sessuale e non ha altra causa che la lussuria.
9.Sulla base di tali conclusioni, gli uomini demoniaci, smarriti e privi di intelligenza, s'impegnano in attività dannose e ignobili destinate alla distruzione del mondo.
10.Gli uomini demoniaci, preda dell'illusione, si rifugiano in una lussuria insaziabile e nella presunzione dell'orgoglio e del falso prestigio. Attratti da ciò che è temporaneo, sono sempre spinti verso attività malsane.
11-12.Essi credono che la gratificazione dei sensi sia la necessità primaria della civiltà umana, così fino a termine dei loro giorni vivono in un'ansia senza limiti. Impigliati in una rete di desideri, immersi nella lussuria e nella collera, accumulano denaro con mezzi illeciti per soddisfare i sensi.
13-15.L'uomo demoniaco pensa: "Oggi possiedo tuta questa ricchezza e secondo i miei piani ne otterrò ancora di più. Ora tutto questo è mio e domani avrò di più, sempre di più. Quell'uomo era un mio nemico e io l'ho ucciso e anche gli altri nemici saranno a loro volta uccisi. Io sono il padrone di tutto, sono colui che gode di tutto. Sono perfetto, potente e felice. Sono l'uomo più ricco e sono attorniato da una parentela aristocratica. Non esiste nessuno potente e felice come me. Compirò sacrifici, farò la carità e così potrò godere." Ecco come queste persone sono sviate dall'ignoranza.



Cordiali saluti.



Mi chiamo Orlando.Per cortesia chiamatemi per nome e non per nickname.
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