Einstein e la religione

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jwscientist
00sabato 11 agosto 2007 15:29

"I cannot imagine a God who rewards and punishes the objects of his creation, whose
purposes are modeled after our own -- a God, in short, who is but a reflection of human
frailty. Neither can I believe that the individual survives the death of his body, although feeble
souls harbor such thoughts through fear or ridiculous egotisms." ~Albert Einstein, obituary in New York Times, 19 April 1955




Non posso immaginare un dio che premia e punisce l'oggetto della sua creeazione ,il cui proposito e' modellato a secondo di cio' che noi vogliamo, in pratica un Dio che e' un riflesso della fragilita' umana.

Non credo neppure che l'individuo sopravviva la morte del suo corpo ,sebbene anime deboli hanno questa credenza per colpa della paura o di un ridicolo egotismo.
jwscientist
00sabato 11 agosto 2007 15:30
"When the solution is simple, God is answering."


Quando la risposta e' semplice Dio sta rispondendo
jwscientist
00sabato 11 agosto 2007 15:40

"A man's ethical behavior should be based effectually on sympathy, education, and social ties
and needs; no religious basis is necessary. Man would indeed be in a poor way if he had to be
restrained by fear of punishment and hope of reward after death."
[Albert Einstein, "Religion and Science", New York Times Magazine, 9 November 1930]




Il comportamento etico di un uomo dovrebbe basarsi effettivamente su sentimenti di preoccupazione e compassione ,educazione e guida sociale,e bisogni , non e' necessaria una religione .

Gli uomini sarebbero davvero in una posizione miserevole se agisssero soltanto perche' hanno come paura la punizione e la speranza di un premio dopo la morte.


jwscientist
00sabato 11 agosto 2007 16:43
Credo che anche Einstein fosse laureato



"God does not care about our mathematical difficulties. He integrates empirically."


Dio non si preoccupa delle difficolta' matematiche. Poiche' lui integra empiricamente


barnabino
00sabato 11 agosto 2007 16:48
Perchè ti rivolgi a me? Io non servo Dio per paura ma per amore.

Dio non è riflesso della fragilità umana, le sue vie non sono le nostre, noi non abbiamo nessun metro per giudicare la maniera di agire di Dio.

Però mi interesserebbe sapere in che anno Eistein (che non credeva in Dio personale) scrisse questa frase.

Shalom



jwscientist
00sabato 11 agosto 2007 16:53
1955 hanno messo questa frase nell'obitorio perche' e morto quell'anno.
Non so quando l'abbia scritta ma sicuramente prima
jwscientist
00sabato 11 agosto 2007 17:14
A large part of history is replete with the struggle for human rights, an eternal struggle in which final vistory can never be won. But to tire in that struggle would mean the ruin of society.



Una gran parte della storia e' piena di sforzi per la difesa dei diritti umani.
Una eterna battaglia nel quale la vittoria finale non puo' essere mai vinta .
Ma smettere di combattere in questa battaglia vorebbe dire la rovina della societa'
barnabino
00sabato 11 agosto 2007 17:18

Non so quando l'abbia scritta ma sicuramente prima



Mi chiedevo se era in qualche modo legata all'esperienza della Shoah, che nel mondo ebraico ha aperto un dibattito profondissimo sulla giustizia e l'amore di Dio...

Shalom

jwscientist
00sabato 11 agosto 2007 17:24
Einstein era piu' preoccuapto della sua scoperta credo che dela shoa.
Forse aveva capito che avendo aiutato a scoprire la bomba atomica, ha messo a repentaglio la vita di milioni di persone ,perche' in punto di morte ancora parlava di questo.




When Einstein died on April 18, 1955 he left a piece of writing ending in an unfinished sentence.
These were his last words:
In essence, the conflict that exists today is no more than an old-style struggle for power, once again presented to mankind in semireligious trappings. The difference is that, this time, the development of atomic power has imbued the struggle with a ghostly character; for both parties know and admit that, should the quarrel deteriorate into actual war, mankind is doomed. Despite this knowledge, statesmen in responsible positions on both sides continue to employ the well-known technique of seeking to intimidate and demoralize the opponent by marshaling superior military strength. They do so even though such a policy entails the risk of war and doom. Not one statesman in a position of responsibility has dared to pursue the only course that holds out any promise of peace, the course of supranational security, since for a statesman to follow such a course would be tantamount to political suicide. Political passions, once they have been fanned into flame, exact their victims ... Citater fra...
presso
00domenica 12 agosto 2007 21:38
Re:
jwscientist, 11/08/2007 17.24:

Einstein era piu' preoccuapto della sua scoperta credo che dela shoa.
Forse aveva capito che avendo aiutato a scoprire la bomba atomica, ha messo a repentaglio la vita di milioni di persone ,perche' in punto di morte ancora parlava di questo.




When Einstein died on April 18, 1955 he left a piece of writing ending in an unfinished sentence.
These were his last words:
In essence, the conflict that exists today is no more than an old-style struggle for power, once again presented to mankind in semireligious trappings. The difference is that, this time, the development of atomic power has imbued the struggle with a ghostly character; for both parties know and admit that, should the quarrel deteriorate into actual war, mankind is doomed. Despite this knowledge, statesmen in responsible positions on both sides continue to employ the well-known technique of seeking to intimidate and demoralize the opponent by marshaling superior military strength. They do so even though such a policy entails the risk of war and doom. Not one statesman in a position of responsibility has dared to pursue the only course that holds out any promise of peace, the course of supranational security, since for a statesman to follow such a course would be tantamount to political suicide. Political passions, once they have been fanned into flame, exact their victims ... Citater fra...




jw puoi spiegarmi la relazione tra le guerre e Einstein e la sua relazione con Dio .. perchè credo che non abbiano molta relazione
(Upuaut)
00sabato 18 agosto 2007 21:51
Re:
jwscientist, 11/08/2007 15.40:


"A man's ethical behavior should be based effectually on sympathy, education, and social ties
and needs; no religious basis is necessary. Man would indeed be in a poor way if he had to be
restrained by fear of punishment and hope of reward after death."
[Albert Einstein, "Religion and Science", New York Times Magazine, 9 November 1930]




Il comportamento etico di un uomo dovrebbe basarsi effettivamente su sentimenti di preoccupazione e compassione ,educazione e guida sociale,e bisogni , non e' necessaria una religione .

Gli uomini sarebbero davvero in una posizione miserevole se agisssero soltanto perche' hanno come paura la punizione e la speranza di un premio dopo la morte.






Einstein era un uomo saggio.
E' un vero peccato che certe CAPRE cerchino di strumentalizzarlo perfino ribaltando il vero significato dei suoi pensieri, al solo scopo di giustificare la propria ideologia religiosa...






1x2x
00venerdì 19 ottobre 2007 12:01
Re: Re:
(Upuaut), 18/08/2007 21.51:


Einstein era un uomo saggio.
E' un vero peccato che certe CAPRE cerchino di strumentalizzarlo perfino ribaltando il vero significato dei suoi pensieri, al solo scopo di giustificare la propria ideologia religiosa...



eccolo , mi spieghi perchè dai delle capre al forista quando oltretutto non è testimone , oltretutto ha fatto una analisi precisa dicendo che prima viene la religione .. perchè esempio si può ribattere che è la religione a creare questi tipi di comportamenti o ansietà

(Upuaut)
00venerdì 19 ottobre 2007 12:16
Re: Re: Re:
1x2x, 19/10/2007 12.01:


eccolo ,


"Eccolo" a chi?




1x2x, 19/10/2007 12.01:


mi spieghi perchè dai delle capre al forista quando oltretutto non è testimone ,


Non ho dato della capra a nessun forista. Ho dato (giustamente) delle capre a tutti coloro che dicono che Einstein non era ateo.



1x2x, 19/10/2007 12.01:


oltretutto ha fatto una analisi precisa dicendo che prima viene la religione .. perchè esempio si può ribattere che è la religione a creare questi tipi di comportamenti o ansietà



Ma questo è palesemente falso, e non credo che vi sia bisogno di dimostrarlo. Anche gli atei hanno un'etica.




Rainboy
00venerdì 19 ottobre 2007 21:12
Il panteismo einsteiniano era in sostanza una forma molto particolare di ateismo.
Einstein replicò più volte nella sua vita ai media che cercavano di contrabbandarlo come appartenente alla fede ebrea, che non credeva in alcuna divinità rivelata; ed è celebre l'episodio in cui rifiutò di pregare per la salvezza dei suoi compatrioti, perché riteneva arrogante pensare che ci fosse una qualsiasi entità divina disposta ad ascoltare i propri desideri, offrendosi piuttosto di suonare con il suo violino per esprimere così la sua sofferenza per quel dramma.

In quanto ad alcune affermazioni che ho letto in questo topic sulle priorità morali di Einstein... non penso di dover commentare il concetto di etica di un uomo che ha in pratica promosso per primo su vasta scala la pace come obiettivo fondante della scienza, in quanto attività che unisce i popoli nella ricerca della conoscenza del mondo fisico di cui ogni uomo è figlio.
Viviana.30
00domenica 25 novembre 2007 14:32
Re: Re: Re: Re:

Non ho dato della capra a nessun forista. Ho dato (giustamente) delle capre a tutti coloro che dicono che Einstein non era ateo.



ma Einstein sicuramente credeva in Dio a suo modo ma ci credeva , il problema nasce da cosa sia per te essere atei , e perdonami io credo che era religioso



Viviana.30
00domenica 25 novembre 2007 14:37
Re:
Il panteismo einsteiniano era in sostanza una forma molto particolare di ateismo.
Einstein replicò più volte nella sua vita ai media che cercavano di contrabbandarlo come appartenente alla fede ebrea, che non credeva in alcuna divinità rivelata; ed è celebre l'episodio in cui rifiutò di pregare per la salvezza dei suoi compatrioti, perché riteneva arrogante pensare che ci fosse una qualsiasi entità divina disposta ad ascoltare i propri desideri, offrendosi piuttosto di suonare con il suo violino per esprimere così la sua sofferenza per quel dramma.

In quanto ad alcune affermazioni che ho letto in questo topic sulle priorità morali di Einstein... non penso di dover commentare il concetto di etica di un uomo che ha in pratica promosso per primo su vasta scala la pace come obiettivo fondante della scienza, in quanto attività che unisce i popoli nella ricerca della conoscenza del mondo fisico di cui ogni uomo è figlio.



"In un discorso tenuto a Berlino, lo stesso Einstein diede di se stesso questa immagine: «Sebbene io sia un tipico solitario nella vita quotidiana la mia consapevolezza di appartenere alla comunità invisibile di coloro che lottano per la verità, la bellezza e la giustizia, mi ha impedito di sentirmi isolato. L'esperienza più bella e profonda che un uomo possa avere è il senso del mistero: è il principio sottostante alla religiosità così come a tutti i tentativi seri nell'arte e nella scienza. Chi non ha mai avuto questa esperienza mi sembra che sia, se non morto, allora almeno cieco. È sentire che dietro qualsiasi cosa che può essere sperimentata c'è qualcosa che la nostra mente non può cogliere del tutto e la cui bellezza e sublimità ci raggiunge solo indirettamente, come un debole riflesso. Questa è la religiosità, in questo senso sono religioso. A me basta la meraviglia di questi segreti e tentare umilmente di cogliere con la mia mente una semplice immagine della sublime struttura di tutto ciò che è lì presente» (Brian, 1995, p. 234). "


Rainboy
00domenica 25 novembre 2007 15:21
Immagine molto bella del suo pensiero, da qualche parte ho letto il testo completo mi pare.

Ma stante il fatto che Einstein non era un ateo qualsiasi, bensì una specie di panteista, a questo punto vorrei sapere secondo Viviana (che lo ritiene "religioso") che cos'è un ateo, che cos'è un religioso e cosa è un credente secondo lei.
(Upuaut)
00domenica 25 novembre 2007 18:04
Re: Re: Re: Re: Re:
Viviana.30, 25/11/2007 14.32:


Non ho dato della capra a nessun forista. Ho dato (giustamente) delle capre a tutti coloro che dicono che Einstein non era ateo.



ma Einstein sicuramente credeva in Dio


Ma assolutamente no. E' lui stesso a dirlo.
Einstein credeva in un "Ordine Cosmico", ovvero in un Qualcosa per cui le leggi della fisica avrebbero un senso. Ma come lui stesso diceva, Einstein non credeva in nessun dio-persona. E' certamente un modo molto particolare di essere atei, ma sempre ateo rimane. Leggiti i suoi pensieri qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7016917&





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