Idolatria, esiste o no?

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Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 17 luglio 2008 08:42
Riguardo la suddivisione del decalogo e sulle varie interpretazioni fatte all’interno della chiese, c’è un ottima esposizione, del tutto descrittiva e senza alcun intento di difesa né di attacco alcuna, su Wikipedia.

Tratto da:

http://it.wikipedia.org/wiki/Dieci_comandamenti

Secondo l'Antico Testamento i dieci comandamenti, detti anche Decalogo, sono i comandamenti scritti sulle tavole della legge date da Dio a Mosè sul monte Sinai. Sono i Settanta che riportano l'espressione dèka lògous (dieci parole), da cui deriva il termine Decalogo o Dieci Parole. In realtà le ingiunzioni sono più di dieci e il testo è presente in due versioni leggermente diverse in due diversi libri della Bibbia (Esodo e Deuteronomio) e ciò ha portato ad una certa varietà nelle loro suddivisioni. Sebbene l'originale ebraico sia alla base dei Comandamenti per le 3 grandi religioni monoteiste, ogni religione li ha diversamente interpretati, con differenze anche all'interno di ciascuna religione. Di seguito vengono riportate le diverse versioni:

Il testo e le suddivisioni

Esodo 20

2] Io sono il Signore, tuo Dio,
[3] non avrai altri dei all'infuori di me.
[4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,
[6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
[7] Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
[8] Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:
[9] sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;
[10] ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
[11] Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
[12] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
[13] Non uccidere.
[14] Non commettere adulterio.
[15] Non rubare.
[16] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
[17] Non desiderare la casa del tuo prossimo.
Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.

Deuteronomio 5

[6] Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile.
[7] Non avere altri dèi di fronte a me.
[8] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[9] Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano,
[10] ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti.
[11] Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano.
[12] Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha comandato.
[13] Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro,
[14] ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te.
[15] Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato.
[16] Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia lunga e tu sii felice nel paese che il Signore tuo Dio ti dà.
[17] Non uccidere.
[18] Non commettere adulterio.
[19] Non rubare.
[20] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
[21] Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo.

Notare che il testo biblico non riporta la numerazione dei comandamenti, né, nell'originale ebraico, conosce punteggiatura, né ha gli a capo. Qui si è messa la punteggiatura, ma non appartiene al testo biblico.
Inoltre dobbiamo tenere presente che la suddivisione in versetti non è nel testo originale, ma è stata formulata nel secondo millennio cristiano per facilitare il lavoro di individuare le citazioni bibliche. Essa è quindi puramente redazionale.

Versione Ebraica

Traduzione più letterale dell'originale ebraico di Esodo 20,1-17:
E Dio pronunciò tutte queste parole dicendo così:
Io sono il Signore tuo Dio, che ti fece uscire dal paese d'Egitto, dalla casa degli schiavi.
Non avrai altri dei al mio cospetto. Non farti alcuna scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque al di sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li adorare, perché io, il Signore tuo Dio, sono un Dio geloso che punisce il peccato dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione per coloro che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, per coloro che mi amano ed osservano i miei comandamenti.
Non pronunciare il nome del Signore Dio tuo invano; perché il Signore non lascerà impunito chi avrà pronunciato il suo nome invano.
Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Durante sei giorni lavorerai e compirai ogni tua opera ma il settimo è giorno di totale cessazione del lavoro e dedicato al Signore Dio tuo. Non farai alcun lavoro né tu né tuo figlio né tua figlia né il tuo schiavo né la tua schiava né il tuo bestiame né il forestiero che si trova nella tua città poiché in sei giorni il Signore creò il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che contengono, riposò nel settimo giorno e per questo il Signore ha benedetto il settimo giorno santificandolo.
Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che il Signore tuo Dio ti dà.
Non uccidere.
Non commettere adulterio.
Non rubare.
Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.

Suddivisione ebraica e cattolica/luterana

C'è una differenza tra le varie tradizioni religiose riguardo alla suddivisione dei vari comandamenti: concretamente la differenza sta nella suddivisione tra primo e secondo, e, conseguentemente, tra nono e decimo comandamento.

Sia per l'ebraismo che per la chiesa Ortodossa, oltre ad alcune chiese evangeliche ed ai Testimoni di Geova il secondo comandamento inizia dove c'è la prescrizione di non farsi immagini di Dio, di non prostrarsi di fronte ad esse e di non adorarle. Di conseguenza, il comandamento riguardante il non desiderare la moglie del prossimo è un tutt'uno con quello che riguarda il non desiderare le sue cose.
Invece la chiesa cattolica latina e il Luteranesimo, seguendo la tradizione agostiniana, considerano la prescrizione sul'adorazione delle immagini come parte del primo comandamento. Inoltre, prendendo come base il testo del Deuteronomio, ha separato la proibizione di desiderare la moglie del prossimo da quella di desiderare le sue cose. Nella tradizione ebraica, il primo comandamento è la premessa dei comandamenti cristiani. Il secondo comandamento ebraico corrisponde al primo cattolico e luterano, ma non corrisponde al primo protestante non luterano perché sdoppiato.

Quindi un'altra suddivisione leggermente diversa è seguita dalle chiese ortodosse e riformate.
Commento mio:

come avevo specificato fin dall’inizio il problema della suddivisione dei dieci comandamenti dipende dall’interpretazione che si da al testo biblico del Pentateuco, dove manca la punteggiatura. Gli ebrei hanno la loro suddivisione, i cattolici e i luterani la loro, gli evangelici e i Tdg ancora la loro.

Ecco perché mi sembra molto avventato frettoloso voler giudicare una denominazione religiosa senza tenere conto di tutto lo spettro di difficoltà che c’è a monte sulla divisione dei dieci comandamenti. Si veda approfonditamente prima che la suddivisione cambia da chiesa a chiesa e che quindi quella che abbiamo noi in testa non è l’unica suddivisione scontata. E poi ovviamente si traggano le conclusioni al riguardo che possono anche essere in disaccordo con la suddivisione cattolica (questa è una valutazione personale). Però la si smetta di accusare di faziosità e tendenziosità quando alle spalle c’è tutto un lavoro preventivo di esame e suddivisione che non è affatto banale. D’altra parte se fosse banale non ci sarebbero più suddivisioni del decalogo nelle varie chiese, il che la dice lunga.
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