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dal libro perspicacia: la fine nel 2005....

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2006 19:07
21/09/2006 18:43
 
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Ragazzi vorei che fossimo seri tutti , credo che la discussione impostata in questo modo non porta da nessuna parte
La sposto in dalla A alla Z , se alcuno vogliono proseguire la discussione sulle date ci sono gia post con lo stesso argomento
Grazie cvb

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



21/09/2006 20:36
 
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Re:

Scritto da: .gandhi. 21/09/2006 18.24

Cosa intendi Hus, che fare critica sia sbagliato?
Non pensi che ognuno abbia il diritto di esprimere le proprie perplessità verso un credo che ha riscoperto fallace?



No non intendo ovviamente questo, nè credo che non si abbia il diritto di esprimere le proprie perplessità verso un credo che ha RITENUTO DI riscoprire fallace.

Però ti ricordo quello che tu hai scritto riportandolo integralmente:


Scritto da: .gandhi. 21/09/2006 17.12

Una domanda per Stefano: che senso può avere presumere che il cd nel libro prespicacia lasci a intendere...ecc. ecc.?
Se non citi pubblicazioni della WTs direttamente, mi sembra inutile fare congetture di questo genere, servono solo a sminuire quelle che possono essere le critiche concrete e a far passare gli extdg per dei depressi che trovano da ridire su tutto, persino su cose delle quali il CD non si esprime.

In definitiva, pure tu credo, quando andavi in predicazione predicavi la fine, allora?

Saluti
gandhi



Io ho apprezzato moltissimo questo tuo post che mostra il modo equilibrato di fare critica di fronte ad una persona che fa critica indocumentata e indocumentabile.

Un post che dovrebbe essere un modello per tutti coloro che intendono far critica seria e non critica a vanvera.

Ho voluto far notare che, purtroppo per loro, molti ex-TdG fanno proprio quest'ultimo tipo di critica come è dimostrato dall'incalcolabile numero di posts del tipo che tu deprechi
di cui sono ricolmi certi forum di ex-TdG.

Il che mi ha indotto alla mia deduzione.

Spero adesso di essere stato chiaro.

Saluti.

[Modificato da husband70 21/09/2006 20.39]

21/09/2006 20:56
 
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Mi sa allora che almeno per una volta ci troviamo allineati [SM=g28002]

Questo mi fa piacere.
Altra cosa che tu hai sempre detto e per la quale, almeno nel mio caso la ritengo giusta è questa, quando dici: Come si fa ad aver accettato per molti anni integralmente un apparato dottrinale come può essere quello della WTS e poi tutto ad un tratto riscoprirsi in disaccordo su tutto ciò che dice la Società Torre di Guardia.
Credo tu abbia esposto spesso questo pensiero.

Io ritengo che se un tdg riscopre di non essere più d'accordo con la sua religione che in questo caso è la religione dei tdg, debba principalmente comprendere perchè in passato ha accettato quella religione, quali sono le motivazioni di fondo che lo hanno indirizzato verso quel gruppo. Secondo me, se vogliamo ottenere la miglior crescita personale, la critica (costruttiva ovviamente) prima deve essere fatta verso se stessi, solo in seguito la si può fare verso la propria religione, perchè fino a prova contraria, nessuno obbliga nessuno a diventare tdg.

Faccio un esempio, supponiamo io subisca il danno dell'ostracismo, cosa che cosidero deplorevole e ingiusta. Potrebbe essere che me la prenda con i tdg perchè non mi salutano, o perchè non mi rivolgono la parola. La cosa che io mi chiedo però è questa: quando io ero tdg, salutavo i disassociati? Ero contrario a questa disposizione oppure la condividevo e ne prendevo parte?
E' obbligatorio farsi queste domande, perchè se responsabilità hanno quelli che emarginano il disassociato, responsabilità ho io che un tempo sostenevo questa discriminazione.
D'obbligo quindi una mia comprensione verso quei tdg che al momento sostengono la disassociazione, perchè anch'io a suo tempo la sostenevo.
Questo era solo un esempio per comprendere quanto le responsabilità dei molti siano alla fine le responsabilità dei singoli, solo in questo modo c'è crescita, secondo me.

Saluti
gandhi
21/09/2006 22:28
 
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Concordo in toto. [SM=x511448]

Questo è un giorno memorabile.

Forse è la prima volta che io e gandhi ci troviamo d'accordo in tutto e per tutto! [SM=x511460]

Saluti.

22/09/2006 09:00
 
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tgbvn ok ora che vi sieta fatti l'applauso, [SM=x511448] , torniamo al tema....

tratto dal libro perspiccia:

ABELE

[forse, esalazione; vanità].

Secondo figlio di Adamo ed Eva, e fratello minore del primogenito Caino. — Ge 4:2.

Probabilmente, mentre era ancora in vita, Abele ebbe delle sorelle, infatti la Bibbia dice che i suoi genitori ebbero delle figlie, anche se non sono menzionate per nome. (Ge 5:1-4) Da adulto divenne pastore di pecore; suo fratello, agricoltore. — Ge 4:2.

Dopo un imprecisato periodo di tempo Abele fece un’offerta a Geova Dio. Caino fece altrettanto. Ciascuno offrì quello che aveva: Abele, dei primi nati dei suoi greggi; Caino, dei prodotti agricoli. (Ge 4:3, 4) Entrambi credevano in Dio. Senza dubbio avevano sentito parlare di Lui dai genitori e dovevano sapere perché si trovavano tutti fuori del giardino di Eden ed era loro negato di entrarvi. Le offerte denotavano il riconoscimento della loro condizione disapprovata ed esprimevano il desiderio di avere il favore di Dio. Dio gradì l’offerta di Abele, ma non quella di Caino. La Bibbia non dice come si manifestassero l’approvazione e la disapprovazione, ma senza dubbio furono evidenti a entrambi. La ragione per cui Dio approvò solo l’offerta di Abele è chiarita da scritti successivi. L’apostolo Paolo, in Ebrei 11:4, elenca Abele come il primo uomo di fede, e spiega che per questo il suo sacrificio fu di “maggior valore” dell’offerta di Caino. D’altra parte 1 Giovanni 3:11, 12 precisa che la condizione di cuore di Caino era cattiva, il che è dimostrato dal suo successivo rifiuto di accettare il consiglio e l’avvertimento di Dio e dal premeditato assassinio del fratello Abele.

Anche se non si può dire che Abele avesse alcuna preconoscenza di come si sarebbe realizzata la promessa divina di Genesi 3:15 relativa al “seme” promesso, egli probabilmente aveva pensato molto a quella promessa e riteneva che si sarebbe dovuto spargere sangue, che a qualcuno si sarebbe dovuto ‘schiacciare il calcagno’, affinché il genere umano potesse essere risollevato allo stato di perfezione goduto da Adamo ed Eva prima della ribellione. (Eb 11:4) Alla luce di ciò l’offerta di Abele dei primi nati del gregge fu certo appropriata e contribuì senza dubbio a procurargli l’approvazione di Dio. Al Datore di vita, Abele offrì in dono una vita, benché solo del gregge. — Cfr. Gv 1:36.

Gesù spiega che Abele fu il primo martire, perseguitato per motivi religiosi dall’intollerante fratello Caino. In quell’occasione Gesù dice che Abele visse alla “fondazione del mondo”. (Lu 11:48-51) Il termine greco per “mondo” è kòsmos e in questo versetto si riferisce al mondo del genere umano. Il termine “fondazione” traduce il greco katabolè, che letteralmente significa “un gettar giù [seme]”. (Eb 11:11, Int) Con l’espressione “fondazione del mondo” Gesù si riferiva evidentemente alla nascita dei figli di Adamo ed Eva, e quindi alla nascita di un mondo del genere umano. Paolo include Abele nel “nuvolo di testimoni” dei tempi precristiani. — Eb 11:4; 12:1.

In che senso il sangue di Gesù ‘parla in modo migliore di quello di Abele’?

A motivo della sua fede e dell’approvazione divina, di cui la Bibbia continua a recare testimonianza, si può ben dire che Abele, “benché morto, parla ancora”. (Eb 11:4) In Ebrei 12:24 l’apostolo fa riferimento a “Gesù mediatore di un nuovo patto, e al sangue di aspersione, che parla in modo migliore del sangue di Abele”. Il sangue di Abele, anche se versato nel martirio, non riscattò o redense nessuno, non più del sangue della pecora che aveva sacrificato. Il suo sangue in effetti gridava vendetta a Dio contro l’assassino Caino. Il sangue di Gesù, che qui rappresenta il mezzo per convalidare il nuovo patto, parla in modo migliore di quello di Abele in quanto invoca la misericordia di Dio su tutti coloro che hanno la fede di Abele, ed è il mezzo che rende possibile il loro riscatto.

Poiché Set evidentemente nacque poco dopo la morte di Abele e quando Adamo aveva 130 anni, può darsi che Abele al momento del suo martirio avesse anche 100 anni. — Ge 4:25; 5:3.


il grassetto è mio, ora
Se Adamo aveva 30 anni quando Eva rimase incinta del suo primo figlio, questo vuol dire che dovevano essere trascorsi 30 anni fra la creazione di Adamo e quella di Eva, e quindi dall'inizio del "riposo di Dio" e del "settimo giorno creativo"

probabilmente adesso sarà più comprensibile...
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
22/09/2006 10:11
 
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“Se Adamo aveva 30 anni quando Eva rimase incinta del suo primo figlio, questo vuol dire che dovevano essere trascorsi 30 anni fra la creazione di Adamo e quella di Eva,”

Ciao Stefano,

non voglio entrare nella discussione, ma la frase che ho riportato credo abbia un errore logico.

Schematizziamo per semplificare:

Adamo ha 30 anni
Eva rimane in cinta (quindi Eva ha almeno 12 o 13 anni)
Trascorsi 30 dalla creazione di Adamo.

Perché deduci 30 anni TRA la creazione di Adamo e quella di Eva ? Ciò significherebbe che Eva è rimasta incinta appena creata. Mi sbaglio ?

Saluti
Andrea
22/09/2006 13:38
 
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Scusa stefano se sono andato ot, ma anche tu non hai risposto alla mia domanda che ti ho posto all'inizio della discussione.

Ti ho chiesto: se non esiste una pubblicazione o rivista della wts che affermi ciò che tu stai cercando di dire, che senso ha accusare la wts di aver predetto la fine nel 2005 se effettivamente la wts non ha ufficialmente e direttamente predetto nulla?

Saluti
gandhi
22/09/2006 21:12
 
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credo che di fondo ci sia una lacuna enorme, il libro perspicacia chi lo ha scritto?
non è forse una pubblicazione della wt? tyui [SM=x511449]
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
22/09/2006 22:38
 
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tyui Mi era scappato!

Comunque, scherzi a parte, dove stà il problema?
La Wt può scrivere ciò che vuole, ma se non ha predetto in modo esplicito la fine per il 2005, come fai a esporre una critica su ciò che non esiste?

Credimi Stefano, in questo modo sminuisci le critiche serie, creando dei precedenti di fatti che non esistono.

Saluti
gandhi
24/09/2006 18:07
 
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Re:

Scritto da: .gandhi. 22/09/2006 22.38
tyui Mi era scappato!

Comunque, scherzi a parte, dove stà il problema?
La Wt può scrivere ciò che vuole, ma se non ha predetto in modo esplicito la fine per il 2005, come fai a esporre una critica su ciò che non esiste?

Credimi Stefano, in questo modo sminuisci le critiche serie, creando dei precedenti di fatti che non esistono.

Saluti
gandhi



caro amico, il discorso che fai va in contrasto con se stesso,
tu scrivi:

La Wt può scrivere ciò che vuole

e su questo non ci sono dubbi, può anche scrivere che gli angeli erano ma non sono.....
sta al lettore trarre le conclusioni di ciò che ha scritto....


ma se non ha predetto in modo esplicito la fine per il 2005, come fai a esporre una critica su ciò che non esiste?


e qui ti sbagli, dal podio venivano fatti dei discorsi molto espliciti sul 1994, dicendo; dato che la generazione del 1914 non passerà, poichè deve vedere la fine, e dato che il salmo dice chiaramente che l'uomo vivrà 70 massimo 80 anni di media... la conclusione è presto fatta....
nessun tg o ex tg può negare questo fatto.

dato che la wt vive sull'aspettativa e sul senso d'urgenza dei tempi, cerca di tirare acqua al suo mulino, dicendo quanto sopra su abele, cercando di spostare le date al solo scopo di non far perdere il senso d'urgenza degli adepti.

ora se io ti dico:

5+5=?

trova tu la risposta, ma sappi solo, che io ho detto: 5+5=?

se poi tu mi dici 10, allora sei stato tu a cercare il risultato.



in questo modo sminuisci le critiche serie, creando dei precedenti di fatti che non esistono.




ovviamente la wt nel corso del tempo ha imparato a essere accorta, ti pone il problema (la situazione mondiale), ti parla di un futuro migliore ( il nuovo mondo), ti diche chi porterà la fine (Geova), ti aiuta a comprendere quando (con allusioni a date).
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
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