Salve a tutti.
Eccomi tornato.Adesso traduco da quel link.Si noti che le parole tra []sono mie e sono aggiunte allo scopo di far meglio comprendere il testo.
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Quali sono le dieci classiche restrizioni?
Sloka[verso]64
Le restrizioni etiche dell'Induismo sono contenute in dieci semplici precetti chiamati Yama.Essi definiscono i codici di condotta con cui noi imbrigliamo le nostre forze istintive e coltiviamo le innate,originarie qualità della nostra anima.Aum.
BHASHYA[commento/spiegazione]
Gli Yama e i Niyama sono ingiunzioni scritturali per tutti gli aspetti del pensiero e del comportamento.Essi sono consigli e semplici linee di condotta,non comandamenti.Gli 10 Yama,che definiscono gli ideali di
charya[comportamento],sono:
1)
ahimsa,"non-violenza",non far del male ad altri mediante pensiero,parola o atto;
2)
satya,"verità",astenerersi dal mentire e dalle promesse ingannevoli;
3)
asteya,"non rubare",nè rubare nè bramare nè entrare in debito;
4)
brahmacharya,"condotta divina"[castità],controllare la lussuria rimanendo celibate quando single,che conduce alla fedeltà nel matrimonio;
5)
kshama,"pazienza",astenersi dall'intolleranza con le persone e dall'impazienza con le circostanze;
6)
dhriti,"fermezza",superare la non-perseveranza,paura,indecisione e la mutevolezza.
7)
daya,"compassione",conquistare i sentimenti callosi,crudeli e insensibili versi tutti gli esseri;
arjava,"onestà",rinuncia all'inganno e il fare [cose] sbagliate;
9)
mitahara,"appetito moderato",nè mangiare troppo,nè consumare carne,pesce,uccello o uova;
10)
shaucha,"purezza",evitare impurità nel corpo,nella mente e nel linguaggio.
I veda proclamano,"A loro appartiene quell'immacolato mondo di Brahma in cui non c'è nessuna disonestà e falsità,nè inganno".Aum Namah Sivaya.
Quali sono le dieci classiche osservanze?
Sloka 65
I principi religiosi dell'Induismo sono contenuti in dieci concisi precetti chiamati niyama.Essi riassumono le pratiche essenziali che noi[induisti] osserviamo e le appassionate virtù e qualità che ci sforziamo giornalmente di perfezionare.Aum Namah Sivaya.
BHASHYA
La buona condotta è una combinazione di evitare un comportamento non etico e compiere virtuosi,atti spiritalizzanti.La saggezza accumulata in migliaia di anni di cultura hindu ha evoluto 10 niyama,o osservanze religiose.Questi precetti che definiscono gli ideali di
kriya[purificazione] sono:
1)
hri,"rimorso",essere modesti e mostrare vergogna per i misfatti[azioni malvagie];
2)
santosha,"contentezza",cercare gioia e serenità nella vita;
3)
dana,"dare",decima e dare creativamente senza pensiero di ricompensa;
4)
astikya,"fede",credere fermamente in Dio,negli Dei,nel guru[maestro spirituale] e nel sentiero per l'illuminazione;
5)
Ishvarapujana,"venerare",coltivare la devozione mediante puja[rituale di adorazione] quotidiana e la meditazione;
6)
siddhanta shravana,"ascoltare le scritture",studiare gli insegnamenti e ascoltare i saggi del proprio lignaggio;
7)
mati,"cognizione",sviluppa un potere spirituale e l'intelletto con la guida di guru;
vrata,"sacri voti",adempiere ai voti,regole e osservanza religiose fedelmente;
9)
japa,"recitazione",canta sacri mantra giornalmente;
10)
tapas,"austerità",compiere
sadhana[pratiche spirituali],penitenze,tapas[austerità] e sacrifici.
I Veda affermano,"Loro veramente posseggono quel mondo di Brahma che possiede austerità e castità,e in cui la verità è stabilita".Aum Namah Sivaya.
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Adesso che ho finito di tradurre citerò dei versi vedici:
Le dieci astinenza sono non-violenza,verità,non rubare,castità,gentilezza,rettitudine,perdono,sopportazione,temperanza nel cibo e purezza.Shukla Yajur Veda, Trishikhi Brahmana Upanishad 32-33. YM, 19
Non violenza, verità, rifiuto adesso ogni appropriazione indebita, castità, compassione, rettitudine, pazienza, fermezza, moderazione nel vitto e purezza sono le dieci prescrizioni. La non violenza consiste nel non causare mai dolore a nessun essere mediante atti corporei, vocali o mentali. La verità consiste nel proferire parole conformi ai fatti e che siano foriere di prosperità per gli esseri, mediante atti fisici, vocali o mentali. Il rifiuto di ogni appropriazione indebita consiste nel non impadronirsi di proprietà altrui mediante atti corporei, vocali o mentali. La castità consiste nel rinunciare sempre al rapporto sessuale in ogni circostanza e condizione mediante i propri atti corporei, vocali o mentali. La compassione consiste in una perpetua disposizione d'animo pietosamente favorevole verso tutti gli esseri. La rettitudine consiste nel mantenimento di equanimità ed uniformità negli atti corporei, vocali o mentali per quanto riguarda l'esecuzione o la non esecuzione di azioni rispettivamente prescritte o proibite. La pazienza consiste nel sopportare con mansuetudine tutto ciò che risulti spiacevole o piacevole, come l'esser battuto o riverito. La fermezza consiste nella capacità di conservare la stabilità mentale in occasione dell'acquisto o della perdita di beni o persone care. La moderazione nel vitto consiste nel cibarsi solo di alimenti oleosi e dolci, lasciando vuota la quarta parte dello stomaco. La purezza poi è da considerarsi duplice, a seconda se si esterna o interna. Quella esterna consiste nella pulizia del corpo con argilla ed acqua; quella interna comporta la purificazione dell'organo mentale, e si ottiene grazie alla conoscenza del proprio Sé.
Shandilya Upanishad I 1
Le dieci restrizioni sono: austerità, contentamento, retta fede, carità, venerazione del Signore, osservazione dei sommi principi, pudore, retta opinione, recitazione rituale, rispetto dei voti. L'austerità è la mortificazione del corpo mediante l'esecuzione puntuale di varie pratiche ascetiche come quella con cui a stento ci si conserva in vita o il digiuno regolato secondo le fasi lunari eccetera. Il contentamento consiste dell'esser paghi di quel che ci giunge secondo il caso. La retta fede consiste nel credere alla validità dei meriti e dei demeriti, così com'è descritta nella scienza sacra rivelata. La carità consiste nel donare con fede granaglie o denaro e simili, guadagnati onestamente, a persone meritevoli. La venerazione del Signore consiste nell'adorare con purezza gli dei, Visnu, Rudra e simili, secondo le proprie capacità. L'osservazione dei sommi principi consiste nell'attento esame del significato dei principi ultimi della scienza sacra rivelata. Il pudore è la vergogna che si deve provare qualora si compiano azioni contrarie al sentiero segnato dai precetti della scienza sacra rivelata o della saggezza mondana. La retta opinione è la fede nella condotta che segua questa sentiero. La recitazione rituale consiste nella pratica costante delle formule sacre che non siano contrarie alla scienza sacra rivelata e siano state impartite dal maestro spirituale secondo le regole prescritte. E' di due tipi, vocale e mentale. Il tipo mentale va di conserva alla meditazione intellettuale. Il tipo vocale è a sua volta duplice, a seconda che sia pronunciato ad alta voce ovvero sussurrato. Il tipo pronunciato ad alta voce reca un frutto conforme a ciò che proclamano i dettami della scienza sacra rivelata; il tipo sussurrato ha un valore mille volte superiore; e millanta quello mentale. Il rispetto dei voti poi consiste nella scrupolosa esecuzione o astensione rispetto ad azioni prescritte o proibite dai dettami della scienza sacra rivelata.
Shandilya Upanishad I 2
Cordiali saluti.
[Modificato da ShivaBhakta 03/10/2006 17.54]