al di sopra delle parti,dell'odio,del passato ,degli attacchi ad hominem

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jwscientist
00venerdì 17 agosto 2007 18:10
culto
" Un gruppo religioso o quasi religioso caratterizato da insolite e atipiche credenze,chiusura verso la realta' esterna ,e con struttura autoritaria.
I culti tendono a essere altmamente coesi ,ben organizzati ,secretivi ,e ostili verso coloro che sono critici e non sono membri del gruppo ......e specialmente aggressivi verso gli ex membri" (corsivo mio)
jwscientist
00venerdì 17 agosto 2007 18:15
Culto della personalita'

"esagerata devozione verso un leader ( o gruppo) carismatico politico ,religioso o altro,di solito fomentata da figure autoritarie o di regime ,con lo scopo di mantere il controllo e potere sugli adepti"

Qualsiasi figura o ambiente autoritario prima o poi sviluppa o struttura intorno a se un sistema con le caratteristiche di un culto.

Credo che volente o nolente ,la figura autoritaria automaticamente crea comportamentei non chiari e ingannevoli ,poiche' la brama di potere e controllo che deve soddisfare offusca il suo modo di pensare etico ,che e' naturale nell'essere umano se sviluppa una sana maturita'
jwscientist
00venerdì 17 agosto 2007 18:46
Vi e' mai capitato di innamoraarvi di una persona ,e scorpire poi che quella persona stava soltanto recitando una parte ,e non era sincero o sincera??

Vi e' mai capitato di comprare un prodotto ,e accorgervi che senza averci riflettuto siete stat ispinti da una pubblicita' vista in passato..

Vi e' mai successo di seguire la dottrina di un gruppo religioso o politico e accorgervi dopo anni che il comportamento del gruppo stesso non era cosi' idealista, puro e onesto coem credevate che fosse ???

Se la vostra risposta a queste domande e' si ,siete semplicemnte un essere umano che ha con l'esperienza compreso che la nostra mente e' altamente manipolabile e influenzabile , e che non semrpe ci rendiamo conto della' realta' che stiamo vivendo.

In molti casi non solo noi nonj siamo consapevoli di cio' che sta accadendo ma anche chi manipola un'altra persona puo' farl osenza essere pienamente cosciente.

Se state dicendo dentro di voi, a me non puo' succere perche' il mio compagno e' buono e ha alte mete umane idealsitiche, oppure la mia religione vuole il bene del mondo, bene vi state ingannando ,perche' nel passato le peggiori figure autoritarie avevano programmi idealistici.

Se state pensando che non puo' succedere a noi perche' abbiano la Bibbia ,amiamo ricordare qui il suicidio collettivo a joenstown di un gruppo cristiano di cui parleremo fra breve
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 05:02
I culti utilizzano il controllo mentale , o controllo sulla maggior parte delle sfere cognitive della persona per crere adepti.
Questo si attua controllando l'informazione ,l'emozioni , il modo di pensare il comportamento e l'ambiente.

Oggi i culti sono infiltrati nella nostra societa' in maniera ampissima ,e inoltre sono appoggiati da lobby finanziarie ,partiti politici , governi , ,
Abbiamo culti religiosi, politici ,commerciali e culti nel campo della salute mentale.

La Massoneria , i movimento filo ebraici, l'americanizzazione del mondo , le culture asiatiche, le ex dittature dell'europa dell'est, tutti i movementi piu' potenti del mondo usano i culti per raggiungere i loro obbiettivi.

Fino ad usare gruppi mafiosi , che sono culti criminalizzati.




jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 06:27
Principali disturbi a cui ss iva incontro ,essendo all'interno di un culto autoritario

Disturbo da personalita' dipendente

" Un disturbo della personalita' manifestato da carattetristiche di lungo periodo ,nal lasciare passivamente altre persone nel prendere responsabilita' nelle areee magiiori della nostra vita ,disturbo dovuto ad una mancanza di confidenza e indipendenza personale"

Una persona per la sua felicita' necessita' di crescere e maturare ,e trovando le circostanze giuste lo fara' al meglio e per il suo bene ,cio' non accade nei culti"



Disturbi dissociativi

" Gruppo di disturbi caratterizzato da un improvviso ,graduale ,transitoriro,o interruzione cronica nelle normali funzioni integrative della coscienza , memoria , o percezioen dell'ambiente"


Nei culti la persona tende a sopprimere la personalita' autentica e a crearne una nuovas,che s iconforma al modello proposto dal culto stesso.


jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 07:54
A mio parere personale , essendo quello dei culti un controllo mentale e non fisico , nel prossimo futuro semrpe piu' persone crearanno un filtro mentale verso il controllo.

Questo accadra' riconoscendo i meccanismo messi in atto per controllare gli adepti , l'impossibilita' di avere accesso alle informazioni critiche , l'impossibitla' di esprimere domande e dubbi , le fobie inculcate vero il mondo esterno ecc.ecc..

Mano a mano che piu' persone crearanno questo filtro , il gruppo dovra' muoversi verso una condizione di maggiore etica ,per poter mantenere un certo controllo.

Una spinta enorme viene data da internet dove le persone vengono a contatto con ogni tipo diversa di mentalita',ed e' per questo che i culti cercano semrpe di sopprimere l'utilizzoa di internet ,anche se viene usato soltanto per comunicare.
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 10:09
Il culto crea una copertura verso tutto cio' che e' la sua parte autoritaria e controllante.

Esiste un modod di manifestarsi verso quelli esterni , dove tuti viene edulcorato addoclito per sembrare aperti etici e comprensivi.
Soltant opoi all'interno del gruppo viene mostrato il vero volto.

Lo Psichiatra americano J.Lifton parlava di sdoppiamento , cioe' una personalita' per il lavoro secolare, la vita di tutti i giorni ,e una persoanlita all'interno del gruppo con la personalita' unica insegnata dal gruppo.

Ecco eprche' i gruppi vengono tacciati di ipocrisia

" pretendere di avere qualita' ,credenze,o sentimenti che in realta' non si possiedono"
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 10:12
Alcuni psicoterapisti hanno decantato le lodi di alcuni culti ,e addirittura spinto le persone a unirsi a questi.

E' stato dimostrato che un ambiente controllante e autoritario puo' avere un momentaneo beneficio verso le persone con disturbi.

Ma questo soltanto perche' riproducono una stato di regressione nella persona, che non e' poi etico.

Inoltre appena la persoan lascia il culto i vari disturbi risorgono ,con l'aggravante di avere person ann idi vita utili per la crescita' emotiva.
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 12:16
I culti si chiamano tra di loro fratelli , hanno un livello di elvato standard di moralita' per entrarci ,riproducono quelle che vengono chiamate famiglie allargate.

Di solito attirano le persone ,andando a colmare il presunto vuot della societa', mancanza di amore , mancanza di ordine , illegalita' , immoralita' , ecc.ecc..ec.....

Di norma non rispondon oa questi bisogni ,perche' creano un ambiente recitato e non vero.
Tutto cio' che si fa non parte da spinte emotive profonde interne, ma da ordini esterni ,e quindi non puo' colamre i vuoti di cui le persone hanno bisogno ,

Sarebbe meglio rivolgersi a trattamenti spefici,nel caso di persone con depressione o momenti di crisi ,che a tutti accadono durante la nostra vita.
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 13:07
Sebbene molte caratteristiche dei culti li troviamo anche nell a maggiorparte di istituzioni della nostra societa' ,questa non raggiungono mai il controllo che hanno nei culti.


L'opposizioni verso i critici e l'espulsione di che non si conforma alle norme ,esiste in moltissime societa' e istituzioni ,ma nei culti diventa una vera e propria osessione e persecuzione.

Arrivando al punto di avere la "dispensa alla vita e alla felicita'"


All'interno del gruppo si ha diritto alla vita e si e' felici , al di fuori del gruppo si e' spiritualmente morti e infelici per sempre.

Cosi' chi viene espulso dal gruppo si presume sia infelice e muoia presto .
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 13:18
Gli abusi esistono in ogni ambiente e ogni religione , ed esitono ambienti manipolanti e controllanti dalla nascita , coem quelli mussulmani.

La differenza rispetto ai culti e' che la persona ,sia negli ambienti mussulmani che ngli ambeinti Cattolici ,che recluutano suore e frati , e' al corrente di quella che e' la situazione.

Sebbene accetti una situazione di controllo degradante , lo fa consapevolmente ,poiche' quello e' cio' che ha imparato e quello e' cio' che sono le sue possibilita'.
Molto ci sarebbe da dire sull'etica di questi mondi.

Ma il culto di differenzia per il suo doppio messaggio , dove la persona raramente e' consapevole di quello che gli succedera' in futuro.
Soltanto essendo all'interno del gruppo dopo anni puo' rendersi conto competamente del comportamento e etica del gruppo stesso.
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 13:36
Cio' che rimane molto difficile da accettare dalle persone e' che i culti possano danneggiare cosi' tanto la vita degli adepti,quando tutti sembrano sinceri con motivazioni buone e onesti.

Il fatto e' che non eiste il "knowing intent" nella maggio parte delle azioni umane, cioe' la consapevolezza di quello che facciamo o meglio esiste la consapevolezza ma non la coscienza etica di cio' che noi facciamo.

La persona puo' sentiris nel giusto e felicissima anche in un ambiente altamnete manipolante
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 17:11
Nessuno in realta' sceglie di aderire ad un culto , poiche' in quella che viene chiamata la "luna di miele " con il culto.

Alla persona le cose vengono presentate in una maniera molto piu' moderata e comprensiva e altruisitica , quando oramai la persona e' all'intern odel culto e' troppo tardi per uscire.
Dario.from.CS
00sabato 18 agosto 2007 18:23
Chissà di chi stiamo parlando....
jwscientist
00sabato 18 agosto 2007 18:30

Chissà di chi stiamo parlando....




Dario i culti hanno differenti gradi di controllo , quindi stiamo parlando di tute le istituzioni ,religioni e gruppi che hanno un controllo eccessivo sugli adepti ,che poi manifestano i disturbi sopra elencati.

Io sono sicuro che i Tdg rientrano in questo co,e l'Opus Dei , ma per rispetto di tutti lascian oad ognuno la propria valutazioen enlla vita , sapendo che per molti non e' possibilie lasciare il gruppo , perche' fuori non sarebbero funzionali.

Tutto cio' ha valore anche se uno rimane nel gruppo.
jwscientist
00domenica 19 agosto 2007 06:52
La conoscenza dei meccanismi che influenzano la nostra mente e come la nostra mente reagisce ad essi , come ogni campo di conoscenza e' neutro.

Prescinde dal fatto se una persona e' religioso ,non religioso , o in un culto piu' o meno controllante.

Conoscere questi meccanismi e' una grande aiuto per la vita , perche' sebbene questi si possono usare sia per spingere a commettere azioni etiche come quelle non etiche ,gli esseri umani non sono robots e non amano essere trattati da robots.

Amano conoscere perche' agisocno in un certo modo e che cosa li ha spinti , e se questo gli sembra giusti lo fanno.

Quindi ringrazio Justee e Miooo per dare spazio anche a questa parte dell' infleunza sulla mente delle persone della societa' in genere.

E' utile per Cattolici e oer i Tdg , e forse permettera' di smettere la lotta e le accuse, dat oche se le religioni agissero in modo etico , nessuno rimarebbe ferito.

Rimando agli aritcoli dei diritti universali che citer' nei rpossimi Thread per fare vedere che molte religioni non li rispettano.
jwscientist
00domenica 19 agosto 2007 09:15
Nei culti qualsiasi cosa non sia un comportmaneto lecito ,non e' mai colpa della leadershipè o punta della piramide.

La colpa ricade sempre sugl iadepti che o non seguiono la direttiva, o sono immaturi o devono fare ulteriori passi per raggiungere un livello di spiritualita'.

In realta' non eiste un livello di maturita' e spiritualita' provabile ,quindi in qualunque momento ad una persona puo' essere detto che ha perso i requisiti e non e' piu' spirituale ,ed e' lui il problema non la laeadership
jwscientist
00domenica 19 agosto 2007 09:58
Molti pensano che chi e' finito in un cutlo se l'e' voluta.
Che la colpa e' sua, e che a noi no naccadrebbe mai.
Molti incolpano le persoen che hanno subito danni da un culto dicendo che comunque avrebbero subito dann iin altri modi e altri luoghi.


Questo in psicologia si chiama incolpare le vittime e non il carneficie.

Le persoen lo usano per sentirsi diversi superiori, e per sentirsi inoocenti dal fatto di non aiutare i piu' deboli.

Inoltre toglie emozioni , come se guardaimo un bimb morire di fame e diciamo che i negri sono tutti pigri, ci protegge dal dolore in modod egoistico
pyccolo
00domenica 19 agosto 2007 10:20
Il ruolo della nostra struttura pensante, anche detta linguaggio.
jwscientist, 17/08/2007 18.46:

[DIM]7 pt[=DIM]Vi e' mai capitato di innamoraarvi di una persona ,e scorpire poi che quella persona stava soltanto recitando una parte ,e non era sincero o sincera??

Vi e' mai capitato di comprare un prodotto ,e accorgervi che senza averci riflettuto siete stat ispinti da una pubblicita' vista in passato..

Vi e' mai successo di seguire la dottrina di un gruppo religioso o politico e accorgervi dopo anni che il comportamento del gruppo stesso non era cosi' idealista, puro e onesto coem credevate che fosse ???

Se la vostra risposta a queste domande e' si ,siete semplicemnte un essere umano che ha con l'esperienza compreso che la nostra mente e' altamente manipolabile e influenzabile , e che non semrpe ci rendiamo conto della' realta' che stiamo vivendo.

In molti casi non solo noi nonj siamo consapevoli di cio' che sta accadendo ma anche chi manipola un'altra persona puo' farl osenza essere pienamente cosciente.

Se state dicendo dentro di voi, a me non puo' succere perche' il mio compagno e' buono e ha alte mete umane idealsitiche, oppure la mia religione vuole il bene del mondo, bene vi state ingannando ,perche' nel passato le peggiori figure autoritarie avevano programmi idealistici.

Se state pensando che non puo' succedere a noi perche' abbiano la Bibbia ,amiamo ricordare qui il suicidio collettivo a joenstown di un gruppo cristiano di cui parleremo fra breve




Ho letto alcuni interventi di jwscientist.
Nonostante la passione profusa, l'impegno, sembra che jwscientist parli solo a se stesso, in un lungo monologo.
I grandi (si fa per dire) di questo forum sono impegnati altrove, in lotte intestine per l'afermazione della propria identità o nel decidere da che parte si trovi la verità e nel dire all'altro che giace nel falso, con tutte le conseguenze che ciò possa comportare.

Jwscientist è volutamente, almeno pare, ignorato, bistrattato, come se fosse qui a suonare la solita campanella.
Nessuno si ferma e riflette che, dopotutto, anche il messaggio di jwscientist potrebbe contenere spunti di riflessione importanti.

Io penso che jwscientist, o chi prima di lui ha elaborato le conclusioni che lui oggi annuncia, non abbia molti torti...c'è nei suoi messaggi un fondo di verità.

La risposta è tuttavia l'indifferenza, così come è stata indifferente la risposta al senso del mio post che ha introdotto la storia di
Giovanni Passannante. Su questa vicenda un solo commento, che è quello che è stato raccolto dal forum Apocalisse...come se quella storia non fosse il ripetersi di mille storie attuali, che ci coinvolgono e piegano la nostra esistenza.

Detto questo, penso che nei messaggi di jwscientist ci siano spunti da raccogliere, anche se i suoi messaggi non spiegano perchè avvenga che una struttura pensante rinunci ad un certo punto a pensare in proprio (almeno in buona percentuale) e, invece di pensare con la propria testa, delega consapevolmente o inconsapevolmente altri a pensare per lui. Jwscientist interviene solo a questo punto e mostra il dramma, a volta la tragedia, di chi soccombe ed inizia a delegare altri a pensare e decidere per lui.

Potremmo discutere di questo fenomeno, ma, ohimè, temo che da monologo
questo thread si trasformi in dialogo a due, o in alternativa, in due monologhi.
Discutere di queste problematiche non è sufficiente a risolvere i problemi collettivamente, ma potrebbe accadere che si risolvano a livello personale, e questo sarebbe già una grande vittoria.
I problemi collettivi possono travare la loro soluzioni in tempi molto molto lunghi, ma a volte (qualche volta accade che trovino soluzione in presenza di un'opinione pubblica che si trasformi in un fiume in piena) in men che si creda, a seconda di come l'opinione pubblica recepisce il messaggio e lo sposa.
Pare però che molti thread appaiono all'opinione pubblica più come scambi di accuse ed invettive, che come veri e propri dialoghi.
Sembra che ai contendenti poco importi d'interessare al problema l'opinione pubblica, che, invece d'essere incentivata ad esprimersi, è tenuta volutamente fuori e, soprattutto, ignorata.
Che cosa potrà dire il lettore casuale bistrattato ed ignorato se non: Bene, continuate a scornarvi, io vi abbandono alle vs diatribe???

Salute a tutti

Pyccolo







jwscientist
00domenica 19 agosto 2007 11:12

Detto questo, penso che nei messaggi di jwscientist ci siano spunti da raccogliere, anche se i suoi messaggi non spiegano perchè avvenga che una struttura pensante rinunci ad un certo punto a pensare in proprio (almeno in buona percentuale) e, invece di pensare con la propria testa, delega consapevolmente o inconsapevolmente altri a pensare per lui. Jwscientist interviene solo a questo punto e mostra il dramma, a volta la tragedia, di chi soccombe ed inizia a delegare altri a pensare e decidere per lui.




L'origine del motivo alcuni gruppi di persone arrivin oal punto di essere cosi' manipolati da regredire in uno stato di obbedienza quasi totale ,e' uno studio dellpa sociologia e psicologia cosi' profondo.

Che il mese scorso nei due piu' importanti istituti mondiali universitari , il M.i.t del massachusstes e Harvard University e' stato presentato un libro che per la prima volta cercava di dare una spiegazione sia al male che all'obbedienza al male.

Il libro e' l'effetto Lucifero e il professore e' il professor Zimbardo.

Che la mente umana e' altamente manipolabiel lo hanno dimostrato il nazismo e tutte le dittature.

La mia spiegazioen che mi sono dato e' che , noi dobbiamo per forza essere manipolabili, perche' da bambini le mamme ci manipolan oalla sopravvivenza e al bene , e questo ci permette di andare avanti nella vita.

Ma lo stesso sistema puo' essere usato epr il contrario. la vera domanda che mi sono fatto io , e' perche' tante persone manipolano e controllano altri esseri umani ,e vogliono adepti.

E la mia risposta e' disturbo narcisista, megalomania, sete di potere, complesso id Dio ,falso idealismo ,ecc.ec..ec..
jwscientist
00domenica 19 agosto 2007 12:41
Che la persona sia maggiorenne e responabile di entrare in un culot e acettare tutta la dottrina e i comportmenti del medesimo non puo' essere valida.

L'eta' di 18 anni ,in realta' non vuol dire nulla, sappiam oche persone anche a 80 anni possono essere e agire come bambini.

Di solito la persona che entra in un culto ha gli occhial irosa ,e al momento non vede e non sa nessun aspetto critico del culto ,anche perche' di norma non se na parla, ma si raccontano solo cose benefiche del dulto stesso.

Ecco perche' l'idea che il maggiorenne e' totalmente repsonsabile non puo' essere convalidata.
pyccolo
00domenica 19 agosto 2007 12:55
Re:
jwscientist, 19/08/2007 12.41:

Che la persona sia maggiorenne e responabile di entrare in un culot e acettare tutta la dottrina e i comportmenti del medesimo non puo' essere valida.

L'eta' di 18 anni ,in realta' non vuol dire nulla, sappiam oche persone anche a 80 anni possono essere e agire come bambini.

Di solito la persona che entra in un culto ha gli occhial irosa ,e al momento non vede e non sa nessun aspetto critico del culto ,anche perche' di norma non se na parla, ma si raccontano solo cose benefiche del dulto stesso.

Ecco perche' l'idea che il maggiorenne e' totalmente repsonsabile non puo' essere convalidata.




Sarebbe però interessante che anche altri esprimessero il loro parere.
Perchè pare che ti ignorino, almeno qui?
Cosa pensi del fatto che gli altri non si sentano coinvolti nella tesi che vai sostenendo, tenendosi alla larga?






jwscientist
00domenica 19 agosto 2007 12:57
dissonanza cognitiva.

Ogni volta che proviamo lo stress dovuto alla differenza tra cio' che noi crediamo e cio' che e' la realta' m tendiamo in qualche modo a reprimere lo stress.

E di solito invece che cambiare le nostre credenze, modifichiamo mentalmente la realta' e neghiamo le evidenze
pyccolo
00domenica 19 agosto 2007 13:02
Re:
jwscientist, 19/08/2007 12.57:

dissonanza cognitiva.

Ogni volta che proviamo lo stress dovuto alla differenza tra cio' che noi crediamo e cio' che e' la realta' m tendiamo in qualche modo a reprimere lo stress.

E di solito invece che cambiare le nostre credenze, modifichiamo mentalmente la realta' e neghiamo le evidenze




Scusami, ma è la risposta al mio precedente post?



jwscientist
00domenica 19 agosto 2007 13:07

Sarebbe però interessante che anche altri esprimessero il loro parere.
Perchè pare che ti ignorino, almeno qui?
Cosa pensi del fatto che gli altri non si sentano coinvolti nella tesi che vai sostenendo, tenendosi alla larga?




Ci si tiene alla larga sempre da qualcosa che e' troppo grande da affrontare.
Questi studi sono studi che oggi sono difficilmente accettabili, la nostra societa' richiede tempo epr farli suoi, ecco perche' i tdg qui stanno alla larga.

Inoltre e' la sindrome del bambino,tirare il sasso contro la finestra e fuggire.
E fare finta di non sentire le cose , in modo da ignorarle e averla vinta,facendo credere di avere una risposta piu' valida

pyccolo
00domenica 19 agosto 2007 13:13
Re:



Ci si tiene alla larga sempre da qualcosa che e' troppo grande da affrontare.
Questi studi sono studi che oggi sono difficilmente accettabili, la nostra societa' richiede tempo epr farli suoi, ecco perche' i tdg qui stanno alla larga.

Inoltre e' la sindrome del bambino,tirare il sasso contro la finestra e fuggire.
E fare finta di non sentire le cose , in modo da ignorarle e averla vinta,facendo credere di avere una risposta valida




Non so se veramente quella che tu sostieni sia la ragione del comportamento altrui. Sarebbe da verificare.
Prendo atto della tua risposta, condivisibile o meno che sia, però sarebbe interessante capire perchè gli altri sembra che ti ignorino.
Vogliamo attendere qualche risposta?
Puoi un attimo esonerarti dal replicare?
Non è un ordine, per carità, ma la gentile richiesta di attendere anche la partecipazione altrui, bontà loro.


Pyccolo



sandraN
00lunedì 20 agosto 2007 00:02
Non è assolutamente vero che noi TdG eludiamo le risposte. La verità è che vengono poste con una ripetitività, una ossessività, sempre le stesse questioni alle quali già sono state date centinaia di risposte e chiarimenti da parte nostra.

I monologhi ripetitivi di jwscientist , i grassetti urlati quasi a voler dar maggior forza ai propri argomenti e gli argomenti stessi di cui sopra, triti e ritriti, non fanno che confermare la validità di quanto ho detto in un altro thread e che posto come risposta anche agli argomenti del presente thread

----------------------------------------------------------------------

Ho l'impressione che buona parte degli ex TDG siano delle persone facilmente influenzabili, deboli mentalmente, facilmente suggestionabili, che sono entrati a far parte dei TDG su instabili basi emotive e che in base alle stesse instabili basi emotive ne sono usciti.

Ritengono che i TDG rimangano tali perchè condizionabili come in effetti sono loro in modo particolare.

Non riescono a concepire che la permanenza tra i TDG possa dipendere da stabilità mentale, perchè diversi tra gli ex-TdG evidentemente non sanno neppure cosa sia una condizione di equilibrio e stabilità mentale.

In effetti rispecchiando se stessi, trasferiscono sui TdG, che invece liberamente e ben consapevolmente e fermamente rimangono fermi e forti nella fede, la loro suggestionabilità, la loro insicurezza e la loro fragilità.

Il loro modo di reagire di questi ex-TdG alle serene asserzioni dei TDG, è a volte scomposto a volte verboso e altisonante se non addirittura teatrale.

Tutto ciò a mio parere è sintomo chiaro del loro sorpreso disagio nel constatare che persone con un evidente ottimo livello di cultura e intelligenza come la maggior parte dei TDG presenti su questo forum rimangono fermi e lieti di seguire la direttiva dello Schiavo Fedele e Discreto.

Altro che poveri noi che seguiamo la direttiva.

Poveri voi semmai che vi volgete come banderuole al vento non sapendo più nè cosa seguire nè dove andare.

Sandra.

----------------------------------------------------------------------

Questo è il motivo per cui a mio parere jwscientist si lascia andare alle sue esternazioni a mò di soliloquio in grassetto urlato.

Che posti argomenti più concreti e di più seria considerazione visti da nuovi punti di vista e non mancheranno le repliche dei TdG.

Sandra.
pyccolo
00lunedì 20 agosto 2007 02:22
Re:


Ho l'impressione che buona parte degli ex TDG siano delle persone facilmente influenzabili, deboli mentalmente, facilmente suggestionabili, che sono entrati a far parte dei TDG su instabili basi emotive e che in base alle stesse instabili basi emotive ne sono usciti.



Che cosa sono per te la stabilità emotiva, la debolezza mentale, la suggestionabilità?
Quando parli degli ex ed affermi "che sono entrati a far parte dei TDG su instabili basi emotive e che in base alle stesse instabili basi emotive ne sono usciti" cosa intendi?
Intendi dire che chi entra nella comunità da instabile ha poche o nessuna probabilità di permanervi, sottointendendo nel contempo che chi vi entra da stabile vi resterà certamente da stabile emotivamente e mentalmente?
Da che cosa, a parer tuo, si generano e si affermano la stabilità o l'instabilità?
Su che base potresti affermare, ad esempio, che tu, io, o altri ne siano esenti?
A parer tuo l'instabilità è un difetto della personalità o un modo di pensare che può essere in qualche modo corretto?

Dimmi: Il cattolico che abbandona il cattolicesimo ed approda al buddismo, o c/o i cristiani evangelici, o presso i TdG, essendo considerato dissidente dalla chiesa d'origine, è persona affetta da instabilità mentale? Pensi che tutti i preti e suore che hanno abbandonati i voti e che si sono dati appuntamento, come mostra un certo Crhistofer (se non vado errando), presso un'associazione che ne difenda i diritti, siano tutti deboli ed instabili mentalmente? Ivi compreso, ad esempio, Proietti, Huns Kung, Franco Barbero e numerosissimi altri di cui ora mi sfuggono i nomi?
Con che criterio giudichi che chi resta all'interno di una comunità sia stabile mentalmente e chi ne fuoriesce non lo sia più, o che sia da sempre stato un'instabile?
E' interessante capire questa cosa.


Poveri voi semmai che vi volgete come banderuole al vento non sapendo più nè cosa seguire nè dove andare.



Ed allora come definiresti un cattolico che abbracciando la tua fede mostra d'essere per i cattolici una banderuola al vento?


Che posti argomenti più concreti e di più seria considerazione visti da nuovi punti di vista e non mancheranno le repliche dei TdG.



Insomma, non direi che siano proprio da buttare via. Trovo che abbondano di considerazioni e di riflessioni molto significative, anche se, magari, sono diversi i punti che espongono il fianco alla critica ed alla contestazione.

A parer tuo la religione centra o non centra con il plagiare, con il condizionare, con il manipolare le menti, con il suggestionare, con l'illusione o la delusione, con la verità o la falsità ...etc. ?
La stessa domanda potrebbe essere rivolta anche per associazioni politiche o d'altro tipo... sia ben chiaro.

Pyccolo

Pyccolo





jwscientist
00lunedì 20 agosto 2007 14:50

Che posti argomenti più concreti e di più seria considerazione visti da nuovi punti di vista e non mancheranno le repliche dei TdG.




Gli argomenti che posto io vengono da testi dell'universita' di stanford e di Harvard, avvalati dal presidenter dell'associazione psicologi americani 2002.Professor Zimabrdo

Se scrivo in grassetto e' perche' mi paice di piu' e lo leggo meglio manche in chat uso semrpe il grassetto , nulla a vedere forse con la teatralita'.

Forse la realta' e' che non potendo rispondere ad un livello cosi' alto di studi psicologici si punta suall'attacco ad hominem, pazzi teatrali, instabili.


Non mi risulta che a Stanford sono tutti instabili.

jwscientist
00lunedì 20 agosto 2007 14:54
La persona che seguo da anni dottor Steven Hassan collabora con governi di mezzo mondo ,universita', ha fatto conferenze al Mit e ad Harvard.

E adesso qui alcuni psicologi meo laureati sotto controllo mentale e alcuni medici , dicono che i loro argomenti non sono validi.

Siamo proprio alla frutta ,per non riconoscerer che siamo finiti in un culto
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