Re:
Per Saulo
guarda che ti sbagli ...non ho detto che il canone farisaico sia giusto solo perchè è giudaico...ho detto invece che Gesù ha dialogato spesso con i farisei...a volte pure elogiandoli per la loro conoscenza delle scritture...li accusava solo di errata interpretazione...
Ti ho già risposto che dialogava anche coi sadducei, ad esempio la domanda in cui c'è la questione della moglie di sette fratelli, e non li rimprovera di non credere alla resurrezione perché usano il canone corto (nel Pentateuco non si parla di resurrezione), bensì li confuta in tutt'altro modo. Dunque se né coi farisei né coi sadducei fa critiche sul canone possiamo concludere che il tuo argumentum e silentio non è una prova. Abbiamo, nel fatto che cita alcuni libri del canone fariseo-alessandrino, la prova che non seguiva quello dei sadducei, mentre non abbiamo alcuna indicazione che seguisse quello dei farisei. Inoltre anche i farisei erano divisi al loro interno. poteva Gesù fare contestazioni su un canone che sarà fissato solo a fine I secolo?
"tra l'altro i primi cristiani sembrano confermare il canone farisaico..."
Ma dove? Tra i primi cristiani ai giacomo che ti cita Enoch, oggi aprocrifo. E poi cosa citano i Vangeli? Citano dalla LXX, cioè da una raccolta che rispecchia il canone alessandrino, e la percentuale di citazioni dall'ebraico tradotte ex novo è di nove decimi più bassa. E poi cosa dici dei primoi cristiani? Che erano favorevoli al canone farisaico?
Elenco INCOMPLETO dei Padri
favorevoli ai deuterocanonici preparato da A. Nicolotti, riceratore di letteratura cristiana antica all'università di Torino:
Policarpo di Smirne
Clemente romano
Clemente Alessandrino
Tertulliano
Autore della Didaché
Ireneo di Lione
Atenagora di Atene
Cipriano
Ippolito
Dionigi Alessandrino
Pseudo Clemente
Luciano
Metodio d'Olimpo
Afraate
Ephrem siro
Basilio
Gregorio di Nissa
Ambrogio
Giovanni Crisostomo
Paolo Orosio
Policronio
Agostino
Teodoreto di Ciro
[CUT]
Elenco COMPLETO dei Padri contrari ai deuterocanonici o a qualche
deuterocanonico:
Cirillo di Gerusalemme (ma parla di discussi e li distingue dagli apocrifi)
Atanasio (ma dice che possono essere letti ai Catecumeni) *
Epifanio
Gregorio Nazianzeno *
Leonzio bizantino *
Giovanni Damasceno *
Niceforo Costantinopolitano *
Gregorio Magno
Girolamo
Elenco COMPLETO dei Padri il cui parere è dubbio:
Melitone di Sardi *
Origene
Anfilochio *
Ilario di Poitiers
Rufino
Tutti gli autori seguiti da un * considerano come deuterocanonico anche il libro di Ester, che tu invece per la parte ebraica hai nel canone.
"e ancora...lo storico Giuseppe Flavio attestava che i libri del vecchio testamento erano i 39 attuali...come lo stesso Girolamo nella sua Vulgata qualche secolo dopo..."
Due imprecisioni in una riga, quando si parlano di queste cose sarebbe opportuno conoscere gli autori che si citano e non parlare per sentito dire o per aver letto queste cose in internet. Se volete parlare dei Padri della Chiesa abbiate la decenza di leggerli. Iniziamo da Girolamo come hai detto che i libri del canone sono 39, ma ci dice lui stesso che questo è solo un suo parere personale, causato dal fatto che studiava ebraico con dei rabbini, ma non era l'opinione della Chiesa intorno a lui. Gli stessi libri che lui non voleva accettare, perché i rabbini con cui studiava ebraico non li accettavano, erano cioè accettati dalla maggioranza degli scrittori ecclesiastici (poi Padri) del tempo, alcuni dei quali ti ho citato prima. Il fatto che gli si premuri continuamente di esporci la sua posizione, è indice del fatto che la sua idea non era assolutamente quella diffusa. Infatti, in altri passi che tu non ricordi, gli stesso dice di aver tradotto comunque quegli scritti in latino perché
esortato da molte persone, e altrove, nella prefazione del libro di Tobia, che a suo parere avrebbe dovuto essere escluso dal canone, dice che "nel giudizio è meglio dispiacere ai Farisei, e
attenersi alle decisioni dei vescovi" (PL 29,25; cita anche tu le referenze in questo modo d'ora in avanti). Altre volte, utilizza argomenti tratti dagli apocrifi dicendo che a
questo o quell'altro pareva di dover di ricevere nel canone quei passi. Addirittura una volta parla di un libro che secondo lui non va messo nel canone ma "tuttavia è accettato dagli ecclesiastici" (PL 25,1119). Giuditta nel 397 lo pone accanto ai sacri libri di Rut e di Ester (PL 22,623). Egli stesso nei suoi scritti cita per 200 volte passi tratti dai deuterocanonici.
Insomma, la posizione di Girolamo è oscillante, e con il tempo si orienta in un senso tradizionale. Nella sua argomentazione, quando dice che alcuni scritti vanno rifiutati, si appoggia all'autorità dei rabbini, cosa che gli sarà contestata precisamente da altri suoi contemporanei, a partire da Rufino. (Per tutto questo A. Nicolotti, v.
questa discussione come esempio di dialogo con qualcuno col canone protestante )
"lo storico Giuseppe Flavio attestava che i libri del vecchio testamento erano i 39 attuali"
Ma qualcuno ci crede ancora? Come dice bene Soggin, che era valdese e non cattolico, nella sua classica introduzione all'Antico Testamento "La tradizione (di G. Flavio) appare priva di ogni fondamento storico... Essa urta in primo luogo con le date di certi libri o di determinate unità letterarie, certamente posteriori all'epoca di Esdra ma ciò non ostante entrati a far parte del canone; non spiega perché i Samaritani accettarono del Canone soltanto il pentateuco, se all'epoca dello scisma tutta la Bibbia ebraica doveva essere completa e canonica; lascia ancora inspiegate le origini del canone d'Alessadria(o, secondo alcuni, della raccolta) che contiene un numero di libri notevolmente superiore a quello palestinese oltre che aggiunte ai canonici... La chiusura del canone palestinese va cercata negli ultimi anni del I secolo ed i primi del II sec. d.C. Tradizioni ebraiche fanno menzione di assemblee (talvolta chiamate in Occidente 'sinoidi'), avvenute una a Gerusalemme verso il 65 d.C., anteriore dunque alla prima distruzione della capitale nel 70, l'altra a Javne(in greco Jamnia) verso il 90, dunque prima dell'ultima ribellione, quella di Bar Kokba nel 132-135. Tra le altre cose importanti tratte. sembra che queste assemblee abbiano deciso sull'inclusione o meno nel Canone di alcuni libri controversi: il Cantico dei Cantici, Ester, l'Ecclesiaste;
inclusione avvenuta tardivamente e non senza opposizione. Tra i libri discussi si trovava anche quello di Ezechiele, la cui ultima parte, i capp. 40-48, diverge in alcuni elementi dal Pentateuco, considerato, come abbiamo visto, il termine di paragone per giudicare della canonicità di un libro. Libri interi come quello di Daniele, sezioni come Is 24-27 e Zacc 12-14, sebbene posteriori all'epoca di Esdra, vennero mantenuti perché attribuiti ad autori anteriori al termine in questione." (J. Alberto Soggin, Introduzione all'Antico Testamento, Brescia, 1979, Paideia, pag.40, 47-4
"i libri aggiunti dalla Chiesa Cattolica non vengono mai citati da Gesù o dai primi cristiani..."
1)Stai facendo un circolo logico, parli di libri aggiunti dalla Chiesa cattolica senza aver ancora dimostrato. E poi che cos'è la Chiesa cattolica? La Chiesa cattolica nel senso della cosidetta "grande Chiesa", cioè la Chiesa in cui i vescovi sono successori degli apostoli, esiste sin da fine I secolo, e nel secolo dopo infatti Ireneo dice che l'unico metodo per distinguere la vera Chiesa dagli eretici è vedere in quali sede apostoliche i vescovi potessero vantare discendenze apostoliche tramite imposizione delle mani di successore in successore. Dunque dire che la Chiesa cattolica ha aggiunto qualcosa significa collocare la data di nascita di tale Chiesa in modo astorico. Inoltre che non vengano mai citati da Gesù è irrilevante, il Nuovo Testamento non cita mai neppure Esdra, Neemia, Ester, Cantico dei Cantici ed Ecclesiaste.
"e soprattutto creano confusione"
Ma non mi dire...
"so benissimo che la bibbia non è caduta dal cielo ...bella e pronta...ma ti ripeto rimane la parola di Dio..."
Ho capito che è la parola di Dio ma voglio sapere come fai a sapere qual è la parola di Dio. Come fai a sapere che accetti l'Apocalisse di Giovanni e non l'Apocalisse di Pietro se non per il fatto che la Chiesa ha scelto cosa fasse canonico e cosa no? Tra l'altro dopo lunghe controversie, un processo storico lungo: basti pensare che dal fr. muratoriano sappiamo che a Roma a fine II secolo veniva considerata canonica proprio l'Apocalisse di Pietro, solo in seguito espunta, mentre non erano canonici altri libri che oggi lo sono.
Ad maiora
[Modificato da Polymetis 14/02/2007 21.20]