Ogni volta che durante il ministero di campo qualcuno mi chiede: "Credi nei miracoli?", Spesso rispondo di si! Il motivo risiede nel fatto che io credo che sia un miracolo il fatto che qualcuno in precedenza posseduto e catturato dai demoni possa riuscire a liberarsi per giungere a servire Geova, anche quando tutti i demoni e il loro capo, Satana, hanno ora concentrato tutte le loro forze e tutta la loro potenza qui sulla terra! In modi di gran lunga più numerosi di quanto a noi noto, Geova si sta dando molto da fare per rafforzare la nostra fede in questi tempi critici, burrascosi e difficili. Oltre ai discorsi tenuti durante le Assemblee che ci riportano in mente i rammemoratori di Geova, le esperienze costituiscono un'”arma” potentissima che Geova usa per rafforzare la nostra fede nell'adempimento delle sue promesse.
Ciò che ho sperimentato di persona rimarrà per me un rammemoratore personale estremamente rafforzante del fatto che non siamo soli, i potenti angeli di Geova sono all'opera, e l'attività con cui ci supportano nel nostro ministero va molto al di la della nostra immaginazione.
Devo narrarvi una storia. E' la storia di uno dei candidati al battesimo. E' una donna di età avanzata, di circa 60 anni, assolutamente analfabeta, di nome Ibiere, una donna posseduta dai demoni, un membro devoto di una terribile chiesa spiritica della Nigeria, bella ma anche coraggiosa, e con cuore sinceramente disposto per servire l’Iddio vivente. Un giorno le si avvicinò un pioniere regolare che si trovava in servizio presentandole la Buona Notizia. Ma la donna aveva una domanda da porre. "Perché lo Spirito Santo deve essere così violento quando agisce su qualcuno?" Il fratello non la comprese. "Ciò che intendo é che ogni volta che ho una visione, devo subire delle lesioni e torno di nuovo ad essere quella di prima solo dopo una settimana o giù di lì" disse. "Ho tentato di evitare voi Testimoni di Geova. Si, questo mi ricorda che vi é uno dei vostri libri che mi piace moltissimo, ha tante immagini". Il fratello sorpreso le promise di portarle una copia del libro – Il mio Libro di Racconti Biblici.
Ad una visita ulteriore, il fratello portò con sé il libro e ne sfogliò con lei alcune pagine. Lei tenne per sé i suoi commenti, ma si recò presso la sua chiesa con una copia del libro Il mio Libro di Racconti Biblici che aveva ricevuto dal fratello. Il pastore vide il libro e urlò "Che cosa hai intenzione di fare con questo libro?". Ibiere rispose: "E’ sbagliato leggere il Libro di Dio?" Il pastore insistette che doveva restituire il libro. Orbene, anche lei insistette che voleva invece tenerlo! Dopo un pò, si accorse di non poter più ad avere visioni come invece avveniva in passato.
Questo perché lei nella sua chiesa era il Porta Insegna. Vi sono chiese come questa laggiù, e sono suddivise per gradi, secondo lei, in funzione del potere del demònio che é al comando delle cose nelle suddette chiese. "La nostra era la più elevata tra queste chiese", Ibiere aveva l’incarico di portare l’insegna di potere della chiesa – un simbolo del loro potere demonico, ecco perché il pastore era tanto furioso che qualcuno con tale posizione potesse avere qualche cosa a che fare con un libro edito dai Testimoni di Geova.
Secondo Ibiere, che rese la sua esperienza davanti ad un pubblico composto da qualcosa come 3.250 persone di domenica mattina, in numerose occasioni in cui il fratello doveva visitarla per lo studio e prima dell’arrivo di quest’ultimo, i demoni l’avevano minacciata affinché non avesse nulla a che vedere con il fratello che si stava recando da lei. E tutto questo a insaputa del fratello! Ora non sapeva né leggere né scrivere, pertanto l’unica cosa possibile era solamente continuare a meditare sulle foto e su ciò che il fratello le aveva insegnato traendolo dal Mio Libro di Racconti Biblici.
Spesse volte subì insoliti attacchi da parte dei demoni nel mezzo della notte. Lo studio continuò per alcuni mesi ma senza alcun progresso, tuttavia il fratello perseverò, e Lei pure si mostrava desiderosa di continuare. Diverse volte, a suo dire, aveva preso la decisione di dedicare la propria vita a Geova e battezzarsi, ma ad un certo le accadeva di non riuscire più a resistere alle minacce dei demoni, finché non dovette confidarlo al fratello che studiava la Bibbia con lei.
Mentre si preparava per le domande che precedono il battesimo, i demòni tornarono a minacciarla. Nella maggioranza dei casi cedette, "poiché i demòni mi dicevano che il giorno del mio battesimo non sarei riemersa dall’acqua."
Quando Ibiere si trovava dinanzi alla folla per narrare la sua esperienza, non era ancora battezzata. Pertanto credo proprio che molti fratelli pregarono nel loro cuore perché Geova frustrasse le minacce dei demòni. Anch’io pregai Geova di non consentire ai demòni neppure l’accesso ai locali in cui si teneva l’assemblea. Ma come é facile essere limitati persino nelle nostre preghiere! Ecco, il battesimo non avrebbe avuto luogo all’interno del locale in cui si teneva Assemblea! Quindi, a che é servita la mia preghiera? Ma Geova é amorevole, potente, comprensivo!
La piscina battesimale non aveva acqua al suo interno. Si ricorda che era un locale temporaneamente allestito per l’assemblea per ospitare la nostra Assemblea di Circoscrizione, poiché la nostra sala é attualmente in ristrutturazione. Tuttavia, utilizzammo un fiume, una sorta di pantano dietro il locale temporaneo per l’assemblea. Il suo utilizzo venne approvato dal comitato dell’assemblea per il battesimo degli 11 uomini e delle 9 donne candidate al battesimo durante l’assemblea di circoscrizione.
Poiché mi trovavo accanto a Ibiere, mi accorsi delle palpitazioni del suo cuore. "Nessuna paura cara sorella, l’Iddio che hai deciso di servire é colui che ha creato i Cieli e la Terra, ed é molto molto più grande di qualsiasi altro dio. Se solo osservi o noti qualcosa, chiama il nome di Geova. Siamo tutti qui con te".
Il suo sorvegliante che presiede era pronto ad assistere alla dedicazione di una studente Biblica che gli aveva praticamente tolto il sonno per la maggior parte delle notte, quando Ibiere veniva gridando “i demoni sono di nuovo qui, minacciano di nuovo violenza”. Questo sorvegliante era estremamente felice che la battaglia sotto quell’aspetto si fosse alquanto ridimensionata. Confessò "infatti fratello, é stata una vera e propria battaglia, la maggior parte delle volte di notte dovevo andare da lei quando mi mandava a chiamare".
L’acqua era profonda, a soli 3 metri di profondità già dava l’impressione di essere molto più profonda! Pertanto ai giovani non era consentito l’accesso alla zona, ad eccezione dei fratelli e delle sorelle mature e dei candidati al battesimo. L’atmosfera era innaturale, devo dire. Il fiume era transennato da un enorme steccato. Ben presto cominciarono ad affluire i candidati attraverso un cancello accuratamente sorvegliato dagli uscieri preposti. Questi cominciarono ad arrivare, e Ibiere fu l’ultima. I fratelli che conducevano il battesimo dovettero spruzzare un liquido antisettico nel fiume per prevenire infezioni batteriche o altro, giacché l’acqua non sembrava essere pulita. A coppie, i candidati entrarono e si battezzarono dinanzi a numerosi testimoni. E ora era il turno di Ibiere. Fu gradualmente condotta nell’acqua dai due fratelli, calata e sommersa! Quando venne fatta riemergere, saltò e urlò dalla gioia! Fui talmente sopraffatto dalle emozioni che dimenticai che avevo con me una macchina fotografica; riuscii solo a scattare una foto di lei mentre emergeva dall’acqua! Dopo il battesimo saltò verso l’alto nell’acqua con le mani rivolte al cielo, ringraziando Geova di non essere morta come avevano minacciato i demòni.
Essendo all’epoca una persona che udiva la voce dei demoni, era stata comprensibilmente disturbata dalle minacce. Ad attenderla alla riva vi era un gruppo di sorelle mature che la abbracciarono e la portarono via attraverso la folla. Ibiere si era battezzata, era fatta, la Vittoria appartiene solo a Geova!
Fratelli, questo é stato il viaggio di una persona che, a suo dire, é stata liberata da Babilonia la Grande...
In precedenza, mentre narrava l’esperienza, Ibiere aveva detto di essere stata molestata quando cominciò a frequentare la sua chiesa. Il pastore voleva sedurla. Insistette finché lei non cedette. Ma rimase molto disturbata dal fatto che una cosa simile potesse avvenire nella casa di Dio, pertanto cominciò a pregare Dio. “Dio, se questo non é il posto giusto, ti prego, conducimi nel posto giusto per poterti adorare. E qui Geova ha risposto alle mie preghiere anche se non so leggere o scrivere. Il mio cuore é gonfio di gioia oggi, sono così felice, sono stata liberata dalla trappola dei demoni. Prima di questo istante non mi lasciavano un momento di riposo. Se volevo fare una cosa, protestavano, se volevo farne un’altra protestavano. Comunque, nella maggior parte dei casi, ho dovuto assumere degli atteggiamenti anormali, le persone che mi stavano intorno non sapevano che stavo semplicemente rispondendo all’influenza demonica. Ecco ora sono libera." Questo é quanto ha narrato Ibiere davanti al popolo di Geova congregato!
Articolo pubblicato sul sito Nigeria in data 29/12/2006 all'indirizzo web
777.elvis.multiply.com
P.s.: Medito e esperienze come questa mi fanno riflettere che molto spesso la predicazione aiuta il prossimo in modo pratico
Saluti