Re:
Scritto da: peraskov 11/11/2005 15.00
---------------------------
> Voi pensate che lo stato non sia laico perché c'
> è un crocefisso alla parete?
No, caro Sandro, non è questo che si sta dicendo.
Perchè, dunque, non viene concesso al giudice di affiggere i simboli dello Stato sulle pareti delle aule dei tribunali?
Anche se lo Stato è laico, la presenza massiccia, ovunque, di crocifissi in ogni luogo pubblico, sta ad indicare un certo grado di asservimento morale (banale fin che vuoi) dello Stato al potere religioso. Questo non è civilmente corretto.
Chi decide che debbano essere affissi i crocifissi nei locali delle istituzioni statali?
Se si trattasse di banalità allora sarebbe normale e giusto che in ogni istituzione statale vengano affissi anche dei Budda, simboli dell'Islam, i totem degli africani e quant'altro.
Ci sarà pur qualcuno che dice: Il crocifisso sì, gli altri simboli no...e qui, nel ns caso, siamo giunti al punto di eliminare, a favore del crocifisso, i simboli dello Stato laico. Questo è il problema.
Se per la CC non c'è problema ad elimare la pietra di scandalo, che cosa aspetta? Che venga fatto con un ordinanza dello Stato?
Se è cosa da nulla, come tu dici, si provveda subito ad eliminarlo ovunque se ne faccia richiesta.
Invece, nonostante le richiesta al Vaticano, i crocifissi permangono in quel tribunale. Perchè?
Perchè non ti fai promotore tu presso la Santa Sede per illustare che non sia cosa buona creare scandalo e che, perciò, provvedano, da buoni cristiani, di loro iniziativa, alla sua rimozione?
Perchè, invece di placare gli animi, si insiste per la permanenza dei crocifissi nei locali statali?
Allora come vedi, anche la CC, ne sta facendo un fatto di forza.
Per questo è necessario contrastarla, onde non si affermi in posizioni che non le competono, a danno di tutti quelli che ravvisano la discriminazione.
> Se ci fosse un dipinto
> di Monet sarebbe uno stato impressionista?
NO no! Ma se in tutti i locali pubblici ci fossero i dipinti di Monet, mi chiederei in che modo lo Stato si sia fatto "impressionare"...mi chiederei quale sia il nesso di causalità fra Monet e Stato. Sì, così, amico...me lo chiederei.
> Pensate
> che un giudice non cattolico si faccia influenzare
> dal crocefisso? Credete che nell'esercizio del
> potere giudiziario all'imputato venga chiesta la
> religione di appartenenza ed il giudizio vari di
> conseguenza?
Penso solo che tu, amico Sandro, non vuoi capire le ragioni degli altri, ma affermare esclusivamente le tue, che sono di parte.
> ma non mi venite a raccontare queste
> bubbole, assolutamente strumentali, sulla libertà,
> sui pari diritti o sulla dignità umana, partendo
> da un crocefisso, che di per sè rappresenta solo
> un atto di amore gratuito, verso "tutti".
Sono quelle apparenti piccole cose, quelle "bubbole" che, apparentemente innoque, finiscono per avere un peso determinante e condizionante per il vivere civile.
Perchè, allora, non tenere le svastiche nelle aule dei tribunali?
Allo stesso modo, ad un vasto pubblico ,non tornano i conti con qualunque altro simbolo che non sia quello dello Stato in essere.
Ti saluto
Chidoqua