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Luca 16:19-31 Il ricco e Lazzaro

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2007 17:25
05/12/2005 18:14
 
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Re: Re:

Scritto da: apostata felice 05/12/2005 14.26
Guarda che un giorno queste regolette, potranno ritorcersi CONTRO di te o la tua famiglia, mettiamo che un bel giorno su "La Torre di Guardia" compare un articolo dove si afferma che per le sorelle sposate con "increduli" (come nel tuo caso), essendo il "tempo della fine" e ritenuto "opportuno" che i coniugi TdG lascino i coniugi "increduli" e che i figli TdG per convertire i genitori "increduli", è "opportuno" che rompano ogni relazione familiare con i genitori "increduli" fino a quando non avranno "una buona coscienza davanti a Geova", come ti sentiresti se la WTS un bel giorno ti IMPONE di diventare TdG o IMPONE a tua moglie l'astinenza dai rapporti coniugali "illeciti" con un coniuge "incredulo"?



1) In linea di principio e per mia diretta esperienza i TdG non entrano nella vita intima e coniugale delle coppie sia esse religiosamente omologhe o miste.

2) Sei talmente a corto di argomenti reali che continui a fare ipotesi fantascientifiche.

3) Qualunque cosa poi si dovesse verificare, dato che sono una persona libera che concede libertà di coscienza, se mia moglie in coscienza non dovesse sentirsi di avere rapporti con me rispetterei la sua posizione. Ma comunque è una ipotesi talmente campata in aria che dimostra oltretutto a quali fili di ragno ti vai attaccando.

Infine in quanto al sapersi gestire la vita invece di addossare agli altri o alla WTS le tue vicende negative, il che non ti fà proprio crescere, perchè non provi a vedere se non ci sono anche tue responsabilità personali?

L'autocritica ha fatto sempre maturare molto più della critica.
Specialmente quando è priva di concretezza come la tua.

Saluti.

[Modificato da husband70 05/12/2005 18.18]

06/12/2005 08:40
 
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Re: Re: Re:

1) In linea di principio e per mia diretta esperienza i TdG non entrano nella vita intima e coniugale delle coppie sia esse religiosamente omologhe o miste.

Da questo capisco che ignori la storia del movimento, fra il 1975 ed il 1980, il CD entrò spesso e volentieri in ... camera da letto con sentenze sconcertanti tipo: negare il divorzio ad una sorella perchè il marito con l'amante aveva solo rapporti anali e non vaginali, poi il CD si superò negando il divorzio ad una sorella che aveva il marito omosessuale che la tradiva con uomini e persino ad una sorella che aveva il marito zoofilo, cioè aveva rapporti con animali! Il tutto perchè in tali rapporti non era insito il rischio di gravidanze, inoltre molte sorelle che confessarono di avere rapporti anali od orali col coniuge "incredulo" furono spinte a lasciare il coniuge, leggiti "crisi di coscienza" e ne vedrai delle belle! Il povero R. Franz partecipò a quei misfatti che finirono in quando molti TdG abbandonarono il movimento, i capi di oggi ricorderanno il precedente o ci sarà una nuova caccia alle streghe a ... letto?

2) Sei talmente a corto di argomenti reali che continui a fare ipotesi fantascientifiche.

Con quello che ti ho citato ti ho dimostrato che c'è un precedente e che l'ipotesi che il CD ritorni ... tra le lenzuola, non è tanto "fantascientifica"!

3) Qualunque cosa poi si dovesse verificare, dato che sono una persona libera che concede libertà di coscienza, se mia moglie in coscienza non dovesse sentirsi di avere rapporti con me rispetterei la sua posizione. Ma comunque è una ipotesi talmente campata in aria che dimostra oltretutto a quali fili di ragno ti vai attaccando.

I fili di ragno in verità sono cavi d'acciaio, e se avrò tempo ti potrò scrivere un articolo nello stile WTS, con citazioni bibliche, per giustificare il divieto dei rapporti coniugali nei matrimoni misti, questo per dimostrare che manipolando bene la bibbia e togliendo i passi dal contesto, alla bibbia si può far dire TUTTO ed il contrario di TUTTO, anche giustificare il divorzio di tua moglie per sposare un fratello "dedicato e battezzato", caro maritino non sei nelle mani del Signore, ma in quelle molto meno responsabili della WTS!

Infine in quanto al sapersi gestire la vita invece di addossare agli altri o alla WTS le tue vicende negative, il che non ti fà proprio crescere, perchè non provi a vedere se non ci sono anche tue responsabilità personali?
L'autocritica ha fatto sempre maturare molto più della critica.
Specialmente quando è priva di concretezza come la tua.
Saluti.

In puro stile WTS mi carichi la colpa del fallimento addosso, in quanto la WTS si fa considerare "Geova" e dunque la WTS non può sbagliare! Guarda che se la WTS non mi costringeva, pena il rimanere nè carne nè pesce vitanaturaldurante, ad abbandonare la Finanza, io di mio NON MI SAREI MAI E POI MAI LICENZIATO!
Come vedi c'è ben poco da fare autocritica, semmai l'autocritica che faccio è di aver creduto alle baggianate della WTS ed aver ubbidito alla WTS fino a rovinarmi la vita, eccoti l'autocritica, speriamo che la facciano anche i tuoi familiari, possibilmente senza passare per le sofferenze che ho dovuto patire per l'irresponsabilità della WTS che ti ripeto GOVERNA E DOMINA la coscienza e la personalità dei tuoi familiari.
Come vedo è inutile perdere tempo con te, visto che sei cocciuto e NON VUOI VEDERE, sei come il marito tradito che non vuole credere all'infedeltà della moglie per paura di soffrire, ma qui ti assicuro che c'è qualcosa di peggio di un paio di corna! C'è il fatto che tua moglie è fedelissima alla WTS ed è fedele a te SOLO perchè glielo ordina la WTS, augurati che per "intendimento progressivo" la WTS non cambi nella direzione che ti ho mostrato, altrimenti per te saranno dolori! Guarda che alla WTS non importa nulla delle sofferenze che causa con le sue "leggi teocratiche" ai TdG, figurati se avrà scrupoli con te che sei un "incredulo"!
Con questo smetto di risponderti, visto che sei cocciuto e non vuoi aprire gli occhi per paura, scegli pure la "strada larga" ma sai già dove porta, per quanto ho fatto per te, ricordati di queste mie parole nella tua angustia futura dovuta alla WTS, io non ho più tempo da perdere con te e non ti rispondo più.
lmof
06/12/2005 09:11
 
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AF secondo me sei nel forum sbagliato. Questo forum in prima linea è un forum di analisi e non di critica. Nei tuoi post non c'è nulla da analizare, hai tratto le tue conclusioni e basta.

Ad esempio si poteva analizare se il CD si dichiara INFALLIBILE come a te piace più volte affermare, ma quando ti si chiede di analizare e documentare la cosa, fai finta di niente e sorvoli la domanda. Quindi ne deduco che ti piace solo criticare, ma come già detto, forum che si soffermano principalmente in chiave critica sui TdG c'è ne sono tanti, puoi dedicarti a quelli che li sicuro trovi chi ti da retta, non pensi?

È quasi inutile chiederti quale sia il tuo scopo in questo forum, lo si evince dai tuoi post. Non vuoi analizare qualcosa, ma ti va solo di criticare.
27/11/2007 12:17
 
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In Luca 16:19-31 Gesu' narra la parabola del ricco e di Lazzaro.
Come devono essere intese le parole di Gesu? Letteralmente, simbolicamente?
E cosa voleva insegnare ai suoi ascoltatori?
27/11/2007 17:14
 
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Des,

la parabola è un vero e proprio genere letterario. Non ha senso dire che o è tutto simbolico o è tutto letterale. Prende degli esempi o semplicemente delle credenze ed intorno costruisce un messaggio, normalmente per iperbole. O vogliamo dire che nella parabola del buon samaritano non è possibile essere massacrati dai ladroni che non esistono? o che in quella del seminatore non esistono semi che germinano? o che in quella del figliol prodigo non si ammazzano i vitelli grassi?

Se così è, non esiste un'unica lettura o, comunque, la tua (qualunque essa sia) potrebbe non essere l'unica: altri possono leggerci altro.

Quello che secondo me è unico è il messaggio di cui vuole essere latore la parabole, che potrebbe avere nulla a che fare con il contesto che costruisco attorno.
28/11/2007 10:28
 
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Re:
T a i t a, 27/11/2007 17.14:

Des,

la parabola è un vero e proprio genere letterario. Non ha senso dire che o è tutto simbolico o è tutto letterale. Prende degli esempi o semplicemente delle credenze ed intorno costruisce un messaggio, normalmente per iperbole. O vogliamo dire che nella parabola del buon samaritano non è possibile essere massacrati dai ladroni che non esistono? o che in quella del seminatore non esistono semi che germinano? o che in quella del figliol prodigo non si ammazzano i vitelli grassi?

Se così è, non esiste un'unica lettura o, comunque, la tua (qualunque essa sia) potrebbe non essere l'unica: altri possono leggerci altro.

Quello che secondo me è unico è il messaggio di cui vuole essere latore la parabole, che potrebbe avere nulla a che fare con il contesto che costruisco attorno.



Comincio a postare la interpretazione dei tdg della parabola in questione:

GESÙ sta narrando un’illustrazione in cui si parla di un ricco e di un povero mendicante di nome Lazzaro. Il ricco rappresenta i capi religiosi che sono favoriti avendo privilegi e opportunità in campo spirituale; Lazzaro rappresenta la gente comune che ha fame di cibo spirituale. Gesù continua il racconto e descrive un drastico cambiamento nella condizione dei due.

“Ora con l’andar del tempo”, dice Gesù, “il mendicante morì e fu portato dagli angeli nella posizione del seno di Abraamo. Morì anche il ricco e fu sepolto. E nell’Ades alzò gli occhi, esistendo nei tormenti, e vide molto lontano Abraamo e Lazzaro nella posizione del seno presso di lui”.

Dato che il ricco e Lazzaro non sono personaggi letterali ma simboleggiano classi di persone, logicamente anche la loro morte è simbolica. Cosa rappresenta? Di che cosa è simbolo?

Gesù ha appena finito di indicare un cambiamento di circostanze dicendo che ‘la Legge e i Profeti sono stati fino a Giovanni il Battezzatore, ma da allora in poi il regno di Dio è dichiarato’. Pertanto, è con la predicazione di Giovanni e di Gesù Cristo che sia il ricco che Lazzaro muoiono alle loro circostanze o condizioni precedenti.

Quelli della umile e pentita classe di Lazzaro muoiono alla propria precedente condizione spiritualmente povera e vengono a trovarsi in una posizione di favore divino. Mentre prima dipendevano dai capi religiosi per avere qualsiasi briciola cadesse dalla tavola spirituale, ora le verità scritturali insegnate da Gesù soddisfano i loro bisogni. In questo modo essi sono portati nella posizione del seno, o di favore, del più grande Abraamo, Geova Dio.

D’altro canto, quelli che compongono la classe del ricco vengono a trovarsi nel disfavore di Dio perché si ostinano a non voler accettare il messaggio del Regno insegnato da Gesù, così che muoiono alla loro precedente posizione di apparente favore. Anzi, di loro è detto che sono figurativamente nei tormenti. Ascoltate cosa dice il ricco:

“Padre Abraamo, abbi misericordia di me e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono nell’angoscia in questo fuoco ardente”. Gli infuocati messaggi dei giudizi di Dio proclamati dai discepoli di Gesù sono ciò che tormenta gli individui della classe del ricco. Questi vogliono che i discepoli rallentino nel dichiarare questi messaggi, concedendo loro un certo sollievo dai tormenti.

“Ma Abraamo disse: ‘Figlio, ricordati che durante la tua vita ricevesti appieno le tue cose buone, ma Lazzaro in modo corrispondente le cose dannose. Ora, comunque, lui ha qui conforto ma tu sei nell’angoscia. E oltre a tutte queste cose, una grande voragine è stata posta fra noi e voi, così che quelli che desiderano passare di qua a voi non possono, né possono attraversare di là a noi’”.

Com’è giusto e appropriato che tra la classe di Lazzaro e la classe del ricco avvenga questa inversione dei ruoli! Il cambiamento di condizione avviene pochi mesi dopo, alla Pentecoste del 33 E.V., quando il vecchio patto della Legge viene sostituito dal nuovo patto. Allora diviene inequivocabilmente chiaro che sono i discepoli a godere del favore di Dio, non i farisei e altri capi religiosi. La “grande voragine” che separa il ricco simbolico dai discepoli di Gesù rappresenta quindi il giusto e immutabile giudizio di Dio.

Il ricco chiede poi al “padre Abraamo” di mandare Lazzaro ‘alla casa di suo padre, poiché ha cinque fratelli’: ammette così di avere una relazione più stretta con un altro padre, che in effetti è Satana il Diavolo. Il ricco chiede che Lazzaro annacqui i messaggi di giudizio di Dio così da non mettere i suoi “cinque fratelli”, i suoi compagni religiosi, in “questo luogo di tormento”.

“Ma Abraamo disse: ‘Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino quelli’”. Sì, se vogliono sfuggire al tormento i “cinque fratelli” non devono far altro che dar retta agli scritti di Mosè e dei Profeti che identificano Gesù come il Messia e quindi diventare suoi discepoli. Ma il ricco obietta: “‘No, davvero, padre Abraamo, ma se qualcuno dai morti va da loro si pentiranno’. Ma egli gli disse: ‘Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi nemmeno se qualcuno sorge dai morti’”. Dio non provvederà speciali segni o miracoli per convincere persone del genere. Se si vuole ottenere il suo favore, bisogna leggere e mettere in pratica le Scritture. Luca 16:16, 22-31; Giovanni 8:44.
Fonte: Torre di Guardia 1/4/89 pp.24-25

Ciao Taita





[Modificato da descubridor 28/11/2007 10:35]
28/11/2007 10:37
 
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Quello che voglio dire è che questa è una lettura "allegorica" (tanto per intenderci quella cara ai Padri della chiesa e applicata non solo alle parabole). Ma non è l'unica!

Spessissimo nelle parabole il messaggio è una frase, tutto il resto potrebbe non servire se non a contestualizzare il messaggio.
29/11/2007 17:25
 
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«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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