La coppia ... e la Realtà quotidiana

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ShivaBhakta
00lunedì 29 agosto 2005 09:58
Il seguente articolo scritto da un maestro spirituale della religione Hare Krishna mi fu mandato per e-mail da un vaisnava(=devoto di VIshnu o di Krishna) desideroso di farmi capire che avevo una visione impura della sessualità.


LUSSURIA E AMORE
Di Srila Atulananda Acarya
Il proposito finale della vita è ANANDA,piacere,beatitudine e felicità.Le forme di vita più elevate sono gli esseri umani e la relazione più elevata tra di loro è quella dell'amore.La persona più elevata è Dio e la relazione amorosa con Lui è la più propizia per la nostra fortuna.
Il servizio è la funzione costituzionale della jiva .La jiva può servire per cercare la propria personale felicità egoista o può servire cercando il bene assoluto di tutti.Quando cerca la sua propria felicità,cerca di relazionare con un'altra persona che costituisce l'oggetto più gradevole per i suoi sensi e cerca di godere con lei in una pseudo-relazione d'amore.
Perchè questo non lo possiamo chiamare vero amore?
In nessun modo possiamo chiamarlo così perchè il concetto di amore implica l'idea di volore il massimo del bene per la persona amata.Nel nostro caso,invece,cerca solamente il proprio massimo piacere personale.Se questo piacere non è ottenuto,l'altra persona cessa di essere amata,sia che sia sposa,figlio,padre,madre,ecc.
Non si ama la persona,bensì il piacere che si ottiene da essa.Il principio dell'amore mondano sia base nel gusto e disgusto personale di un individuo.A volte questo non si vede chiaramente perchè nella relazione ci sono anche momenti difficili che richiedono pazienza e sacrificio.Queste tappe difficili si superano da un lato grazie al fatto che già esiste un forte affetto sviluppato tra loro,dall'altro perchè è più facile migliorare la relazione piuttosto che cercarne una nuova.Ci sono coloro che sanno più dei problemi di football che di quelli della loro moglie,oppure passano più tempo davanti alla tv di quello che passano con i propri figli.Quando,poi,la persona è realmente "amata",cosa si ottiene veramente?
Solo il mutuo compiacimento dei propri sensi,pensando che "ci amiamo" quando in realtà esercitiamo una grande violenza tra noi,perchè ambedue manteniamo accesa l'invidia verso Dio.Una vita di piacere sensoriale è vana,è animale, e non lascia ricchezza interna.
Dobbiamo tenere sempre presente che la presenza di Dio è indispensabile perchè ci sia amore vero.Una coppia non può darsi piacere da sè stessa.Avrà necessità di una casa,comodità,denaro,amici,figli.Perchè non di Dio?Questa è la relazione di falso amore che si crea tra persone e cose per un godimento personale.
QUAL'E' LA NOSTRA POSIZIONE?
Siamo infinitesimali e miserabili.Il nostro piacere personale individuale conduce alla nostra rovina.Dio è infinito e grandioso.Il Suo piacere personale porta buona fortuna a tutti.La realtà ci mostra che il falso amore non dà felicità,saggezza o più amore,perchè fondamentalmente individuale ed egoista.Non può crescere ed abbracciare altri esseri.Si basa sulla diffidenza e sull'invidia.Questa lussuria è lo sfruttamento sensuale di un essere verso un altro,per imposizione o per mutuo accordo.
Questa lussuria,che non è il vero amore,si definisce come il desiderio di godere separatamente da Dio.Il sentimento di affetto che tutti abbiamo naturalmente verso i nostri parenti,concittadini,amici,etc, sono distinti aspetti di affetto mondano.Questa ralazione affettuosa non ha radici profonde al di là della percezione sensoriale e mentale,e i saggi che hanno realizzato il vero amore ci dicono che questo non si scopre con i sensi e con la mente.L'affetto che chiamiamo amore non è niente più di una forma di inclianazione naturale verso quello che Srila Prabhupada chiamò "una malattia cutanea".Ci viene detto:"ama Dio al di sopra di ogni altra cosa";vediamo,invece, che questi "affetti naturali" mostrano che il nostro interesse principale è godere delle relazioni separate da Dio,perchè cerchiamo sempre di toglierlo di mezzo.Gli uomini si uniscono e si relazionano tra loro,si affezionano gli uni agli altri con la speranza di godere e si allontano da Dio avvicinandosi,in distinti gradi,al peccato.
Questi affetti naturali che uniscono i padri ai figli,i mariti alle mogli,etc., sono un arraggiamento di maya,l'illusione.E' la natura stessa,la psicologia e la mentalità naturale di questo mondo fugace e illusorio.Senza questi affetti meschini ed egoisti non potrebbe sussistere il mondo materiale dello sfruttamento e del disamore.Senza questo affetto “naturale” (lo chiamo così perchè nasce senza uno sforzo superiore per questo la sua natura è mediocre),nessuno rimarrebbe legato al dolore della propria vita motivata dal proprio godimento personale.E' qualcosa di abbagliante e spaventoso.
Tutti i poeti e i cantori parlano del loro amore,ma più che altro parlano solo del contrario dell'amore.Coloro che glorificano questo amore sono,generalmente,moralmente degradati,osceni e infedeli..Quelli che conoscono l'amore per Dio sono puri,virtuosi e saggi.L'amore di essi ha dato e dà sollievo attraverso i secoli e mai lo ha fatto un poema o una canzone che non tocchi il divino.
Il falso amore è lussuria.In esso non c'è partecipazione del divino.E' egoista,cieco e sfruttatore,e non conduce al frutto del vero amore.Causa frustazione,ignoranza e dolore e persiste a causa dell'affetto e dell'abitudine verso il peccato.
Il vero amore consiste nel dare.Diciamo che la nostra posizione costituzionale è quella del servitore.Possiamo servire o servirci.Uno è amore,l'altro è sfruttamento e abuso.Fratello!Se quello che desideri dare ad una persona non desideri darlo a tutti,allora questo non è amore,ma è solo la speranza di ottenere qualcosa e quandi è solo convenienza.Questa è una mentalità commerciale e non amorosa.
Madre!Se quello che fai per tuo figlio non lo fai per tutti gli altri bambini,allora quello che provi per tuo figlio non è amore,ma è solo il lavoro che fai per un affetto naturale,per mantenere l'egoismo nel mondo.Per questo i Veda insegnano alle persone sposate ed ai brahmana l'equanimità;loro devono illuminare tutti con il vero amore.Raggiungere il vero amore è una grande lotta contro il nostro egoismo.D'altro lato,nessuno deve abusare del principio di equanimità.Una madre non può lasciare la cura di suo figlio ad altri per compiacere la propria negligenza.L'affetto naturale deve diventare seme di vero amore quando,cessando di essere un'affetto ciecomdiventa un dovere vedico occupazionale.Così,un capofamiglia si incentiverà seguendo la stessa linea del suo affetto,curando la sua sposa ed i suoi figli,gli animali e i dipendenti,i mendicanti e i saggi,etc.
Coloro che sono attratti dall'amministrazione e dalla guerra,dal commercio e dall'agricoltura,dall'arte e dall'artigianato,dallo studio e dalle lettere,possono dirigere questi semi di affetto mondano verso il dovero occupazionale divino e così crescere verso l'ampiezza del compromesso con il Bene Assoluto che implica il vero amore.
Nella mente di colui che cerca il vero amore scompare l'affanno per il beneficio personale.Egli sa e intuisce che un'amore più grande può portare felicità uguale a tutti.Così,egli non vuole coltivare un amore provinciale,bensì uno universale,al livello dell'atma,l'anima.Nel falso amore una persona dà molte cose ad un'altra (casa,auto,figli,etc.),per attirarla a sé.Nel vero amore,una persona libera da interessi personali dà illuminazione e comprensione spirituale per farsi attirare da Dio.Nel vero amore prevale fondamentalmente la preoccupazione di dare un bene eterno ed assoluto,dove tutti sono benedetti,amici e nemici.In questo mondo di falso amore,invece,ognuno, si è assicurato il proprio oggetto di piacere lussurioso e guarda con diffidenza o desiderio perverso gli altri.
Il vero amore è il più puro,il più bello e il più grande.Questo amore puro non si risveglia da sè nel cuore.Non inganniamoci più.Il vero amore si risveglia con il servizio a Sri Guru ed ai vaisnava,e attraverso una pratica di carità spirituale dove uno si impegna sinceramente a che tutte le anime ricevano il dolce beneficio della luce trascendentale.Questo,a sua volta,esige un progresso proprio,che si otterrà grazie alla pratica paziente e determinata della Bhakti.
Nella nostra posizione naturale di servitori eterni dobbiamo preoccuparci,allora, di sapere cosa in verità dobbiamo servire.Diciamo che qualcosa serve quando ci porta beneficio.Nel senso assoluto qualcosa serve se beneficia e compiace Dio,poichè Egli solo può dare un regalo universale ed eterno.Il Suo amore è buono per natura e al suo crescere aumenta la fortuna di tutti.Non come l'amore falso di interesse ed affetti dove crescono gli intrighi personali e l'odio tra i popoli.I Santi sono amati in tutte le nazioni,non solo in quella in cui sono nati,e loro benedicono tutti perchè amano con l'amore con cui ama Dio,l'amore che non disprezza nessuno.
Amore senza coscienza di Dio è un inganno dove un povero mortale cerca di sostituire la grandezza del Signore promettendo protezione e felicità.Amore è dare qualcosa di buono,dare Dio.E' sacrificarsi per il proprio bene e per quello degli altri.Amore non è la ricerca ansiosa di godere con gli altri.La felicità che nasce dal sacrificio divino dove lottiamo per creare coscienza di Dio è una felicità sana,crescente,positiva ed eterna.E' la soglia e la vita del vero amore.L'amore che cerca il proprio piacere può finire in qualsiasi momento e può trasformarsi perfino in odio.Questo è il gioco dell'affetto e dell'odio del capriccio sensoriale.Così,qualcuno sarà desiderato o lasciato come se fosse un giocattolo o un gelato.Questo non è il sostegno per una relazione eterna.La ricerca del godimento sensoriale personale non è base per una relazione eterna.Solo la disposizione al sacrificio per il bene assoluto o per l'interesse di Krishna può esserlo.
NON SIAMO I PADRONI DELL'AMORE.
Non siamo noi i dispensatori dell'amore nè i padroni dell'amore.Se così fosse,non lo staremmo cercando.Non soffriremo l'apatia della sua assenza.”Dio è amore”.Questa verità eterna incontrata in tutte le scritture e culture sviluppate si dimentica facilmente.Cosa fa l'uomo comune per avere e sviluppare vero amore?Tristemente non fa niente.Non solo;in nome dell'amore pratica precisamente il contrario dell'amore.La sua relazione così chiamata “amorosa” non lo conduce all'illuminazione dell'essere e neppure al bene etico e morale.Poichè la pratica del vero amore è la più elevata che esista,è logico che ci porti alla perfezione.[...]
Quando l'esistenza individuale di ogni jiva comunica con altre jiva e con Dio attraverso l'amore,l'amore costituito dal servizio devozionale,questo si chiama “perfezione della jiva individuale”.[...]
Non conosciamo niente che nella propria essenza non sia implicita una natura di perfezione.Piuttosto realizziamo il contrario.La natura essenziale di ogni cosa è perfetta nel piano dell'onnipotente creatore.Pertanto,la natura essenziale della jiva individuale è perfetta nella sua qualità di servitrice amorosa di Dio.Se questo servizio amoroso è lasciato di lato,l'esistenza stessa per la quale fu creata cessa di avere vero valore.Solo così potremo realizzare l'importanza fondamentale di conoscere,praticare e realizzare il vero amore.E' la vera scienza ed essenza della nostra vita.L'amore è il primo e l'ultimo,il principio e la fine.E' la ragione del nostro esistere.
AMORE PER DIO E' VERO AMORE VERSO SE STESSI
Questo amore consiste nel cercare il bene maggiore per se stessi e per gli altri.E' necessario tenere a se stessi ,nel senso di voler essere cari a Dio.Colui che si disprezza pregiudicando sè stesso non fa felice lui nè fa felice gli altri.Colui che cerca di progredire nel vero amore,lottando per non essere egoista e per non causare male a nessuno,aiuta sè stesso e aiuta gli altri.Questi sono il bene e l'amore assoluti.Senza Dio al centro non possiamo parlare di amore.Gli psicologi moderni enfatizzano l'amore verso se stessi come qualcosa di basilare ed essenziale.Questa è la dichiarazione più triste che uno possa fare.Tale affermazione può sorgere solo in una società in cui non esiste amore.Quando non c'è il sole,devi cercare una forma di illuminazione.Così,se non c'è amore,sarai costretto ad amare se stesso.E' una grande assurdità.E' cadere di nuovo nell'errore di dimenticare Dio.Molta gente è delusa perchè pensa “nessuno mi ama”,
Perchè dimenticare l'amore di Dio e dei santi?Il fatto è che loro desiderano insistere in un amore degradato e sporco.
Nell'amore per Dio è compreso l'amore verso sè stessi e verso tutti gli altri.Ma se non c'è amore per Dio,non dobbiamo confidare in una falsa etichetta d'amore.
L'uomo ordinario dorme nella sua vita superficiale.Non apprezza la sua esistenza nè i suoi sentimenti.Dicono che si uniscono per amarsi,però predomina la mancanza di conoscenza tra loro,la mancanza di comunicazione e l'assenza del mutuo progresso verso il bene eterno,cioè il frutto del vero amore.
AMORE SIGNIFICA PROGRESSO POSITIVO
Se accettiamo che Dio è amore,la pratica dell'amore dovrà portarci da Lui.Non potrà darci come risultato questa società edonista e atea.Vita senza Dio,senza coscienza trascendentale,è la vita dei pazzi che non conoscono le realtà fondamentali.Tutto diventa un caos enorme.Un pazzo considera come alimento il proprio escremento e una persona chiama amore la lussuria.Dal risultato pratico si può vedere il grande errore.Solo i vaisnava,quelli che hanno amore per Dio,possono spargere questo amore puro in tutto il mondo e creare una situazione di perfetta felicità e armonia.La felicità del vero amore non consiste solo in un sentimento di piacere,ma si appoggia in una profonda comprensione della verità.Per questo motivo questo amore non può essere ostruito dalle contrarietà di questo mondo;questo amore soddisfa le più intime fibre del nostro essere.L'amore è la scienza eterna della bhakti e i suoi molteplici maestri ci hanno dato una chiara guida per arrivare da lui.Mai si deve pensare che qualcosa di molto grande possa accadere nel campo delle attività,del pensiero e dell'amore senza la coscienza o la presenza del Signore.
LUSSURIA SOFISTICATA
La lussuria mondana non sempre si mostra in una maniera rozza e decadente.Può anche esistere nei margini della morale e dell'etichetta sociale.Può anche vestirsi con gli abiti della bontà e della carità materiali,ma il suo sintomo rimane sempre l'incapacità di dare soddisfazione piena e illuminazione trascendentale.I maestri della Bhakti ci dicono che il vero amore è l'unico che può condurci alla realizzazione del nostro vero essere.L'uomo mondano conosce solo il campo della lussuria e non può concepire che qualcosa come l'amore possa condure alla saggezza,così la cerca nel campo intellettuale.Però l'intelletto è subordinato all'amore.L'accesso al sapere è custodito dalla Persona della Verità Assoluta,cioè Dio,che rivela la Sua verità più confidenziale ai Suoi devoti amorosi.
FARE IL VERO AMORE
In qualcuno esiste l'inganno più grande nel pretendere che la relazione sessuale sia la massima espressione della relazione amorosa.Sebbene poche persone sincere riconoscono questo apertemente,sappiamo che l'aspetto sessuale predomina nella relazione delle coppie in generale,adottando malamente il termine “fare l'amore”.Realmente,”fare l'amore” significa cantare i Santi Nomi di Dio con il proposito di ripulire il cuore e benedire gli altri.Fare l'amore significa disseminare la conoscenza trascendentale per sottrare le anima dal dolore materiale,vincolate come sono alla nascita alla morte.Quando amiamo una persona desideriamo alleviare la sua situazione di dolore.I vaisnava sono,così,gli amanti supremi perchè desiderano condurci nel mondo di Krishna.
Se la pratica lussuriosa del sesso fosse “fare l'amore”,allora le prostitute sarebbero molto avanzate nell'amore.I postriboli sarebbero templi del bene,etc.Sappiamo di non condividere quest'idea e sappiamo che è importante il sentimento e la coscienza con cui questo atto è fatto.
La verità è che questo atto nasce dallo stimolo sessuale e siccome non è buono in sè,l'abbiamo riconosciuto,dobbiamo sottometterlo ad una finalità superiore per trasformarlo in buono.Se la relazione sessuale fosse in sù un atto d'amore,allora potrebbe e dovrebbe essere praticato liberamente da tutti,aspettandosi da esso una situazione di buon auspicio sotto tutti gli aspetti,cioè la situazione sperata dall'atto dell'amore.Ma questo non si ha nella realtà.Di fatto l'atto sessuale deve essere delimitato al matrimonio e all'interno di esso deve perseguire un fine superiore alla compiacenza che fornisce in sè,poichè questa compiacenza sessuale riduce la relazione della coppia ad un puro interesse corporale.Quando si parla di restrizione nel campo sessuale della coppia non è per controllarla con un sentimento d'invidia,bensì perchè la stessa coppia conosca un tipo di relazione superiore.La relazione naturale della jiva risiede nell'amore puro per tutti e per Dio.
Senza questa comprensione superiore,la coppia condannata alla mera attrazione e compiacenza sessuale non potrà fondare profonde radici nella sua relazione e subito appariranno delusione e inganno,tanto comune nelle società materialiste.
Alcuni riconoscono questa attrazione sessuale come uno stimolo della gioventù che poi si trasforma in una maggiore comunicazione e comprensione.Ma senza una conoscenza dell'essere e senza uno sforzo per realizzarci in una coscienza spirituale,questa comunicazione resta nel piano della compiacenza mentale o intellettuale e non conduce al vero frutto dell'amore.Per questo il vero amore non si basa solo nel sentimento,bensì anche nella conoscenza trascendentale,dove esiste una sincera preoccupazione di portare beneficio all'essere in sè,alleviandolo per sempre dal dolore materiale.
In ogni caso non possiamo chiamare l'atto sessuale un atto d'amore.E' piuttosto l'atto più concentrato del piacere egoista nel quale ogni senso cieco cerca la propria soddisfazione.La caratteristica più chiara dell'amore è che è buono per tutti,può darsi liberamente,non causa vergogna nè complicazioni,conduce alla purezza,alla pace,ed è una benedizione per tutti in generale.
Solo i santi possiedono questo amore che ricevono dalla loro relazione con Dio e nessuo degli attributi di questo amore possiamo concedere alla lussuria materiale perchè essa è una soddisfazione sfruttatrice ed egoista,piena di intrigo e gelosia.Non può essere condivisa liberamente tra tutti come qualcuno ha desiderato perchè la sua natura non è quella del bene assoluto poichè,come abbiamo detto,è buona solamente quando è messa al servizio di un fine speciale superiore.Gli altri punti che caratterizzano l'amore sono facili da analizzare.Possiamo aggiungere che questo atto non conduce alla purezza ma,al contrario,aumenta la lussuria e la degradazione e per questo ci allontana dalla pace mentale.
IL BUON USO DEL SESSO
La coppia che veramente cerca l'amore deve allontanare questo desiderio che li vincola nel piano corporale.Perchè questo sforzo sia conseguito,la relazione deve situarsi sul piano della conoscenza spirituale prendendo aiuto dalla continua compagnia dei santi.In questo modo,dei genitori saggi che conoscono la meta della vita,che non si lasciano confondere dall'attrazione del corpo e dal piacere senuale,potranno avere figli e condurli per il sentiero della liberazione dalla prigionia materiale,verso la dimora dell'eterno ed estatico amore dove regna il Signore.Questo è il vero proposito della vita sessuale:mettere al mondo dei figli che saranno benedetti dalla fortuna e dal sacrificio del vero amore:il servizio devozionale.Così ha detto Krishna nella Bhagavad Gita e così i grandi saggi hanno situato l'atto sessuale ad un livello molto superiore.La sua meta non è creare un godimento di stimoli nervosi passeggero e frustante,ma è portare una nuova vita in una casa benedetta dalla saggezza.Solo in questo caso l'atto sessuale potrà lasciare la sua posizione di godimento egoista e potrà partecipare al desiderio amoroso di condurre una nuova anima a Dio.Questo è senza dubbio più responsabile,elevato e difficile,ma non possiamo sperare di godere dei frutti della saggezza e dell'amore se siamo irresponsabili e negligenti.Qui vediamo come l'atto più egoista di piacere mondano può essere trasformato nel naturale atto di vero amore di voler dare a Krishna una nuova anima.
IL SUPERIORE RICHEDE RESPONSABILITA'
Così,vediamo come la vita umana è impegnata di responsabilità verso gli altri e come lo sfruttamento separato ci porta all'insoddisfazione.La vita umana è destinata a cercare e servire il bene assoluto,riempendo di importanza fondamentale ogni atto della vita.La vita nell'amore non può essere in altro modo.Non può cadere nell'indifferenza e nella negligenza.Non può disperdersi nella mancanza di coraggio di servire il Bene Assoluto.Vorrebbe dire vivere una vita capricciosa ed egoista,cioè quello che vediamo quotidianamente negli uomini ordinari e che non conduce a nessun supremo bene.L'amore non può fermarsi,non può prendere vacanze,non può smettere di amare.Non può smettere di servire.Questo che al principio suona come un duro sacrificio è l'unica porta che conduce alla piena felicità.La nostra felicità e perfezione,come spiegavamo,risiede nella nostra relazione amorosa con gli altri e con Dio.Attraverso l'atto sessuale abbiamo la possibilità di creare una nuova relazione d'amore con qualcuno appena nato,insieme al sacrificio di dargli illuminazione,e solo in questo senso l'atto sessuale può partecipare all'atto di un vero amore.
“Oh amore!”,sognato dall'ignorante,cercato dai santi.Ti cantano e ti descrivono nei confini della lussuria.Tutti credono di averti e di sentirti,tutti credono di vederti nel loro cuore.Non sanno che sei,quanto ti dai,quanto ti sacrifichi,quanto sai e quanto comprendi,quanto ascolti e ci desideri,e ancora:quanta felicità dai e quanto ti comprometti con i tuoi figli.
Loro dicono di averti:”Oh amore!Oh grande amore!”.Loro,che non conoscono il Kirtan dei devoti,che non sanno del loro dolore nel vederci attaccati a questo mondo e per questo cercano di portarci via da qui.Loro dicono di avere amore e vivono cercando il sordido baccanale dei loro sensi.Loro non conoscono la tua preoccupazione infinita di salvarli e portarli a te.
Colui che non è responsabile come può amare?Colui che non si sforza di progredire vero la perfezione come potrà essere responsabile?.Responsabilità significa prendere con serietà le cose,con cognizioe di causa ed effetto.Colui che impegna la propria vita nel godimento dei sensi non può avere questa responsabilità perchè non si preoccupa del futuro della sua esistenza.
L'amore,il bene assoluto,non può stare nelle mani degli irresponsabili.
Che grande peso è questa esistenza!
Vogliamo che la nostra vita abbia un qualche senso,un qualche valore,e vogliamo essere rispettati.Ma che rispetto si può dare ad un irresponsabile?Desideriamo che la nostra esistenza sia apprezzata,benvoluta.In altre parole,desideriamo entrare nel mondo dell'amore.
Che grande compromesso ci attende.Forse vogliamo essere amati senza dare?Vogliamo vivere nel falso amore degli uomini ordinari?
I santi ci insegnano a riconoscere il vero amore,a servirlo e a viverlo.Ai loro piedi c'è una scuola scientifica che ci conduce ad un'ulteriore realizzazione.Cerchiamo la loro santa associazione,e stto la guida delle loro sagge istruzioni qualifichiamoci come loro.Non c'è altra alternativa nella vita umana.
HARE KRISHNA

elimol
00lunedì 29 agosto 2005 12:37
Non sono d'accordo con quello che c'è scritto... secondo me c'è una bella differenza tra fare sesso (lussuria)e fare l'amore...
Fare sesso è proprio la ricerca morbosa di godere in tutte le forme (orge, prostituzione, cose a tre, voler portarsi a letto a tutti i costi una donna/uomo senza amarlo ecc ecc) invece fare l'amore è moooolto diverso. Significa voler far star bene la persona che si ama (non un xy ma il proprio amato, non solo un/una partner per fare sesso, ma una persona che si ama con tutto il cuore) ma allo stesso tempo star bene con lui/lei. Non ci vedo niente di male in questo, amare ed essere amati,cosa c'è di più bello... ed io non penso sia egoismo, quando si ha un rapporto si pensa sempre prima a far star bene l'altro e poi a noi stessi...
Non c'è assolutamente assomiglianza tra le due cose. Come si possono confrontare... non ha alcun senso...

Poi ho letto che una madre dovrebbe amare gli altri come proprio figlio... ma è una cosa assurda ed impossibile. Esistono svariate forme di amore... amore per il proprio partner, amore per il proprio figlio e amore per gli altri e ancora amore per le piante e per gli animali. Non intendo dire che un amore sia più forte degli altri ma che sono diversi, non si ama allo stesso modo tutte le cose ( e non intendo come quantità ma come qualità).

Spero si capisca cosa intendo...
ShivaBhakta
00lunedì 5 settembre 2005 11:37
Ciao Elimol.
Sicuramente in un contesto materialista/ateo o non induista,il tuo discorso è più che giusto.Tuttavia nel contesto originale diventa sbagliato.
Allora prendiamo ad esempio la Bhavagad-Gita ("Il Canto del divino Signore") un libro che può essere definito il vangelo induista.Nel capitolo 16,il Signore Krishna dice:
21. "Tre sono le porte dell'inferno che portano alla distruzione del bene dell'anima: lussuria, collera e cupidigia. Perciò, l'uomo deve abbandonare queste tre.

22. "Figlio di Kunti! Allontanandosi dalle tre porte del regno delle tenebre, l'uomo agisce per il bene della propria anima e quindi raggiunge la Mèta Suprema.

23. "Chi ignora i comandamenti delle sacre scritture e agisce seguendo i propri folli desideri, non ottiene la felicità né la perfezione né la Mèta Suprema.

24. "Prendi dunque le sacre scritture come guida per determinare ciò che dev'essere fatto e ciò che dev'essere evitato. Con la comprensione intuitiva degli insegnamenti esposti nei testi sacri, sii felice di compiere il tuo dovere qui (nel mondo)".


Con meta suprema si intende Vaikuntha,il regno spirituale.Per essere sicura della veridicità dei miei scritti puoi trovare l'intera Bhagavad-gita a www.guruji.it/bhagavadgita/gita.htm
La lingua originale della Bhagavad-Gita è il sanscrito.In sanscrito lussuria si dice kama.La parola kama ha diversi significati,come desiderio.In genere con kama si intende qualsiasi cosa allontani l'anima da Dio.
Noi induisti in generale usiamo il sesso per scopo esclusivamente procreativi.Un obiettivo che può essere raggiunto solo con i più alti propositi spiriutali.Purtroppo adesso sono in un computer pubblico e devo andarmene.Domani continuerò il post.

elimol
00lunedì 5 settembre 2005 11:47
Io sono cattolica ma non stavo scrivendo come cattolica, stavo scrivendo un mio personale giudizio morale. Certamente rispetto quello in cui credete ma non condivido questo paragone tra lussuria e amore. Ecco tutto! Senza offesa eh! :-)
ShivaBhakta
00martedì 6 settembre 2005 16:59
Re:

Scritto da: elimol 05/09/2005 11.47
Io sono cattolica ma non stavo scrivendo come cattolica, stavo scrivendo un mio personale giudizio morale. Certamente rispetto quello in cui credete ma non condivido questo paragone tra lussuria e amore. Ecco tutto! Senza offesa eh! :-)



Ciao Elimol.TRanquilla,qui nessuno si è offeso. [SM=g27987]

E la mia non era una critica a ciò che hai scritto.Era solo un dialogo interreligioso.

Comunque adesso mi rendo conto che quella traduzione della Bhagavad Gita è un pò manipolata come si vede dalle parole "comprensione intuitiva".
Per rispetto dei lettori mi sembra giusto scrivere una versione più corretta.
Sempre dal capitolo 16 della Bhagavad-Gita.

19.Gli invidiosi e i malvagi, i più degradati tra gli uomini, Io li getto per sempre nell’oceano dell’esistenza materiale tra le varie specie di vita demoniaca.
20.Rinascendo vita dopo vita nelle specie demoniache, o figlio di Kunti, tali persone non riescono mai ad avvicinarmi a Me. A poco a poco sprofondano in condizioni di esistenza sempre più abominevoli.
21.Sono tre le porte che conducono a questo inferno: la lussuria, la collera e l’avidità. Ogni uomo sano di mente dovrebbe allontanarsene perché esse portano alla degradazione dell’anima.
22.L’uomo che ha saputo evitare queste tre porte dell’inferno, o figlio di Kunti, si dedica ad attività che favoriscono la realizzazione spirituale e gradualmente raggiunge la destinazione suprema.
23.Chi invece rifiuta le ingiunzioni della Scritture per agire secondo proprio capriccio non raggiunge né la perfezione né la felicità, né la destinazione suprema.
24.Dovresti dunque determinare ciò che è dovere e ciò che non lo è alla luce dei princìpi contenuti nelle Scritture. Conoscendo queste regole, dovresti agire in modo da poterti elevare gradualmente.

Ciao.








1x2x
00sabato 17 dicembre 2005 13:01
Volevo esporvi una considerazione , che mi rammarica non avendo tra le fila il nostro Chi , la questione era questa , possibile che le persone non capiscono che quando io parlo o discuto con te che sei un mio interlocutore non devo dare retta alla figura fisica e psicologica o mentale , mi spiego io che discuto e parlo con te devo mettermi e metterti nelle condizioni di capire dopo aver approfondito o discusso cosa tu pensi , cosa vuoi esprimere , di che religoni sei , di che pensiero sei esponente , a quale cultura o livello sociale appartinei .. ecc.. ecc.. yhuj
benimussoo
00martedì 17 gennaio 2006 12:20
[SM=x511460] Per noi Cattolici...

Il matrimonio basato su un amore esclusivo diventa la rappresentazione del legame di Dio con il suo popolo...

Cosa ne pensate? Anche nelle altre religioni avviene questo? confrontiamoci? Ciao Dana
Justee
00sabato 25 febbraio 2006 09:51
Re:

Scritto da: benimussoo 17/01/2006 12.20
[SM=x511460] Per noi Cattolici...

Il matrimonio basato su un amore esclusivo diventa la rappresentazione del legame di Dio con il suo popolo...

Cosa ne pensate? Anche nelle altre religioni avviene questo? confrontiamoci? Ciao Dana



EUROPA/GERMANIA - “Il futuro comincia qui: le prospettive del matrimonio e della famiglia”. Impegno triennale della Conferenza Episcopale tedesca per la promozione del matrimonio e della famiglia

Berlino (Agenzia Fides) - Le prospettive e gli impegni di una futura politica della famiglia sono stati al centro del Forum di discussione sul tema “Il futuro comincia qui: le prospettive del matrimonio e della famiglia“ che si è svolto di recente a Berlino. Su invito del Presidente della Commissione per il matrimonio e la famiglia in seno alla Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), l’Arcivescovo di Berlino, Card. Georg Sterzinsky, si sono incontrati circa 120 rappresentanti della Chiesa, delle Autorità civili e delle Associazioni tedesche, alla presenza del Ministro per la famiglia, gli anziani e i giovani, Ursula von der Leyen.
Le tematiche che la Chiesa ritiene fondamentali per una futura politica della famiglia, comprendono la prevenzione della povertà, la promozione delle nascite, la solidarietà fra le generazioni, la formazione e l’educazione, il matrimonio. Dal momento che la famiglia è la prima e fondamentale istituzione dell’educazione e della formazione, una politica della famiglia non potrà trascurare questo aspetto, coinvolgendo maggiormente i genitori nel processo di formazione dei loro figli. Il Presidente della Commissione per il matrimonio e la famiglia ha sottolineato anche il ruolo indispensabile e fondamentale del matrimonio. “Il matrimonio come unione duratura e personale fra un uomo e una donna è una istituzione solida, che offre la cornice per un rapporto fedele e la fondazione di una famiglia. Invece di cercare sempre nuove alternative al matrimonio ci dovremmo porre più spesso la domanda: che cosa possiamo fare come Chiesa e come politici per la riuscita dei matrimoni? Se la Chiesa cattolica si impegna per il matrimonio… lo fa perché è convinta che il matrimonio è la forma di vita che corrisponde alla natura degli uomini e che rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo personale dei coniugi”.
L’iniziativa della Conferenza Episcopale Tedesca sul tema “Il futuro comincia qui: matrimonio e famiglia” si estende per tre anni, dal 2005 al 2007, ed affronto le seguenti tematiche: il valore del matrimonio e della famiglia per il singolo (2005); il valore del matrimonio e della famiglia per la società (2006); il valore del matrimonio e della famiglia nel futuro e per il futuro (2007). Nel 2006 la Chiesa tedesca si impegnerà in particolare perché i principi cristiani relativi a matrimonio e famiglia trovino considerazione nel processo politico e in particolare nella riforma della politica della famiglia. (MS) (Agenzia Fides 23/2/2006 - 27 righe, 390 parole)
ShivaBhakta
00sabato 25 febbraio 2006 18:40
Re:

Scritto da: benimussoo 17/01/2006 12.20
[SM=x511460] Per noi Cattolici...

Il matrimonio basato su un amore esclusivo diventa la rappresentazione del legame di Dio con il suo popolo...

Cosa ne pensate? Anche nelle altre religioni avviene questo? confrontiamoci? Ciao Dana



Ciao.
Cara Dana,prima di dire se una cosa non è,bisogna dire quando una cosa lo è.
In che modo lo è per voi Cattolici?
Ciao.
mioooo
00venerdì 3 marzo 2006 14:54
un po di inglese non guasta
Studio ::: DIVORZIO :::::

Inserisco questo link dove attingere uno studio approfondito sula questione del divorzio ... io credo che sia di aiuto a tutte quelle coppie che Religiosamente Amano stare insieme
Buona Lettura

Mi impegno ad inserire i versi descritti e con tempo permettendo tradurre alcune parti che possono interessare alla discussione

Grazie
ShivaBhakta
00sabato 11 marzo 2006 18:42
Salve.
Dana,ancora non ho ricevuto risposta alla mia domanda.Comunque,dato che per ora non sono in grado di capire come per voi Cattolici avvenga quello che tu hai scritto,per farti comprendere com'è considerato il rapporto di coppia nelle scuole vaishnnava (devoti di Vishnu o di Krishna) ti consiglio di leggere,se non lo hai già fatto in passato, il testo "Lussuria e amore" da me postato precedentemente nel forum al seguente link www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=1607
Il testo è stato scritto da un maestro Hare Krishna e mi fu mandato da un devoto Hare Krishna.Gli Hare Krishna seguono il Gaudiya Vaishnavismo,mentre io professo,come ho ripetutamente scritto,lo Sri Vaishnavismo.Nonostante le differenze dottrinali fra queste due scuole e le altre tre scuole vaishnava autentiche,questo testo ti farà comprendere come è inteso il rapporto di coppia nelle scuole Vaishnava.
Una considerazione:la parola Induismo è troppo generale e infatti non mi piace definirmi induista.L'Induismo comprende anche il Tantrismo,le cui considerazioni sulla sessualità sono molto differenti da quelle del Vaishnavismo.Comunque solo le tradizioni vaishnava rispettano le scritture vediche.Volevo soltanto dire che con il seguente scritto,troverai come è inteso il rapporto di coppia solo nel Vaishnavismo e non nell'Induismo in generale.

LUSSURIA E AMORE
Di Srila Atulananda Acarya
Il proposito finale della vita è ANANDA,piacere,beatitudine e felicità.Le forme di vita più elevate sono gli esseri umani e la relazione più elevata tra di loro è quella dell'amore.La persona più elevata è Dio e la relazione amorosa con Lui è la più propizia per la nostra fortuna.
Il servizio è la funzione costituzionale della jiva .La jiva può servire per cercare la propria personale felicità egoista o può servire cercando il bene assoluto di tutti.Quando cerca la sua propria felicità,cerca di relazionare con un'altra persona che costituisce l'oggetto più gradevole per i suoi sensi e cerca di godere con lei in una pseudo-relazione d'amore.
Perchè questo non lo possiamo chiamare vero amore?
In nessun modo possiamo chiamarlo così perchè il concetto di amore implica l'idea di volore il massimo del bene per la persona amata.Nel nostro caso,invece,cerca solamente il proprio massimo piacere personale.Se questo piacere non è ottenuto,l'altra persona cessa di essere amata,sia che sia sposa,figlio,padre,madre,ecc.
Non si ama la persona,bensì il piacere che si ottiene da essa.Il principio dell'amore mondano sia base nel gusto e disgusto personale di un individuo.A volte questo non si vede chiaramente perchè nella relazione ci sono anche momenti difficili che richiedono pazienza e sacrificio.Queste tappe difficili si superano da un lato grazie al fatto che già esiste un forte affetto sviluppato tra loro,dall'altro perchè è più facile migliorare la relazione piuttosto che cercarne una nuova.Ci sono coloro che sanno più dei problemi di football che di quelli della loro moglie,oppure passano più tempo davanti alla tv di quello che passano con i propri figli.Quando,poi,la persona è realmente "amata",cosa si ottiene veramente?
Solo il mutuo compiacimento dei propri sensi,pensando che "ci amiamo" quando in realtà esercitiamo una grande violenza tra noi,perchè ambedue manteniamo accesa l'invidia verso Dio.Una vita di piacere sensoriale è vana,è animale, e non lascia ricchezza interna.
Dobbiamo tenere sempre presente che la presenza di Dio è indispensabile perchè ci sia amore vero.Una coppia non può darsi piacere da sè stessa.Avrà necessità di una casa,comodità,denaro,amici,figli.Perchè non di Dio?Questa è la relazione di falso amore che si crea tra persone e cose per un godimento personale.
QUAL'E' LA NOSTRA POSIZIONE?
Siamo infinitesimali e miserabili.Il nostro piacere personale individuale conduce alla nostra rovina.Dio è infinito e grandioso.Il Suo piacere personale porta buona fortuna a tutti.La realtà ci mostra che il falso amore non dà felicità,saggezza o più amore,perchè fondamentalmente individuale ed egoista.Non può crescere ed abbracciare altri esseri.Si basa sulla diffidenza e sull'invidia.Questa lussuria è lo sfruttamento sensuale di un essere verso un altro,per imposizione o per mutuo accordo.
Questa lussuria,che non è il vero amore,si definisce come il desiderio di godere separatamente da Dio.Il sentimento di affetto che tutti abbiamo naturalmente verso i nostri parenti,concittadini,amici,etc, sono distinti aspetti di affetto mondano.Questa ralazione affettuosa non ha radici profonde al di là della percezione sensoriale e mentale,e i saggi che hanno realizzato il vero amore ci dicono che questo non si scopre con i sensi e con la mente.L'affetto che chiamiamo amore non è niente più di una forma di inclianazione naturale verso quello che Srila Prabhupada chiamò "una malattia cutanea".Ci viene detto:"ama Dio al di sopra di ogni altra cosa";vediamo,invece, che questi "affetti naturali" mostrano che il nostro interesse principale è godere delle relazioni separate da Dio,perchè cerchiamo sempre di toglierlo di mezzo.Gli uomini si uniscono e si relazionano tra loro,si affezionano gli uni agli altri con la speranza di godere e si allontano da Dio avvicinandosi,in distinti gradi,al peccato.
Questi affetti naturali che uniscono i padri ai figli,i mariti alle mogli,etc., sono un arraggiamento di maya,l'illusione.E' la natura stessa,la psicologia e la mentalità naturale di questo mondo fugace e illusorio.Senza questi affetti meschini ed egoisti non potrebbe sussistere il mondo materiale dello sfruttamento e del disamore.Senza questo affetto “naturale” (lo chiamo così perchè nasce senza uno sforzo superiore per questo la sua natura è mediocre),nessuno rimarrebbe legato al dolore della propria vita motivata dal proprio godimento personale.E' qualcosa di abbagliante e spaventoso.
Tutti i poeti e i cantori parlano del loro amore,ma più che altro parlano solo del contrario dell'amore.Coloro che glorificano questo amore sono,generalmente,moralmente degradati,osceni e infedeli..Quelli che conoscono l'amore per Dio sono puri,virtuosi e saggi.L'amore di essi ha dato e dà sollievo attraverso i secoli e mai lo ha fatto un poema o una canzone che non tocchi il divino.
Il falso amore è lussuria.In esso non c'è partecipazione del divino.E' egoista,cieco e sfruttatore,e non conduce al frutto del vero amore.Causa frustazione,ignoranza e dolore e persiste a causa dell'affetto e dell'abitudine verso il peccato.
Il vero amore consiste nel dare.Diciamo che la nostra posizione costituzionale è quella del servitore.Possiamo servire o servirci.Uno è amore,l'altro è sfruttamento e abuso.Fratello!Se quello che desideri dare ad una persona non desideri darlo a tutti,allora questo non è amore,ma è solo la speranza di ottenere qualcosa e quandi è solo convenienza.Questa è una mentalità commerciale e non amorosa.
Madre!Se quello che fai per tuo figlio non lo fai per tutti gli altri bambini,allora quello che provi per tuo figlio non è amore,ma è solo il lavoro che fai per un affetto naturale,per mantenere l'egoismo nel mondo.Per questo i Veda insegnano alle persone sposate ed ai brahmana l'equanimità;loro devono illuminare tutti con il vero amore.Raggiungere il vero amore è una grande lotta contro il nostro egoismo.D'altro lato,nessuno deve abusare del principio di equanimità.Una madre non può lasciare la cura di suo figlio ad altri per compiacere la propria negligenza.L'affetto naturale deve diventare seme di vero amore quando,cessando di essere un'affetto ciecomdiventa un dovere vedico occupazionale.Così,un capofamiglia si incentiverà seguendo la stessa linea del suo affetto,curando la sua sposa ed i suoi figli,gli animali e i dipendenti,i mendicanti e i saggi,etc.
Coloro che sono attratti dall'amministrazione e dalla guerra,dal commercio e dall'agricoltura,dall'arte e dall'artigianato,dallo studio e dalle lettere,possono dirigere questi semi di affetto mondano verso il dovero occupazionale divino e così crescere verso l'ampiezza del compromesso con il Bene Assoluto che implica il vero amore.
Nella mente di colui che cerca il vero amore scompare l'affanno per il beneficio personale.Egli sa e intuisce che un'amore più grande può portare felicità uguale a tutti.Così,egli non vuole coltivare un amore provinciale,bensì uno universale,al livello dell'atma,l'anima.Nel falso amore una persona dà molte cose ad un'altra (casa,auto,figli,etc.),per attirarla a sé.Nel vero amore,una persona libera da interessi personali dà illuminazione e comprensione spirituale per farsi attirare da Dio.Nel vero amore prevale fondamentalmente la preoccupazione di dare un bene eterno ed assoluto,dove tutti sono benedetti,amici e nemici.In questo mondo di falso amore,invece,ognuno, si è assicurato il proprio oggetto di piacere lussurioso e guarda con diffidenza o desiderio perverso gli altri.
Il vero amore è il più puro,il più bello e il più grande.Questo amore puro non si risveglia da sè nel cuore.Non inganniamoci più.Il vero amore si risveglia con il servizio a Sri Guru ed ai vaisnava,e attraverso una pratica di carità spirituale dove uno si impegna sinceramente a che tutte le anime ricevano il dolce beneficio della luce trascendentale.Questo,a sua volta,esige un progresso proprio,che si otterrà grazie alla pratica paziente e determinata della Bhakti.
Nella nostra posizione naturale di servitori eterni dobbiamo preoccuparci,allora, di sapere cosa in verità dobbiamo servire.Diciamo che qualcosa serve quando ci porta beneficio.Nel senso assoluto qualcosa serve se beneficia e compiace Dio,poichè Egli solo può dare un regalo universale ed eterno.Il Suo amore è buono per natura e al suo crescere aumenta la fortuna di tutti.Non come l'amore falso di interesse ed affetti dove crescono gli intrighi personali e l'odio tra i popoli.I Santi sono amati in tutte le nazioni,non solo in quella in cui sono nati,e loro benedicono tutti perchè amano con l'amore con cui ama Dio,l'amore che non disprezza nessuno.
Amore senza coscienza di Dio è un inganno dove un povero mortale cerca di sostituire la grandezza del Signore promettendo protezione e felicità.Amore è dare qualcosa di buono,dare Dio.E' sacrificarsi per il proprio bene e per quello degli altri.Amore non è la ricerca ansiosa di godere con gli altri.La felicità che nasce dal sacrificio divino dove lottiamo per creare coscienza di Dio è una felicità sana,crescente,positiva ed eterna.E' la soglia e la vita del vero amore.L'amore che cerca il proprio piacere può finire in qualsiasi momento e può trasformarsi perfino in odio.Questo è il gioco dell'affetto e dell'odio del capriccio sensoriale.Così,qualcuno sarà desiderato o lasciato come se fosse un giocattolo o un gelato.Questo non è il sostegno per una relazione eterna.La ricerca del godimento sensoriale personale non è base per una relazione eterna.Solo la disposizione al sacrificio per il bene assoluto o per l'interesse di Krishna può esserlo.
NON SIAMO I PADRONI DELL'AMORE.
Non siamo noi i dispensatori dell'amore nè i padroni dell'amore.Se così fosse,non lo staremmo cercando.Non soffriremo l'apatia della sua assenza.”Dio è amore”.Questa verità eterna incontrata in tutte le scritture e culture sviluppate si dimentica facilmente.Cosa fa l'uomo comune per avere e sviluppare vero amore?Tristemente non fa niente.Non solo;in nome dell'amore pratica precisamente il contrario dell'amore.La sua relazione così chiamata “amorosa” non lo conduce all'illuminazione dell'essere e neppure al bene etico e morale.Poichè la pratica del vero amore è la più elevata che esista,è logico che ci porti alla perfezione.[...]
Quando l'esistenza individuale di ogni jiva comunica con altre jiva e con Dio attraverso l'amore,l'amore costituito dal servizio devozionale,questo si chiama “perfezione della jiva individuale”.[...]
Non conosciamo niente che nella propria essenza non sia implicita una natura di perfezione.Piuttosto realizziamo il contrario.La natura essenziale di ogni cosa è perfetta nel piano dell'onnipotente creatore.Pertanto,la natura essenziale della jiva individuale è perfetta nella sua qualità di servitrice amorosa di Dio.Se questo servizio amoroso è lasciato di lato,l'esistenza stessa per la quale fu creata cessa di avere vero valore.Solo così potremo realizzare l'importanza fondamentale di conoscere,praticare e realizzare il vero amore.E' la vera scienza ed essenza della nostra vita.L'amore è il primo e l'ultimo,il principio e la fine.E' la ragione del nostro esistere.
AMORE PER DIO E' VERO AMORE VERSO SE STESSI
Questo amore consiste nel cercare il bene maggiore per se stessi e per gli altri.E' necessario tenere a se stessi ,nel senso di voler essere cari a Dio.Colui che si disprezza pregiudicando sè stesso non fa felice lui nè fa felice gli altri.Colui che cerca di progredire nel vero amore,lottando per non essere egoista e per non causare male a nessuno,aiuta sè stesso e aiuta gli altri.Questi sono il bene e l'amore assoluti.Senza Dio al centro non possiamo parlare di amore.Gli psicologi moderni enfatizzano l'amore verso se stessi come qualcosa di basilare ed essenziale.Questa è la dichiarazione più triste che uno possa fare.Tale affermazione può sorgere solo in una società in cui non esiste amore.Quando non c'è il sole,devi cercare una forma di illuminazione.Così,se non c'è amore,sarai costretto ad amare se stesso.E' una grande assurdità.E' cadere di nuovo nell'errore di dimenticare Dio.Molta gente è delusa perchè pensa “nessuno mi ama”,
Perchè dimenticare l'amore di Dio e dei santi?Il fatto è che loro desiderano insistere in un amore degradato e sporco.
Nell'amore per Dio è compreso l'amore verso sè stessi e verso tutti gli altri.Ma se non c'è amore per Dio,non dobbiamo confidare in una falsa etichetta d'amore.
L'uomo ordinario dorme nella sua vita superficiale.Non apprezza la sua esistenza nè i suoi sentimenti.Dicono che si uniscono per amarsi,però predomina la mancanza di conoscenza tra loro,la mancanza di comunicazione e l'assenza del mutuo progresso verso il bene eterno,cioè il frutto del vero amore.
AMORE SIGNIFICA PROGRESSO POSITIVO
Se accettiamo che Dio è amore,la pratica dell'amore dovrà portarci da Lui.Non potrà darci come risultato questa società edonista e atea.Vita senza Dio,senza coscienza trascendentale,è la vita dei pazzi che non conoscono le realtà fondamentali.Tutto diventa un caos enorme.Un pazzo considera come alimento il proprio escremento e una persona chiama amore la lussuria.Dal risultato pratico si può vedere il grande errore.Solo i vaisnava,quelli che hanno amore per Dio,possono spargere questo amore puro in tutto il mondo e creare una situazione di perfetta felicità e armonia.La felicità del vero amore non consiste solo in un sentimento di piacere,ma si appoggia in una profonda comprensione della verità.Per questo motivo questo amore non può essere ostruito dalle contrarietà di questo mondo;questo amore soddisfa le più intime fibre del nostro essere.L'amore è la scienza eterna della bhakti e i suoi molteplici maestri ci hanno dato una chiara guida per arrivare da lui.Mai si deve pensare che qualcosa di molto grande possa accadere nel campo delle attività,del pensiero e dell'amore senza la coscienza o la presenza del Signore.
LUSSURIA SOFISTICATA
La lussuria mondana non sempre si mostra in una maniera rozza e decadente.Può anche esistere nei margini della morale e dell'etichetta sociale.Può anche vestirsi con gli abiti della bontà e della carità materiali,ma il suo sintomo rimane sempre l'incapacità di dare soddisfazione piena e illuminazione trascendentale.I maestri della Bhakti ci dicono che il vero amore è l'unico che può condurci alla realizzazione del nostro vero essere.L'uomo mondano conosce solo il campo della lussuria e non può concepire che qualcosa come l'amore possa condure alla saggezza,così la cerca nel campo intellettuale.Però l'intelletto è subordinato all'amore.L'accesso al sapere è custodito dalla Persona della Verità Assoluta,cioè Dio,che rivela la Sua verità più confidenziale ai Suoi devoti amorosi.
FARE IL VERO AMORE
In qualcuno esiste l'inganno più grande nel pretendere che la relazione sessuale sia la massima espressione della relazione amorosa.Sebbene poche persone sincere riconoscono questo apertemente,sappiamo che l'aspetto sessuale predomina nella relazione delle coppie in generale,adottando malamente il termine “fare l'amore”.Realmente,”fare l'amore” significa cantare i Santi Nomi di Dio con il proposito di ripulire il cuore e benedire gli altri.Fare l'amore significa disseminare la conoscenza trascendentale per sottrare le anima dal dolore materiale,vincolate come sono alla nascita alla morte.Quando amiamo una persona desideriamo alleviare la sua situazione di dolore.I vaisnava sono,così,gli amanti supremi perchè desiderano condurci nel mondo di Krishna.
Se la pratica lussuriosa del sesso fosse “fare l'amore”,allora le prostitute sarebbero molto avanzate nell'amore.I postriboli sarebbero templi del bene,etc.Sappiamo di non condividere quest'idea e sappiamo che è importante il sentimento e la coscienza con cui questo atto è fatto.
La verità è che questo atto nasce dallo stimolo sessuale e siccome non è buono in sè,l'abbiamo riconosciuto,dobbiamo sottometterlo ad una finalità superiore per trasformarlo in buono.Se la relazione sessuale fosse in sù un atto d'amore,allora potrebbe e dovrebbe essere praticato liberamente da tutti,aspettandosi da esso una situazione di buon auspicio sotto tutti gli aspetti,cioè la situazione sperata dall'atto dell'amore.Ma questo non si ha nella realtà.Di fatto l'atto sessuale deve essere delimitato al matrimonio e all'interno di esso deve perseguire un fine superiore alla compiacenza che fornisce in sè,poichè questa compiacenza sessuale riduce la relazione della coppia ad un puro interesse corporale.Quando si parla di restrizione nel campo sessuale della coppia non è per controllarla con un sentimento d'invidia,bensì perchè la stessa coppia conosca un tipo di relazione superiore.La relazione naturale della jiva risiede nell'amore puro per tutti e per Dio.
Senza questa comprensione superiore,la coppia condannata alla mera attrazione e compiacenza sessuale non potrà fondare profonde radici nella sua relazione e subito appariranno delusione e inganno,tanto comune nelle società materialiste.
Alcuni riconoscono questa attrazione sessuale come uno stimolo della gioventù che poi si trasforma in una maggiore comunicazione e comprensione.Ma senza una conoscenza dell'essere e senza uno sforzo per realizzarci in una coscienza spirituale,questa comunicazione resta nel piano della compiacenza mentale o intellettuale e non conduce al vero frutto dell'amore.Per questo il vero amore non si basa solo nel sentimento,bensì anche nella conoscenza trascendentale,dove esiste una sincera preoccupazione di portare beneficio all'essere in sè,alleviandolo per sempre dal dolore materiale.
In ogni caso non possiamo chiamare l'atto sessuale un atto d'amore.E' piuttosto l'atto più concentrato del piacere egoista nel quale ogni senso cieco cerca la propria soddisfazione.La caratteristica più chiara dell'amore è che è buono per tutti,può darsi liberamente,non causa vergogna nè complicazioni,conduce alla purezza,alla pace,ed è una benedizione per tutti in generale.
Solo i santi possiedono questo amore che ricevono dalla loro relazione con Dio e nessuo degli attributi di questo amore possiamo concedere alla lussuria materiale perchè essa è una soddisfazione sfruttatrice ed egoista,piena di intrigo e gelosia.Non può essere condivisa liberamente tra tutti come qualcuno ha desiderato perchè la sua natura non è quella del bene assoluto poichè,come abbiamo detto,è buona solamente quando è messa al servizio di un fine speciale superiore.Gli altri punti che caratterizzano l'amore sono facili da analizzare.Possiamo aggiungere che questo atto non conduce alla purezza ma,al contrario,aumenta la lussuria e la degradazione e per questo ci allontana dalla pace mentale.
IL BUON USO DEL SESSO
La coppia che veramente cerca l'amore deve allontanare questo desiderio che li vincola nel piano corporale.Perchè questo sforzo sia conseguito,la relazione deve situarsi sul piano della conoscenza spirituale prendendo aiuto dalla continua compagnia dei santi.In questo modo,dei genitori saggi che conoscono la meta della vita,che non si lasciano confondere dall'attrazione del corpo e dal piacere senuale,potranno avere figli e condurli per il sentiero della liberazione dalla prigionia materiale,verso la dimora dell'eterno ed estatico amore dove regna il Signore.Questo è il vero proposito della vita sessuale:mettere al mondo dei figli che saranno benedetti dalla fortuna e dal sacrificio del vero amore:il servizio devozionale.Così ha detto Krishna nella Bhagavad Gita e così i grandi saggi hanno situato l'atto sessuale ad un livello molto superiore.La sua meta non è creare un godimento di stimoli nervosi passeggero e frustante,ma è portare una nuova vita in una casa benedetta dalla saggezza.Solo in questo caso l'atto sessuale potrà lasciare la sua posizione di godimento egoista e potrà partecipare al desiderio amoroso di condurre una nuova anima a Dio.Questo è senza dubbio più responsabile,elevato e difficile,ma non possiamo sperare di godere dei frutti della saggezza e dell'amore se siamo irresponsabili e negligenti.Qui vediamo come l'atto più egoista di piacere mondano può essere trasformato nel naturale atto di vero amore di voler dare a Krishna una nuova anima.
IL SUPERIORE RICHEDE RESPONSABILITA'
Così,vediamo come la vita umana è impegnata di responsabilità verso gli altri e come lo sfruttamento separato ci porta all'insoddisfazione.La vita umana è destinata a cercare e servire il bene assoluto,riempendo di importanza fondamentale ogni atto della vita.La vita nell'amore non può essere in altro modo.Non può cadere nell'indifferenza e nella negligenza.Non può disperdersi nella mancanza di coraggio di servire il Bene Assoluto.Vorrebbe dire vivere una vita capricciosa ed egoista,cioè quello che vediamo quotidianamente negli uomini ordinari e che non conduce a nessun supremo bene.L'amore non può fermarsi,non può prendere vacanze,non può smettere di amare.Non può smettere di servire.Questo che al principio suona come un duro sacrificio è l'unica porta che conduce alla piena felicità.La nostra felicità e perfezione,come spiegavamo,risiede nella nostra relazione amorosa con gli altri e con Dio.Attraverso l'atto sessuale abbiamo la possibilità di creare una nuova relazione d'amore con qualcuno appena nato,insieme al sacrificio di dargli illuminazione,e solo in questo senso l'atto sessuale può partecipare all'atto di un vero amore.
“Oh amore!”,sognato dall'ignorante,cercato dai santi.Ti cantano e ti descrivono nei confini della lussuria.Tutti credono di averti e di sentirti,tutti credono di vederti nel loro cuore.Non sanno che sei,quanto ti dai,quanto ti sacrifichi,quanto sai e quanto comprendi,quanto ascolti e ci desideri,e ancora:quanta felicità dai e quanto ti comprometti con i tuoi figli.
Loro dicono di averti:”Oh amore!Oh grande amore!”.Loro,che non conoscono il Kirtan dei devoti,che non sanno del loro dolore nel vederci attaccati a questo mondo e per questo cercano di portarci via da qui.Loro dicono di avere amore e vivono cercando il sordido baccanale dei loro sensi.Loro non conoscono la tua preoccupazione infinita di salvarli e portarli a te.
Colui che non è responsabile come può amare?Colui che non si sforza di progredire vero la perfezione come potrà essere responsabile?.Responsabilità significa prendere con serietà le cose,con cognizioe di causa ed effetto.Colui che impegna la propria vita nel godimento dei sensi non può avere questa responsabilità perchè non si preoccupa del futuro della sua esistenza.
L'amore,il bene assoluto,non può stare nelle mani degli irresponsabili.
Che grande peso è questa esistenza!
Vogliamo che la nostra vita abbia un qualche senso,un qualche valore,e vogliamo essere rispettati.Ma che rispetto si può dare ad un irresponsabile?Desideriamo che la nostra esistenza sia apprezzata,benvoluta.In altre parole,desideriamo entrare nel mondo dell'amore.
Che grande compromesso ci attende.Forse vogliamo essere amati senza dare?Vogliamo vivere nel falso amore degli uomini ordinari?
I santi ci insegnano a riconoscere il vero amore,a servirlo e a viverlo.Ai loro piedi c'è una scuola scientifica che ci conduce ad un'ulteriore realizzazione.Cerchiamo la loro santa associazione,e stto la guida delle loro sagge istruzioni qualifichiamoci come loro.Non c'è altra alternativa nella vita umana.
HARE KRISHNA

Cordiali saluti.
presso
00giovedì 13 aprile 2006 09:46
Re:

I santi ci insegnano a riconoscere il vero amore,a servirlo e a viverlo.Ai loro piedi c'è una scuola scientifica che ci conduce ad un'ulteriore realizzazione.Cerchiamo la loro santa associazione,e stto la guida delle loro sagge istruzioni qualifichiamoci come loro.Non c'è altra alternativa nella vita umana.




Condivido questo tuo trafiletto , perchè credo che le persone Sante siano di esempio per coloro che vogliono avvicinarsi a Dio come nel mio caso , non sono daccordo invece sulla scuola scientifica , vorrei capire cosa intendi , le persone Sante sono animate dall'amore di Dio , dal donarsi all'altro senza chiedere nulla cvbn
ShivaBhakta
00giovedì 13 aprile 2006 20:52
Cara Stella,hai scritto:"Condivido questo tuo trafiletto , perchè credo che le persone Sante siano di esempio per coloro che vogliono avvicinarsi a Dio come nel mio caso , non sono daccordo invece sulla scuola scientifica , vorrei capire cosa intendi , le persone Sante sono animate dall'amore di Dio , dal donarsi all'altro senza chiedere nulla."

Per "scuola scientifica" Srila Atulananda Acarya,l'autore dell'articolo,non intende una scuola materiale.In pratica si tratta di un religioso che considera come storicamente,spiritualmente,filosoficamente e "scientificamente" vero quello che la sua religione gli insegna.Cioè un dottore riconosce come vero il fatto che una determinata medicina curi una determinata malattia.Allo stesso modo Srila Atulananda Acarya considera un "processo scientifico" il fatto che mediante il servizio devozionale alla Divinità un'anima puà liberarsi dal ciclo di nascite e morti.

Poi non ho capito perchè hai scritto "le persone Sante sono animate dall'amore di Dio , dal donarsi all'altro senza chiedere nulla".
Non mi risulta che l'articolo abbia messo in dubbio quello che tu dici.

Ciao,
Orlando.
ShivaBhakta
00sabato 13 maggio 2006 09:39
Re:

Scritto da: benimussoo 17/01/2006 12.20
[SM=x511460] Per noi Cattolici...

Il matrimonio basato su un amore esclusivo diventa la rappresentazione del legame di Dio con il suo popolo...

Cosa ne pensate? Anche nelle altre religioni avviene questo? confrontiamoci? Ciao Dana



I seguenti versi sono della Brhadaranyaka Upanishad,primo Adhyaya,quarto brahmana.Le Upanishad fanno parte dei Veda che sono delle scritture indù.Questi versi parlano di un essere chiamato Prajapati.
1. In origine questo universo era soltanto il Sé (Viraj) della forma umana. Egli osservò e comprese di essere soltanto sé stesso, dunque affermo "Io sono". Quindi il suo nome fu Aham (io). Perciò da allora quando a qualcuno si chiede chi egli sia risponde "io sono", poi aggiunge il proprio nome. Siccome Egli era prima (Purva) di tutto questo universo e prima di chiunque aspiri alla perfezione, Egli bruciò col fuoco (Us) ogni male ed è chiamato Purusa. Colui che conosce questo brucia chiunque desideri levargli il primato.
2. Egli ebbe paura. Perciò tuttora chiunque sia solo ha paura. Egli pensò: "Se non esiste nessuno oltre me, di che cosa ho paura?". Allora passò la paura, poiché cosa avrebbe dovuto temere? Solo da una seconda entità può provenire il timore.
3. Egli non era felice. Perciò tuttora gli uomini non sono felici quando sono soli. Desiderava una compagna. allora divenne grande come un uomo e una donna abbracciati e divise poi il suo corpo in due parti. Da questo nacquero il marito e la moglie. Perciò diceva Yajnavalkya che questo corpo è la metà dell'intero, come la metà di un frutto solo. E lo spazio mancante fu riempito con la moglie, con cui Egli si unì, e da cui nacquero gli uomini.


Come ho detto altrove Yajnavalkya era un celebre saggio di epoca vedica.
Cordiali saluti.
AyLa77
00lunedì 19 giugno 2006 11:10
Chiva quello che hai scritto nel tuo ultimo post appartiene alla religione di Krisna?
Te lo chiedo perchè ho descritto in modo molto simile la creazione dell'uomo nel mio libro.
Dio che scopre di essere solo, che si divide.
Mai avrei pensato ci fosse una religione che contenesse questo principio, mi fa piacere saperlo, ma allora mi chiedo dove stia la lussuria in un rapporto d'amore.
Premetto che per mancanza di tempo non ho ancora avuto modo di leggere del tutto i post in questo trhead, cosa che farò oggi stesso, magari durante la pausa pranzo. [SM=g27985]

AyLa77
00lunedì 19 giugno 2006 13:03
Dunque, come promesso ho letto i vari post e posso solo dire che non sono d'accordo, assolutamente.
Mi sembra strano che una simile concezione d'amore possa appartenere a chi ha intuito che uomo e donna sono l'immagine speculare delle due parti di Dio.
Dio ci ha creati infondendo in noi stessi la capacità di amare e se questo principio venisse meno se si inizasse ad abbandonare l'amore per la propria anima gemella, per una parvenza d'amore verso il prossimo, si finirebbe col riconoscere indirettamente un errore Divino.
Posso condividere che molti di quelli che vengono comunemente spacciati come amori sono in realtà forme di puro egoismo dietro le quali si nascondono spesso tradimenti e anni di vita lontani da Dio, ma generalizzare è sempre errato.
L'amore per qualcuno, là dove è sincero, profondo ed irrunciabile, come solo un vero amore può essere è qualcosa di eterno che vita dopo vita ci riunirà sempre alla stessa anima, fino a raggiungere Dio. Rinunciare a questa forma d'amore renderebbe aridi e allontanerebbe da Dio.
Da quando ho incontrato la mia anima gemella, non c'è giorno in cui Dio non ci sia vicino, e questo anche durante periodi dove salute o problemi esterni si fanno sentire, ma sempre senza intaccare il nostro amore.
ShivaBhakta
00lunedì 19 giugno 2006 16:01
Re:

Written by: AyLa77 19/06/2006 11.10
Chiva quello che hai scritto nel tuo ultimo post appartiene alla religione di Krisna?
Te lo chiedo perchè ho descritto in modo molto simile la creazione dell'uomo nel mio libro.
Dio che scopre di essere solo, che si divide.
Mai avrei pensato ci fosse una religione che contenesse questo principio, mi fa piacere saperlo, ma allora mi chiedo dove stia la lussuria in un rapporto d'amore.
Premetto che per mancanza di tempo non ho ancora avuto modo di leggere del tutto i post in questo trhead, cosa che farò oggi stesso, magari durante la pausa pranzo. [SM=g27985]




Ciao AyLa77,intanto sappi che il mio nick inizia con la parola Shiva e non Chiva. [SM=g27987] [SM=g27988]

La Brhadaranyaka Upanishad è un testo appartentente alla religione induista in generale.
Quindi è riconosciuto come testo sacro sia da me (che professo lo Sri Vaishnavismo) sia dagli Hare Krishna (che professano il Gaudiya-Vaishnavismo).
E Prajapati,il protagonista di tali versi non è Dio.
Interpretando correttamente le scritture vediche,il risultato è che,fra tutti gli essere che vi sono descritti,l'unico essere che può essere chiamato Dio è Vishnu,chiamato anche Narayana.Nella seguente immagine Vishnu è il personaggio blu ritratto insieme alla Sua consorte Lakshmi.


Quindi Prajapati non è quello si può definire Dio.In accordo alle scritture indù i Prajapati sono degli esseri materiali proprio come gli esseri umani,ma non sono Dio.







ShivaBhakta
00lunedì 19 giugno 2006 16:33

Written by: AyLa77 19/06/2006 13.03
Dunque, come promesso ho letto i vari post e posso solo dire che non sono d'accordo, assolutamente.
Mi sembra strano che una simile concezione d'amore possa appartenere a chi ha intuito che uomo e donna sono l'immagine speculare delle due parti di Dio.
Dio ci ha creati infondendo in noi stessi la capacità di amare e se questo principio venisse meno se si inizasse ad abbandonare l'amore per la propria anima gemella, per una parvenza d'amore verso il prossimo, si finirebbe col riconoscere indirettamente un errore Divino.
Posso condividere che molti di quelli che vengono comunemente spacciati come amori sono in realtà forme di puro egoismo dietro le quali si nascondono spesso tradimenti e anni di vita lontani da Dio, ma generalizzare è sempre errato.
L'amore per qualcuno, là dove è sincero, profondo ed irrunciabile, come solo un vero amore può essere è qualcosa di eterno che vita dopo vita ci riunirà sempre alla stessa anima, fino a raggiungere Dio. Rinunciare a questa forma d'amore renderebbe aridi e allontanerebbe da Dio.
Da quando ho incontrato la mia anima gemella, non c'è giorno in cui Dio non ci sia vicino, e questo anche durante periodi dove salute o problemi esterni si fanno sentire, ma sempre senza intaccare il nostro amore.



Dipende tutto dal contesto.Nel contesto vaishnava (il Vaishnavismo è la religione devota a Vishnu) paragonare l'amore con la lussuria è qualcosa che può rivelarsi giusto dato il contesto.
Ci sono varie correnti vaishnava.Io professo lo Sri Vaishnavismo.
Adesso mi improvviserò teologo Sri vaishnava.
L'universo è il Lila Vibhuthi (queste due parole sono scritte in una lingua chiamata sanscrito) di Vishnu.Lila Vibhti significa terreno di gioco.
La creazione,il mantenimento e la distruzione dell’universo materiale sono puramente un gioco,un passatempo,uno sport per Vishnu.Per capire bene il concetto di creazione e distruzione dell’universo,per non andare off topic,ti prego di leggere le mie repliche al post Induismo sul link freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=111
Tutte le jiva(anime) sono fatte ed esistono esclusivamente per il piacere personale di Vishnu.
Quindi,in accordo alla teologia Sri Vaishnava e anche a quella Hare Krishna,lo scopo della (jiva) anime è amare Dio,soddisfarLo e compiacerLo in tutti i modi.
Il sesso è il più alto piacere del mondo e quindi allontana l'anima da Dio.
Comunque già da fare alcune precisazioni.
Sebbene nello Sri Vaishnavismo si prescriva il sesso solo dopo il matrimonio,solo per scopi procreativi e solo se si ha intenzione di allevare spiritualmente i propri figli...nelle scritture la situazione un può diversa.
Il sesso è considetato un grave peccato solo se si tratta di sesso prematrimoniale e/o di adulterio.
Il sesso per piacere reciproco è permesso solo fra persone sposate.Questo fatto del sesso solo per scopi procreativi è una regola non scritta per gli Sri Vaishnava.Diverso è il caso della procreazione.E' detto nelle scritture indù che i genitori devono essere i maestri spirituali dei propri figli e che uno può essere un acharya(maestro spirituale) solo se è in grado di salvare altri dal ciclo di nascite e morti.Uno Sri Vaishnava può generare figli solo se è sicuro di poterli allevare spiritualmente e questo,come ho già spiegato altrove,per due motivi:
1)Facendo dei propri figli dei vaishnava si serve Vishnu perchè delle anime vengono fatte entrare nel "club" dei Suoi adoratori.
2)Grazie ad una giusta educazione spirituale l'anima può liberarsi dal ciclo di nascite morti.

Sia chiara una cosa.Questo non era un dibatitto ma solo un dialogo interreligioso.E' ovvio che poichè siamo di diverse religioni,questo non poteva essere un dibattito ma un dialogo interreligioso.
Cordiali saluti.





AyLa77
00lunedì 19 giugno 2006 19:41
Shiva, nessun problema. Conoscere le altre religioni è una cosa che mi affascina da sempre. [SM=g27985]
Personalmente non credo che riuscirei ad identificarmi con quanto hai scritto, ma trovo non ci sua nulla di male nel confronto e nell'esistenza di svariati modi di amare Dio.
Per trovare il più adatto a me ho anche abbandonato il cattolicesimo nel quale sono cresciuta, quindi capirai bene come ritengo più che giusta la libertà di espressione, ovviamente fin quando non lede il prossimo. [SM=g27985]

ShivaBhakta
00martedì 20 giugno 2006 17:18
Re:

Written by: AyLa77 19/06/2006 19.41
Shiva, nessun problema. Conoscere le altre religioni è una cosa che mi affascina da sempre. [SM=g27985]
Personalmente non credo che riuscirei ad identificarmi con quanto hai scritto, ma trovo non ci sua nulla di male nel confronto e nell'esistenza di svariati modi di amare Dio.
Per trovare il più adatto a me ho anche abbandonato il cattolicesimo nel quale sono cresciuta, quindi capirai bene come ritengo più che giusta la libertà di espressione, ovviamente fin quando non lede il prossimo. [SM=g27985]




Molto piacere di aver letto quanto hai scritto.
ShivaBhakta
00martedì 20 giugno 2006 17:54
Salve a tutti.
In passato era successa una cosa che a pensarci adesso mi fa un pò sorridere. [SM=g27987]

Nel thread Matrimoni tra persone di religione diversa
Dana credeva che io stessi facendo proselitismo,il che non era affatto così.Infatti io stavo solo dando delle spiegaziono sulla mia religione.E inoltre il regolamente del forum vieta di fare interventi dall'intento proselitico.
Spero che una cosa del genere non accada di nuovo. [SM=g27985] [SM=g27987] [SM=g27988]
ytytty

Vorrei solo approfondire il discorso in cui mi sono improvvisato teologo Sri Vaishnava.


Dipende tutto dal contesto.Nel contesto vaishnava (il Vaishnavismo è la religione devota a Vishnu) paragonare l'amore con la lussuria è qualcosa che può rivelarsi giusto dato il contesto.
Ci sono varie correnti vaishnava.Io professo lo Sri Vaishnavismo.
Adesso mi improvviserò teologo Sri vaishnava.
L'universo è il Lila Vibhuthi (queste due parole sono scritte in una lingua chiamata sanscrito) di Vishnu.Lila Vibhti significa terreno di gioco.
La creazione,il mantenimento e la distruzione dell’universo materiale sono puramente un gioco,un passatempo,uno sport per Vishnu.Per capire bene il concetto di creazione e distruzione dell’universo,per non andare off topic,ti prego di leggere le mie repliche al post Induismo sul link freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=111
Tutte le jiva(anime) sono fatte ed esistono esclusivamente per il piacere personale di Vishnu.
Quindi,in accordo alla teologia Sri Vaishnava e anche a quella Hare Krishna,lo scopo della (jiva) anime è amare Dio,soddisfarLo e compiacerLo in tutti i modi.



Il Bhagavata Purana,una della più importanti scritture indù,dice:
sa vai manak krishna-padaravindayor
vacamsi vaikunstha-gunanuvarnane
karau harer mandira-marjanadisu
srutim cakaracyuta-sat-kathodaye

mukunda-lingalava-darsane drisau
tad-bhritya-gtra-sparse 'nga-sangamam
ghranam ca tat-pada-saroja-saurabhe
srimat-tulasya rasanam tad-arpite

padau hareh ksetra-padanusarpane
siro hrisikesa-padabhivandane
kamam ca dasye na tu kamyaya
yathottamasloka-janasraya ratih

Traduzione:
Il re Ambarisa fissava la sua mente sui piedi di loto di Krishna, usava le parole per descrivere la dimora del Signore e cantare le Sue qualità spirituali, le mani per pulire il tempio del Signore, le orecchie per ascoltare i divertimenti del Signore, gli occhi per contemplare la forma del Signore, il corpo per toccare il corpo dei devoti, le narici per aspirare il profumo dei fiori offerti ai piedi di loto del Signore, la lingua per gustare le foglie di tulasi offerte al Signore, le gambe per visitare i luoghi di pellegrinaggio e recarsi al tempio del Signore, la testa per prosternarsi davanti al Signore, i desideri per soddisfare i desideri del Signore — e tutte queste qualità facevano di lui un mat-para, un puro devoto del Signore.(Bhagavata Purana,Canto 9,capitolo 4,versi 18-20)

Si noti che Krishna è uno dei molti nomi di Vishnu.

Non mi va di approfondire l'altra parte del mio precedente post.
Credo che andrei off topic.
Cordiali saluti.



Justee
00lunedì 10 luglio 2006 10:04
EUROPA/SPAGNA - V Incontro Mondiale delle Famiglie - "Davanti al dramma dell'apostasia silenziosa di buona parte dei cristiani... oggi la famiglia ha una missione nobilíssima ed insostituibile nella trasmissione della fede" afferma il Cardinale Cañizares al Congresso Teologico Pastorale

Valencia, (Agenzia Fides) - Prosegue le sue attività il Congresso Teologico-pastorale che si sta celebrando nell’ambito del V Incontro Mondiale delle Famiglie. Il suo secondo giorno di lavori, mercoledì 5 luglio, è iniziato con una riflessione sulla parola di Dio del Cardinale Telesphoro Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India).
La prima conferenza è stata proposta dal Cardinale Antonio Cañizares, Arcivescovo di Toledo e Primate della Spagna, che ha trattato gli aspetti pastorali della trasmissione della fede nella famiglia. Il Porporato spagnolo ha ricordato che oggigiorno la crisi della famiglia si riflette in una crisi di fede, e la crisi di fede si trasforma contemporaneamente in crisi della famiglia. Per questa ragione "davanti al dramma dell'apostasia silenziosa di buona parte dei cristiani... oggi la famiglia ha una missione nobilissima ed insostituibile nella trasmissione della fede". Ricordando gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, al numero 22 della Gaudium et Spes, il Cardinale Cañizares ha affermato che “Cristo ed il suo mistero è la chiave di interpretazione di quello che la famiglia è chiamata ad essere nel progetto di Dio", per questo "le famiglie non possono avere paura di aprire le loro porte a Cristo". Contro la cultura di morte dei nostri giorni, "le famiglie cristiane hanno un'ineludibile responsabilità di estendere ed edificare la civiltà dell'amore". In alcune dichiarazioni ai giornalisti dopo la relazione, il Cardinale ha espresso la sua convinzione che la visita del Papa a Valencia potrà servire affinché le famiglie "siano meno intimidite di quello che sono". Il Santo Padre “ci dirà di non avere paura, di vivere con ogni libertà la verità della famiglia, consolidata sull'amore autentico".
Nella stessa sessione, il Prof. Michael Waldstein, dell'Istituto Teologico Internazionale per gli Studi su Matrimonio e Famiglia a Gaming (Austria), padre di otto figli, ha ricordato ai presenti che "i figli sono importanti per i cuori dei loro genitori, perché i figli sono insegnanti eccellenti dei loro genitori". Essi possono insegnare molto sul senso della vita, sulla scienza e la pratica dell'amore, come sulla morte. "Noi genitori dobbiamo essere disposti ad imparare" ha affermato.
Quindi si è svolta una tavola rotonda sulla famiglia, presieduta dal Cardinale Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.Sono intervenuti, tra gli altri, Don Luis Fernando Figari, Fondatore del Sodalitium Christianae Vitae e del Movimento di Vita Cristiana, e Don Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione. Nella sua relazione, quest’ultimo ha sottolineato la mancanza di maturità con la quale tanti giovani arrivano al matrimonio e segnalato che "il primo aiuto che si può offrire a quelli che vogliono unirsi in matrimonio è di aiutarli a prendere coscienza del loro mistero di uomini". Il fine della vocazione matrimoniale è "camminare insieme verso l'unico che può rispondere alla sete di felicità che l'altro suscita in me: verso Cristo".
Luis Fernando Figari ha ricordato che "già da molto tempo la famiglia soffre una crisi di grave incidenza negativa: un assedio sistematico cerca di separare l'amore coniugale familiare dalla vita degli sposi e dalla famiglia". "Questa implacabile campagna incorporata al processo di globalizzazione sta anche colpendo l'identità propria della famiglia basata sul matrimonio di un uomo ed una donna". Le conseguenze di questo fenomeno costituiscono un "grave attentato contro i diritti umani". Figari ha presentato nella sua relazione un programma pratico per cooperare con i coniugi nella loro strada verso la santità. Questo programma “si esprime succintamente in cinque punti”: lo sforzo di ognuno per la santità personale, l'integrazione come coppia in un "processo dove si costruisce nel Signore il bel mistero del 'noi' coniugale", l'amore formativo per i figli, la fucina dell'ambito umano mediante il lavoro, la partecipazione alla missione apostolica della Chiesa. La sessione della mattina ci è conclusa con la celebrazione della Santa Eucaristia, presieduta dal Cardinale Alfonso López Trujillo, accompagnato da numerosi Vescovi, sacerdoti e partecipanti al V Incontro Mondiale delle Famiglie.
Nel pomeriggio il Congresso è stato dedicato ad analizzare gli aspetti giuridici e demografici in relazione alla famiglia: la sessione è stata presieduta dal Cardinale Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Il Cardinale ha chiesto ai legislatori di riconoscere che il matrimonio è "l'unione tra un uomo ed una donna aperti alla procreazione" e ha segnalato che il concetto del matrimonio come unione tra eterosessuali è stato riconosciuto e difeso dalla “tradizione bimilenaria della cultura greco-romana" e che, pertanto, "non è un postulato della Chiesa", bensì “è una realtà antropologica”
Justee
00venerdì 25 agosto 2006 15:53
Vorrei chiedere quanto incide nella vita famigliare l'avere un componente di diversa fede ...
Mi spiego esempio fare la spesa , interessi , hobby , nel sesso , nel rapoorto con i figli , nella vita , nel lavoro quotidiana ecc.---ecc--

[Modificato da Justee 25/08/2006 15.55]

ShivaBhakta
00lunedì 28 agosto 2006 19:55

Scritto da: ShivaBhakta 05/09/2005 11.37
Noi induisti in generale usiamo il sesso per scopo esclusivamente procreativi.



Quando scrissi tale affermazione seguivo ancora lo Sri Vaishnavismo.Devo confessare che nella mia avventatezza feci un'affermazione troppo generica.
E devo dire che adesso io stesso non sono affatto d'accordo con quanto dice Srila Atulananda Acarya nel suo articolo.
La regola "sesso solo per procreazione" è una regola estrema che poche scuole indù seguono.
Per sapere qual è in generale la visione indù della sessualità tradurrò alcune cose dal libro Dancing with Siva,Hinduism's Contemporary Catechism.

L'autore di tale libro è il defunto Satguru Sivaya Subramuniyaswami,un grande maestro spirituale della scuola indù Shaiva Siddhanta.
La seguente immagine ritrae Satguru Sivaya Subramuniyaswami
.

Non posseggo una copia cartacea di tale libro,ma l'ho trovato integralmente in internet su www.himalayanacademy.com/resources/books/dws/dws_table_of_conte...

Traduco da www.himalayanacademy.com/resources/books/dws/dws_mandala...

Qual è la visione indù della sessualità?
Sloka[verso] 74

Lo scopo dell'unione sessuale è esprimere la bella intimità dell'amore e avvicinare marito e moglie insieme per la procreazione.Mentre offre una guida di comunità,l'Induismo non legisla le faccende sessuali.

BHASHYA[spiegazione]

Il rapporto sessuale è una naturale funzione riproduttiva,una parte della natura istintiva,e i suoi piaceri avvicinano l'uomo e la donna insieme così che possa essere concepito un figlio.Serve anche mediante la sua intimità ad esprimere e nutrire amore.E' l'amore che dota il rapporto sessuale con le sue più alte qualità,a trasformarlo da una funzione animale ad un compimento umano.Le faccende intensamente personali del sesso per quanto riguardano la famiglia o l'individuo non sono leglislati,ma lasciati al giudizio dei coinvonti,soggetti alle leggi e ai costumi della comunità.L'Induismo nè condona[permette]nè condanna il controllo delle nascite,la sterilizzazione,la masturbazione,l'omosessualità,pomiciare,la poligamia o la pornografia.Esso non esclude o ricava conclusioni severe contro nessuna parte della natura umana,anche se le scritture proibiscono l'adulterio e proibiscono l'aborto tranne per salvare la vita di una madre.Consigli in tali faccende dovrebbero essere cercati dai genitori,i più anziani e i capi spirituali.L'unica regola rigida è la saggezza,guidata dalla tradizione e dalla virtù.I Veda dicono, "Possano tutti i divini poteri insieme con le acque unire i nostri due cuori in uno!Possa il Messaggero,il Creatore e la santa Ubbidienza unirci." Aum Namah Sivaya.

Qual è la relazione del sesso con il matrimonio?
Sloka 75

La saggezza richiede che le intimità del rapporto sessuale siano confinate nel matrimonio.I matrimoni che sono liberi da precedenti relazioni sono i più veri e i più forti,che raramente finiscono nella separazione o nel divorzio.Aum Namah Sivaya.
BHASHYA
Quando un uomo ed una donna vergini si sposano e condividono l'intimità fisica l'un l'altro,la loro unione è molto forte e il loro matrimonio stabile.Questo è[avviene] perchè i loro nervi fisici correnti,o nadi,crescono insieme e formano un unico corpo e un unica mente.Al contrario,se l'uomo o la donna ha avuto rapporti prima del matrimonio,la vicinanza emozionale-fisica del matrimonio soffrirà,e questo in proporzione all'estensione della promiscuità.Affinchè un matrimonio abbia successo,i rapporti sessuali devono essere preservati per il marito e la moglia. Ognuno dovrebbe crescere per capire i bisogni dell'altro e avere cura nè di negare i rapporti al partner sposato nè di fare eccessiva richieste.Una salutiva,non repressa attitudine dovrebbe essere tenuta per quanto riguarda le faccende sessuali. Boys and girls must be taught to value and protect their chastity as a sacred treasure, and to save the special gift of intimacy for their spouse. They should be taught the importance of loyalty in marriage and to avoid even the thought of adultery. The Vedas intone, "Sweet be the glances we exchange, our faces showing true concord. Enshrine me in your heart and let one spirit dwell with us." Aum Namah Sivaya.

La sala multimediale dove adesso mi trovo sta chiudendo.Se qualcuno non lo fa prima di me,continuerò tradurre domani.
Cordiali saluti.








il.gabbiano
00martedì 29 agosto 2006 10:25
Re:

Scritto da: benimussoo 17/01/2006 12.20
[SM=x511460] Per noi Cattolici...

Il matrimonio basato su un amore esclusivo diventa la rappresentazione del legame di Dio con il suo popolo...

Cosa ne pensate? Anche nelle altre religioni avviene questo? confrontiamoci? Ciao Dana




Se ciò che tu pensi è vero, carissima Dana, allora il legame di Dio con il suo popolo dev'essere molto combattuto e drammatico e condurre al divorzio prima o poi...in Israele questo parallelismo è principe.

Tanti cari saluti [SM=x511460] [SM=x511460] [SM=x511460]

IL Gabbiano
presso
00martedì 26 settembre 2006 21:18
Re:

Scritto da: 1x2x 17/12/2005 13.01
Volevo esporvi una considerazione , che mi rammarica non avendo tra le fila il nostro Chi , la questione era questa , possibile che le persone non capiscono che quando io parlo o discuto con te che sei un mio interlocutore non devo dare retta alla figura fisica e psicologica o mentale , mi spiego io che discuto e parlo con te devo mettermi e metterti nelle condizioni di capire dopo aver approfondito o discusso cosa tu pensi , cosa vuoi esprimere , di che religoni sei , di che pensiero sei esponente , a quale cultura o livello sociale appartinei .. ecc.. ecc.. yhuj



Ciao Gianni purtroppo è il dramma dei giorni Nostri bbb
1x2x
00lunedì 2 ottobre 2006 08:09
Re:

Scritto da: Justee 25/08/2006 15.53
Vorrei chiedere quanto incide nella vita famigliare l'avere un componente di diversa fede ...
Mi spiego esempio fare la spesa , interessi , hobby , nel sesso , nel rapoorto con i figli , nella vita , nel lavoro quotidiana ecc.---ecc--

[Modificato da Justee 25/08/2006 15.55]




Ciao Rino io credo che incida abbstanza , e con abbastanza intendo che non è facile gestire la situazione , ci vuole pazienza , energia , amore tanto amore , e voglia di credere nell'altro , capire che l'altro non è stupido o ignorante , o capriccioso , è semplicemente una persona nel caso moglie o figlio/a che hanno avuto una evoluzione nelle loro idee per cambiarle e approfondirle cvbn
ShivaBhakta
00lunedì 2 ottobre 2006 19:50
... cosi' per amare, bisogna imparare prima a pazientare,
a sapere stare da soli, ad accettare l’altro e rispettarlo;
importante poi è avere fiducia in se stessi
perche' in fondo e' nel rapporto con il proprio se'
che si sviluppa il rapporto con il prossimo.
Erich Fromm
benimussoo
00giovedì 5 ottobre 2006 13:47
Re: Re:

Scritto da: il.gabbiano 29/08/2006 10.25



Se ciò che tu pensi è vero, carissima Dana, allora il legame di Dio con il suo popolo dev'essere molto combattuto e drammatico e condurre al divorzio prima o poi...in Israele questo parallelismo è principe.

Tanti cari saluti [SM=x511460] [SM=x511460] [SM=x511460]

IL Gabbiano



Ciao il gabbiano perchè mi dici questo , quale è la tua idea di matrimonio ?
il.gabbiano
00giovedì 5 ottobre 2006 14:23
Re: Re: Re:

Scritto da: benimussoo 05/10/2006 13.47


Ciao il gabbiano perchè mi dici questo , quale è la tua idea di matrimonio ?



Volevo dire che il legame fra Israele e Dio è fatto di tradimenti, di incomprensioni, di baratti etc., fino a concludersi, con l'avvento del Cristo, con il divorzio.
Questo è quanto dicono i cristiani, ma che dicono in parte gli ebrei, per i quali il divorzio non c'è stato ancora.

La mia idea di matrimonio è un'idea di costruzione felice, ma nel frattempo molto difficile da realizzare senza sforzi e senza la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie possibilità, soprattutto senza la consapevolezza del rispetto reciproco, che è cosa fondamentale per ogni decisione, di qualunque natura essa sia. Questo rispetto è stato nel tempo scalfito irrimediabilmente (speriamo di no) dagli atteggiamenti religiosi della maggioranza dei cristiani.

Tantissimi cari saluti

IL Gabbiano
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