al di sopra delle parti,dell'odio,del passato ,degli attacchi ad hominem

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jwscientist
00lunedì 20 agosto 2007 15:10
I culti soffrono di complesso di persecuzione, credono sempre che qualcuno sia la fuori pronto a maltrattarli o perseguitarli.

Pococ importa se la loro asocialita' porta questi risultati a volte, per loro fuori c'e' il mondo di satana ,e i culti rivoluzionisti credono che appena la societa' verr'a distrutta gli adepti del culto prenderanna potere.

L'aggessione esterna rafforza in loro la convinzione di essere un popolo speciale ,e di essere nell0unica verita'.

Famoso e' i lcaso in america del gruppo che prima dell'attacco dell'fbi si considerava la pupilla dell'occhio di dio.


tratto da un testo di sociologia dell'universita' Alma Mater di Bologna
pyccolo
00lunedì 20 agosto 2007 15:32
Re:
jwscientist, 20/08/2007 14.54:



E adesso qui alcuni psicologi meo laureati sotto controllo mentale e alcuni medici , dicono che i loro argomenti non sono validi.

Siamo proprio alla frutta ,per non riconoscerer che siamo finiti in un culto



Troppo vago

A chi ti riferisci?

Grazie


jwscientist
00lunedì 20 agosto 2007 15:38
Mi riferisco al fatto che la conoscenza non e' collegabile con la capacita' di ellaborazioen di una mente.

Mi riferisco al fatto che la psicologia sociale di alto livello non si puo' combattere con una laurea in medidina ,ma serve ulteriore approfondimento.

E mi riferiscoa al fatto che la laurea in se in psicologia non richiede di diferendere i diritti umano ,dato che molti psicologi sono stai denunciati pewr manipoalzioen dei pazietni.

E mi riferisco al fatto che coem diceva Albert Einstein leggere troppi libri dopo una certa eta' non fa bene ,se non si elabora da soli.

Ora la realta' dei culti e 'davanti ai nostri occhi , ma si cerca sempre di negarla ,dicendo che pochi sono diversi e sono quelli che sono la bandiera di tutto un fruppo, che la laurea non permette di cadere in un controllo mentale, oppure che le persoen che crriticano sono instabili e tutti quelli che subiscon odanno dai culti sono pazzi.


E' assurdo !!!!!!!!!!!!!!!
pyccolo
00lunedì 20 agosto 2007 16:07
Re:

jwscientist
Mi riferisco al fatto che la conoscenza non e' collegabile con la capacita' di ellaborazioen di una mente.



Sei d'accordo che se uno è seguace di qualcuno, chiunque sia, non è più totalmente autonomo mentalmente, ma dipende dal pensare di colui che designa o si designa come maestro?


Mi riferisco al fatto che la psicologia sociale di alto livello non si puo' combattere con una laurea in medidina ,ma serve ulteriore approfondimento.



Non è questione di psicologia di alto o basso livello o di laurea in medicina...il nocciolo della questione sta nell'intendere quanto il pensiero altrui, chiunque esso sia, permea il nostro pensare o le nostre decisioni o le nostre aspettative. Tutti in qualche modo comprendiamo che dipendiamo spesso da decisioni prese altrove, siamo in grado di capirlo, ma non tutti siamo disposti a riconoscerlo ed a fare i passi per sottrarci a quel controllo.


E mi riferisco al fatto che coem diceva Albert Einstein leggere troppi libri dopo una certa eta' non fa bene ,se non si elabora da soli.



Assurdo...non condivido il fatto che dopo una certa età non faccia bene leggere libri. Cosamai non fa bene lasciarsi condizionare.


Ora la realta' dei culti e 'davanti ai nostri occhi , ma si cerca sempre di negarla ,dicendo che pochi sono diversi e sono quelli che sono la bandiera di tutto un fruppo, che la laurea non permette di cadere in un controllo mentale, oppure che le persoen che crriticano sono instabili e tutti quelli che subiscon odanno dai culti sono pazzi.



La realtà dei culti non è molto dissimile dalla realtà politica, sociale ed individuale, o familiare. Sicuramente la realtà dei culti si inserisce fra tutte le altre realtà che tentano il dominio ed il controllo sugli adepti.
Tutte le realtà religiose, dalle colossali alle più piccole, che si definiscano sette o religioni, esercitano il controllo sugli adepti, altrimenti non sopravvivrebbero.
Per questo tutti, compreso perciò le relatà religiose, pestano, quando è possibile a morte, il dissenso. Il dissenso è nemico pericolosissimo, al punto che, e loro lo sanno, se si diffondesse sarebbe l'estinzione dell'ideologia. Non per nulla il Vaticano, ed in genere tutti i culti, combattono all'ultimo respiro, all'ultimo sangue tutte quelle ideologie che hanno a che fare con il relativismo o la cosiddetta laicità, per non dire che combattono a morte contro il libero pensiero.

Pyccolo
jwscientist
00lunedì 20 agosto 2007 16:21

Sei d'accordo che se uno è seguace di qualcuno, chiunque sia, non è più totalmente autonomo mentalmente, ma dipende dal pensare di colui che designa o si designa come maestro?



Essere seguace di qualcuno in se per se non e' errato , e' il livello di influenza che fa la differenza ,e' l'etica dell'influenza , nalla vita in fondo abbiamo tutti seguito dei modelli.
Ma la parola seguace indica qualcosa di non sano.




Non è questione di psicologia di alto o basso livello o di laurea in medicina...il nocciolo della questione sta nell'intendere quanto il pensiero altrui, chiunque esso sia, permea il nostro pensare o le nostre decisioni o le nostre aspettative. Tutti in qualche modo comprendiamo che dipendiamo spesso da decisioni prese altrove, siamo in grado di capirlo, ma non tutti siamo disposti a riconoscerlo ed a fare i passi per sottrarci a quel controllo.




Non dobbiamo sottrarci al controllo etico delgi altri ,se e' benefico ,sarebbe assurdo esimerci dal controllo dei genitori per esempio.
E' che non dovrebbe esere una controllo ma un influenza benefica .
Inoltre per capire l'animo umano e' meglio una laurea umanistica, ingegneria e medicina servono a poco secondo il mio parere.
Lo capisce meglio un poeta senza laurea .



Assurdo...non condivido il fatto che dopo una certa età non faccia bene leggere libri. Cosamai non fa bene lasciarsi condizionare.




Dopo uan certa eta' e' meglio seguire la ricerca delle nostre domande ,che riempirci di informazioni, cosi' la pensava Einstein e io condivido




La realtà dei culti non è molto dissimile dalla realtà politica, sociale ed individuale, o familiare. Sicuramente la realtà dei culti si inserisce fra tutte le altre realtà che tentano il dominio ed il controllo sugli adepti.
Tutte le realtà religiose, dalle colossali alle più piccole, che si definiscano sette o religioni, esercitano il controllo sugli adepti, altrimenti non sopravvivrebbero.
Per questo tutti, compreso perciò le relatà religiose, pestano, quando è possibile a morte, il dissenso. Il dissenso è nemico pericolosissimo, al punto che, e loro lo sanno, se si diffondesse sarebbe l'estinzione dell'ideologia. Non per nulla il Vaticano, ed in genere tutti i culti, combattono all'ultimo respiro, all'ultimo sangue tutte quelle ideologie che hanno a che fare con il relativismo o la cosiddetta laicità, per non dire che combattono a morte contro il libero pensiero.





La realta' dei culti e' diversa perche' raggiunge un livello di controllo che non esiste nelle altre istituzioni.
Ieri il mio amico jason di Buffalo ,si e' sentito dire da un tdg online, che lui ha fatto un cotnrollo sui files della betel di brooklyn, e hanno visto che lui ha preso in giro gli anziani durante il comitato giudiziario.
E' tutto catalogato a new york.
Questo e' uan banale esempio per dire che i culti sono diversi da tutte le attivita' sociali ,perche' non raggiungono quel livello
jwscientist
00lunedì 20 agosto 2007 17:00
I culti tendono a essere altmamente coesi ,ben organizzati ,secretivi ,e ostili verso coloro che sono critici e non sono membri del gruppo ......e specialmente aggressivi verso gli ex membri" (corsivo mio)



La motivazioen nel fatto che chi lascia i culti diventa un nemico dell'unica verita' esistente,poiche' uttel le altre religioni non possiedono la verita'
jwscientist
00lunedì 20 agosto 2007 18:07

Tutto ciò a mio parere è sintomo chiaro del loro sorpreso disagio nel constatare che persone con un evidente ottimo livello di cultura e intelligenza come la maggior parte dei TDG presenti su questo forum rimangono fermi e lieti di seguire la direttiva dello Schiavo Fedele e Discreto.

Altro che poveri noi che seguiamo la direttiva.




Secondo alcuni psicologi ,essere in un cult oautoritario tutta la vita e' come non vivere.
Poiche' le emozioni sono offuscate, il modo di pensare ritardato, le informazioni selezionate da altri e cosi' via.

E' come vivere ma non vivere, secondo i poeti la cosa peggiore

Come e' brutto vivere e accorgersi di non aver vissuto
pyccolo
00lunedì 20 agosto 2007 22:02
Re:
jwscientist, 20/08/2007 16.21


Essere seguace di qualcuno in se per se non e' errato , e' il livello di influenza che fa la differenza ,e' l'etica dell'influenza , nalla vita in fondo abbiamo tutti seguito dei modelli.
Ma la parola seguace indica qualcosa di non sano.



E' in questo che non concordo con Hassen.
E' l'influenza, di qualunque grado, anche minima, allorchè essa è di tipo inconsapevole, a fare la grossa differenza.
Poi si può star bene, o sentirsi gratificati nel subire un'influenza, ma ciò non toglie che per principio essa sia deleteria e pericolosa per la propria incolumità fisica e mentale.
C'è modo e modo di rifarsi a modelli: consapevole ed inconsapevole...sembra una banalità, ma la differenza consiste in un abisso.



Non dobbiamo sottrarci al controllo etico delgi altri ,se e' benefico ,sarebbe assurdo esimerci dal controllo dei genitori per esempio.



E siamo al bivio. Se tu dici che non dobbiamo sottrarci al controllo etico altrui, allora perchè condanni i culti, dato che per loro quel controllo è considerato benefico? Non vedi come si snodano le diatribe in questo forum, nonostante la tua tenace apologia di Hassen?
Tu vorresti l'impossibile: che, cioè, un controllato sappia distinguere fra controllo benefico e controllo malefico. Se così fosse non esisterebbero più culti organizzati.
Solo sottraendosi del tutto ad ogni controllo si può essere in grado di fare distinzioni.
Il problema sta nella metodologia: in che modo è possibile sottrarsi ad ogni controllo? Quale dovrebbe essere il punto di riferimento certo, quello che non tradisce mai?
Non è possibile ricercare in altri quel punto di riferimento e pensare di potersi sottrarre alla loro influenza.
Io ho gettato giù nudo e crudo questo concetto, ma è ovvio che alle spalle c'è tutta una lunga disquisizione, che non è possibile racchiudere in quattro brevi righe.
Circa i genitori va osservato che non sempre sono punti di riferimento
validi; anzi, spesso purtroppo, son proprio loro che indirizzano i figli al controllo altrui, sin dall'infanzia, anche se incosapevolmente ed in buona fede (TRASMISSIONE DI CERTEZZE -che tali non sono- IN BU0NA FEDE).




E'
Inoltre per capire l'animo umano e' meglio una laurea umanistica, ingegneria e medicina servono a poco secondo il mio parere.
Lo capisce meglio un poeta senza laurea .



Anche questo è un luogo comune, una favola. E' come dire che l'umile contadino non sia in grado di capire l'animo umano.
Se poi parli di lauree in scienze umanistiche dove collocheresti la folta schiera di teologi, di ogni grado e di ogni schieramento, artisti nell'uso della parola e del concetto di amore, che però sono spesso gli artefici del condizionamento mentale?



La realta' dei culti e' diversa perche' raggiunge un livello di controllo che non esiste nelle altre istituzioni.



In apparenza, ma nei fatti le sorprese sono molte. Ho citato l'esempio di Giovanni Passannante, senza che quest'evento abbia sollevato un minimo di solidarietà e di sdegno, non tanto per la sua persona, quanto per l'assurda e quantomai ancora, purtroppo, moderna violazione dei diritti umani, come il sacrosanto diritto alla difesa, disconosciuto, quando lede gli interessi del potere, dai detentori del potere stesso a chi lo affida loro... ironia della sorte.
La realtà dei culti si differenzia per il controllo di tutti su tutti gli altri, meno che sulla gerarchia religiosa, detentrice del potere.

Come vedi di obiezioni ce ne sono, anche se ritengo che ciò che Hassen afferma sia un'osservazione, spesso fedele, dei fatti che si snodano fra i culti e non, ma non la loro spiegazione e la spiegazione della loro origine.

Pyccolo
jwscientist
00martedì 21 agosto 2007 09:21

E' in questo che non concordo con Hassen.
E' l'influenza, di qualunque grado, anche minima, allorchè essa è di tipo inconsapevole, a fare la grossa differenza.
Poi si può star bene, o sentirsi gratificati nel subire un'influenza, ma ciò non toglie che per principio essa sia deleteria e pericolosa per la propria incolumità fisica e mentale.
C'è modo e modo di rifarsi a modelli: consapevole ed inconsapevole...sembra una banalità, ma la differenza consiste in un abisso.




Non si puo' richiedere all'essere umano di essere sempre consapevole e cosciente di cio' che l'influenza ,questo 'e impossibile ,dato che la nostra mente stessa agisce in modo automatico nella grande percentuale delle azioni.
E' un utopia dell'uomo volersi sentire libero e semrpe consapevole.
La stessa psicologia cognitiva usa metodi ,che i pazienti non semrpe possono comprendere.
Cio' che invece non e' etico e' il risultato creare persone dipendenti ,che non possono obbiettare, fare domande, leggere cose critiche ,e avere emozioni proprie.
Ecco dove i culti esagerano ,e violano i diritti fondamentali delle nazioni unite.





E siamo al bivio. Se tu dici che non dobbiamo sottrarci al controllo etico altrui, allora perchè condanni i culti, dato che per loro quel controllo è considerato benefico? Non vedi come si snodano le diatribe in questo forum, nonostante la tua tenace apologia di Hassen?
Tu vorresti l'impossibile: che, cioè, un controllato sappia distinguere fra controllo benefico e controllo malefico. Se così fosse non esisterebbero più culti organizzati.
Solo sottraendosi del tutto ad ogni controllo si può essere in grado di fare distinzioni.
Il problema sta nella metodologia: in che modo è possibile sottrarsi ad ogni controllo? Quale dovrebbe essere il punto di riferimento certo, quello che non tradisce mai?
Non è possibile ricercare in altri quel punto di riferimento e pensare di potersi sottrarre alla loro influenza.
Io ho gettato giù nudo e crudo questo concetto, ma è ovvio che alle spalle c'è tutta una lunga disquisizione, che non è possibile racchiudere in quattro brevi righe.
Circa i genitori va osservato che non sempre sono punti di riferimento
validi; anzi, spesso purtroppo, son proprio loro che indirizzano i figli al controllo altrui, sin dall'infanzia, anche se incosapevolmente ed in buona fede (TRASMISSIONE DI CERTEZZE -che tali non sono- IN BU0NA FEDE).




Il problema e' che cio' che noi consideriamo etico ,e giust ocom influenza ,se non e' avvallato dalla comunita' non ha senso.
Io credo nell'etica del documento delle nazioni unite, per il semplice fatto che e' comunitario gregario e riconosciuto nel mondo ,e si basa anche su una lettura dei libri sacri non alla lettera.
Che ci siano gruppi religiosi che leggendo la Bibbia credono di avere un etica e influenza migliore , ma che contraddice i diritti umani per ma e' assurdo,e devono essere bloccati a lpiu' presto.
Non e dittatura e' la concezioen che la comunita' internazionale ha l'ultima parola ,coem l'ha avuta con Hitler e Mussolini e altri.......cosi' con le singole religioni dispotiche come i tdg.





Anche questo è un luogo comune, una favola. E' come dire che l'umile contadino non sia in grado di capire l'animo umano.
Se poi parli di lauree in scienze umanistiche dove collocheresti la folta schiera di teologi, di ogni grado e di ogni schieramento, artisti nell'uso della parola e del concetto di amore, che però sono spesso gli artefici del condizionamento mentale?





Io ho detto l'esatto contrario , ho detto che la sensibilita' ha piu' valore della conoscenza, e che riempire la mente di informazioni non garantisce una grande elaborazione , poiche' quella ' dovuta ad altre motivazioni.
Molti Nazisti avevano un profonda cultura, la sensibilita' e' cio' che fa la differenza.
Nei testimoni di Geova no nesiste sensibilita' di alto livelllo ne poesia ,e quindi e' molto pericoloso.
I teologi artefici del controllo mentale, lo hanno subito loro stessi ,e la cultura non e' un antidoto , ma una semolice protezione ,e se' una cultura umanisica sensibile.






In apparenza, ma nei fatti le sorprese sono molte. Ho citato l'esempio di Giovanni Passannante, senza che quest'evento abbia sollevato un minimo di solidarietà e di sdegno, non tanto per la sua persona, quanto per l'assurda e quantomai ancora, purtroppo, moderna violazione dei diritti umani, come il sacrosanto diritto alla difesa, disconosciuto, quando lede gli interessi del potere, dai detentori del potere stesso a chi lo affida loro... ironia della sorte.
La realtà dei culti si differenzia per il controllo di tutti su tutti gli altri, meno che sulla gerarchia religiosa, detentrice del potere.

Come vedi di obiezioni ce ne sono, anche se ritengo che ciò che Hassen afferma sia un'osservazione, spesso fedele, dei fatti che si snodano fra i culti e non, ma non la loro spiegazione e la spiegazione della loro origine.




Nei culti ancher la leadership e' controllata ,poiche spesso non sono consapevoli di quello che fanno.
Vedono il male ,ma la dottirna gli ha insegnato a razionalizzare tutto e quind ia giustificarlo con l'ideologia
pyccolo
00martedì 21 agosto 2007 10:07
Re:



Non si puo' richiedere all'essere umano di essere sempre consapevole e cosciente di cio' che l'influenza ,questo 'e impossibile ,dato che la nostra mente stessa agisce in modo automatico nella grande percentuale delle azioni.



Questo è ciò che ha insegnato Freud, di fatto, però, non son pochi oggi quelli che si son buttati alle spalle il concetto di influenza incosapevole.
Per questo dico che Hassen, mentre analizza e descrive comportamenti, non spiega perchè la persona è portata a farsi influenzare, ovvero non spiega come la consapevolezza si trasformi in incosapevolezza...
ovvio che diventa impossibile tutelarsi dall'influenza del pensiero altrui. Ad esempio tu dici che segui Hassen, ne hai sposato la causa, ne fai apologia, ne parli bene, ma poi ammetti che anche a te, come agli altri esseri umani, non si può richiedere d'essere sempre consapevole e cosciente di ciò che può influenzarti. Se non ne sei sempre consapevole, in che modo potrai mai percepire il condizionamento?...difatti, molto onestamente, ammetti di non saperlo, perciò potresti già essere tu stesso influenzato dal pensiero altrui, senza rendertene conto...lo dici tu stesso.



E' un utopia dell'uomo volersi sentire libero e semrpe consapevole.
La stessa psicologia cognitiva usa metodi ,che i pazienti non semrpe possono comprendere.



Mi sorprendi...predichi Hassen perchè aiuta a sottrarsi da influenze negative, poi però affermi che è un'utopia sentirsi liberi e consapevoli. Strana psicologia, ti pare?
Se i pazienti non possono comprendere, mentre lo possano gli psicologi che fan uso della "psicologia cognitiva", come fai a condannare i culti, dal momento che, come avviene spesso, potrebbe affermarsi il culto degli psicologi cognitivi che, detentori di metodi noti ed usati solo da loro, possono, ad un certo punto, decidere di detenere il potere su chiunque essi riescono ad influenzare ed a sottomettere, per finalità proprie, come avviene appunto per i culti, per le religioni in genere? [SM=g7066]


Ecco dove i culti esagerano ,e violano i diritti fondamentali delle nazioni unite.



Vedi dove non condivido i tuoi interventi, anche se in linea di pricipio sollevano un giusto polverone?
Secondo te l'influenza è inevitabile, per cui, tu dici, chi la esercita deve esercitarla con discrezione, senza esagerare.
Detto questo, caro mio, come fai a sapere la misura della discrezione?
Insomma, a parer tuo, siamo condannati, volenti o nolenti, a subire la volontà altrui?
Io vado oltre è dico che può essere possibile evitare ogni tipo di influenza incosapevole.



Nei culti ancher la leadership e' controllata ,poiche spesso non sono consapevoli di quello che fanno.



Se è controllata ti chiedo: da chi è controllata?
Chi è il dententore di un così grande potere?
Sapendolo verrà identificato ed evitato.
Sono curioso di sapere chi.

Ciao




jwscientist
00martedì 21 agosto 2007 11:06

Questo è ciò che ha insegnato Freud, di fatto, però, non son pochi oggi quelli che si son buttati alle spalle il concetto di influenza incosapevole.
Per questo dico che Hassen, mentre analizza e descrive comportamenti, non spiega perchè la persona è portata a farsi influenzare, ovvero non spiega come la consapevolezza si trasformi in incosapevolezza...
ovvio che diventa impossibile tutelarsi dall'influenza del pensiero altrui. Ad esempio tu dici che segui Hassen, ne hai sposato la causa, ne fai apologia, ne parli bene, ma poi ammetti che anche a te, come agli altri esseri umani, non si può richiedere d'essere sempre consapevole e cosciente di ciò che può influenzarti. Se non ne sei sempre consapevole, in che modo potrai mai percepire il condizionamento?...difatti, molto onestamente, ammetti di non saperlo, perciò potresti già essere tu stesso influenzato dal pensiero altrui, senza rendertene conto...lo dici tu stesso.




Questa non era solo un idea di Freud , questa e' la realta' degli esseri umani, non non siamo consapevoli in grande percentuale delle nostre azioni e le nostre influenze, ne di come influenziamo gli altri.
L'unica salvezza sono i risultati positivi.
Quando abbiamo una etica che fa crescere persone mature ,indipendenti,serene,con emozioni sane e gioiose di vivere ,abbiamno raggiunto lo scopo.
Io non sto dicendo che le religioni non siano utili , in quanto aiutano l'animo umano ,io sto dicendo che devono rispettare i diritti umani ,e smettere di leggere i loro libri Sacri in maniera letterale come fa Alqueda per esempio.
Se anche una persona per vari motivi deve essere TDG ,e' buono che capisca dove i tdg non rispettano i diritti umani ,e hanno una pressione sociale troppo forte verso gli individui.
Nel crearsi proprie idee, nel matrimonio, nella valutazione e interpretaizoen della Bibbia,nella vita di tutti i giorni , nella possiblita' di criticare ,domandare, ecc.ecc...i Tdg violano giorno dopo giorno i diritti fondamentali.


Mi sorprendi...predichi Hassen perchè aiuta a sottrarsi da influenze negative, poi però affermi che è un'utopia sentirsi liberi e consapevoli. Strana psicologia, ti pare?
Se i pazienti non possono comprendere, mentre lo possano gli psicologi che fan uso della "psicologia cognitiva", come fai a condannare i culti, dal momento che, come avviene spesso, potrebbe affermarsi il culto degli psicologi cognitivi che, detentori di metodi noti ed usati solo da loro, possono, ad un certo punto, decidere di detenere il potere su chiunque essi riescono ad influenzare ed a sottomettere, per finalità proprie, come avviene appunto per i culti, per le religioni in genere?




Infatti i culti non vanno condannati per la loro dottrina e le loro idee, vanno condannati per il loro comportmento e i loro risultati.
Quando Il signor Losch ha fatto l'esempio che l'universita' e' come spararsi in bocca, quello dimostra uan atteggiamento autoritario ,che non si riscontrerebbe in nessuni discorso in ambienti liberale che vuole criticare l'ambiente universitario.
I tdg hano mantenuto l'arroganza e autoritarismo tipico dei vecchi mondi ,cosa che le istituzioni moderne hanno abbandonato da secoli.
Perche' i tdg ritengono di avere un etica superiore,dovuta alla loro comprensione biblica.
Se dovessimo stare dietro a tuittle le etiche diverse dei gruppi americani cristiani ci sarebbe da impazzire, ci sono queli che si arrogano il diritto di usare le punizioni fisiche sui figli.
Quelli che si arrogano il diritto di portare serpenti velenosi in chiesa in Virgnia.
Quelli che si arrogano il diritto di poligamia in nevada.
Quelli che si arrogano il diritto di rifiutare trasfusioni anche se mancano i sostituti del sangue.




Vedi dove non condivido i tuoi interventi, anche se in linea di pricipio sollevano un giusto polverone?
Secondo te l'influenza è inevitabile, per cui, tu dici, chi la esercita deve esercitarla con discrezione, senza esagerare.
Detto questo, caro mio, come fai a sapere la misura della discrezione?
Insomma, a parer tuo, siamo condannati, volenti o nolenti, a subire la volontà altrui?
Io vado oltre è dico che può essere possibile evitare ogni tipo di influenza incosapevole.




Non e' ne un polverono ne una condanna ,e' una battaglia che portano avanti le Nazioni Unite da secoli.
Sapendo che la mente umana non cresce senza influenze positive e negative si e' cercato di creare un documento etico , che influenza le menti in modod positivo.
Ma come puoi' insegnarlo a persone che credono dalla BIbbia di avere letto il nome Nazioni Unite nella bestia cavalcata di Rivelazione, quando non ce' scritto il nome da nessuan parte.




Se è controllata ti chiedo: da chi è controllata?
Chi è il dententore di un così grande potere?
Sapendolo verrà identificato ed evitato.
Sono curioso di sapere chi.




Il Genoma e i condizionamenti culturali.
Non sono evitabili sono modulabili lentamente.
pyccolo
00martedì 21 agosto 2007 11:21
Re:






Se è controllata ti chiedo: da chi è controllata?
Chi è il dententore di un così grande potere?
Sapendolo verrà identificato ed evitato.
Sono curioso di sapere chi.




Il Genoma e i condizionamenti culturali.
Non sono evitabili sono modulabili lentamente.





Caspiterina...allora avanti con un bell'altare a questi nuovi dei!

Le convinzioni sono le peggiori nemichge della verità, caro jwscientist!

IL tuo ragionamento è lo stesso del tizio che abbatte il lauro, poi ne usa parte per far legna e cuocere i cibi.
Ne usa un'altra parte per far mobili.
Infine ne usa un pezzo per costruirsi un dio e, dopo averlo costruito, gli si china davanti e dice: Tu sei il mio dio e da te dipendo.

Così è del "Genoma" e dei "condizionamenti culturali".

Credo che a questo punto abbiamo molto poco da condividere.
Quello che c'era da condividere l'ho condiviso con te, come il fatto che le osservazioni di Hassen possono essere condivisibili, ma non spiegano l'origine del fenomeno. Tu dici che il fenomeno non ha spiegazioni...assurdo.
Insisti sulle tue posizioni, ovvero non sei disposto a metterle in discussione, così come fanno i religiosi con i loro ideali, ragion per cui, a questo punto, dato che saremmo inutilmente ripetitivi, ritengo d'essere giunto con te al capolinea.
Se a qualcun altro può interessare l'argomento non farà altro che aprire un altro thread.

Tanti saluti, simpaticone.

Pyccolo




jwscientist
00martedì 21 agosto 2007 11:42
ok facio una domanda io...........



Di chi e' la colpa se i mazisti hanno ucciso 6 milioni di ebrei??
Perche' erano tutti tedeschi o zone limitrofe???
Vuoel dire che le altre eprsoen erano tute piu' buone dei nazisti??
Perche' molti all'inizio hanno sincermente creduto che il nazismo fosse utile all'uomo.

Se la risposta non e' il genoma,il condizionamento culturale e la eazionalizzazione ideological umana ,allora avanti con le risposte
benimussoo
00giovedì 29 novembre 2007 21:12
Re:
jwscientist, 20/08/2007 14.54:

La persona che seguo da anni dottor Steven Hassan collabora con governi di mezzo mondo ,universita', ha fatto conferenze al Mit e ad Harvard.

E adesso qui alcuni psicologi meo laureati sotto controllo mentale e alcuni medici , dicono che i loro argomenti non sono validi.

Siamo proprio alla frutta ,per non riconoscerer che siamo finiti in un culto



caro jw certo che si è finiti in culto , bisogna anche capire se il culto è ossessivo o un culto libero , ognuno può scegliere di seguire quello che vuole , ma deve fare attenzione




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