Divorzio

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elimol
00domenica 21 agosto 2005 16:43
Salve a tutti, apro un nuovo topic... volevo chiedervi perchè il divorzio non è ben visto dalla Chiesa... e se qualcuno mi spiega come si fa ad avere dal Papa lo scioglimento ... (non trovo la parola giusta, scusate, lapsus!). Mi interessa l'argomento in quanto i miei genitori sono divorziati e mio padre, credente e praticante è molto combattuto per questo suo stato!

Ho letto nella Bibbia due cose contrastanti in proposito. Nei Proverbi (mi sembra ma potrei sbagliare in quanto l'ho letto alcuni mesi or sono) avevo letto che se c'è una giusta causa è possibile divorziare mentre nei vangeli di Matteo e di un altro (non ricordo chi degli altri perdonatemi!) c'era scritto che una donna divorziata viene considerata adultera... cosa si intende al giorno d'oggi per adultera? e l'uomo? perchè l'uomo non viene considerato adultero?

ed inoltre è giusto vietare ad una donna che viene picchiata dal marito di chiedere il divorzio? sono questi i casi in cui il Papa concede il "permesso" di divorziare? altrimenti quali?

vi ringrazio anticipatamente per le vostre gentili risposte.
elisa
claudio.41
00domenica 21 agosto 2005 17:55
Nella 1° lettera ai Corinzi , Paolo, dopo aver parlato delle persone sposate e aver detto di non separarsi, si legge: " Però, se il NON credente vuole separarsi, si separi pure; in tali casi, il credente non è obbligato a continuare a stare insieme". ( verso 15).

Rassicura tuo padre con questi versi.

In quanto al Papa, non sò cosa dirti, quà ci sono dei Cattolici preparati in materia che sapranno risponderti.

Ricorda anche a tuo padre, che Gesù, quando incontrò la donna di Samaria al pozzo, le disse che " aveva avuto 5 mariti e che, quello con cui stava ora non era suo marito, eppure , le disse che se lei glielo avesso chiesto, LUI le avrebbe dato dell'acqua viva ( figura dello Spirito santo) che sarebbe diventata vita eterna".

[Modificato da claudio.41 21/08/2005 17.59]

elimol
00domenica 21 agosto 2005 18:11
quindi secondo quello che riporti... mia zia che veniva ripetutamente presa a calci e pugni dal marito visto che è credente non doveva divorziare e continuare a farsi maltrattare così?

i miei hanno divorziato per il semplice fatto che litigavamo ogni giorno e a volte arrivavano perfino alle mani ... la situazione è un po' più complicata ma troppo lunga da spiegare soprattutto il come ci si è arrivati...

io da figlia ti posso dire che mi sono ammalata a vederli in quello stato e che è stata una liberazione per me (e mi sento in colpa per questo ma è così) quando si sono separati... e sono quasi guarita ora che sono passati 4 anni dalla loro separazione... e penso veramente che sia meglio così...

tu mi stai dicendo (ma corregimi pure se ho capito male) che la chiesa costringe due persone, solo perchè credenti a stare insieme anche se le cose tra loro (per diversi motivi di cui la chiesa è all'oscuro) vanno veramente male e anche se questo fa star male tutta la famiglia specialmente i figli?
claudio.41
00domenica 21 agosto 2005 18:58
Ti rispondo solo che : quando le persone si comportano come il marito di tua zia e come tuo padre e tua madre, non sono VERI credenti, sono solo "credenti" per tradizione, e, purtroppo di questo tipo di "credenti" è pieno il mondo.

Una persona che crede, prima di tutto AMA.
elimol
00domenica 21 agosto 2005 19:46
Chissà forse hai ragione tu... eppure i miei genitori sono persone amabili, dolcissime e buonissimi lavoratori se presi singolarmente, è insieme che non stanno bene, questo in seguito a varie cose accadute... hanno superato tante difficoltà tra cui malattia di mia madre, povertà ecc eppure ad un ennesima difficoltà dopo 24 anni di matrimonio hanno gettato all'aria tutto... forse non hanno resistito alla ennesima prova...

ma secondo te l'amore può sistemare tutto? io credo che quando ci si mettono in mezzo altre condizioni sia molto difficile aggiustare tutto solo con l'amore...

un'altra domanda... ma perchè anche la convivenza dalla chiesa non viene vista bene... a questo punto non è meglio convivere un paio di anni e poi vedere se sposarsi o meno che sposarsi subito e dopo due anni divorziare (come succede sempre più spesso purtroppo?!?)

mi rendo conto di fare molte domande.. è che mi ronzano in testa da un bel po' e ora che ho trovato questo forum con cui poter condividere e chiarire o almeno cercare di chiarire i miei dubbi ne approffitto.

grazie ancora

claudio.41
00domenica 21 agosto 2005 20:09
per quanto riguarda la domanda sulla visione della Chiesa e la convivenza, ti dico che io non essendo cattolico non posso risponderti sulle decisione della Chiesa cattolica. Dico solo che ai tempi di Gesù, e ancora prima, a quelli di Abramo e Sara, il matrimonio non veniva celebrato davanti a preti, pastori o sindaci, ma l'iomo prendeva la donna in casa sua e da quel momento erano chiamati marito e moglie. Trai tu le conclusioni.[SM=g27988]
elimol
00domenica 21 agosto 2005 20:15
Re:
interessante... ma come le sai tutte queste cose?

di che religione sei tu?
claudio.41
00domenica 21 agosto 2005 20:31
Io sono Cristiano, salvato per Grazia, di nessuna denominazione, ma appartengo solo a Gesù Cristo.

voglio comunque dirti che io sono a favore del matrimonio, per tutta una serie di implicazioni legali a protezione della coppia e soprattutto ( di solito) della donna. Parò non ritengo necessario, per essere sposati davanti a DIO, che si abbia avuto il "benestare" da alcuna persona.

Mi ero dimenticato di dirti che , "essere di cristo2, appartenere a LUI e a LUI aver dato la propria vita, non fà parte di nessuna religione, la religione è un altra cosa....ma è difficile da capire...purtroppo.

[Modificato da claudio.41 21/08/2005 20.35]

elimol
00martedì 23 agosto 2005 12:28
mi hai spiegato che se mio zio alzava le mani su mia zia vuol dire che non aveva amore e quindi non credeva, però non mi hai detto cosa è diventata (per la chiesa intendo) mia zia dal momento che ha deciso di divorziare,andando contro ai principi cristiani... è una infedele perchè ha deciso di lasciare una situazione che la faceva star male o in questo caso è perdonata?...
claudio.41
00martedì 23 agosto 2005 13:10
Gesù Cristo , vede le situazioni ed i cuori e perdona sempre chi si rivolge a LUI, la Chiesa, non sò.
elimol
00mercoledì 24 agosto 2005 09:16
Dovrei chiedere anche questo alla chiesa ma rischio come l'ultima volta di essere invitata ad allontanarmi...
Però è questo che non riesco a capire.. perchè abbiamo bisogno del perdono di qualcuno se siamo certi di agire nel modo giusto.. insomma perchè per esempio mia zia dovrebbe chiedere perdono, perdono di cosa? di aver lasciato una persona che le faceva del male? non ha nessun senso.. di solito si chiede perdono quando si agisce male, quando si fa del male a qualcuno ma in questo caso lei non ha fatto del male a nessuno e non ha senso chiedere di essere perdonata...

più ci penso e più mi confondo...[SM=g27994]
LaseRiprova
00giovedì 25 agosto 2005 01:29
Se ti interessa "veramente" trovare delle risposte senza dover andare a chiedere ai preti, se vuoi puoi scaricare dal link sotto il C.C.C ( catechismo della chiesa cattolica ).
Almeno così ti togli alcuni dubbi e avrai le idee più chiare per decidere se vuoi credere oppure no a questa dottrina

digilander.libero.it/rinnovamento/download/download.htm
elimol
00giovedì 25 agosto 2005 09:59
Certo che mi interessa, altrimenti non sarei qui...Ho provato a scaricare quello che mi dici in formato word ma non riesco a leggerlo...
LaseRiprova
00sabato 27 agosto 2005 19:35
Il file è in formato ZIP. DEvi cercare in rete Winzip in modo da poterlo scompattare e poterlo leggere.
Ma come ti ho già detto si tratta della Dottrina della C.C. e non è detto che tu la condivida. Il documento in questione ti può servire solo per avere le idee un po' più chiare ( almeno spero )riguardo i punti in questione.
Ciao

[Modificato da LaseRiprova 27/08/2005 19.39]

[Modificato da LaseRiprova 27/08/2005 19.44]

Polymetis
00sabato 3 settembre 2005 15:05
Il Catechismo lo trovi anche qui, e senza bisogno di scaricarlo:
www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a7_it.htm

Ti ho linkato la parte sul matrimonio.

Ciao
elimol
00domenica 4 settembre 2005 09:00
ma tutto quello che c'è scritto qui lo sapevo già.. ma anche qui non scrive cosa deve fare una povera moglie che viene percossa di brutto da suo marito... deve sopportare o poò chiedere la separazione. Non c'è scritto!!!

E poi separarsi ma non risposarsi... ok e convivere con un altro si può?


E non c'è scritto neppure in quali casi il Papa dà l'annullamento del matrimonio.

Polymetis
00domenica 4 settembre 2005 13:50
Devi provare a chiedere l'invalidamento del matrimonio alla Sacra Rota ( o prima ancora al Tribunale ecclesiastico regionale della tua diocesi)

Ciao
claudio.41
00domenica 4 settembre 2005 14:18
Re:

Scritto da: Polymetis 04/09/2005 13.50
Devi provare a chiedere l'invalidamento del matrimonio alla Sacra Rota ( o prima ancora al Tribunale ecclesiastico regionale della tua diocesi)


Io, ( ma sono un eretico per altri) , ti dico che tua zia deve " provare a chiedere al Sacro Signore, più che alla sacra rota) , e leggere che il Sacro Signore, alla donna che aveva avuto 5 mariti, e che quello attuale NON era suo marito, disse che " se glieLO avesse chiesto, LUI le avrebbe dato lo Spirito Santo"..chi può capire capisca, ma credo siano molto pochi..
Ciao

Polymetis
00domenica 4 settembre 2005 18:59
"glieLO avesse chiesto, LUI le avrebbe dato lo Spirito Santo"..chi può capire capisca, ma credo siano molto pochi.."

Infatti io non capisco cosa c'entri col divorzio. Anche perché quei cinque mariti probabilmente sono i cinque dèi samaritani di cui parla 2Re 17,29-41, ma, anche se fossero davvero cinque uomini, il tuo discorso mi sfuggirebbe comunque.

Ciao
claudio.41
00domenica 4 settembre 2005 20:40
difatti ho detto: " chi può capire capisca " [SM=g27988]
elimol
00domenica 4 settembre 2005 20:45
più che mia zia parlavo per i miei genitori...

ragazzi non ho capito ... mi spiegate che cambia tra samaritani e uomini?
Polymetis
00lunedì 5 settembre 2005 10:26
Per me quel brano col divorzio non c’entra nulla quindi devi rivolgerti a Maurif.
Questa è la norma generale:

“Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;
ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.” (Mt 5,31-32)

Cosa sia quel concubinato è discusso ancora oggi. Il greco porneia potrebbe significare un’unione illecita in quanto contratta tra parenti e dunque incestuosa, o un adulterio. Leggi inoltre tutto il capitolo sette della prima lettera ai Corinzi.
Per quanto riguarda la disciplina ecclesiastica sull’annullamento dei matrimoni (sebbene “annullare” non sia il verbo adatto), devi rivolgerti a qualcuno che conosca il diritto canonico, e non è il mio caso. Puoi provare dal tuo parroco.

Ciao

[Modificato da Polymetis 05/09/2005 10.28]

elimol
00lunedì 5 settembre 2005 10:39
mi dicono che per l'"annullamento" bisogna rivolgersi alla sacra rota...

dunque mi hanno detto che adulterio sarebbe il tradimento nel matrimonio...ma una volta che due sono divorziati non è più possibile tradire il partner perchè non è più tale o sbaglio...quindi qui per adulterio si intende qualcos'altro ... cosa? ho ancora più confusione di prima eheh

E c'è ancora un termine che non capisco...ripudiare... e se è un comune accordo? non è più un ripudio no?
Polymetis
00lunedì 5 settembre 2005 11:27
“dunque mi hanno detto che adulterio sarebbe il tradimento nel matrimonio...”

Il problema non è cosa voglia dire il termine italiano “adulteri”o ma se Gesù in quel versetto stia parlando di adulterio. Il termine greco porneia può significare molte cose: l’adulterio, l’incesto, la fornicazione, ecc.

“ma una volta che due sono divorziati non è più possibile tradire il partner perchè non è più tale o sbaglio...quindi qui per adulterio si intende qualcos'altro ..”

Se due hanno ottenuto l’ invalidamento del matrimonio è ovvio che possono risposarsi, qui Gesù stava parlando di divorzi illegittimi. Chi sposa una divorziata commette adulterio perché quel divorzio non è valido agli occhi di Dio.

“E c'è ancora un termine che non capisco...ripudiare... e se è un comune accordo? non è più un ripudio no?”

Gesù non parla di divorzio ma di “ripudio” per la semplice ragione che nella società ebraica solo l’uomo poteva ripudiare la moglie e non viceversa. Poiché sta parlando ad un pubblico ebreo Gesù si regola di conseguenza.

Ad maiora
elimol
00lunedì 5 settembre 2005 11:43
per invalidamento intendi davanti alla sacra rota? non quello legale?

quindi ripudio ai giorni nostri è una parola che non ha senso?

come sarebbe quindi la "legge" della chiesa ai giorni nostri? come viene applicato il tutto?


sono sempre più confusa...
Polymetis
00lunedì 5 settembre 2005 15:31
“per invalidamento intendi davanti alla sacra rota? non quello legale?”

Se due persone divorziano davanti allo Stato è ovvio che per Dio non ha nessuna rilevanza. “L’uomo non separi ciò che Dio ha unito”.

“quindi ripudio ai giorni nostri è una parola che non ha senso?”

Esatto

“come sarebbe quindi la "legge" della chiesa ai giorni nostri? come viene applicato il tutto?”

Te l’ho detto: è inutile che chiedi a noi. Può risponderti sono qualcuno che abbia studiato diritto canonico. Le norme sono molto complesse e non c’è modo di spiegarle in un forum. Basti dire che per sostenere una causa di divorzio davanti alla Sacra Rota un avvocato qualsiasi non va bene, ci vuole qualcuno che sia anche avvocato rotale, cioè abilitato dalla Chiesa dopo anni di studi.

Ciao
elimol
00lunedì 5 settembre 2005 16:26
scusami, pensavo che sapeste anche questo... sapete così tante cose... vedremo se un giorno un sacerdote avrà il tempo e la voglia di ascoltarmi magari chiederò a lui... è che finora tutti i sacerdoti con cui avevo parlato mi avevano detto le stesse cose, matrimonio=indissolubile, se divorzi divieni adultero e vai all'inferno. Se fai sesso prima del matrimonio sei anche un adultero e anche se convivi, questo mi era stato detto ed ora non capisco se questi sacerdoti erano troppo all'antica e volevano solo spaventarmi o cosa...[SM=g27994]
LaseRiprova
00mercoledì 7 settembre 2005 00:45
X Claudio

Usare frasi ad effetto, come quella detta da te, non dimostra assolutamente niente a nessuno. Non è detto infatti che tu abbia capito quel vangelo (come vorresti fare intendere) più degli altri. Per cui se te la senti confutiamolo assieme ( tutti i foristi interessati all’argomento ) e in modo chiaro il collegamento che hai fatto con il tema in questione, e se vuoi anche il significato di tutto quel paragrafo.

X elimon

Una volta parlando in presenza di un prete e sollevando più o meno le questioni che stai sollevando tu, lui mi ha detto: per la chiesa non esiste l’annullamento del matrimonio! Nel senso che la chiesa non annulla mai un sacramento ritenuto valido a tutti gli effetti. Cioè ( sosteneva il prete ) , aprendo lunghi processi ( come diceva polimetys ) ed eventualmente appurando la non validità ( secondo il canone ) del rito, o della capacita di intendere e di volere, ecc. ecc., si può arrivare alla conclusione che tale matrimonio non è valido in quando non c’è mai stato mai un vero sacramento celebrato.
Spero di essere stato chiaro, se vuoi approfondire di più, come diceva polymetis, ovviamente devi chiedere a persone più preparate in queste cose.
LaseRiprova
00mercoledì 7 settembre 2005 00:48

[Modificato da LaseRiprova 07/09/2005 0.53]

LaseRiprova
00mercoledì 7 settembre 2005 01:15
Dimenticavo per elimos

Sinceramente a volte leggendoti mi sorge un dubbio, cioè non riesco a capire se veramente tutte le tue domande nascono dalla voglia di conoscere, oppure se sono un modo sottile per dire delle cose tra le righe, e soprattutto un tentativo di cercare di provocare delle risposte da parte degli altri che possono in qualche modo contraddire il loro stesso credo.
Cmq al di là di questo, e premesso che è assolutamente fuori discussione che io voglia fare un processo alle intenzioni, ne tanto pretendere di non potermi sbagliare in questa mia impressione, volevo chiarirti un altro concetto che hai poco chiaro.

Hai detto sopra:
Se fai sesso prima del matrimonio sei anche un adultero e anche se convivi, questo mi era stato detto ed ora non capisco se questi sacerdoti erano troppo all'antica e volevano solo spaventarmi o cosa...

Ti rispondo semplicemente dicendo: l’adulterio è il tradimento coniugale. Per cui fai un po confusione di termini considerato quello che hai detto sopra.
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