22/11/2008 15:16 |
|
| | | Post: 39.964 Post: 894 | Registrato il: 08/08/2006 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Senior | | OFFLINE |
|
CEI
Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.
CEI 2008
Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.
Il "colui" che hanno trafitto riferito all'inviato di Dio della CEI diventa "me", cioè Dio stesso, nella CEI 2008. Perché questo cambiamento?
La BG in nota dice: "con il TM, ha: "(guarderanno) a me. Colui che…La versione BC (CEI) è attestata da Teodozione, volg. ecc. e così è stata ripresa dal 4° evangelista".
Un commentario precisa: "La traduzione "guarderanno a colui" è sostenuta da quarantacinque manoscritti ebraici, dalla maggior parte dei primi Padri e da testi neotestamentari come Gv 19,37; Ap 1,7…". (Raymond E. Brown, Joseph Fitzmyer, Roland E. Murphy (edd.), Grande Commentario Biblico, Editrice Queriniana, Brescia 1973)
Ma allora, qual è l'esatta traduzione? L'apostolo Giovanni, nel citare Zaccaria 12:10 dice: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto". (Giovanni 19:37; CEI 2008) In questo modo la CEI 2008 si contraddice nel confronto tra Zaccaria e Giovanni. Certamente Giovanni conosceva l'esatta espressione ed insegnamento di Zaccaria 12:10. Quindi non fu Dio stesso (me), ma Gesù Cristo (colui), ad essere trafitto.
|
|
|
|
23/12/2008 23:57 |
|
| | | Post: 1 Post: 1 | Registrato il: 23/12/2008 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | | OFFLINE | |
|
Per la precisione la Vulgata ha "Guarderanno a me che hanno trafitto" e la LXX "Guarderanno a me di fronte a quelli che mi hanno schernito" (traduzioni mie). Il fatto che si sia data importanza a questi testi piuttosto che alla citazione di Gv. indica una diversa possibilità di lettura dello stesso versetto, in senso cristologico. |
|
|
|