È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

La memoria è ... 27 GENNAIO e altro

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2008 16:30
31/01/2007 00:39
 
Modifica
 
Quota
avete problemi con la tastiera? vuoto mentale? pigrizia? capito, altro da fare...
Forse non ho postato nella sezione giusta, no.era quella giusta,ebrei c'è scritto.
31/01/2007 11:32
 
Modifica
 
Quota
Post: 329
Post: 329
Registrato il: 24/05/2006
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Benvenuto
OFFLINE
Re:

Scritto da: .stellarossa. 31/01/2007 0.39
avete problemi con la tastiera? vuoto mentale? pigrizia? capito, altro da fare...
Forse non ho postato nella sezione giusta, no.era quella giusta,ebrei c'è scritto.



Ciao stellarossa benvenuta all'interno del forum Agape , perchè dici questo , questo è un forum tranquillo che cerca di trovare concretezza nelle risposte
un mio pensiero ,capire da dove queste persone (se cosi si possono definire) hanno trovato spunto per questi atti osceni e non solo in questi tempi ma anche tempi lontani
27/01/2008 10:46
 
Modifica
 
Quota
Post: 827
Post: 826
Registrato il: 02/02/2005
Sesso: Femminile
Scripta Manent...
Senior
OFFLINE
Re:
.stellarossa., 29/01/2007 0.02:

per i miei nonni paterni,Bianca ed Enrico, per i due fratelli di mio padre,Valerio e Hanna, e per la zia Ester,la sorella di nonna, quindi la mia prozia.Non li ho mai conosciuti.Ora che anche mio padre non c'è piu', il loro ricordo è piu' forte che mai. A loro la mia memoria.Shalom.



Ci uniamo anche noi e riportiamo in up questa discussione per ricordare i genocidi fatti da uomini spietati


03/02/2008 16:30
 
Modifica
 
Quota
Post: 3.542
Post: 2.905
Registrato il: 27/08/2004
Sesso: Maschile
Admin
Vice Amministratore
OFFLINE
Lucio TOTH
Chiesa e foibe: ecco la verità
tratto da: Avvenire, 22 luglio 2006.

I vescovi giuliani, dalmati e croati denunciarono più volte gli orrori commessi dai titini. E anche papa Pacelli intervenne. I silenzi successivi della storiografia sono da imputare alla Cortina di ferro. A sollevare il velo furono i cattolici in Usa e Inghilterra"


Come presidente della più antica associazione di esuli giuliano-dalmati e promotore della Legge n. 92/2004 sul Giorno del Ricordo delle Foibe e dell'esodo di 350.000 italiani (in gran parte autoctoni) dalle province del confine orientale, sento il dovere di intervenire nella polemica aperta dal periodico «Panorama» sull'atteggiamento di Pio XII nei confronti di questa tragedia che direttamente ci riguarda e mi riguarda, poi ripresa dal «Corriere della sera» e dallo stesso «Avvenire».

Da quanto è a comune conoscenza di noi esuli, per esperienza diretta e per le ricerche compiute sulla base della documentazione in nostro possesso, la Chiesa cattolica fu molto vicina al nostro dramma sia nell'immediatezza delle stragi ad opera delle formazioni comuniste di Tito (dal settembre 1943 alla primavera 1945) sia nelle operazioni di accoglienza dei profughi nel territorio italiano liberato.

I nostri vescovi, e precisamente monsignor Doimo Munzani, arcivescovo di Zara, e mio concittadino, monsignor Raffaele Radossi, vescovo di Pola e Parenzo, monsignor Ugo Camozzo, vescovo di Fiume, e monsignor Antonio Santin, vescovo di Trieste e Capodistria, si adoperarono a rischio della vita sia nei confronti delle autorità tedesche di occupazione tra il 1943 e il '45, sia nei confronti delle truppe partigiane jugoslave che avevano invaso le nostre province a partire dal 30 aprile 1945 disarmando la Resistenza italiana e sciogliendo il Cln. E' certo da testimonianze documentate che i vescovi fecero pervenire al Vaticano, attraverso i suoi canali riservati, le notizie degli eventi, chiedendo l'intervento della Santa Sede. Questo intervento si esercitò in due direzioni: l'aiuto nella ricerca degli scomparsi nel gulag jugoslavo e le proteste diplomatiche presso i comandi militari e i governi alleati occidentali, i cui servizi segreti erano perfettamente a conoscenza di quanto stava accadendo. Le forme adottate per questa azione di denuncia ci possono essere rivelate solo dagli archivi vaticani, inglesi e americani, da poco messi a disposizione degli studiosi.

E' altrettanto vero che a sollevare il velo su questi tragici fatti, oltre alla stampa italiana, informata dai profughi stessi, furono negli Stati Uniti e in Gran Bretagna proprio gli ambienti della Chiesa cattolica, impressionati dall'alto numero dei sacerdoti italiani tra le vittime, costringendo così i rispettivi governi alle prime prese di posizione contro i crimini di Tito a danno degli italiani della Venezia Giulia. Del silenzio che, nonostante tutto ciò, cadde su di noi non mi sembrano responsabili i pastori della Chiesa cattolica. Una «cortina di ferro» si era abbattuta su tutta l'Europa centro-orientale. E le nostre province purtroppo coinvolte in questa nuova ondata di barbarie che seguiva a quella nazista. Le scelte politiche dei Grandi erano state adottate a Teheran e a Yalta. E Stalin le interpretò come meglio credeva facendosele ratificare nell'incontro di Postdam. E altrettanto fece Tito violando ogni precedente impegno. Nessuno glielo ha fatto pagare. Anzi fu onorato da presidenti e sovrani e al suo funerale...

Una memoria personale mi sembra illuminante. Nella primavera del 1943 una delegazione di giovani dell'arcidiocesi di Zara si recò in visita ad limina. Alla notizia che venivano da Zara il Papa accarezzò una ragazza, Maria Perissi, che poi diventerà speaker della Rai, posando la mano sul velo che le copriva il capo ed esclamando: «Povera piccola! Che Dio vi benedica!». La tempesta non si era ancora abbattuta sulla città, ma il Papa forse «sentiva» e «sapeva». Dopo pochi mesi infatti cominciarono i 54 bombardamenti e la città fu rasa al suolo dai bombardamenti alleati. E anche allora il Papa fece giungere ai cittadini di Zara, nel febbraio del 1944, il suo messaggio di conforto e di solidarietà attraverso don Giuseppe Della Valentina, che l'arcivescovo aveva mandato in missione a Roma per esporre al Pontefice la situazione della città, sotto occupazione tedesca, ingombra di macerie, devastata dagli incendi e minacciata dai partigiani jugoslavi.

La cosa più grave e più incredibile è che la comunità croata di oggi tende a nascondere ai cittadini dell'Istria e della Dalmazia queste verità storiche, adagiandosi sulla propaganda nazionalista dell'ex regime comunista. Migliaia di morti dei bombardamenti e delle foibe giacciono in fosse comuni negli angoli dei cimiteri senza una lapide che dica chi sono e soprattutto chi erano: gli abitanti italiani di Zara, di Fiume, di Pola.

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:20. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com