Written by: Teo60 21/11/2006 20.19
Ciao Vesper, allora hai detto bene tutto ciò che sappiamo su Gesù è quello contenuto nei Vangeli, scritti almeno 40 anni dopo la vicenda storica di Gesù di Nazareth e da comunità che già "credevano" in lui. Nei vangeli c'è anche scritto che Gesù nacque a Betlemme mentre ormai nessun esegeta degno di questo nome confermerebbe questo dato. Risalire alle parole dette veramente da Gesù è un'impresa che ha impegnato gli studiosi per gli ultimi due secoli e nessuno, dico nessuno, può affermare che nei Vangeli ci siano le "vere" parole di Gesù
Il Ministero pubblico di Gesù è durato, secondo la cronologia di Giovanni almeno due anni e mezzo, avendo Gesù festeggiato tre feste di pesach, l'ultima quella in cui fu condannato. Nei vangeli sono raccontati solo alcuni episodi e certamente quelli che servivano a tener desto il ricordo o "la fede" nelle comunità. Chi può dire quante altre dispute ha dovuto sostenere Gesù? Chi può dire se non sia stato mai messo in difficoltà? Certo i Vangeli ci raccontano delle cose, ma solo quelle che servivano alle prime comunità cristiane e alla loro fede.
Sono perfettamente d'accordo con quanti dici, Teo60. Sono le stesse cose che ho scritto anche io in un'altra discussione di questa sezione alla quale, ahimè, non ha ancora risposto nessuno. A me non interessa affatto protendermi in una strenua difesa fideistica dell'attendibilità storica dei Vangeli e nemmeno, pensa un po', della reale esistenza di Gesù, della quale, come per i Vangeli, non si ha alcuna
certezza storica. Trovo che l'essere costretti a credere per fede aggiunga quel tocco di misticismo in più che non guasta mai.. Una volta un grande Maestro spirituale disse che giudicare l'insegnamento di Gesù dal fatto che egli sia realmente esistito, è come voler giudicare un vino dalla forma della sua bottiglia!
Per questo, per rispondere anche a spirito!libero, parlando dei Vangeli ho messo la parola "ufficiali" tra virgolette, intendendo appunto che non vi è alcuna reale ufficialità riguardo alla loro certezza storica e quindi, per esteso, nemmeno riguardo al modo che aveva Gesù di rapportarsi agli oppositori di cui stiamo parlando. E lo so che ci sono anche altre fonti che parlano di lui, ma parlando di Vangeli non ho scritto Vangeli canonici, quindi l'espressione includeva anche quelli apocrifi. Nelle altre fonti non vi sono che briciole, che di per sè non sono certo sufficienti a farsi un'idea su chi fosse Gesù, lo sapete meglio di me!
Tutto si basa sulla fede. Chi crede alla divinità di Gesù, ritiene che le parole del Vangelo siano veritiere, se non nel dettaglio per lo meno nella sostanza, crede che Gesù in tutti i suoi comportamenti fosse ispirato dallo Spirito Santo e che la sua conoscenza fosse, come si suol dire, "per scienza infusa" e non appresa dallo studio.
Chi invece non ci crede, è normale che cerchi di trovare una qualche spiegazione che possa far rientrare le opere e gl'insegnamenti di cui si parla nei Vangeli nell'ambito della razionalità, ovvero nell'ipotesi che Gesù abbia studiato e si sia fatto una cultura come qualunque altro uomo, il che ovviamente lo mette in condizione di essere limitato nella sua conoscenza e quindi di poter essersi trovato in difficoltà a confrontarsi con altri.
Non se ne esce, perchè si parte da due presupposti diversi.
Inoltre ad una lettura attenta alle domande che tu chiami "capziose", puoi notare che Gesù non da mai una risposta diretta ma sempre sfuggente o con un altra domanda.
Allora leggiamo Marco, capitolo 11 versetti 27 e seguenti..
Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: “Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farlo?”.Ecco la domanda capziosa.
Ma Gesù disse loro: “Vi farò anch’io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi”.
Ed essi discutevano tra sé dicendo: “Se rispondiamo “dal cielo”, dirà: Perché allora non gli avete creduto? Diciamo dunque “dagli uomini”?”. Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. Allora diedero a Gesù questa risposta: “Non sappiamo”. E Gesù disse loro: “Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose”.
Vedi? Risposta perfetta. Di fronte al tentativo di metterlo nel sacco, Gesù ha risposto nella maniera giusta, disarmando gli oppositori, piuttosto che controbattendo punto su punto.
tenedo conto dell'argomento di apertura di questo tread direi che l'erudizione è alla base di tutto. Gesù passò con i suoi discepoli circa tre anni, in questi tre anni sicuramente li ha ammaestrati all'uso dei maestri rabbini, ripetendo e ripetendo fino a che non avessero imparato. Inoltre lo stesso Gesù sicuramente era istruito e conosceva la Tanak a dimostrazione che lo studio è stato fondamentale anche per lui.
Siamo sempre in un'ottica non fideistica. Per chi crede che Gesù abbia camminato sulle acque, resuscitato i morti, trasformato l'acqua in vino, etc (e personalmente sono tra questi, solo che non credo che ci sia niente di sovrannaturale in tali fenomeni) non è difficile credere che Gesù abbia potuto "illuminare" i suoi apostoli senza necessariamente averlo fatto alla maniera dei rabbini che hai descritto qui.
Consiglio a chi ne avesse voglia la lettura di J.P. Meier, Un ebreo marginale vol 1 (gli altri tre volumi magari dopo), per cominciare a capire chi fosse veramente Gesù di Nazareth.
Molto bene, lo aggiungerò alle mie prossime letture!
Written by: spirito!libero 21/11/2006 20.10
Se non ci fosse stata l’erudizione di cui parli, oggi leggeremmo tutti la Bibbia alla maniera dei tdg.
Ecco, questo no. Ognuno potrebbe leggere la Bibbia per conto suo, invocando lo Spirito Santo affinchè illumini la sua coscienza e gli permetta di compenetrare la Verità che sta dietro a quegli scritti. La Verità così ci verrebbe rivelata, un po' alla volta, per via intuitiva e andrebbe subito dritta alla coscienza. Non sarebbe erudizione, ma esperienza del divino. E' solo un modo più diretto per raggiungere lo stesso obiettivo che si raggiunge disputando e cavillando. Se lo avessero fatto, credo che ci avrebbero messo meno a capire, ad esempio, che i propri figli non vanno lapidati, benchè Deuteronomio dica il contrario. E non perchè Dio si sia sbagliato nel dettare la sua legge, ma perchè ci sono sicuramente dei MOTIVI per cui l'ha dettata, in un certo momento, in certe circostanze, presso un certo tipo di società e via dicendo. La legge è fatta per gli uomini e non gli uomini per la legge.
“è una sorta di epifania, figlia dell'intuizione, non della deduzione.”
Su questo posso essere completamente d’accordo, solo che non vedo come tale intuizione si concili con il fatto di imporla agli altri. Proprio perché è un’intuizione personale non può essere condivisibile più di tanto, non occorrerebbero i comandamenti altrimenti.
Infatti non c'entra niente, ma proprio niente, l'imporla agli altri, non ne ho mai parlato! E' invece proprio come dici tu, la Verità Assoluta può essere benissimo Una e unica, ma poichè lo Spirito di Dio la rivela ad ognuno soggettivamente, possono esistere tranquillamente tante coscienze diverse, a diversi livello di comprensione interiore. Se tutti se ne rendessero conto, non esisterebbero più conflitti religiosi, nè integralismi, nè fondamentalismi. Ci sarebbero, com'è giusto che ci siano, dei confronti e degli scambi di
esperienze interiori tra persone che non hanno bisogno di arrabbiarsi o di ammazzarsi per difendere una verità che tanto non è che parziale, momentanea e destinata ad evolversi. Il punto, nel nostro caso, è solo che l'erudizione può
portare alla consapevolezza (come può anche rimanere semplice erudizione) ma non è essa stessa consapevolezza e non è l'unico modo, nè il più diretto per raggiungerla.
“più facilmente da chi ha un cuore umile e aperto al divino..”
Certo, ma perché uno studioso non dovrebbe avere un cuore umile?
Questo lo stai dicendo tu. Io ho detto solo che avere un cuore umile non dipende necessariamente dall'essere uno studioso.
Written by: Topsy 21/11/2006 20.51
Già,ma chissà per quale motivo si è convinti che, chi non la pensasse esattamente come Gesù, non facesse poi nulla di utile e si limitasse esclusivamente a parlare.Dimmi,all'epoca tu eri lì? Puoi testimoniarlo che non si facesse davvero nulla?O forse hai delle documentazioni storiche che possono avvallare questa tua ipotesi?
No, ma adesso metto in carica il cellulare, faccio un salto sulla macchina del tempo, vado là, scatto qualche immagine live e poi la posto nell'area download del forum... tyui