Re:
Oradnit, 26/09/2007 19.59:
Non sono per nulla masochista!
Desideravo piuttosto conoscere l'opinione su quest'argomento visto che qui si parla di archeologia biblica.
Esprimi la tua piuttosto...
So bene come tu ti senta forte della posizione pro diluvio in quanto esso fu menzionato da Cristo, Pietro e Paolo, allora pensi che se lo hanno menzionato loro allora significa che esso è realmente esistito vero?
Conosco bene questa posizione perchè è stata la mia anche per molti anni...
Cosa mi ha fatto cambiare idea?
L'accettare che la bibbia è formata da stili letterari diversi, tra cui: mito, poesia, storia, insegnamenti morali, simbolismi ecc...
Dal punto di vista fondamentalista dire che la bibbia contenga miti vuol dire non avere fede in Dio che l'ha ispirata, ma questo non è necessariamente vero.
Io credo che essa è ispirata da Dio ma solo quando essa tratta questioni di fede e di morale, in queste materie essa è utile e vera, ma è consuetudine anche dei genitori umani insegnarte ai loro figli ignoranti questioni importanti (di importanza vitale)utilizzando favole o simbolismi, che vere non sono di certo, ma che nel loro contenuto insegnano cose importantissime.
Dire che il diluvio sia solo un mito non scredita la bibbia in quanto dietro a questa legenda esiste uma morale che ci insegna qualcosa sul modo di pensare di Dio, esso accresce la nosrta fede anche se in realtà non è mai esistito o perlomeno non è esistito cosi come raccontato nella bibbia.
La mia fede non ha bisogno di eliminare il mito come stile letterario biblico per credere che la essa sia ispirata da Dio, cosi come l'aver scoperto che quelle che mia madre mi leggeva quando ero piccolo erano semplici favole, e non realtà storiche, ha scalfito minimamente la considerazione che nutro verso di lei, la mia fiducia in lei, prescinde il metodo che essa usò per insegnarmi delle cose.
Il fatto che Cristo citasse dalla torà dei miti, non vuol dire che lui ci credeva veramente, ad esempio era solito usare iperboli, non capire che esse erano tali, ci porterebbe ad essere tutti mutilati per aver rubato o ciechi solo per aver visto una donna in modo concupiscente e potrei continuare all'infinito essendo tanti questi esempi.
Il fatto che egli usasse miti, simbolismi e iperboli nel suo insegnamento, non scalfisce minimamente la fede che ho in lui.
Per arrivare al punto cruciale ti invito a leggere quanto possa essere assurdo credere al diluvio come realtà storica:
"I monti prediluviani, come si legge nella succitata pubblicazione, sarebbero stati molto meno elevati degli attuali, ma di quanto fossero meno alti non si sa. Comunque, supponendo che questi "monti" giungessero a 43 m. sopra il livello del mare (un’'altezza' estremamente modesta), in Genesi 7:19,20 si legge che tali 'monti' furono coperti da 15 cubiti (7 metri) d’acqua, per un totale di 50 m.s.l.m. Tutta quest’acqua sarebbe stata sospesa "sopra la distesa" e lì sarebbe rimasta fino al Diluvio; il che significa che sarebbe esistita in quel tempo una pressione terrestre di 6 atm., cioè 5 atm. per l’acqua e 1 atm. per l’aria: totale 6 atm. (1 atm.= 1kg/cm2 e ogni 10 m di acqua in più la pressione aumenta di 1 atm.).
Tutti gli animali che respirano ossigeno avrebbero avuto condizioni di vita impossibili con una pressione atmosferica di 6 atm./bar, perché l’ossigeno, ad una simile pressione, inizia a trasformarsi in un gas tossico. Un altro problema sarebbe sorto per gli uccelli, che sono strutturati per vivere alle attuali pressioni. Sicuramente, se la pressione atmosferica fosse stata così elevata, tutti i volatili non avrebbero la forma attuale, perché altrimenti per loro sarebbe stato impossibile volare;
e questo se ci limitiamo a considerare che le acque del Diluvio abbiano raggiunto un’altezza di soli 50 metri. La pubblicazione dei TdG, tuttavia, parlando di «pressione dell’acqua [equivalente] a circa "tre quintali per centimetro quadrato"», lascia intendere che per i Testimoni la massa acquea — e di conseguenza la pressione atmosferica — potrebbe essere stata enormemente maggiore.
Un’altra difficoltà sarebbe sorta per le specie animali acquatiche: se il mondo fosse stato sommerso completamente dall’acqua, infatti, tutta la massa acquea sarebbe diventata o dolce, o salata, o, nel caso peggiore, salmastra. Se l’acqua fosse diventata dolce, Noè avrebbe dovuto salvare nell’Arca anche tutti i pesci d’acqua salata. Se l’acqua fosse diventata salata, allora Noè avrebbe salvato "solo" i pesci d’acqua dolce. Se fosse diventata salmastra, allora avrebbe dovuto salvare tutti gli esemplari di entrambe le specie! Quindi, o Noè ha portato nell’Arca coppie di tutte le specie di pesci d’acqua dolce, o tutte quelle d’acqua salata, o tutte — proprio tutte — le specie acquatiche esistenti! (Si consideri che il famoso Acquario di Genova, ben più grande dell’Arca di Noè, contiene un infinitesima parte delle specie marine esistenti!).
Se le montagne prediluviane (prima cioè del 2370 a. C.) fossero state alte come l’Everest, la pressione sarebbe stata 880 volte superiore all’attuale, l’atmosfera sarebbe stata costituita dal 99,9% di vapore acqueo, rendendo impossibile la respirazione. La quantità d’acqua necessaria a ricoprire l’Everest, sarebbe stata pari a 4.400.000.000 km3. Dal punto di vista termodinamico, la caduta di questa massa d’acqua avrebbe riscaldato la terra di 3.500 gradi C. Non è possibile che la 'montagna' più elevata, al tempo del Diluvio, fosse di 43 m., perché per innalzare tali rilievi da 43 m. all’altezza dell’Everest (oltre 8800 m), si sarebbero dovute manifestare forze talmente catastrofiche che avrebbero reso impossibile la sopravvivenza dello stesso Noè, nonostante l’Arca. [3]
Ci vuole una "fede" davvero straordinaria per credere che le catene montuose, come l’Himalaya, e gli abissi oceanici si siano formati dopo il 2370 a.C., anno in cui, secondo i Testimoni di Geova, caddero le acque Diluvio!"
Una battuta che feci tempo fa:
"mi immagino le povere tartarughe giganti delle galapagos o i canguri australiani che si fabbricano le proprie barchette per raggiungere il medio oriente ed entrare nell'arca..."
ciao caro