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Senza dogmi. L'antifilosofia di papa Ratzinger

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2007 19:21
10/04/2007 21:41
 
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Titolo Senza dogmi. L'antifilosofia di papa Ratzinger
Autore Martelli Michele
Prezzo € 12,00

Dati 159 p., brossura
Anno 2007
Editore Editori Riuniti
Collana Primo piano
Genere FILOSOFIA OCCIDENTALE MODERNA

[IMG] giotto.ibs.it/cop/wuzbb.asp?c=NNN33S1Y1393YNN[/IMG]


Descrizione
Ingresso di Dio nella sfera pubblica, radici cristiane dell'Europa, primato della teologia e della fede, antirelativismo e creazionismo. Intorno a questi temi, papa Ratzinger e le gerarchie ecclesiastiche conducono oggi la loro offensiva conservatrice, opponendo dogmi religiosi e verità assolute alla ragione critica e illuministica, a scienza, darwinismo e filosofia, all'autonomia e laicità dello Stato. Contro questa strategia di attacco clericale alle principali e irrinunciabili conquiste della modernità, è indispensabile difendere lo Stato laico e un relativismo capace di costruire un mondo più rispettoso delle diversità. Al dogmatismo e all'antifilosofia di Ratzinger l'autore contrappone una fede dubbiosa, senza certezze assolute, aperta al dialogo interreligioso, e una filosofia come scepsi, interrogazione e ricerca senza fine. Nella persuasione che scelte di valore e conoscenze non sono mai assolute e indiscutibili, ma limitate, imperfette e relative. E che democrazia, libera ricerca, scienza e filosofia possono esistere solo senza dogmi.

10/04/2007 23:33
 
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Sono circa a metà, una volta finito posterò qualche bel passaggio.


Saluti
Andrea
12/04/2007 22:07
 
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Re:

Scritto da: (Upuaut) 10/04/200721.41
Titolo Senza dogmi. L'antifilosofia di papa Ratzinger
Autore Martelli Michele
Prezzo € 12,00

Dati 159 p., brossura
Anno 2007
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Genere FILOSOFIA OCCIDENTALE MODERNA

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Descrizione
Ingresso di Dio nella sfera pubblica, radici cristiane dell'Europa, primato della teologia e della fede, antirelativismo e creazionismo. Intorno a questi temi, papa Ratzinger e le gerarchie ecclesiastiche conducono oggi la loro offensiva conservatrice, opponendo dogmi religiosi e verità assolute alla ragione critica e illuministica, a scienza, darwinismo e filosofia, all'autonomia e laicità dello Stato. Contro questa strategia di attacco clericale alle principali e irrinunciabili conquiste della modernità, è indispensabile difendere lo Stato laico e un relativismo capace di costruire un mondo più rispettoso delle diversità. Al dogmatismo e all'antifilosofia di Ratzinger l'autore contrappone una fede dubbiosa, senza certezze assolute, aperta al dialogo interreligioso, e una filosofia come scepsi, interrogazione e ricerca senza fine. Nella persuasione che scelte di valore e conoscenze non sono mai assolute e indiscutibili, ma limitate, imperfette e relative. E che democrazia, libera ricerca, scienza e filosofia possono esistere solo senza dogmi.




Vedi (Upuaut) non sono per nulla daccordo , anche perch bisogna essere chiari ...
abbiamo da una parte persone che credono fermamente nella Bibbia abbiamo una parte Laica che crede nella Bibbia ma accetta alcune situazioni
Ora l'intervento del Vaticano semplicemente un mod per ribadire dei concetti o Dogmi , chiamali come vuoi , che molti di nOi si sono o fanno finta di dimenticare
La Chiesa Interviene , molto energicamente perch molti dei suoi fedeli hanno perso la retta via e questo sbagliato
Percui prima dobbiamo ricordare la nostra identit , e dopo probabilmente possiamo capire se parlare dei DICO e possibile attraverso la fede Cattolica oppure conviene dimostrare chi siamo e dare le nostre motivazioni
12/04/2007 23:43
 
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Re: Re:

Scritto da: benimussoo 12/04/2007 22.07


Vedi (Upuaut) non sono per nulla daccordo , anche perch bisogna essere chiari ...
abbiamo da una parte persone che credono fermamente nella Bibbia abbiamo una parte Laica che crede nella Bibbia ma accetta alcune situazioni
Ora l'intervento del Vaticano semplicemente un mod per ribadire dei concetti o Dogmi , chiamali come vuoi , che molti di nOi si sono o fanno finta di dimenticare
La Chiesa Interviene , molto energicamente perch molti dei suoi fedeli hanno perso la retta via e questo sbagliato
Percui prima dobbiamo ricordare la nostra identit , e dopo probabilmente possiamo capire se parlare dei DICO e possibile attraverso la fede Cattolica oppure conviene dimostrare chi siamo e dare le nostre motivazioni



Ma, in tutta sincerità, a me della bibbia e della fede cattolica non me ne può fregà de meno.
I DICO sono i Diritti dei Conviventi, e come tali dovrebbero essere garantiti dallo Stato indipendentemente o meno dalla validità della bibbia o della fede, che non hanno davvero nulla a che fare con la politica, o quantomeno non dovrebbero averne.

13/04/2007 12:03
 
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Ma, in tutta sincerità, a me della bibbia e della fede cattolica non me ne può fregà de meno.

Beh, la maggioranza della popolazione italiana si definisce cattolica, per cui, visto che questo è uno stato democratico e la maggioranza decide come mandare avanti il Paese, riveste un particolare interesse come il Vaticano veda la cosa.

[Modificato da Esperidia 13/04/2007 12.06]

___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
06/05/2007 14:04
 
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Re:

Scritto da: Esperidia 13/04/2007 12.03

Ma, in tutta sincerità, a me della bibbia e della fede cattolica non me ne può fregà de meno.

Beh, la maggioranza della popolazione italiana si definisce cattolica, per cui, visto che questo è uno stato democratico e la maggioranza decide come mandare avanti il Paese, riveste un particolare interesse come il Vaticano veda la cosa.

[Modificato da Esperidia 13/04/2007 12.06]



Uno stato dove i non cattolici vengono discriminati non è uno stato democratico, libero, tollerante.
Il vaticano non aiuta di certo a fare dell'Italia uno stato democratico, libero, tollerante.
Inoltre: se in futuro la maggioranza degli Italiani sarà musulmana, significherà che dovremo tutti seguire il Corano come ispirazione per le leggi dello stato?
La Laicità è un principio fondamentale superiore a qualsiasi ideologia religiosa, che al vaticano piaccia o no.

09/05/2007 19:47
 
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L'offensiva di Benedetto XVI contro la deriva protestante
di Massimo Introvigne (il Giornale, 9 maggio 2007)

Benedetto XVI parte per l’America Latina, e il primo problema che gli si presenta è quello del proselitismo protestante. Uno studio della Conferenza episcopale della Bolivia sostiene che le conversioni dal cattolicesimo al protestantesimo in America Latina sono ormai più vaste di quelle della Riforma protestante nell’Europa del XVI secolo. La galassia protestante latino-americana è complessa: le denominazioni che crescono di più sono quelle pentecostali, un vasto mondo che spesso in Sudamerica va sotto il nome di «sette», dando però a questa parola un’accezione diversa da quella che ha di solito in Europa.

Il fenomeno è cresciuto lentamente, ma ancora più lentamente è cresciuta la capacità di osservarlo e comprenderlo. Nel 1984, quando il sociologo David Martin annuncia ai colleghi che sta scrivendo un libro sul protestantesimo in America Latina, la risposta che riceve è: «Sarà sicuramente un libro molto piccolo». Quando il libro di Martin esce, nel 1990, documenta che cinquemila persone si convertono al protestantesimo ogni giorno nell’America Centrale e Meridionale. Oggi sono ottomila, e i protestanti sono arrivati a settanta milioni, oltre il quindici per cento della popolazione. Inoltre, il numero di non praticanti è basso fra i protestanti e molto più alto fra i cattolici.

Sul problema delle cosiddette «sette» protestanti in America Latina circolano tre miti, completamente superati nella sociologia ma di cui si fa ancora portatore qualche vescovo locale. Il primo è che queste denominazioni siano «Chiese del dollaro», che crescono solo grazie agli aiuti degli Stati Uniti, i quali si servirebbero dei protestanti per imporre la loro egemonia. Numerosi studi dimostrano che oggi le denominazioni che crescono di più sono quelle autoctone che non hanno nessun legame con gli Stati Uniti.

Il secondo mito è che i protestanti sono di destra e i cattolici di sinistra, i protestanti «borghesi» e i cattolici «popolari». Come a suo tempo aveva ben visto Giovanni Paolo II, la «teologia della liberazione» che s’ispirava al marxismo e parlava molto di lotta di classe ma poco di Gesù Cristo ha avuto esiti fallimentari. Dove ha dominato, la predicazione cattolica ha favorito le conversioni al protestantesimo. I protestanti tuttavia sono in maggioranza anticomunisti, ma non sono necessariamente «di destra» e molti di loro militano in partiti di centrosinistra. Infine, non è vero che la deriva verso il protestantesimo sia inarrestabile. Passata l’ubriacatura della «teologia della liberazione» i successi protestanti hanno spinto la Chiesa cattolica a una vigorosa campagna missionaria, e il numero di cattolici praticanti è quasi ovunque in crescita. È per continuare questa «nuova evangelizzazione» di Giovanni Paolo II che Benedetto XVI arriva in America Latina.
17/05/2007 17:52
 
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Di fronte alla minaccia islamica, questa si realmente concreta, credete sia meglio contapporre il relativismo etico o un richiamo alle nostre tradizioni, nel rispetto delle libertà dei non credenti?

Perchè il radicalismo anticlericale ostenta la massima tolleranza verso l'Islam, anche quello più estremo?
18/05/2007 10:51
 
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Re:

Scritto da: Roberto Bellarmino 17/05/2007 17.52
Di fronte alla minaccia islamica, questa si realmente concreta, credete sia meglio contapporre il relativismo etico o un richiamo alle nostre tradizioni, nel rispetto delle libertà dei non credenti?

Perchè il radicalismo anticlericale ostenta la massima tolleranza verso l'Islam, anche quello più estremo?



Minaccia islamica ? contrapporre ?

Io credo che partendo con queste terminologie non si va da nessuna parte e sono certo che contrapporre minaccia a minaccia, religione a religione, cultura a cultura, si arrivi solo alla guerra come la storia dimostra.

Ci vuole un altro approccio, dobbiamo far valere i nostri principi di democrazia uguaglianza e tolleranza. Altirmenti se dobbiamo abbandonarli al minimo attacco esterno, significa che tali valori non funzionano e sono quindi falsi valori.

Saluti
Andrea
18/05/2007 11:44
 
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Re: Re:

Scritto da: spirito!libero 18/05/2007 10.51


Minaccia islamica ? contrapporre ?

Io credo che partendo con queste terminologie non si va da nessuna parte e sono certo che contrapporre minaccia a minaccia, religione a religione, cultura a cultura, si arrivi solo alla guerra come la storia dimostra.

Ci vuole un altro approccio, dobbiamo far valere i nostri principi di democrazia uguaglianza e tolleranza. Altirmenti se dobbiamo abbandonarli al minimo attacco esterno, significa che tali valori non funzionano e sono quindi falsi valori.

Saluti
Andrea



Si, in linea di principio potresti avere ragione, però questi stessi termini vengono ampiamente usati e tollerati quando si utilizzano nei confronti dei cristiani, non solo cattolici. La religione cristiana può essere liberamente criticata e anche ridicolizzata. Perché nessuno ci fa caso? Perchè ragionare a senso unico? E perchè mai dopo averci illustrato l’enorme pericolosità del pensiero di Ratzinger, nessun illuminato osa riferci dei problemi introdotti dalla massiccia presenza del mondo islamico nel nostro mondo? Come si fa a non riconoscere che il dialogo tra le parti è truccato?
Io penso che anche un non credente, se vuole continuare a godere della sua libertà, non possa non prenderne atto, non possa rifiutare i punti fermi e il bagaglio della nostra storia, tradizione e cultura, che non è solo cristiana. Ma il dialogo deve essere alla pari.
Altrimenti, come pensi di far valere i principi democrazia e tolleranza?

[Modificato da Roberto Bellarmino 18/05/2007 11.46]

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