01/03/2008 11:09 |
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| | | Post: 2.806 Post: 707 | Registrato il: 07/02/2006 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Senior | OFFLINE | |
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IL MATTINO DI PADOVA 10.6.2007
Il figlio si sposa vietato partecipare
Imposizione alla donna “scomunicata” dai Testimoni di geova.
ABANO: da 25 anni ha aderito senza cedimenti al credo dei TDG, poi una brutta depressione l’ha portata a riprendere a fumare. Un vizio per niente tollerato dalla congregazione, che nonostante la malattia ha costretto A.D. 52 anni, disoccupata alla pena della “dissociazione” e all’allontanamento forzato dalla comunità. Una doccia fredda che ha gettato la donna sull’orlo del baratro tanto da aver tentato più volte di farla finita.
Il colpo peggiore l’ha avuto proprio alcuni giorni fa, alla malcapitata è stato vietato partecipare al matrimonio del figlio minore, che si celebrerà entro breve nel contesto della comunità.
Un ennesimo pugno allo stomaco che ha convinto A.D. ad uscire allo scoperto, a denunciare questa regola dai risvolti sociali pesanti, specie per chi è già in difficoltà.
“Ho aderito ai TDG 25 anni fa, dopo che a soli 23 anni ero rimasta vedova con un bimbo – racconta la donna – Così ho conosciuto anche il mio nuovo marito da cui nel 2003 mi sono separata, per le continue violenze che dovevo subire. Da allora mi è venuta una brutta depressione e ho ricominciato a fumare. Ho spiegato che avevo gravi problemi di salute e che avevo bisogno di aiuto, non mi è servito a nulla. Sono stata “disassociata” e mi sono trovata nella più completa solitudine.
I miei amici non possono salutarmi ma la cosa peggiore è che non potrò partecipare ai festeggiamenti e per me sarebbe troppo dura da sopportare.
La disassociazione prevede l’isolamento totale dai membri della congregazione che nella maggior parte dei casi, sono anche gli amici di una vita, i parenti stretti e i figli. Il tutto passando per una sorta di “pubblico processo”.
Prima l’escluso viene segnato dal pulpito della Sala del Regno, da quel momento in poi chiunque incontri per strada, colei che viene considerata la “scomunicata” ha l’obbligo di ignorarlo e toglierli il saluto. Guai a frequentarlo anche solo per bere un caffè al bar, chi “viene beccato” rischia la stessa sorte. IDEM se un figlio cerca di coprire un genitore.
Se poi c’è di mezzo un matrimonio, apriti cielo. Non c’è parentela che tenga, ad un padre o a una madre “dissociato” viene vietato partecipare al pranzo nuziale. O loro o tutti gli altri invitati.
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01/03/2008 19:40 |
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| | | Post: 1.680 Post: 762 | Registrato il: 21/03/2005 | Sesso: Femminile | Scripta Manent... | Senior | | OFFLINE | |
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Chi fuma non ha rispetto nè per la propria vita nè di quella degli altri ( poveri fumatori passivi ) disprezzando questo meraviglioso dono che Dio ci ha dato.
Non è meglio fare uno sforzo cosciente e non prendere affatto questo pessimo vizio o sottoporsi a delle terapie che aiutino a smettere?
Il fumo può fare molto peggio che influire sui rapporti sociali.
Un mio non lontano parente è recentemente deceduto a causa di un cancro polmonare causato dal fumo.
Oltretutto il fumo è controproducente per coloro che soffrono di depressione perchè deprime ulteriormente l'attività chimica del cervello e, a livello delle sinapsi, influisce in maniera gravemente negativa nei naturali processi inibitori di ricaptazione della serotonina e di altri neurotrasmettitori.
MARIA [Modificato da damaride 01/03/2008 20:10] |
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01/03/2008 22:41 |
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| | | Post: 1.029 Post: 520 | Registrato il: 27/09/2006 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Senior | | OFFLINE |
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Damaride:
Chi fuma non ha rispetto nè per la propria vita nè di quella degli altri ( poveri fumatori passivi ) disprezzando questo meraviglioso dono che Dio ci ha dato.
Non è meglio fare uno sforzo cosciente e non prendere affatto questo pessimo vizio o sottoporsi a delle terapie che aiutino a smettere?
Il fumo può fare molto peggio che influire sui rapporti sociali.
Un mio non lontano parente è recentemente deceduto a causa di un cancro polmonare causato dal fumo.
Oltretutto il fumo è controproducente per coloro che soffrono di depressione perchè deprime ulteriormente l'attività chimica del cervello e, a livello delle sinapsi, influisce in maniera gravemente negativa nei naturali processi inibitori di ricaptazione della serotonina e di altri neurotrasmettitori.
Ignorando il tono con cui giudichi una persona che fuma, mi chiedo:
Come può la disassociazione aiutare a smettere di fumare?
Ho letto recentemente un volantino che due cristiani Avventisti mi hanno lasciato.
Lì veniva indicata una serie di corsi che propongono in aiuto di chi vuole smettere.
Che genere di aiuto è in grado di dare la CCTDG al riguardo?
Perchè mi pare che la donna abbia iniziato a fumare in seguito alla depressione.
Immagino che escluderla dal matrimonio sia un metodo cristiano per aiutarla a smettere vero?
Marco Piccioni |
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02/03/2008 01:53 |
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| | | Post: 2.765 Post: 340 | Registrato il: 09/06/2005 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Benvenuto | | OFFLINE |
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Marco cosa c'entra il matrimonio?
@damaride:
Chi fuma non ha rispetto nè per la propria vita nè di quella degli altri ( poveri fumatori passivi ) disprezzando questo meraviglioso dono che Dio ci ha dato.
Chi uccide non ha rispetto per la vita, eppure è concesso uccidere se è per difesa e sopravvivenza. L'uccidere è un estremo, ben più grave del fumare, se è concessa quindi una giustificazione per "l'assassino" questa non deve esistere per il fumatore?
Un fumatore può tranquillamente avere più rispetto per la vita di quanto ne possa avere un non fumatore, e il "non riuscire a smettere" non significa non voler smettere, non tutti hanno la stessa forza.
Mettere in dubbio la volontà di smettere di fumare, secondo me, è fare come quelli che giudicavano Giobbe semplicemente per ciò che volevano vedere.
Non è meglio fare uno sforzo cosciente e non prendere affatto questo pessimo vizio o sottoporsi a delle terapie che aiutino a smettere?
Non sai cosa significa subire una situazione talmente drammatica dal cercarti sollievo nella sigaretta per chi ricomincia. Semplicemente ti chiedo con che base giudichi non essendo nella testa degli altri.
Secondo me, non esiste una base per dimostrare che un tdG che riprende a fumare voglia danneggiare gli altri, i fratelli, se stesso o la congregazione (essendo questi ultimi i motivi di disassociazione). Ovviamente c'è caso e caso.
Il fumo può fare molto peggio che influire sui rapporti sociali.
Io mi stanco della gente che non ti accetta perchè non fumi come a loro, così come mi stanco della gente che impone la propria veduta sul malessere di qualcuno, anchessi senza accettarlo.
Oltretutto il fumo è controproducente per coloro che soffrono di depressione perchè deprime ulteriormente l'attività chimica del cervello e, a livello delle sinapsi, influisce in maniera gravemente negativa nei naturali processi inibitori di ricaptazione della serotonina e di altri neurotrasmettitori.
Spiegalo al cervello di chi ricomincia, magari finisce la richiesta di nicotina.
Concluderei specificando un punto: fumare è sbagliato, semplicemente non credo negli estremi quando ciò a cui si deve rimediare non è un estremo, come lo potrebbero essere l'uso di droghe pesanti in questo caso. [Modificato da Master Mystery 02/03/2008 02:01] |
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02/03/2008 02:41 |
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| | | Post: 1.029 Post: 520 | Registrato il: 27/09/2006 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Senior | | OFFLINE |
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Marco cosa c'entra il matrimonio?
Ahio!! Non hai letto bene l'articolo postato da Daniela?
Così dai un duro colpo al suo lavoro...
Il colpo peggiore l’ha avuto proprio alcuni giorni fa, alla malcapitata è stato vietato partecipare al matrimonio del figlio minore, che si celebrerà entro breve nel contesto della comunità.
Ecco cosa c'entra il matrimonio.
1) la signora è depressa
2) inizia a fumare
3) viene disassociata per questo e la depressione...bè...non sarà migliorata
4) niente matrimonio del figlio
tutto per aver fumato in conseguenza della depressione.
Non riesco a capire dove la pecora smarrita viene aiutata nelle fasi che descrivo.
Ciao
Marco |
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02/03/2008 10:28 |
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| | | Post: 1.483 Post: 1.028 | Registrato il: 04/01/2007 | Sesso: Femminile | Scripta Manent... | Interessato Forum | | OFFLINE | |
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caro marco,
penso che tu capisca dove inizia la strumentalizzazione della vicenda, ed è questo e solo questo che si comntesta.
Ti sottopongo quindi le frasi copiate e dimmi se corrispondono al vero.
+++alla malcapitata è stato vietato partecipare al matrimonio del figlio
+++Ho spiegato che avevo gravi problemi di salute e che avevo bisogno di aiuto, non mi è servito a nulla.
+++l’isolamento totale i parenti stretti e i figli
ciao
bds
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02/03/2008 11:20 |
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| | | Post: 297 Post: 50 | Registrato il: 19/10/2007 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | OFFLINE | |
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damaride, 01/03/2008 19.40:
Chi fuma non ha rispetto nè per la propria vita nè di quella degli altri ( poveri fumatori passivi ) disprezzando questo meraviglioso dono che Dio ci ha dato.
Non è meglio fare uno sforzo cosciente e non prendere affatto questo pessimo vizio o sottoporsi a delle terapie che aiutino a smettere?
Il fumo può fare molto peggio che influire sui rapporti sociali.
Un mio non lontano parente è recentemente deceduto a causa di un cancro polmonare causato dal fumo.
Oltretutto il fumo è controproducente per coloro che soffrono di depressione perchè deprime ulteriormente l'attività chimica del cervello e, a livello delle sinapsi, influisce in maniera gravemente negativa nei naturali processi inibitori di ricaptazione della serotonina e di altri neurotrasmettitori.
MARIA
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che il fumo faccia male questo è fuori da ogni dubbio!!!!
MA CHE C'ENTRA DICO IO?????
COME SI PUO NEGARE AD UNA MADRE DI ASSISTERE AL MATRIMONIO DI SUO FIGLIO SOLTANTO PERCHè QUESTA CRISTIANA E STATA VITTIMA DELLA DEPRESSIONE E NON SOLTANTO DOPO AVER ANCHE SUBITO VIOLENZE DAL SUO SECONDO MARITO PIù LEGGO QUESTE COSE E PIù MI ACCORGO DI AVER PASSATO
I MIEI PRIMI 25 ANNI DI VITA DENTRO UNA GALERA
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02/03/2008 11:25 |
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Il semplice problema di articoli come questo è che non è possibile verificare ciò che realmente è successo prima della disassociazione. E' chiaro che per una persona critica "a priori" verso i tdG una dichiarazione come quella riportata venga considerata come "la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità" (perchè mai un disassociato dovrebbe mentire o "ingigantire" le cose?), ma la realtà è che non sappiamo cosa sia stato fatto per aiutare quella donna ad affrontare la sua depressione, a smettere di fumare, per quanto tempo è stata aiutata, se la malattia fosse usata come "scusa" per non smettere (capita anche questo). E non sappiamo come ha reagito realmente a questo aiuto.
Per cui non è detto che l'articolo sia inventato. Riporta semplicemente "una sola campana".
Ciao. |
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02/03/2008 17:28 |
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| | | Post: 1.029 Post: 520 | Registrato il: 27/09/2006 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Senior | | OFFLINE |
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Il semplice problema di articoli come questo è che non è possibile verificare ciò che realmente è successo prima della disassociazione. E' chiaro che per una persona critica "a priori" verso i tdG una dichiarazione come quella riportata venga considerata come "la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità" (perchè mai un disassociato dovrebbe mentire o "ingigantire" le cose?), ma la realtà è che non sappiamo cosa sia stato fatto per aiutare quella donna ad affrontare la sua depressione, a smettere di fumare, per quanto tempo è stata aiutata, se la malattia fosse usata come "scusa" per non smettere (capita anche questo). E non sappiamo come ha reagito realmente a questo aiuto.
Lo stesso accade in un comitato giudiziario segreto.
Non puoi sapere come sono andate le cose ma devi sentire solo una campana.
Per latro condivido il tuo pensiero ma mi chiedo:
Usiamo l'esperienza come esempio.
Sai che si disassocia un fratello che fuma.
Che tipo di aiuto riceve per smettere?
Marco Piccioni |
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02/03/2008 17:32 |
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| | | Post: 1.029 Post: 520 | Registrato il: 27/09/2006 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Senior | | OFFLINE |
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Cara BDS
+++alla malcapitata è stato vietato partecipare al matrimonio del figlio
se è stata disassociata non poteva partecipare ad un matrimonio fra TDG.
Mio padre è stato testimone di un caso del genere e tutti i presenti sono stati severamente ripresi.
E i nominati hanno perso i privilegi.
+++Ho spiegato che avevo gravi problemi di salute e che avevo bisogno di aiuto, non mi è servito a nulla.
Esattamente quello che ho fatto io durante i miei due comitati. Il risultato è lo stesso.
+++l’isolamento totale i parenti stretti e i figli
In teoria sarebbe così.
In realtà, oltre ai casi eccezzionali previsti dalle riviste, la magigoranza frequenta i figli quantomeno in privato. Ma non certo liberamente.
Marco Piccioni
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